Sebastian Goes Green, calzature Made in Italy

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Sebastian SS21: un impegno alla sostenibilità ambientale.

Sebastian, brand di calzature Made in Italy nato negli anni ’70 in una bottega della città meneghina, pone lo sguardo verso la  sostenibilità  ambientale per la sua produzione.
Da diversi anni il brand ha a cuore temi delicati a partire dalla conversione della propria attività per produrre mascherine chirurgiche durante la pandemia da Covid-19, alla sostenibilità, nuovo core business del marchio.

In particolar modo è proprio negli ultimi tempi che Sebastian è riuscito a ridurre l’impatto  ambientale derivato dalla propria produzione di scarpe, l’emissione di C02 rispetto alla produzione di energia pulita immessa nel sistema, aumentato la salute e sicurezza sul lavoro e prodotto un saldo energetico positivo.
Questi sono solo alcuni dei risultati emersi dalla produzione delle ultime collezioni del brand.
A capo di tutto un progetto dettagliato con passi ben chiari per rendere il marchio sempre  più  green: una  lavorazione effettuata con colla ad acqua, utilizzo di componenti e materiali riciclati, proseguire con processi produttivi sempre più sostenibile e senza dimenticare il packaging  al  100% in FSC.
Sebastian è una realtà artigianale riconosciuta internazionalmente per qualità e raffinatezza, ogni calzatura è prodotta con un’eccellente manifattura artigianale e un’attenzione unica ai dettagli del savoir faire classico italiano.

Sleep No More – Made in Italy: brand all’insegna dell’italianità e dell’eleganza

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Dal lockdown nasce Sleep No More – Made in Italy, nuovo brand delle sorelle Alai per valorizza i tessuti preziosi italici.

Nate come tessitrici serici nelle zone di Como, e da circa 40 anni nel settore tessile, le sorelle Alai sono le fondatrici del nuovo brand di luxury homewear in 100% seta Made in Italy.
Sorelle e colleghe con un’idea ben chiara: valorizzare il più possibile i preziosi tessili del nostro territorio, la seta, per rivoluzionare il concetto di homewear.
L’intuizione è nata durante il lockdown, quando ci siamo rese conto che il pigiama era l’indumento principale delle nostre giornate. Abbiamo pensato così di realizzare una versione 2.0, che fosse, non solo confortevole, ma anche alla moda grazie alla qualità del tessuto e alla particolarità delle stampe” raccontano Martina e Lucia Alai co-founders del marchio.

Sleep No More – Made in Italy, connubio di comfort ed eleganza sono praticiraffinati e perfetti per qualsiasi momento della giornata e, rientrano già tra i brand più apprezzati del luxury homewear.
La nostra famiglia ha una storia di grande competenza nel settore, nasciamo come tessitori serici nelle zone di Como. Dalla tradizione e dall’intuizione durante un momento storico particolare, nasce questo progetto in cui crediamo molto, soprattutto perché esalta il valore del nostro Made in Italy con particolare attenzione all’etica e alla sostenibilità” continuano le giovani imprenditrici.
La particolarità della collezione Sleep No More – Made in Italy è nelle stampe e nelle fantasie, il taglio del tessuto è netto rendendo unico ed irripetibile ogni prodotto del brand.
https://www.sleepnomoremadeinitaly.com/it/

Nicola Convertino: pronta la nuova collezione. A giugno l’anteprima in Uzbekistan

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La nuova collezione moda di Nicola Convertino “Moda D’Autore” verrà presentata a Tashkent, in Uzbekistan, nella splendida location dell’Hotel Hilton a fine mese di Giugno.

La nuova collezione moda di Nicola Convertino “Moda D’Autore” verrà presentata a Tashkent, in Uzbekistan, nella splendida location dell’Hotel Hilton a fine mese di Giugno.
La collezione prevede capi con le immagini dei quadri del Convertino e alcuni capi esclusivi dipinti a mano dall’artista stesso: Capi Spalla, T-shirt, Felpe, Camicioni e Sneakers piene di colori e piene di fantasia.
La tendenza della linea è estremamente giovanile, con situazioni e idee che si rapportano con le installazioni che normalmente il Convertino crea.

Il concetto di moda per lui si fonde con l’Arte, non c’è confine; chi compra il suo abbigliamento si pone come un collezionista d’arte, dove ogni capo moda corrisponde ad un capo unico, esclusivo, con la certezza che è irripetibile.
Carpe Diem” potremo dire, compralo adesso altrimenti non lo ritroverai più, e il prossimo sarà diverso, saranno diversi i colori, lo stile e l’immagine impressa.
Una moda che prevede stampe artistiche, esclusive….ma potrebbero capitare anche alcuni capi direttamente dipinti a mano dal Convertino, una sorta di prove d’autore (come nell’Arte) che vengono divulgati insieme ai capi stampati.

Tutto è esclusivo, ma alcuni sono proprio “unici” e irriproducibili. Una collezione quale interscambio tra Moda e Arte, la visione è globale ma anche globalizzante, si adatta ai tempi e all’esigenze di un pubblico sempre più incontentabile, che tende all’esclusività. Una sorta di sfida ai capi d’abbigliamento “usa e getta”.
In un momento storico in cui la Cina ci ha abituato al consumo veloce e soprattutto massificato, il Convertino esce sul mercato con prodotti diversificati e assolutamente inimitabili.
Il Made in Italy riprende il controllo del mercato, sale in cattedra e urla al mondo la sua unicità.

Arriva glAmour, la nuova linea di Prénatal 100% made in Italy che unisce artigianalità e glam

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Pensata per tutte le donne, con i look mini me, veste mamme e bambini con amore.

Dall’incontro tra il know how decennale di Prénatal e la passione artigianale della stilista Cristina Tajariol, nasce glAmour, una collezione 100% made in Italy  pensata per tutte le mamme che vogliono abbracciare i propri bambini anche con lo stile e per tutte le donne che amano un look fresco e originale.
glAmour racchiude nel nome la sua essenza, una collezione creata con l’amore e la passione del tailor made italiano, arricchita da un tocco glamper conquistare il suo pubblico. Grintose e accattivanti le proposte per la PE 21.

Due le anime della collezione, “Black and White”, in un gioco continuo tra i due colori non colori, inframmezzati da accenni di rosso carminio, e “Liberty”, con la sua esplosione multicolor.
Nella prima spiccano le intramontabili stripe e un tocco street contemporaneo dato dalle grafiche di Judi Abbot, nota illustratrice di libri per bambini.
In prima linea per la donna, l’eleganza essenziale e pulita dell’abito lungo in optical stripe.
In questa capsule ogni mini capo – 0 a 8 anni – trova il suo perfetto mix&match con il look scelto dalla mamma. Per i più piccoli (0-9 mesi),tenerissimo il pagliaccetto in micro righe bianche e rosse o nella versione in bianco con delicata fantasia a stelline.

Due t-shirt da abbinare o mixare ad altrettanti pantaloncini per i maschietti 3 mesi-8 anni, mentre per le bambine nella stessa fascia di età le proposte spaziano dai romantici abiti, ai leggings a righe bianche e nere, agli shorts bianchi da accompagnare alle t-shirt nelle stesse fantasie.
Nella capsule “Liberty” l’interpretazione floreale ha colori vitaminici e brillanti.

Il gioco dei rosa regala delicatezza e romanticismo all’abito da donna lungo che scopre le spalle, accarezzate dalla leggerezza delle ruches.
Il look mini me veste le bambine da 0-8 anni, come nella bellissima immagine che unisce mamma e figlia con gli abiti a fiori. Gli stessi che danno forma alla maglietta da abbinare alla minigonna in tinta unita fucsia. Per le piccolissime spiccano i pagliaccetti, disponibili in fantasia floreale o vichy in cotone.
glAmour è disponibile sul sito https://www.prenatal.com/glamour/e in una selezione di punti vendita Prénatal.

Winter Mood, l’unico maglione di Natale

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Dalla provincia di Milano al sito e-commerce per lanciare Winter Mood, l'unico maglione di Natale. La storia di due giovani imprenditori under 40 e la scommessa di promuovere un capo ad hoc per le festività, assolutamente Made in Italy.

Comincia ufficialmente l’avventura di Winter Mood, brand rigorosamente Made in Italy, che propone al pubblico un capo unico ed esclusivo da indossare durante le prossime festività e in tutto il periodo invernale: il Maglione di Natale. L’idea di collocare nel mercato dell’abbigliamento italiano un solo capo (in tre versioni di colore) si sviluppa dalla volontà di soddisfare le esigenze di uno specifico target di clienti, in cerca di stile e originalità, con un attaccamento particolare al Natale e all’atmosfera che ricrea nei mesi più freddi.
A lanciarsi nell’avventura imprenditoriale sono due giovani under 40 della provincia di Milano: Daniele Brocchieri di Pantigliate (39 anni), titolare di una boutique in attività dal 1967, e Maurizio Zanoni di Settala (36 anni), giornalista, addetto stampa di diverse realtà e responsabile marketing e comunicazione di un’importante azienda italiana.

«La realizzazione del maglione di Natale con il marchio Winter Mood nasce prima di tutto dal rapporto di amicizia che abbiamo coltivato nel tempo – raccontano i due soci -. A un certo punto abbiamo deciso di fare squadra a livello professionale e questo progetto ne è il risultato. Dalla ricerca spasmodica dello scorso anno per reperire maglioni di Natale che soddisfacessero le nostre esigenze, ecco l’idea: crearne uno da zero secondo i nostri gusti. Nell’inverno 2019 aspiravamo ad acquistare capi con certe peculiarità, diversi dall’ordinario, da indossare o da regalare ad amici e parenti – spiegano meglio -. Abbiamo girato in lungo e in largo per settimane, senza venirne a capo. Così, abbiamo dovuto rinunciarvi. Da qui l’intuizione di offrire un maglione di Natale di qualità, con filato italiano e con una fantasia originale, che possa rappresentare un’eccellenza del Made in Italy».
Con quel desiderio Daniele Brocchieri, forte della sua esperienza nel settore dell’abbigliamento, ha preso contatti con i più importati maglifici del Paese, in grado di confezionare un capo con determinati requisiti, occupandosi di scegliere i filati e seguendo passo passo la produzione.
Maurizio Zanoni ha invece creato la bozza grafica, messo in piedi il sito e-commerce e tracciato il piano di comunicazione.

«Eccoci qui dopo un anno di sacrifici e lavoro con il nostro maglione di Natale Winter Mood – dichiarano -. Siamo entusiasti di aver dato vita a questo prodotto che, proprio per le sue caratteristiche (qualità e fattura), speriamo possa collocarsi tra le unicità del periodo natalizio ed essere accolto positivamente dal pubblico. Abbiamo consapevolezza delle difficoltà del particolare momento storico dove la diffusione del covid-19 ha imposto molte limitazioni, tant’è vero che dovremo sospendere la vendita in negozio affidandoci soltanto all’online, ma restiamo ugualmente fiduciosi e positivi. D’altronde siamo dei sognatori che hanno realizzato il maglione per il Natale».
Il maglione di Natale Winter Mood si può acquistare al sito https://wintermood.it/ (prossimamente anche tramite social network) e da Abbigliamento Brocchieri a Pantigliate (Milano), in via Risorgimento 47 (non appena sarà possibile riaprire il negozio).

Bari: Spazio Art d’Or, galleria multimediale del Made in Italy

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Viene inaugurata oggi a Bari la galleria multimediale del Made in Italy, un’iniziativa particolare che si pone come una innovativa realtà internazionale composta da creativi a 360° nel campo dell'arte, della moda e del design. Spazio Art d’Or nasce nel capoluogo pugliese ma è patrimonio di tutta la penisola (isole comprese).

SPAZIO ART d’OR, la galleria multimediale del made in Italy, apre i battenti oggi, domenica 18 ottobre 2020, tra poche ore, in via Melo 188 a Bari.

Il nuovo Spazio Art d’Or, galleria multimediale delle eccellenze del made in Italy, vuole essere una innovativa realtà internazionale composta da creativi a 360° nel campo dell’arte, della moda e del design, sede di una Factory, incubatore di nuovi talenti, che si occuperà anche di formazione con corsi didattici specializzati tenuti da noti docenti affermati nelle varie discipline che ruotano intorno alla bellezza e a tutto quello che si muove intorno al mondo della moda e dell’arte.

Il  concept, ubicato in una delle strade più frequentate di Bari, a due passi dal Teatro Petruzzelli, dalla libreria Feltrinelli e dal palazzo dell’Ateneo, avrà all’interno una galleria espositiva permanente formata dalle creazioni dei designer che hanno sostenuto il progetto dalla sua nascita. Progetto fortemente innovativo per la città di Bari, che mira a creare una sinergia fra le eccellenze del “fatto a mano” e del bello, un punto di riferimento per la città grazie ad una ricca programmazione di eventi culturali, mostre, laboratori, eventi moda, nuovi talenti, con l’interscambio con associazioni ed Enti pubblici, una vetrina dunque nel centro di Bari connessa ad altre realtà su tutto il territorio nazionale e internazionale tra cui Roma, Firenze, Milano, Montecarlo, Parigi, Londra,New York, nel nome della cultura e della bellezza.

Gli stilisti designer che hanno aderito al progetto di Spazio Art d’Or e che formano la squadra di creativi iniziale sono gli artisti/designers Marina e Guido Corazziari, Pietro Paradiso, Massimo Crivelli, Nicola Introna, la principessa Fabrizia Dentice di Frasso, Arianna La Terza, Napoli Couture by GianPiero Cozza, Mariella Tissone, Aribea by Ambra Blasi, AD by Antonella Delfini, Giuseppe Fasano, Peppe Volturale e tanti altri seguiranno. Un progetto supportato da una puntuale comunicazione, interviste, commenti di opinion leader, stampa.
Partner dell’iniziativa Eleganza del Gusto.
Spazio ART d’OR– Via Melo da Bari,188 – 70121 Bari
spazioartdor@icloud.comamcorazziari@libero.it – cell 3478446967

Brand di moda e Covid-19: il Made in Italy ne è uscito rafforzato

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La reputazione dei brand di moda durante il covid19: come e perché il made in Italy ne è uscito rafforzato. Da sempre la moda è il settori trainante dell’economia italiana. In situazioni di crisi, i “veri big” sono riusciti ad affrontare gli imprevisti, rendendoli opportunità. L’esempio di Re Giorgio Armani, intervistato da Reputation Review.

Il mondo della moda è, da sempre, il settore che fa da traino all’economia italiana, raccontando il valore del made in Italy nel mondo, e con l’emergenza da covid19 se ne è avuta ulteriore conferma.

Il timore di compromettere la propria reputazione e, quindi, il proprio valore economico era legittimo e comune alla maggior parte delle aziende, soprattutto considerando che, allo scoppio dell’emergenza, l’industria del fashion si preparava a lanciare la collezione primaverile, con tanto di campagne già pianificate e budget già investiti.
Le aziende di moda italiane, in passato, si sono spesso rivelate solide e produttive, con un indice di ebit margin, che indica la capacità di generare profitto, in media del 9,3%, contro il 6,2% dei brand sotto il controllo di un player straniero. Un dato che è ancora migliore per quei marchi a controllo familiare, per i quali la media è del 13,4% (dati studio Mediobanca R&S).
Anche in questo caso, alcuni brand italiani non solo sono riusciti a resistere ad una crisi – sanitaria ma anche economica – di portata globale, ma hanno saputo gestire il momento, tanto da uscirne con una reputazione, e di conseguenza un valore economico, migliorata, stando a quanto emerge dall’analisi effettuata con Reputation Rating, algoritmo che pesa e misura le dimensioni della Reputazione, certificando una serie di parametri oggettivi e soggettivi, quali certificati, media intelligence e Sentiment Analysis, attraverso la tecnologia blockchain.

È importante comprendere che la reputazione non è solo “ciò che dicono di te le altre persone” o l’andamento di parametri finanziari. Per questo, Reputation Rating valuta informazioni differenti, concependo la reputazione in termini di reti e sistemi e stabilendone il peso specifico attraverso la logica dei certificati.
Tra coloro che meglio identificano le eccellenze della moda italiana, e che dovrebbe essere preso ad esempio per la gestione dell’emergenza, c’è sicuramente Giorgio Armani, noto anche come Re Giorgio. Intervistato da Reputation Review, lo stilista ha discusso le modalità della ripartenza in questo settore così fondamentale per il nostro Paese. Un’azienda che conta oggi più di 7 mila dipendenti nel mondo, con un fatturato globale pari a 2.1 miliardi di euro. Ma ciò che maggiormente caratterizza Armani è la sua straordinaria leadership e la capacità di valorizzare in primis sempre il contributo del fattore umano.

«Questa crisi è una meravigliosa opportunità per riallineare tutto, per ridare valore all’autenticità – racconta Re Giorgio nell’intervista pubblicata sul numero 22 della rivista – Il momento che stiamo attraversando è turbolento, ma ci offre anche la possibilità, unica davvero, di aggiustare quello che non va, di riguadagnare una dimensione più umana per dar spazio a valori come il coraggio, la solidarietà e lo spirito di sacrificio, che poi sono le caratteristiche della nostra cultura. È bello vedere che in questo senso siamo tutti uniti. L’emergenza attuale dimostra come un rallentamento attento e intelligente sia la sola via d’uscita. Il declino delsistema moda per come lo conosciamo è iniziato quando il settoredel lusso ha adottato le modalità operative del fast fashion, carpendone il ciclo di consegna continua nella speranza di venderedi più, ma dimenticando che il lusso richiede tempo, peressere realizzato e per essere apprezzato. Il lusso non può e nondeve essere fast.

È nei momenti di difficoltà, in fondo, che si vede il valore di un vero leader. E Giorgio Armani lo è. In questo momento difficile, ha voluto contribuire alla rinascita economica e reputazionale di Milano, città che lo adottò anni fa e che tanto ama, e dell’Italia, decidendo di riportare nel capoluogo lombardo le sue sfilate di alta moda, dopo anni di assenza, augurandosi che i suoi colleghi facciano lo stesso.
Dal lockdown, la Reputazione di Armani è cresciuta in particolar modo in riferimento alla Corporate Social Responsibility (CSR), non solo come diretta conseguenza della donazione a concreto supporto sul fronte Coronavirus, ma anche per il costante impegno nel sostenere l’ecosistema nazionale, riportando dopo anni le sfilate di alta moda a Milano” commentano Davide Ippolito e Joe Casini, fondatori di Reputation Review, l’unica rivista italiana interamente dedicata all’analisi delle reputazioni.

Contestualmente, forti segnali positivi sono stati rilevati per il Driver delle Performance e, parallelamente, nei confronti degli Stakeholder Investitori e Finanziatori, proprio per la forza e stabilità che ha trasmesso Armani durante l’emergenza economico-sanitaria; non per ultima, la Leadership di Armani è stata rilevata in crescita, trascinando con sé un miglioramento della Reputazione percepita da Società e Istituzioni. Dalla ricerca, pertanto, emerge come il capitale reputazionale pregresso, basato fortemente sulla Leadership e sulla Reputazione nei confronti dei Consumatori, abbia consentito al brand di superare in modo brillante questa crisi senza precedenti.

Due novità in casa 32 Via dei Birrai: nasce Ambedue e Ambita

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Ambedue, amaro alla birra e Ambita, birra 100% Made in Italy sono le novità di “32 Via dei Birrai”.  Il rinomato birrificio artigianale veneto lancia sul mercato una nuova birra interamente ricavata da ingredienti italiani e fa debuttare un originale amaro a base di birra in collaborazione con Genziana Distillati. Due importanti novità all’insegna di una rinnovata fiducia nella forza dell’artigianato di qualità italiano.

Quella di 32 Via dei Birrai è una storia di passione infinita per un prodotto naturale quale è la birra, di meticolosa cura per i dettagli, siano questi legati alla qualità delle materie prime siano oppure l’attenzione per il packaging e il design.

Il birrificio, nato nel giugno del 2006, è la sintesi di tre percorsi professionali diversi che hanno saputo integrarsi alla perfezione: Fabiano Toffoli, uno dei birrai italiani più apprezzati, Loreno Michielin, il direttore commerciale che ha saputo rapidamente far conquistare all’azienda una fama anche all’estero, e Alessandro Zilli, ingegnere che segue la fondamentale ricerca e sviluppo. A loro si è poi aggiunto, per seguire nello specifico il mercato italiano, Mauro Gajo. Nel corso degli anni 32 Via dei Birrai si è distinto per aver voluto seguire una sua strada in buona parte diversa da quella della maggior parte dei colleghi. Le birre, tutte di alta fermentazione, esclusivamente in bottiglia; il logo, quel numero 32 (che richiama la classe di appartenenza della birra secondo la classificazione internazionale) iscritto in un cerchio elegante e d’impatto allo stesso tempo, tanto da valergli una immediata segnalazione su Wallpaper, rivista icona londinese che si occupa proprio di design; l’unicità di un tappo che sigilla la bottiglia ma, allo stesso tempo, è riutilizzabile.
L’attenzione alla sostenibilità e al riciclo, così come la filosofia della qualità rispetto alla quantità, certificata da innumerevoli riconoscimenti tra i quali quello di Slow Brewing, ISO 9001 e OGM Free sono solo alcuni dei tasselli che danno l’idea dello stile di lavoro di 32 Via dei Birrai.
Ed è per questo motivo che quando questo birrificio trevigiano annuncia delle novità la soglia di attenzione dei media si risveglia immediatamente. Perché chi li conosce sa che l’annuncio è il punto di arrivo di un lungo percorso, fatto di ricerca, prove, dubbi e conferme. E questa volta le novità sono addirittura due.

A quattro anni di distanza dall’ultima etichetta firmata 32 Via dei Birrai è giunto infatti il tempo di una nuova birra.
Si chiama AMBITA ed è una birra 100% Made in Italy. L’orzo infatti arriva dall’entroterra veneziano mentre il luppolo è coltivato sui colli asolani. Il primo frutto di una mission che Toffoli aveva deciso di realizzare alcuni anni fa quando le prime piantine di una varietà, il Brewer’s Gold, erano state messe a dimora e curate da quel momento con la solita cura maniacale di 32 Via dei Birrai: ventilazione notturna e irrigazione a goccia quando necessario. Il risultato è un luppolo straordinario, con profumi e caratteristiche organolettiche superiori alla stessa varietà coltivata in altre zone d’Europa. Distribuita nel classico formato bottiglia da 75 cl al prezzo indicativo di circa 9 euro, Ambita è una birra chiara, di appena 4,5% vol, perfetta per l’imminente estate per facilità d’approccio e di sorso, ma una birra che vuole anche essere un segnale di fiducia e di speranza in un Italia che riparte dopo mesi di chiusura di quasi tutte le attività, la testimonianza concreta di imprenditori artigiani il cui messaggio è “rimbocchiamoci le maniche, rimettiamoci al lavoro”.

Ambita perché tale è questa birra e perché ci si deve ricordare che gli italiani abitano una terra che, per mille motivi che spesso dimentichiamo, è ambita.
Ma, come se non bastasse, dalla creatività di 32 Via dei Birrai è ora pronto ad affrontare il giudizio dei consumatori AMBEDUE. Non una birra ma un amaro alla birra. Il punto d’arrivo della collaborazione tra 32 Via dei Birrai e Genziana Distillati di Crespano del Grappa, una distilleria nata nel 1969 riprendendo un’antica tradizione di famiglia che risaliva a prima della Grande Guerra.

Tra i ragazzi di 32 Via dei Birrai e Alessandro Carlassare, il distillatore di Genziana, si è subito stabilita una comunione d’intenti e di obiettivi. La base di Ambedue è la Nebra, una birra ambrata da 8% vol prodotta con malto d’orzo e segale, nella quale sono state innestate un bouquet di erbe e piante aromatiche che vanno dalla genziana al rabarbaro, dall’assenzio romano alla cannella, dalla rara cascarilla alla china. Il risultato è un amaro autentico, da 25% vol, in cui si avverte la “spina dorsale” birraria: ottimo da sorseggiare nel dopo pasto ma dalle insospettabili potenzialità nella mixology. Sarà disponibile a breve, in bottiglia da 50 cl e al prezzo indicativo di 20/25 euro, sia nei tre punti vendita di 32 Via dei Birrai, rispettivamente collocati negli outlet di Serravalle Scrivia, Castelguelfo e Noventa di Piave, sia nel circuito tradizionale di 32 Via dei Birrai ovvero quello dei ristoranti, dei negozi gourmet e nei cocktail bar. Nonché, ovviamente online, nello shop di 32viadeibirrai.it.
Ambedue è così uno dei primi amari alla birra prodotti in Italia, l’unico con la garanzia di 32 Via dei Birrai. Una garanzia che 32 Via dei Birrai ha saputo costruirsi con quell’impegno quotidiano che serve a trasformare i sogni in realtà.

Asti spumante e Moscato d’Asti protagonisti in Tv nel programma di Alessandro Borghese

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Dal oggi primo giugno Asti spumante e Moscato d’Asti docg protagonisti nel programma di ricette Alessandro Borghese Kitchen Sound su Sky e NOW TV, disponibile anche on demand.

Partita il 25 maggio su Sky e NOW TV la sesta stagione del programma Alessandro Borghese Kitchen Sound, format televisivo di ricette presentato dallo chef Alessandro Borghese, ospiterà, da oggi, primo giugno, anche l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti docg come eccellenze del Made in Italy.
Del resto il tema del programma è proprio la valorizzazione della cultura gastronomica italiana con piatti che nascono dall’estro creativo di chef Alessandro Borghese e da quello dei suoi ospiti.

È in questo contesto, che dal primo giugno, sono state inserite le puntate intitolate “RuralGlam”, lo slogan che identifica la denominazione dell’Asti spumante e del Moscato d’Asti docg.
L’Asti spumante e il Moscato d’Asti docg saranno dunque abbinati a ricette territoriali in un tripudio di golosità Made in Piemonte che faranno da cornice alle bollicine piemontesi più brindate in Italia e nel mondo.
Le puntate saranno in tutto una ventina: dieci da lunedì primo giugno a venerdì 12 giugno (saltando il 6 e 7 giugno) e altrettante in autunno.

L’appuntamento col programma Alessandro Borghese Kitchen Sound è dal lunedì al venerdì all’ora di pranzo su Sky Uno (canale 108, digitale terrestre canale 455), sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go, su smartphone, tablet e PC, anche in viaggio nei Paesi dell’Unione Europea e in streaming su NOW TV. Le ricette della settimana sono poi raccolte in un menu completo, in onda il sabato. Una settimana dopo la messa in onda il programma è visibile anche nelle sezioni video de http://www.ilsole24ore.com, http://www.mixerplanet.com e RDS 100% Grandi Successi, che firma inoltre la playlist e accompagna i menù.

Associazione Pizza Tramonti: creare un tavolo di lavoro. Made in Italy a rischio

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L’Associazione Pizza Tramonti chiede di partecipare alla cabina di regia del Governo per affrontare le esigenze della categoria. La richiesta: “Intervenire subito, Made in Italy a rischio”.

L’Associazione Pizza Tramonti non resta inerte al grido di soccorso dei suoi associati e 01 Associazione Pizza Tramontiha chiesto ufficialmente al Governo di creare un tavolo di lavoro affinché le esigenze della categoria dei pizzaioli e dei ristoratori tutti, non restino inascoltate.
Gli affiliati dell’Associazione sono presenti su tutto il territorio nazionale, specialmente nelle regioni del Nord messe in ginocchio dalla crisi sanitaria, contando circa 2000 attività in tutto il mondo.
Non possono quindi essere ignorati.
A tal fine, l’APT intende collaborare in prima linea per arrestare i danni economici 03 Associazione Pizza Tramontiche incombono sul settore gastronomico, fiore all’occhiello del turismo e del Made in Italy.
Mettendo a disposizione l’esperienza trentennale e accogliendo le richieste dei suoi consociati, dunque, l’Associazione Pizza Tramonti propone misure di intervento riguardanti fiscalità, prolungamento degli ammortizzatori sociali, potenziamento degli strumenti per garantire liquidità, politiche di valorizzazione della gastronomia Made in Italy.
Dinnanzi a questo disastro umanitario ed economico – afferma il Presidente dell’Associazione Vincenzo Savinoci sentiamo impegnati in una partita fondamentale, forse la più importante della nostra vita, poiché è in gioco il ruolo, il valore ed il futuro della stessa Ristorazione e della gastronomia Made in Italy, così come quello dell’intero nostro grande e amato Paese. Lavorare insieme assicurerà la vittoria di tutta una nazione.”