Novi Ligure (AL): omaggio a Costante Girardengo

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Martedì 9 febbraio alle ore 18, in occasione del 43° anniversario della scomparsa di Costante Girardengo, avvenuta a Cassano Spinola, si terrà un omaggio al grande ciclista novese celebrato anche nella canzone di Francesco De Gregori “Il bandito e il campione”.

Il 9 febbraio ricorre il 43esimo anniversario della scomparsa di Costante Girardengo. La Città di Novi Ligure e il Museo dei Campionissimi renderanno omaggio al primo Campionissimo del ciclismo con un evento che sarà trasmesso in streaming a partire dalle ore 18 sul sito del Museo dei Campionissimi e sul canale YouTube del Comune.
A parlare di Girardengo saranno presenti il giornalista Marco Pastonesi  della Gazzetta dello Sport insieme agli attori Massimo Poggio, Gualtiero Burzi e Davide Iacopini che proporranno delle letture tratte dallo spettacolo teatrale “Quella sera al Vel d’Hiver”.
Il lato umano del grande campione sarà ricordato dalla nipote Costanza e dal nipote Costantino.
Modera l’evento Mimma Caligaris, giornalista de Il Piccolo.

Novi Ligure (AL): Concerto dell’Epifania sul canale Youtube del Comune

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Il Concerto dell’Epifania, 6 gennaio alle ore 18, è stato registrato nelle sale d’arte del Museo dei Campionissimi a Novi Ligure, in provincia di Alessandria, dall’Orchestra Classica di Alessandria.

Il 6 gennaio 2021, giorno dell’Epifania, alle ore 18 sul canale YouTube del Comune di Novi Ligure (clicca qui), andrà in onda un evento per valorizzare i beni culturali della città.
Si tratta del Concerto dell’Epifania, registrato dai Cameristi dell’Orchestra Classica di Alessandria all’interno delle sale d’arte del Museo dei Campionissimi, vicino ai dipinti restaurati della collezione civica e al gruppo processionale settecentesco in cartapesta.
Ai brani verranno abbinate le immagini delle peculiarità artistiche e architettoniche cittadine per riscoprire, attraverso la musica, la storia dell’arte novese.

Accompagnati da Enzo De Cicco che condurrà lo spettacolo, il suggestivo percorso toccherà, in particolare, la Chiesa della Santissima Trinità, la Chiesa della Maddalena, la Chiesa della Collegiata e Piazza Dellepiane, la Chiesa della Pieve, il Teatro Marenco, il Parco Castello e il Museo dei Campionissimi.
«L’emergenza coronavirus non ci ha impedito di rinnovare l’appuntamento delle festività natalizie con la grande musica a Novi, che ci introdurrà in un 2021 carico di speranza, coraggio e voglia di riscatto – affermano il Sindaco di Novi Ligure, Gian Paolo Cabella, e l’Assessore alla Cultura, Andrea SistiIl concerto dell’Epifania, che unisce musica e arte, è dedicato alla città e intende “rivelarla” a tutti nella sua bellezza, nelle sue potenzialità e in una volontà di rinascita che l’Amministrazione comunale incentiva, anche puntando sul meraviglioso patrimonio culturale che Novi può vantare».

Coppi Live, omaggio al Campionissimo

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Fausto Coppi è patrimonio di tutto lo sport italiano. Il 2 gennaio si ricorda il giorno della sua prematura scomparsa di sessantuno anni fa. Quest’anno le manifestazioni in suo ricordo sono vincolate all’emergenza sanitaria pertanto il Comune di Novi Ligure e il Museo dei Campionissimi renderanno omaggio all’Airone con un evento sul canale YouTube del comune.

In occasione del 2 gennaio, nonostante la chiusura dei musei prorogata, la Città di Novi Ligure e il Museo dei Campionissimi renderanno omaggio a Fausto Coppi, utilizzando una nuova modalità a distanza, con il consueto spirito di amicizia che accompagna ogni anno questo appuntamento.
Alle ore 16, collegandosi al canale YouTube del Comune di Novi Ligure  (cliccare qui) sarà possibile assistere a un evento live che vedrà protagonisti i figli del Campionissimo, giornalisti, ex ciclisti professionisti che ci intratterranno con aneddoti, ricordi e nuovi progetti che nascono con un occhio al passato, ma in vista del futuro.

Saranno connessi da remoto, ma con il cuore al museo, Beppe Conti, storico giornalista esperto di ciclismo che presenterà, in questa occasione, il suo nuovo libro dal titolo “Dolomiti da leggenda” (Reverdito edizioni), così come Mimma Caligaris, giornalista de Il Piccolo, autrice di uno dei 20 racconti contenuti all’interno del libro “Fausto Coppi, una vita in più. Gli anni immaginati del Campionissimo”, in uscita per Natale, che ipotizza, in una riproposizione del film SlidingDoors, cosa sarebbe accaduto se le cose fossero andate diversamente in quel periodo natalizio del 1959 e Fausto fosse guarito dalla malaria.

A chiacchierare di ciclismo, degli anni 1941 e 1951 del Campionissimo, sarà collegato anche Silvio Martinello, ex ciclista su strada e pistard italiano. Professionista dal 1986 al 2003, cinque volte campione del mondo (due nell’americana, due nella corsa a punti e una nell’inseguimento a squadre), campione olimpico ad Atlanta 1996 nella corsa a punti, quattro volte vincitore della Sei giorni di Milano, dal 2014 al 2019 è stato commentatore tecnico in Rai in occasione delle competizioni ciclistiche coadiuvando Francesco Pancani.
Moderatore dell’evento live, sarà Luciano Asborno, giornalista de Il Piccolo.

Novi Ligure (AL): Ricordi di un pittore. Presentazione del libro di Beppe Levrero

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Venerdì 9 ottobre, a Novi Ligure, nel Museo dei Campionissimi verrà presentato il libro di Beppe Levrero “Ricordi di un pittore. Da Bistolfi a Fontana”.

Sarà presentato venerdì 9 ottobre 2020, alle ore 17,30, nella sala multimediale del Museo dei Campionissmi di Novi Ligure il volume di Beppe Levrero  “Ricordi di un pittore. Da Bistolfi a Fontana”.

Il libro, curato da Giuliano Levrero, Mara Parodi e Andrea Sisti (Città del silenzio, 2020) raccoglie una serie di ricordi inediti, appuntati da Beppe Levrero su quaderni e fogli sparsi nel periodo 1975-1986. Note preziose – integre nella loro freschezza e nella vivacità dell’impressione che riaffiora ed è annotata di getto – emerse nel contesto di una più vasta ricerca in corso sull’archivio privato del grande artista. Ai “ricordi d’arte”, che documentano un lungo itinerario umano e professionale, iniziato nella Torino degli anni Venti e condiviso con molti tra i maggiori protagonisti dell’arte italiana del secolo scorso, dai “maestri” Bistolfi e Bosìa a Carrà, da Martini a Fontana, il libro unisce alcuni “pensieri sull’arte”, frutto di una profonda riflessione teorica, che Levrero, per tutta la vita, ha affiancato alla “pratica” della pittura. Alcuni splendidi e rari disegni, scelti dai curatori per documentare un ulteriore aspetto grafico-pittorico del percorso artistico di Levrero, intervallano la lettura.
Oltre ai curatori, all’incontro interverranno gli storici dell’arte Maria Luisa Caffarelli e Rino Tacchella.
Moderatore sarà il giornalista Luciano Asborno.
L’evento è patrocinato dalla Città di Novi Ligure, dal Centro Studi “In Novitate” Onlus e dalla Società Storica del Novese.
Ingresso libero. Per la vigente normativa anticovid, si informa che la capienza massima consentita in sala è di 100 posti a sedere.

BEPPE LEVRERO – NOTE BIOGRAFICHE
Artista tra i più interessanti e versatili del secolo scorso, Beppe Levrero nasce a Genova nel 1901 e si forma a Torino, con Agostino Bosìa, su incoraggiamento di Leonardo Bistolfi. Inizia a esporre nel 1928 e, a partire dal 1935, è invitato alle maggiori mostre nazionali ed internazionali. Alla Biennale Internazionale d'Arte di Venezia del 1936 (XX), del 1940 (XXII), del 1942 (XXIII) con mostra personale, del 1950 (XXV), del 1956 (XXVIII). Alle Quadriennali Nazionali d’Arte di Roma del 1931 (I), del 1935 (II), del 1939 (III), del 1951 (VI), del 1955 (VIII). Molto intensa è stata anche l’attività espositiva all’estero (Birmingham, Baltimora, St. Louis, Linz, Buenos Aires, Praga). Si spegne a Novi Ligure nel 1986.

Novi Ligure (Al): al Museo dei Campionissimi “La Matta e l’Airone al Tour del ‘52”

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Il 2 gennaio al Museo dei Campionissimi di Novi Ligure si rinnova l’omaggio al Campionissimo Fausto Coppi nell’anniversario della sua morte avvenuta sessant’anni fa. Per l’occasione verrà inaugurata la mostra “La Matta e l’Airone al Tour del ‘52”.

coppi tour 52Come ogni anno, il 2 gennaio si rinnova l’omaggio a uno dei più grandi talenti che lo sport abbia mai conosciuto, il Campionissimo Fausto Coppi. L’anniversario della morte del campione di ciclismo suscita sempre forti emozioni e nel giorno della sua scomparsa, avvenuta il 2 gennaio 1960, si rievocano le sue gesta, il cui ricordo è ancora vivo e presente.
Il suo paese natale, Castellania, insieme a Novi Ligure con il Museo dei Campionissimi, rendono omaggio al più grande ciclista italiano di tutti i tempi: il 2 gennaio 2020, al mattino, si inizierà nella chiesetta di Castellania dove verrà celebrata la consueta messa di suffragio e nel pomeriggio si proseguirà a 2gennaio-matta-invito-webNovi Ligure al Museo dei Campionissimi dove alle ore 16 verrà inaugurata la mostra dedicata all’Alfa Romeo Matta AR 52, l’ammiraglia che accompagnò la Nazionale italiana e l’Airone nel trionfale Tour de France del 1952.
L’allestimento, aperto al pubblico fino a marzo 2020, prevede l’esposizione del mitico fuori strada e una serie di fotografie e pannelli che ne raccontano la storia. Per il prestito della vettura si ringraziano Franco Melotti e Giancarlo Poli del registro storico Alfa Romeo Matta.

Alfa Romeo Matta AR 52
Nei primi mesi del 1952, appena iniziata la produzione delle Matta versione AR 51, ovvero quelle destinate prevalentemente ai Ministeri dello Stato, l'Ufficio progettazione dell'Alfa Romeo inizia lo studio di una versione meno spartana e più finita della nuovissima fuoristrada, con l'intento di proporla al pubblico privato, sia come veicolo per il tempo libero che per attività lavorative. Viene così approntato un prototipo preserie che mantiene invariata tutta la meccanica prevista per le AR 51, ma che riporta alcune modifiche e miglioramenti sia funzionali che estetici sulla carrozzeria. Tali aggiornamenti portano così a far denominare come “AR 52” la versione civile della Matta, che verrà prodotta a partire dalla metà del 1953 fino al 1955 in appena 154 esemplari.
La prima e più importante delle modifiche è l'adozione di un portellino posteriore apribile verso il basso, per agevolare la salita e discesa dei passeggeri trasportati sulle panchette longitudinali posteriori, oltre che per una migliore funzionalità nel carico e scarico delle merci. Viene poi applicata una copertura al di sotto del cruscotto per coprire l'impianto elettrico della vettura che invece sulla versione militare, per motivi pratici di accesso rapido, è a vista.
Le centine del telone vengono modificate eliminando i tiranti longitudinali, sostituiti da cinghie in tela che consentono un più agevole e rapido abbattimento della struttura complessiva; i sedili anteriori vengono dotati di schienali leggermente avvolgenti e più larghi, mentre su quelli posteriori vengono applicati poggia schiena asportabili con un ingegnoso sistema a scatto.
Sulle AR 52 il cambio viene dotato di serie di una presa di forza atta ad azionare argani, pulegge, pompe idrauliche, macchinari vari, utilizzabili in campo agricolo, industriale ecc. Tutte le AR 52 escono dalla fabbrica in un unico colore beige, ma poi vengono ridipinte nei vari colori aziendali a seconda degli acquirenti; ad esempio le vetture comprate dall'Agip Mineraria vengono ricolorate nel tipico giallo acceso, oppure quelle della Società Autostrade in arancione. 
Il prototipo preserie viene quindi approntato all'inizio del 1952 con le modifiche sopra descritte, nel colore beige previsto, punzonato sul telaio con il numero AR 52 *50003* ed equipaggiato col motore tipo 1307 *00003* di 1884 cc. che eroga 65 cv.  
Per il suo collaudo definitivo e per la presentazione promozionale al pubblico della versione civile della Matta c'è un'interessante opportunità, ovvero il Tour de France che tradizionalmente si svolge ogni anno nel mese di luglio. L' Alfa Romeo quindi offre alla squadra italiana di ciclismo le sue vetture più rappresentative di quegli anni, ovvero una elegante 2500, una nuova 1900 Berlina e soprattutto, quale “Vettura Ammiraglia”, il prototipo della Matta Civile, sulla quale prende posto il Direttore Sportivo dell'epoca Alfredo Binda, assieme al meccanico Umberto Marnati, guidata da un tecnico dell'Alfa Romeo, il Sig. Perfetti.
Sulla parte posteriore vengono alloggiate, su appositi supporti, alcune biciclette di riserva, ruote ed altre parti di ricambio a disposizione della squadra.
Durante la corsa, l'assistenza dell'Alfa Romeo segue la carovana approntando di volta in volta la Matta a seconda delle tappe del Tour; nelle foto dell'epoca, infatti, la vediamo equipaggiata con pneumatici artigliati sui percorsi montani sterrati, oppure con ruote a battistrada stradale sui percorsi asfaltati.
In questa fase della sua vita, la AR 52 *50003* rimane intestata alla stessa Alfa Romeo; durante il Tour infatti viaggia con la targa Prova MI 433 della Casa milanese, come si evince dalle numerose foto e dai filmati della corsa.
Conclusa la gara ciclistica, ritorna a Milano all'Alfa e lì resta fino al 1954, quando viene venduta a una ditta di costruzioni edili di Pescara; poi negli anni successivi passa di mano ad alcuni privati rimanendo sempre in Abruzzo.
Nel 1965 viene acquistata da un nuovo proprietario di Forlì il quale la tiene per sei anni; nel 1971 passa ancora a un altro privato residente a Ravenna che la conserva per oltre 30 anni fino a quando viene scovata dagli attuali proprietari, i fondatori del Registro Alfa Romeo Matta che ne ricostruiscono l'avventurosa storia e le regalano un meritato restauro conservativo.

Novi Ligure: restaurata la Maestà dell’oratorio della Trinità

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Verrà presentata sabato 23 novembre al Museo dei Campionissimi la Maestà dell’oratorio della Trinità restaurata. L'opera rimarrà esposta al Museo fino al 29 marzo 2020.

INVITO_MAESTA' RITROVATADopo un intervento accurato e complesso, durato circa un anno e mezzo, si è concluso il restauro della Maestà, comunemente denominato Il Padreterno, opera scultorea che nella tradizione novese indica la cassa processionale proveniente dall’oratorio della Ss. Trinità. La presentazione ufficiale è in programma sabato 23 novembre (ore 17) al Museo dei Campionissimi, sede in cui rimarrà esposta al pubblico fino al prossimo 29 marzo. Oltre alle autorità cittadine, saranno presenti i funzionari del Ministero per i beni e le attività culturali, le restauratrici Francesca Ventre ed Emanuela Spera, Silvia Vicini del dipartimento di chimica dell’Università di Genova e la responsabile del Museo, Chiara Vignola.
Il manufatto artistico in cartapesta risale al 1709, anno in cui Gio Tomaso Cambiaggio insieme a Carlo Masardo affidarono l’incarico di realizzarlo a Paolo Serra e Pio Mario Bovone.
Denominato come Maestà, in variazione alla tradizionale Trinità, raffigura un Dio Padre monumentale che sorregge il feretro del Figlio prima della sua deposizione all’interno del sepolcro, avvolgendone il corpo fisico e l’umanità stessa con l’ampio mantello esternamente dipinto come un cielo notturno stellato, simbolo dell’universo.
La cassa processionale passò in proprietà al Comune di Novi Ligure nel 1985, insieme all’Oratorio stesso e a tutti i beni mobili annessi.
Al momento del ritrovamento, le condizioni conservative del gruppo principale e delle parti separate erano pessime: la superficie ricoperta da pulviscolo ormai sedimentato tra INVITO_MAESTARITROVATA_2725_3749le fenditure e le pieghe degli arti e del manto, crepe anche di natura strutturale, sollevamenti, frammenti e cadute di materia. Da rilevare il sommario rifacimento di alcune porzioni di modellato tra cui la mano sinistra di Dio Padre, il piede destro di Cristo, nonché una grossolana finitura a gommalacca ormai ingiallita ed una generale ridipintura accompagnata da dense colature. L’apertura di piccoli saggi di pulitura ha permesso di accertare tre strati di colore e una rigessatura sotto la quale si notano tracce di doratura.
Dopo alcune prove di pulitura e analisi diagnostiche effettuate con il supporto del Dipartimento di Chimica dell’Università di Genova è iniziato il vero e proprio recupero realizzato all’interno del Laboratorio di Restauro delle Scuole Pie di Genova.
L’intervento, dal costo complessivo di quasi 61mila euro, è stato finanziato dalla Compagnia di San Paolo (bando Tesori Sacri anno 2013), dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino (bando cantieri diffusi anno 2013) e dal Comune di Novi Ligure tramite l’utilizzo di parte dei proventi della vendita della farmacia comunale.

Fausto Coppi e la Storia del Ciclismo Italiano: convegno a Novi Ligure (Al)

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Il Museo dei Campionissimi a Novi Ligure (Al) ospiterà nei giorni 18 e 19 ottobre il convegno dedicato all’airone organizzato dal Siss - Società Italiana di Storia dello Sport: Fausto Coppi e la Storia del Ciclismo Italiano.

Fausto Coppi

Gli appuntamenti per celebrare i 100 anni della nascita di Fausto Coppi continuano con un evento di grande prestigio per la città di Novi Ligure. Il 18 e 19 ottobre il Museo dei Campionissimi ospiterà l’ottavo convegno nazionale della Siss, Società Italiana di Storia dello Sport, che avrà come tema centrale “Fausto Coppi e la Storia del Ciclismo italiano”.
Non casuale né il luogo né l’argomento, in quanto la nostra città ha visto iniziare le gesta del “Campionissimo” del ciclismo italiano: a un secolo dalla sua nascita, una occasione per parlare della storia di questa disciplina che, per buona metà del secolo scorso, aveva più fama e seguito del calcio, diventato poi sport italiano per antonomasia.
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«Partendo proprio dalla figura e dalle gesta sportive di Coppi – spiega l’ufficio stampa della Siss – si cercherà di ricostruire e sviscerare quello che era anche lo scenario socio-politico dell’Italia di quel periodo che intorno alle sue imprese, unitamente a quelle di Gino Bartali, di cui sarà sottolineato il dualismo, seppe far sentire veramente unita tutta la Penisola. La figura del grande campione delle due ruote sarà analizzata, negli interventi, appunto come simbolo storico dell’epoca, ma anche come eponimo di quello sport, calato in quella che era, ed è, la nostra corsa simbolo, il Giro d’Italia, ma sarà anche inquadrato come vero e proprio personaggio, politico e di spettacolo, oltre che come simbolo di rottura per la sua relazione con la Sig.ra Giulia Occhini nell’Italia puritana di quell’epoca».
convegno-coppi-ottobre2019-A3-webL’apertura dei lavori con i saluti istituzionali è prevista venerdì alle 10,30. Le giornate del convegno sono articolate entrambe in due sessioni, una mattutina e una pomeridiana, alle quali il pubblico può partecipare liberamente.
Di grande interesse i temi che saranno affrontati dai numerosi relatori che daranno vita al convegno: «Prendendo spunto dalla figura di Coppi e dal ciclismo di quel periodo – sottolinea la Siss –, gli interventi analizzeranno quel fenomeno sportivo in altri contesti, come il cinema e la canzone, come anche al Sud e al femminile, per arrivare ad avere un quadro esaustivo di quello sport che vede coinvolte persone di tutte le età e di tutti i generi, fenomeno globale che da sempre la bicicletta ha rappresentato come simbolo sociale e non solo sportivo».

Novi Ligure: il Premio Giovani Talenti Novesi all’attore Andrea Robbiano

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Domenica 6 ottobre, a Novi Ligure, al Museo dei Campionissimi, verrà consegnata la “Torre d’Oro” in memoria di Dino Bergaglio e il Premio Giovani Talenti Novesi ad Andrea Francesco Robbiano, attore, scrittore e regista.

andrea robbianoSarà conferito alla memoria di Dino Bergaglio il premio “Torre d’Oro” edizione 2019. La cerimonia si terrà a Novi Ligure al Museo dei Campionissimi domenica 6 ottobre alle ore 10,30.
La novità di questa 35esima edizione è rappresentata dall’istituzione del Premio Giovani Talenti Novesi che sarà consegnato ad Andrea Francesco Robbiano, attore, scrittore e regista di testi teatrali. Entrambi i riconoscimenti sono frutto di un’idea di Dino Biagio Bergaglio.
Per ricordare il profilo umano e culturale di Dino Bergaglio, storico e Commendatore della Repubblica Italiana, interverranno Carlo Varni, Cavaliere di Gran Croce, e Andrea Sisti, Direttore della rivista Novinostra – In Novitate.
Bergaglio è stato un narratore instancabile delle vicende e personaggi del nostro passato. Autore di diversi libri e articoli di storia locale, ha sempre tenuto in grande considerazione la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico, culturale legato alle tradizioni del novese, un patrimonio di memorie che dà senso e ricchezza al presente. Renzo Piccinini, Presidente del Centro Studi “In Novitate” ripercorrerà i momenti vissuti con l’amico Dino, il socio fondatore, Vice Presidente del Centro Studi parlerà dell’istituzione del Premio Giovani Talenti del Novese. Il Premio è nato appunto dalla proposta di Bergaglio di conferire un riconoscimento ai giovani novesi, di età non superiore ai quarant’anni, che si distinguono nella cultura, nello sport, nell’economia, nel sociale, contribuendo in tal modo al progresso economico e civile del territorio. “Giovani talenti novesi”, da un lato, riconosce i risultati e il talento di chi, pur giovane, ha già mostrato il proprio valore, dall’altro, sostiene e incoraggia una carriera in costruzione, proiettata sul futuro, ma fondata sui valori genuini della tradizione e della “Novesità”.
locandina torredoro 2019Pietro De Pascalis esperto di teatro, regista, attore della Compagnia Manifatture Teatrali Milanesi illustrerà le benemerenze del premiando: Andrea Francesco Robbiano. Giovane e versatile attore novese, autore e regista di testi teatrali, ha conseguito la maturità al Liceo Classico “Andrea Doria” di Novi Ligure; è stato vincitore della borsa di studio per il 4° anno, alla Scuola Teatrale “Quelli di Grock”.  Vincitore del premio “Eolo 2015”, come miglior attore del teatro ragazzi, per lo spettacolo “Fuori Misura – il Leopardi come non ve l’ha mai raccontato nessuno” monologo di Valeria Cavalli, oltre trecento le repliche. Fa parte della compagnia MTM ed è impegnato in tournée europee.  Dal 2003, nell’ambito della compagnia “Teatro del Rimbombo” di Novi, è autore e regista di svariati spettacoli; dal 2014 è direttore artistico del “Piccolo Teatro Enzo Buarné”. Ha maturato un’esperienza professionale nel campo dell’animazione, dell’educazione delle varie tecniche teatrali e dei percorsi emozionali, impartiti a minori e adulti in laboratori teatrali, tra cui La Scuola di Recitazione di Castelnuovo Bormida e il Laboratorio Teatrale Liceo Scientifico E. Amaldi di Novi Ligure.
L’evento si avvale del patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Alessandria, del Comune di Novi Ligure; è organizzato sotto l’egida della rivista Novinostra -In Novitate e la preziosa collaborazione dei fratelli Gianni e Domenico Ghio.

Fausto Coppi: un secolo di leggenda, un anno di sport, arte, cultura ed enogastronomia

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fausto coppiChissà cosa si prova a vincere una tappa dopo esser rimasti in fuga per 192 chilometri; o a indossare la maglia rosa del Giro d’Italia all’età di vent’anni; o ancora, a pedalare così veloce da essere irraggiungibile sia per gli avversari che per il cronometro. La mitica Cuneo-Pinerolo del 1949, il primo trionfo al Giro, il record dell’ora stabilito al Vigorelli: sono solo tre momenti speciali di una carriera unica, quella di Fausto Coppi, figura leggendaria del ciclismo internazionale e dell’Italia del Novecento, capace di vincere cinque Giri d’Italia, due Tour de France, un campionato mondiale su strada e due su pista, tre Milano-Sanremo, una Parigi-Roubaix e decine di altre gare. Nel 2019 il Campionissimo avrebbe compiuto cento anni e la sua regione, le sue terre, le sue strade lo ricordano con un eccezionale calendario di appuntamenti. È Storia di un Campione. 100 anni di Fausto Coppi, il grande progetto della Regione Piemonte, realizzato dalla Fondazione Circolo dei Lettori Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, in collaborazione con DMO Marketing e Piemonte Dal Vivo e la media partnership di La Stampa e Il Secolo XIX. Un anno di eventi che, tra incontri e reading teatrali, mostre efeste, gare ciclistiche e momenti di degustazione, racconta “la storia di un uomo entrato nella storia”.

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Archivio-Ghisallo_VLiverani-Gazzetta-dello-Sport

In fondo lo si può immaginare proprio come un giro ciclistico, con tappe nei luoghi chiave in cui maturò il mito. La partenza non può dunque essere che da Castellania, anzi Castellania Coppi, come è stato ribattezzato a marzo il piccolo comune in provincia di Alessandria dove Fausto Coppi nacque il 15 settembre 1919. Qui la sera del 13 maggio si terrà l’anteprima di Fausto Coppi. L’affollata solitudine del campione, il reading di e con Gian Luca Favetto, con  Michele Maccagno e Fabio Barovero, che tra parole e musica racconterà l’avventura dell’uomo e dell’atleta: i trionfi e le cadute, le passioni e le sofferenze. Prodotto dalla Fondazione Circolo dei Lettori e dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, dopo Castellania il reading sarà in prima nazionale il 26 e 27 luglio al Teatro Carignano di Torino (in occasione degli European Masters Games), per poi essere presentato in altre città piemontesi (in collaborazione con Piemonte dal Vivo) e tornare nel capoluogo a fine novembre al Teatro Gobetti.
Il 14 maggio, il giorno successivo l’anteprima a Castellania, Fausto Coppi. L’affollata solitudine del campione sarà già protagonista di un altro incontro, rivolto alle scuole, in quello che è il secondo vertice del triangolo di Piemonte da cui Fausto Coppi è partito alla conquista del mondo: Novi Ligure. Su queste strade negli anni Trenta iniziò a pedalare: non era ancora Campionissimo, in bicicletta portava le consegne a domicilio di una salumeria, ieri si diceva “garzone”, forse oggi lo chiameremmo “rider”. A Novi Ligure, Fausto Coppi è ricordato in una casa speciale, il Museo dei Campionissimi, che condivide con un altro gigante del ciclismo, il novese di nascita Costante Girardengo. Negli spazi del museo saranno ospitati molti appuntamenti di “Storia di un Campione”, a cominciare da Un uomo solo al comando, il talk curato da Marco Zatterin (vicedirettore di La Stampa) e Luca Ubaldeschi (direttore di Il Secolo XIX) che il 22 maggio avrà come protagonisti campioni del mondo del ciclismo di ieri e di oggi. In più, incontri, convegni e tante mostre (tra cui Coppi il più grande, Merckx il più forte, suggestiva sfida fotografica tra il Campionissimo e il Cannibale, dal 18 maggio).
Fausto CoppiIl terzo vertice del triangolo, la terza tappa di questo giro lungo un secolo, è Tortona. Qui Fausto Coppi si spense all’alba del 2 gennaio 1960, ad appena quarant’anni, ucciso dalla malaria contratta il mese precedente in Africa. Anche Tortona sarà protagonista di questo speciale anno coppiano, per esempio con la mostra fotografica Fausto Coppi. La grandezza del mito (dal 17 maggio a Palazzo Guidobono) e con lo spettacolo di musica e racconti Ricordando Fausto cent’anni dopo (a ottobre). Ma Castellania, Novi Ligure e Tortona saranno soprattutto unite domenica 30 giugno da La Mitica, la ciclostorica con biciclette d’epoca e atmosfere vintage dedicata a Fausto Coppi e al fratello Serse, che quest’anno assume un formato e una denominazione eccezionale: La Mitica del Centenario. L’appuntamento in bicicletta sarà anticipato nel weekend tra il 7 e il 9 giugno da una serie di incontri cicloletterari, che animeranno le tre località prendendo spunto dalla ricchissima bibliografia dedicata al Campionissimo.
Se i «colli di Coppi» sono quelli che ondulano il Piemonte sud orientale, una delle imprese più memorabili della sua carriera si è consumata a occidente, sulle montagne che fanno da cerniera tra Italia e Francia. Il 10 giugno 1949, il Giro d’Italia prevedeva la sua diciassettesima e terz’ultima tappa: la Cuneo-Pinerolo. Ancora in lacrime per la tragedia di Superga, il Paese fu consolato dallo sbalorditivo volo dell’Airone. Poco dopo la partenza, Coppi andò in fuga e da solo pedalò per 192 chilometri, superando colli dai nomi e dalle pendenze da brividi: il Maddalena, i francesi Vars e Izoard, il Monginevro, il Sestriere. Tagliò il traguardo di Pinerolo con quasi dodici minuti di vantaggio sul secondo in classifica, un certo Gino Bartali. Quel giorno, complice la radiocronaca di Mario Ferretti, nacque la leggenda:“Un uomo solo è al comando, la sua maglia è bianco-celeste, il suo nome è Fausto Coppi”. Il Campionissimo vinse quel Giro (il terzo dopo il 1940 e il 1947, seguiranno quelli del 1952 e del 1953) e sarà proprio la corsa rosa a offrire la più affascinante celebrazione di quell’impresa: giovedì 23 maggio la dodicesima tappa dell’edizione 102 sarà la Cuneo-Pinerolo. Il percorso è diverso, l’emozione promette di essere fortissima. Il Giro d’Italia ricorderà i 100 anni di Fausto Coppi fin dal giorno precedente, con l’arrivo dell’undicesima tappa a Novi Ligure. E lo farà anche la corsa femminile, il Giro Rosa, che il 5 luglio prenderà il via con la cronometro a squadre Cassano Spinola–Castellania, legando il paese in cui morì Girardengo a Casa Coppi (dove fino a gennaio 2020 si alterneranno diverse mostre).
Molti altri luoghi sono protagonisti di Storia di un Campione. 100 anni di Fausto Coppi, un progetto che è stato realizzato in sinergia con numerose realtà del territorio, agenzie e consorzi.

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Archivio-Ghisallo_VLiverani-Gazzetta-dello-Sport

Ma la mappa si estende fino alla Liguria e comprende decine di altre proposte: tra sport e spettacolo, presentazioni di libri ed enogastronomia (i colli di Coppi sono anche quelli del Gavi e del Dolcetto), convegni ed eventi per famiglie, targhe celebrative e folder filatelici e numismatici,  memoria e intrattenimento, culminando in una serie di iniziative concentrate attorno al 15 settembre 2019, la data ufficiale del centenario.
Oltre che di una partenza, ogni gara ciclistica ha però bisogno di un arrivo. Nel giro ideale condotto da Storia di un Campione nei luoghi e nella leggenda di Fausto Coppi, questi due punti coincidono: nel 2019 sarà infatti terminato a Castellania Coppi L’ultimo chilometro, lo straordinario murales di 450 metri quadrati che si estende su tre muri della Strada Provinciale 135, a poca distanza dal mausoleo dedicato ai fratelli Fausto e Serse. L’opera è realizzata da Riccardo Guasco, illustratore e pittore nato ad Alessandria nel 1975, e già oggi accoglie e accompagna i tanti cicloamatori che vengono a pedalare sulle strade del Campionissimo, quasi a trasmetterne i valori e la passione nel nuovo secolo. Tante cose sono cambiate – nella società, nei luoghi, nel ciclismo – ma tante rimangono le stesse: dietro a ogni curva si nasconde un nuovo orizzonte, in cima a ogni salita si schiude un diverso paesaggio, al termine dell’ultimo chilometro c’è un traguardo da superare. Come ben sapeva l’uomo solo al comando e sempre in fuga.
100coppi.it

Novi Ligure: dal 25 al 29 marzo è “Festival delle Conoscenze”

a cura della Redazione

antonella clericiNovi Ligure, dal 25 al 29 marzo, al Museo dei Campionissimi, vivrà la nuova edizione del Festival delle Conoscenze, dedicato ai ragazzi, ma è aperto ai genitori, agli insegnanti e a chiunque voglia saperne di più su lavoro e futuro.
Il progetto “Festival delle Conoscenze” nasce dal bisogno sempre più sentito da studenti, famiglie e docenti di comprendere maggiormente le complessità delle sfide future che attendono le nuove generazioni, sul fronte delle problematiche sociali e delle opportunità di lavoro e formazione.
Il Festival si svolgerà durante cinque giorni, a partire dal 25 e fino al 29 marzo, a Novi Ligure nel Museo dei Campionissimi e al Centro Fieristico. L’apertura ufficiale del Festival, con i saluti di benvenuto, sarà lunedì 25 marzo, alle ore 11 al Museo dei Campionissimi, con Paolo Comanducci, Magnifico Rettore dell’Università di Genova, Rocchino Muliere, Sindaco di Novi Ligure e la bravissima Antonella Clerici, conduttrice Rai.
8475ed0da5334b7e926f3cff775485c8-0Il programma, nel corso di circa 15 incontri, sarà la narrazione del futuro che attende i ragazzi attraverso l’esperienza diretta di esponenti del mondo dell’astronomia, dell’impresa, delle scienze, della ricerca, dell’ambiente, del giornalismo, dell’informazione e della medicina.
Saranno coinvolte alcune tra le maggiori aziende del territorio e i protagonisti saranno di assoluto rilievo.
FESTIVAL DELLE CONOSCENZE
Il programma e i relatori
Museo dei Campionissimi
(per il programma completo clicca qui)
Al Museo dei Campionissimi il Festival si terrà dal 25 al 29 marzo dalle ore 8,30 alle 12,30; lì si concentreranno numerose conferenze e incontri, per gli studenti dei Licei, dell’IIS e delle scuole di formazione professionale; tutte saranno rigorosamente aperte al pubblico.
Tra i relatori, per citarne alcuni: il primo astronauta italiano Franco Malerba, Maurizio Molinari direttore de La Stampa e Luca Ubaldeschi direttore de Il Secolo XIX; Riccardo Ghio Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Genova; Luca Mercalli Presidente società meteorologica italiana e giornalista Rai e La Stampa; Prof. Domenico Palombo, Chirurgo Vascolare del Policlinico San Martino di Genova; Davide Mattiello membro emerito della Commissione Parlamentare Antimafia; Antonella Clerici conduttrice Rai; Prof Giulio Sandini, direttore IIT Istituto Italiano di Tecnologia di Genova.
8475ed0da5334b7e926f3cff775485c8-1Venerdì 29 marzo gli studenti degli Istituti IIS Ciampini Boccardo, Liceo Amaldi e Foral – Casa di carità presenteranno i progetti per le scuole a cura di Fondazione ACOS con Silvia Siri, Presidente Gruppo Acos.
Inoltre, tutte le mattine sino al 29 marzo, l’Università degli Studi di Genova organizza presentazioni e approfondimenti sui vari corsi di studio, a cura di docenti e tutor.
Si svolgeranno all’interno di aule universitarie, allestite per l’occasione presso il Centro Fieristico annesso al Museo dei Campionissimi. All’ingresso del Centro si troverà uno spazio – accoglienza per i vari dipartimenti.
Per assistere alle lezioni, gli studenti potranno prenotarsi (prenotazione obbligatoria entro il 21 marzo) al numero 328.7410007 o inviando una mail a: segreteria@danibel.it
Tutti gli incontri e le lezioni del Festival delle Conoscenze sono ad ingresso gratuito.