Marche: “La via delle Abbazie” tra storia architettura e arte

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Nella provincia di Macerata, “La via delle Abbazie” pedalando e passeggiando tra storia, architettura e natura.

Oltre a spiagge dorate e mare cristallino, colline verdeggianti e vette innevate, la Regione Marche vanta uno straordinario patrimonio culturale, testimoniato dai numerosi siti di interesse storico e artistico sparsi in tutto il territorio. Tra questi, molte sono le manifestazioni di architettura sacra che documentano il grande spirito devozionale che da sempre ha attraversato questo territorio. In particolare, la provincia di Macerata, nella media Valle del Chienti e quella del Fiume Potenza, è costellata di antiche abbazie, di origine per lo più romanica, circondate da una campagna in buona parte ancora incontaminata.

Abbazia di Santa Maria a Pie’ di Chienti
foto di Lorenzo Cicconi

LA VIA DELLE ABBAZIE
Per chiunque sia alla ricerca di un’esperienza che unisca sport, cultura e tanta natura, La Via delle Abbazie, l’itinerario cicloturistico ricavato lungo strade secondarie lontane dal traffico, che collega l’Abbazia di Santa Maria a Pie’ di Chienti a quella di San Claudio, permette di visitare in sella a una bicicletta questi interessanti siti architettonici. Pedalando con calma e senza fretta lungo il percorso dotato di apposita segnaletica cicloturistica e di dissuasori per scoraggiare il transito veloce delle automobili, si potrà godere appieno delle bellezze paesaggistiche ed architettoniche.
Tra colline, antiche fonti e casali tipici delle campagne marchigiane, si potrà sostare, perché no, anche nei borghi limitrofi, non a caso eletti tra i più belli d’Italia.

Abbazia di Santa Maria a Pie’ di Chienti
foto di Lorenzo Cicconi

Prima tappa dell’itinerario che prende avvio dalla pista ciclabile di Civitanova Marche, è Montecosaro: piccolo borgo medioevale, le cui prime testimonianze di insediamento risalgono al 936, è un gioiello ricco di storia anche grazie alla sua posizione strategica che ne ha fatto in passato un importante punto difensivo. Da visitare il centro storico, da cui è ancora oggi chiaramente visibile la struttura fortificata. La piazza principale accoglie alcuni degli edifici più caratteristici dell’intero borgo, come la Chiesa Collegiata, sorta nel ‘700 dalle ceneri dell’antica pieve di San Lorenzo, l’antico Teatro delle Logge, e il palazzo dei Priori. Da non perdere anche il parco del Cassero, che si raggiunge pedalando verso la parte più alta del borgo: si tratta di un’ampia area verde sorta sui resti di un’antica rocca fortificata, da cui è possibile ammirare la vetta del Monte Conero che digrada verso il mare. Il monumento senza dubbio più suggestivo è proprio la Basilica  romanica di Santa Maria a piè di Chienti, o Santissima Annunziata, situata nella frazione di Montecosaro Scalo: la chiesa è considerata uno tra gli esempi più belli di architettura romanica,  non solo nelle Marche. L’edificio è a tre navate e presenta una singolare abside a due piani; custodisce inoltre frammenti di preziosi affreschi trecenteschi.
Proseguendo il percorso si giunge a Montelupone: anch’esso tra i borghi più belli d’Italia, vanta il riconoscimento della Bandiera Arancione per l’offerta turistica di eccellenza e l’accoglienza di qualità. Nel centro storico, che conserva l’originale pavimentazione in pietra e tutt’intorno le mura castellane, sorge il trecentesco Palazzetto del Podestà con la torre civica, l’ottocentesco palazzo Comunale che custodisce il Teatro Storico Nicola Degli Angeli, in stile neoclassico con influenze palladiane, il Palazzo Emiliani, e la Chiesa di S. Chiara, edificata tra i secoli XV e XVIII, sede dell’antico convento delle Clarisse. Tappa del percorso “La via delle Abbazie” è l’Abbazia benedettina di S. Firmano, a circa 4 km dal centro: costruita nel IX secolo per volere di una pia signora della famiglia Grimaldi di Montelupone, è in stile romanico a tre navate. All’interno, sotto l’alta scalinata, si trova l’incantevole cripta con le reliquie e la statua del Santo.

San Claudio al Chienti

Sullo spartiacque tra le valli del Chienti e del Cremone, da visitare  Corridonia con il suo centro storico ricco di molti esempi di architettura sacra: la chiesa di San Francesco, edificata verso l’anno Mille e acquistata dai Francescani nel 1225, conserva resti architettonici del periodo romanico-gotico e un campanile quattrocentesco; la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, antecedente al XIII secolo e ricostruita nel Settecento da Giuseppe Valadier, presenta forma circolare con linee gotiche; la chiesa-convento di Sant’Agostino, eretta nel 1346, custodisce pregevoli dipinti. Nei pressi dell’abitato sorge l’abbazia di San Claudio al Chienti, costruita nel VI o VII secolo sulle rovine di una villa romana, dove sono stati trovati reperti attribuibili alla Tomba di Carlo Magno. L’edificio mantiene il suo aspetto originario in maniera quasi intatta, con la sua particolare struttura composta da due chiese sovrapposte. La facciata è incorniciata da due torri cilindriche, con un portale gotico in pietra d’Istria che orna l’ingresso.

Abbadia di Fiastra

VERSO I SIBILLINI
Conclusa “La via delle Abbazie”, per i più arditi amanti del biking o per chi preferisce in macchina, sarà possibile proseguire raggiungendo altri esempi di architettura sacra, come l’Abbazia di Rambona a Pollenza edificata nel IX secolo per volere dell’imperatrice dei longobardi Ageltrude e una delle poche testimonianze rimaste in Europa dell’architettura carolingia. E poi l’Abbadia di Fiastra, una delle abbazie cistercensi meglio conservate in Italia. Con lo scopo di proteggere l’ambiente circostante, nel 1984 è nata la Riserva Naturale Abbadia di Fiastra che abbraccia un’area di 1.800 ettari: un territorio ricco di campi coltivati, di vegetazione e di fauna protetta, con due corsi d’acqua e un lago. Un vero paradiso da percorrere in bici o a piedi con tranquillità per godere appieno della natura circostante.
Spingendosi ancora oltre, si potrà raggiungere Valfornace, borgo compreso all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, un’immensa area verde ricca di percorsi per mountain biking e trekking per tutti i livelli e gusti. Da visitare la parrocchiale di Santa Maria Assunta, di struttura romanica ma rifatta all’interno in stile neoclassico, che conserva una preziosa cripta recuperata nel 1930. Di grande interesse la Chiesa di San Giusto in San Maroto con la sua particolare struttura a pianta circolare, sormontata da una cupola costruita senza centine di sostegno. Nel vano terreno della torre campanaria, aggiunta in seguito, sono visibili degli affreschi della fine del Trecento.

Santa Maria in Rio Sacro

Raggiungendo il lago di Fiastra e proseguendo più a Sud, si può facilmente arrivare all’Abbazia di Santa Maria in Rio Sacro, la cui costruzione si fa risalire al 985. All’interno è possibile vedere una statua lignea della Madonna con Bambino risalente al XV secolo; inoltre, scavi effettuati in questi ultimi anni hanno portato alla luce un bellissimo percorso sotterraneo con tre piccole navate che ci riconducono al secolo XI.
Infine, raggiungendo il borgo medioevale di Piave Torina, sempre all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, da non perdere è l’Eremo di Sant’Angelo in Prefoglio detto ‘Eremo dei Santi’: in passato abitato da numerosi eremiti laici, nel secolo XVIII fu ridedicato ai “Santi” perché la tradizione voleva il passaggio dei Santi Apostoli Pietro e Paolo ai quali si attribuisce la prima evangelizzazione della zona. L’eremo è famoso perché nel retro della cripta è presente un vano dove è custodita una vaschetta quadrata che raccoglie la “stilla”, “l’acqua santa” che la devozione popolare definisce terapeutica per la cura dei reumatismi.

Sono aperte le iscrizioni al ClownFactor 2020, il contest per artisti del Clown&Clown Festival

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La XVI edizione del Festival Internazionale di Clownerie e Clown-terapia è in programma dal 27 settembre al 4 ottobre 2020 a Monte San Giusto (MC), la “Città del Sorriso”. Tema principale dell’edizione “LA BELLEZZA” -  www.clowneclown.org. La 16ª edizione del festival che dal 2015 si fa messaggero del valore universale e terapeutico della risata avrà come tema LA BELLEZZA e ha aperto le iscrizioni online per il ClownFactor, il contest per artisti attraverso il quale si deciderà il vincitore del “Premio Takimiri. Una vita per il Circo”.
foto Massimo Zanco

La XVI edizione del Clown&Clown, festival che si fa portavoce dell’importante valore terapeutico della risata, al punto da far conferire a Monte San Giusto il titolo di CITTÀ DEL SORRISO, é in programma dal 27 settembre al 4 ottobre 2020 a Monte San Giusto, incantevole borgo marchigiano in provincia di Macerata.
LA BELLEZZA è il tema scelto come filo conduttore dell’edizione, declinato in gran parte degli eventi che verranno organizzati nel cartellone tra spettacoli di clownerie e circo contemporaneo, workshop, incontri formativi sulla clown-terapia insieme alla Federazione Nazionale Clown Dottori ed altre associazioni umanitarie, mostre ed altro, dal vivo o in forma digitale.
Il festival ha aperto le iscrizioni al ClownFactor, concorso in chiave clown secondo il modello talent show televisivi, con tutte le informazioni reperibili nel sito www.clowneclown.org.
Giunto alla settima edizione, il ClownFactor è un originale contest che vede diversi artisti e/o compagnie sfidarsi in tre serate con il loro miglior repertorio sotto al tendone da circo del Festival.
Un evento nell’evento che di anno in anno acquista seguito e credibilità maggiori, in un equilibrato mix tra artisti con esperienza ed artisti emergenti, con il fine di dare spazio e valore alla miglior creatività in circolazione in Italia nelle arti del circo e della clownerie.

Un contest sempre più conosciuto a livello nazionale e internazionale che ha fatto da apripista e portafortuna ad artisti che hanno raggiunto grandi traguardi, tra i quali Nicola Virdis, il nerd senza parole di Italia’s Got Talent 2019.
Il concorso è rivolto ad artisti poliedrici, professionisti che possono proporre spettacoli eterogenei, che spaziano dalla giocoleria alle, clownerie, dal circo contemporaneo alla magia, dal trasformismo al teatro, al cabaret ed altro ancora.
Il pubblico è tra i grandi protagonisti del ClownFactor perché gli artisti verranno giudicati, oltre che da una giuria di qualità, dal pubblico con modalità di voto sempre originali e divertenti.
Durante il Festival, i protagonisti del ClownFactor potranno contendersi anche l’accesso al “Premio Takimiri. Una vita per il Circo”, dedicato alla memoria del grande clown Antonio Taddei in arte Takimiri, davanti ad una giuria popolare composta da bambini e ad una giuria di esperti internazionali.

Il Clown&Clown Festival è stato ideato dalla Mabò Band, compagnia di clown-musicisti sangiustesi e si realizza grazie al contributo di numerosi sponsor privati, del Ministero della Cultura e del Turismo, della Regione Marche, del Comune di Monte San Giusto e grazie al lavoro di organizzazione dell’associazione Ente Clown&Clown e di molti volontari.
Il festival è sempre stato un grande contenitore di spettacoli, workshop, mostre, conferenze, incontri con l’autore, grandi e coinvolgenti eventi di piazza, con decine di compagnie e di artisti provenienti da diverse parti del mondo, progetti formativi e sociali per le scuole del territorio, associazioni di volontariato e associazioni di clown-terapia e centinaia di clown-dottori che si ritrovano per partecipare a qualificanti incontri di formazione coordinati dalla Federazione Nazionale Clown-Dottori.

UN GRANDE CIRCO A CIELO APERTO CON UN’ECCEZIONALE OPERA DI ARREDO URBANO
Se le condizioni relative alla pandemia lo consentiranno, come sempre il paese si trasformerà in un grande circo a cielo aperto, allestito grazie all’immenso lavoro di molti cittadini volontari, con centinaia di addobbi, piccoli ed enormi tra i quali spiccano l’enorme naso rosso indossato dal campanile della chiesa e il portale firmato da Stefano Calisti che segna il confine tra fiaba e realtà. Se consentito dall’evoluzione delle normative vigenti, come ogni anno verranno allestiti anche diversi street food e punti ristoro di qualità per tutti i gusti ed allergie, coinvolgendo operatori del territorio e valorizzando così le eccellenze enogastronomiche locali.
IL TEMA DELLA BELLEZZA
Il Clown&Clown Festival ha sempre proposto bellezza nelle sue precedenti edizioni, una bellezza fatta di emozioni, abbracci, sorrisi, calore umano, solidarietà e impegno sociale. Il 2020 ha riservato a tutti, sino a qui, uno scenario totalmente diverso fatto di dolore, paura e incertezza. Nonostante queste e proprio per questo, l’Ente Clown&Clown ha scelto di continuare a parlare, mostrare e creare bellezza, ponendola come tema principale della nuova edizione. È proprio nei momenti difficili che si scopre il vero senso della bellezza e che la si può vedere chiaramente come elemento essenziale per la sopravvivenza della nostra umanità. Nelle scorse settimane, abbiamo riscoperto la bellezza anche dove pensavamo non ce ne potesse essere o dove ci eravamo dimenticati di poterla trovare, dandola un po’ per scontata. La bellezza di stare accanto alla propria famiglia, di esserci gli uni per gli altri, la bellezza della solidarietà, degli abbracci e dei sorrisi. Questa edizione del festival vuole proprio evidenziare il fatto che la bellezza non deve per forza essere qualcosa di straordinario, ma che può invece essere qualcosa di straordinariamente ordinario. Il segreto non è cercare la bellezza come fosse qualcosa di sfuggente, ma concentrarsi su ciò che già c’è, cambiando prospettiva, maturando una nuova consapevolezza. Così come fanno i clown che con la loro sensibilità colgono la bellezza di semplici cose, come per esempio di una bolla di sapone, continuando a meravigliarsene ogni volta. Una bellezza, fatta anche di difetti, errori, cadute, emozioni espresse con semplicità e delicatezza, senza nessun filtro. Il Clown pratica bellezza e nel fare ciò diventa egli stesso manifesto autentico di bellezza, tanto semplice, quanto complicata. Perché la bellezza è questione di atteggiamento e di allenamento: bisogna andare oltre la superficie, l’abitudine, l’ordinario, fare i conti con le proprie debolezze e con le differenze dell’altro, per poter cogliere la bellezza delle cose e compiere atti di bellezza.

Viaggio straordinario fra i musei delle Marche

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Una rappresentazione digitale del patrimonio culturale marchigiano attraverso oltre 60 clip video condivisi sui canali social della Regione Marche e sul blog www.destinazionemarche.it.

La Regione Marche e la Fondazione Marche Cultura insieme a ICOM MARCHE presentano un viaggio inconsueto, un racconto inedito dei musei marchigiani. In un unnamedmomento eccezionale dove è preclusa la fruizione culturale nelle forme tradizionali a causa dell’emergenza sanitaria, Viaggio straordinario fra i musei delle Marche è una rappresentazione in video clip dei musei delle Marche, dove le intenzioni e i registri didascalici e descrittivi lasciano il posto a suggestioni emozionali, a racconti e curiosità sorprendenti. Sono oltre 60 clip, prodotte da più di 30 musei, ma anche da comuni ed enti culturali marchigiani. Hanno una durata di circa due minuti l’uno e sono visibili sui canali social della Regione Marche: in una playlist dedicata sul canale Youtube  Marche Tourism, sulle pagine Facebook Marche Tourism e Tesori delle Marche, sull’account Twitter Marche Tourism, oltre che sul blog ufficiale della Regione www.destinazionemarche.it.

Museo di Palazzo Bisaccioni Jesi

Jesi – Museo di Palazzo Bisaccioni

La chiusura dei musei, resa necessaria per contenere la diffusione del contagio da COVID 19, oltre a causare danni economici e sacrifici occupazionali, impedisce la produzione e la fruizione di valori che mai come in questo momento costituirebbero strumenti di pubblica utilità e conforto, più che occasione di semplice godimento. Per questo la Regione Marche, la Fondazione Marche Cultura e ICOM MARCHE si sono fatti interpreti del mondo delle attività culturali e in particolar modo del sistema dei musei marchigiani, dando loro voce e mettendoli in dialogo.

museo della carrozza macerata

Macerata – Museo della carrozza

La Regione Marche” – evidenzia l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieronivuole contribuire a limitare questa perdita e a contenere il sacrificio di ciascuno proponendo un’opportunità alternativa di “uso” dei musei e delle collezioni delle Marche, un utilizzo in digitale e virtuale: cioè la forma che resta l’unico ambito di agibilità relazionale, professionale della fruizione culturale che ci è concesso. Sotto un altro punto di vista, l’obiettivo è anche quello di “approfittare” di questo momento per sperimentare una forma di comunicazione e promozione museale nuova e che troverà sempre più spazio in un prossimo futuro. Un modo di comunicare la Cultura che di sicuro avrà connotati diversi da quelli pre-emergenza, dove la tecnologia avrà acquisito un posto centrale laddove ad oggi è stato complementare”.

museo tattile omero ancona

Ancona – Museo Tattile Omero

Inoltre Viaggio straordinario fra i musei delle Marche è anche funzionale e propedeutico al Grand Tour Musei edizione 2020, in programma dal 18 al 24 maggio, che si consumerà nello spazio digitale presentando un programma articolato e nuovo nella sua proposizione.
Le 60 clip video di Viaggio straordinario fra i musei delle Marche sono molto diverse tra loro, c’è n’è davvero per tutti i gusti e gli interessi.
Si possono trovare molti spunti per vivere la cultura in maniera divertente e alternativa, come nel video del Museo Statale Tattile Omero di Ancona, che dedica ai bambini il racconto dell’opera “Mater Amabilis” di Valerio Trubbiani o del Museo della Carrozza, ospitato all’interno dei musei civici di Palazzo Buonaccorsi a Macerata, che propone invece un divertente tutorial per avvicinare i più piccini alla collezione del museo.

pinacoteca civica ascoli piceno

Ascoli Piceno – Pinacoteca Civica

Non solo, studiosi, esperti e responsabili museali accompagnano in tour guidati dei musei a porte chiuse, come nelle Sale museali di Palazzo Bisaccioni a Jesi con una guida davvero d’eccezione e nella Pinacoteca di Ascoli Piceno in cui si parla della figura della donna nella storia prendendo spunto dai quadri esposti in galleria o ancora raccontano una particolare vicenda o dettaglio legato a un’opera, come nel video del Museo Civico di Mondolfo sulla macchina oraria.
Non mancano i racconti semiseri che mostrano curiosità e aneddoti delle opere conservate, quale la serie pensata per guardare all’arte con un sorriso realizzata dalla Pinacoteca di Sarnano in collaborazione con Il Circolo di Piazza Alta.

Tutti gli enti e i musei che hanno partecipato al progetto
San Benedetto del Tronto Palazzo Piacentini, San Benedetto del Tronto Museo del Mare, Macerata Ecomuseo delle Case di terra di Villa Ficana, Fossombrone Museo Archeologico - Pinacoteca Civica - Chiesa San Filippo - Quadreria Cesarini, Jesi Palazzo Pianetti Lotto nelle Marche, Museo Premio Ermanno Casoli, San Severino Marche Museo Archeologico di San Severino Marche, Urbino Casa Natale di Raffaello, Fabriano Pinacoteca civica B. Molajoli, Fabriano Museo della Carta e delle Filigrana, Mondolfo Museo Civico della città, Jesi Sale Museali di Palazzo Bisaccioni, Ancona Museo Statale Tattile Omero, Pesaro Museo Nazionale Rossini, Pesaro Musei Civici di Palazzo Mosca, Pesaro Centro Arti Visive, Pescheria Acqualagna Museo del Tartufo di Acqualagna, Camerino Polo Museale dell’Università di Camerino, Ascoli Piceno Pinacoteca civica, Gradara Castello di Gradara, Fano Museo del Palazzo Malatestiano, Macerata Museo della scuola "Paolo e Ornella Ricca" - Università di Macerata, Sarnano Pinacoteca e Musei Civici di Sarnano, Ancona Museo Archeologico Nazionale delle Marche, Macerata Musei di Macerata – Helvia Recina, Macerata Musei di Macerata – Palazzo Buonaccorsi, Macerata Musei di Macerata – Museo della Carrozza, Macerata Musei di Macerata – Sferisterio, Fabriano Museo Guelfo Bianchini, Ancona Progetto Oculus Al Museo, Arcevia Progetto Oculus Al Museo, Fermo Progetto Oculus Al Museo, Acquaviva Picena Progetto Oculus Al Museo, Offagna Progetto Oculus Al Museo, Trecastelli Museo Nori De'Nobili
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Regione Marche: “Best in Travel 2020”, nominata da Lonely Planet

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La Regione Marche è stata nominata dalla guida turistica Lonely Planett “Best in Travel 2020”, seconda regione al Mondo da visitare, tra le dieci migliori e unica destinazione italiana in classifica.

Urbino

Urbino

Un 2020 per la Regione Marche che si preannuncia ricco di attività e iniziative, a conferma del ruolo di rilievo, a livello mondiale, che gli ha tributato Lonely Planet, la guida turistica per  eccellenza, punto di riferimento non solo per chi vuole partire zaino in spalla, ma per tutti coloro che amano scoprire da vicino, aneddoti, usi e costumi di ogni parte del globo.
Le Marche nel 2020 saranno sinonimo di arte, cultura, sport, natura ed enogastronomia.
Sono già iniziate le celebrazioni per il 500° anniversario dalla morte del grande artista Raffaello Sanzio, con la mostra Raffaello Una mostra impossibile in corso fino al 19 gennaio all’Aeroporto delle Marche di Falconara Marittima.

Laghi di Pilato - Sibillini

Laghi di Pilato – Sibillini

Non mancheranno eventi e proposte per gli amanti dello sport e della natura con il progetto Marche Outdoor che con Vincenzo Nibali, campione del ciclismo mondiale come testimonial, permetteranno di scoprire la regione Marche attraverso oltre 24 percorsi ciclabili, collegati ad innumerevoli experience disseminate su tutto il territorio.
Nella guida Best in Travel 2020 di Lonely Planet si legge a proposito della Regione Marche: “Una delle ragioni del suo grande fascino è proprio quella di poter esplorare con calma, e in relativa solitudine, maestose rovine romane, svettanti architetture gotiche, massicci castelli medievali e sublimi palazzi rinascimentali che custodiscono collezioni d’arte tra le più ricche d’Italia. Il tutto racchiuso tra alte montagne boscose e la placida costa dell’Adriatico e condito da golosi festival gastronomici”.

Arena Sferisterio - Macerata

Arena Sferisterio – Macerata

In queste righe si condensa la motivazione espressa da Lonely Planet che ha fatto guadagnare alle Marche il titolo di Best in Travel 2020. Al secondo posto tre le dieci migliori al mondo e unica destinazione italiana in classifica, la Regione Marche dimostra anche con i numeri il motivo di questo primato: secondo l’Osservatorio regionale del Turismo, da gennaio ad ottobre 2019, si è registrato un + 5,46 negli arrivi e + 5,95 nelle presenze rispetto al 2018, un dato più che lusinghiero considerati anche i recenti avvenimenti sismici del 2016. Dopo un primo calo fisiologico infatti, proprio l’area del cratere nel 2018 ha visto un +10,21% negli arrivi e + 16,46 % nelle presenze.

Ascoli Piceno - Piazza del Popolo

Ascoli Piceno – Piazza del Popolo

MARCHE BELLEZZA INFINITA è il claim che accompagna la promozione turistica della regione, ecco perché! Proprio a cominciare dalle zone del sisma come Ascoli Piceno, città medievale tra le più belle d’Italia, con le sue torri e i palazzi in travertino, Loreto sede di uno dei santuari mariani più celebri d’Europa e nel contempo è ricca di opere d’arte e ovviamente Urbino, città UNESCO, una delle capitali del Rinascimento dove il duca Federico da Montefeltro volle realizzare il Palazzo ducale, dimora principesca tra le più belle d’Europa.
Le Marche, da sempre “porta d’Oriente” del nostro Paese, sono l’unica regione italiana “al plurale”, forse perché caratterizzata dalla presenza dei monti Appennini da un lato, che dolcemente degradano lungo vallate parallele fino al mare dall’altro. Terra di grandi personalità, da Giacomo Leopardi a Raffaello da Urbino, da Giovan Battista Pergolesi a Gioachino Rossini, da Gaspare Spontini a Padre Matteo Ricci a Federico II.

Grotte di Frasassi

Grotte di Frasassi

Le Marche sono un vero e proprio museo diffuso, un parco naturale e marino da un lato dove spicca il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e il Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi con l’eccezionale spettacolo delle Grotte di Frasassi e dall’altro una rete di città d’arte e borghi storici incastonati in un mare di colline coltivate, che si affacciano su vallate che vanno dal mare all’ Appennino, dove sono conservati capolavori di Raffaello, Piero della Francesca e Lorenzo Lotto, P.P. Rubens e Tiziano, teatri storici del XVIII secolo, strade e anfiteatri romani, librerie storiche, botteghe di ceramica. Una regione che offre un cartellone culturale ricco di  anifestazioni note a livello internazionale come il Rossini Opera Festival a Pesaro, lo Sferisterio Opera Festival a Macerata e a Jesi e nella Vallesina il Festival Pergolesi Spontini, fino al Summer Jumboree a Senigallia e a festival e rievocazioni storiche che si susseguono per tutta la stagione estiva.
Santa Maria della Rocca - OffidaN
on solo acconto a musei, biblioteche, archivi e teatri, il patrimonio culturale è ricco di beni monumentali: abbazie, monasteri, chiese sono distribuite in tutto il territorio e anche castelli, centri murati, fortezze che raccontano un passato glorioso, vivace, i cui tratti salienti si sono mantenuti intatti in tutti i comuni.
Le Marche sono anche rinomate per le loro eccellenze enogastronomiche, come il Prosciutto di Carpegna, i moscioli della baia del Conero, il tartufo di Acqualagna, nonché la presenza di chef stellati come il tre stelle Michelin Mauro Uliassi e il due stelle Moreno Cedroni, entrambi attivi a Senigallia (AN), nominata tra l’altro città italiana del 2019 da Gambero Rosso.
Il 2020 sarà l’anno delle celebrazioni di Raffaello Sanzio, artista che ha mosso i suoi primi passi proprio a Urbino, sua città natale e che la Regione Marche – in collaborazione con ENIT – Agenzia Nazionale Turismo e Aerdorica Aeroporto delle Marche e con il sostegno del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo – ha voluto celebrare in anteprima con la mostra Raffaello Una mostra impossibile in corso fino al 19 gennai 2020 all’aeroporto delle Marche di Falconara Marittima proprio a lui intitolato.

Raffaello Una mostra impossibile - Aeroporto delle Marche, Falconara Marittima (AN)

Falconara Marittima – mostra Raffaello

La mostra, ideata e curata da Renato Parascandolo e con la direzione scientifica di Ferdinando Bologna recentemente scomparso, presenta 45 dipinti di Raffello – compreso l’affresco de La Scuola di Atene – riprodotti in scala 1:1 e riuniti insieme, permettendo così di ammirare in un unico allestimento opere disseminate in 17 paesi diversi, un’impresa che non riuscì nemmeno allo stesso artista. Una carriera folgorante quella di Raffaello, morto a soli 37 anni, che la mostra racconta affiancando riproduzioni di opere provenienti dai maggiori musei del mondo con l’obiettivo di rivolgersi prevalentemente ai giovani e a quanti non frequentano abitualmente i musei e le esposizioni d’arte,
permettendo a un pubblico vasto e allargato di avvicinarsi ai più grandi autori della storia dell’arte – in questo caso a Raffaello – e portare i visitatori alla scoperta di un territorio ricco di fascino, storia e tradizioni culturali ed eno-gastronomiche, partendo proprio da Urbino, città natale di Raffaello Sanzio, nonché Patrimonio Unesco.

Il campione del ciclismo mondiale Vincenzo Nibali, testimonial di Marche Outdoor

Vincenzo Nibali

Punta di diamante della proposta turistica marchigiana per il 2020 è il progetto Marche Outdoor, inaugurato nel 2019 e che avrà come testimonial d’eccezione il campione del ciclismo mondiale Vincenzo Nibali. La filosofia del progetto è quella di promuovere un’economia del territorio sostenibile, proponendo la bicicletta come mezzo e non come “fine” e facendo vivere al cicloturista tutte le emozioni che la regione può offrire, attraverso 24 percorsi ciclabili che interessano tutte le Marche.
Non solo, la filosofia del progetto è stata sposata anche dall’artista Michelangelo Pistoletto che ha visto nella regione il luogo della “Rinascita” per l’Italia ed il mondo, coniando il concetto di “Marche Rebirth”. L’obiettivo è rilanciare il territorio duramente colpito dal sisma del 2016 attraverso le risorse materiali, paesaggistiche e artistiche, e immateriali costituite da persone, tradizioni, mestieri e saperi, che si trasformano in un’opera artistica collettiva che può essere percorsa dal viaggiatore, in particolare seguendo i percorsi cicloturistici proposti. Una modalità di scoperta e di viaggio a impatto zero ed ecosostenibile che permette al ciclo-turista di vivere e assaporare le emozioni e i prodotti che il territorio marchigiano può offrire con le sue biodiversità, colori e sapori diversificati ed un paesaggio naturale “intatto”.

Loreto

Loreto

Un vero e proprio “museo a cielo aperto” da scoprire attraverso gli itinerari disponibili sul sito http://www.marcheoutdoor.it e sull’app dedicata, e dove l’uomo è al centro e può vivere con i ritmi della natura e tornare in simbiosi con l’ambiente.
Il 2020 inoltre sarà l’anno del Giubileo Lauretano in occasione del centenario della proclamazione della Vergine Lauretana quale Patrona universale degli aeronauti, avvenuta il 24 marzo 1920. Il Giubileo ha avuto inizio l’8 dicembre 2019, con l’apertura della Porta Santa nel Santuario di Loreto presieduta da S. Em.za il Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato e si concluderà il 10 dicembre 2020.

Siti web
www.turismo.marche.it
http://eventi.turismo.marche.it
www.destinazionemarche.it
www.marcheoutdoor.it

“Sedendo & Mirando”: il Salone del Libro di Torino arriva nelle Marche

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Dal 22 al 24 novembre 2019 Macerata, Fabriano e Ascoli Piceno diventano “teatro” di incontri e spettacoli gratuiti  dal titolo “Sedendo & Mirando – Libri e autori per la platea delle Marche”, iniziativa promossa dal Salone Internazionale del Libro di Torino con Regione Marche e AMAT Associazione Marchigiana attività teatrali.

teatro gentile fabriano

Teatro Gentile Fabriano

Dopo la felice esperienza come Regione ospite in occasione dell’ultima edizione del Salone internazionale del Libro, la Regione Marche e il Salone Internazionale del Libro di Torino intendono dare continuità a una collaborazione nata e cresciuta nei padiglioni del Lingotto, con la rassegna Sedendo e mirando, incontri, libri, autori e spettacoli per la platea delle Marche: un festival che coinvolge per il 2019 le città di Macerata (venerdì 22 novembre), Fabriano (sabato 23 novembre) e Ascoli Piceno (domenica 24 novembre), tutte e tre inserite nel cosiddetto “cratere del terremoto”.

teatro lauro rossi macerata

Teatro Lauro Rossi Macerata

L’ideazione e l’organizzazione del festival si devono al lavoro congiunto della Regione Marche, dell’AMATAssociazione Marchigiana Attività Teatrali, e del Salone Internazionale del Libro di Torino – progetto di Associazione Torino, la Città del Libro e Fondazione Circolo dei lettori – che ha curato il programma culturale. L’iniziativa – promossa nell’ambito di Marche inVita. Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma finanziato dal MiBACT – si inserisce nella ricca rassegna di appuntamenti che fa da preludio alla prossima edizione del Salone del Libro, attesa al Lingotto Fiere dal 14 al 18 maggio 2020.

teatro dei filarmonici_ascoli piceno

Teatro dei Filarmonici Ascoli Piceno

Il titolo Sedendo e mirando rimanda immediatamente al celebre verso della poesia di Leopardi (il cui manoscritto compie 200 anni) e al noto dipinto di Tullio Pericoli ma racchiude anche lo spirito e lo stile di vita marchigiano: una tradizione culturale che s’intende celebrare attraverso un festival capace di coniugare lo stato contemplativo alla capacità di ascolto, riflessione e azione. Mirare significa, infatti,guardare intensamente, con un sentimento di meraviglia, ma anche puntare, mettere a fuoco un obiettivo, tendere l’animo verso una meta da raggiungere, dirigere la propria azione a uno scopo.
I teatri storici, patrimonio culturale prezioso per la regione Marche, sono stati scelti come sedi principali del festival: il programma vuole dunque valorizzare gli spazi ospitanti, proponendo lectures, presentazioni di libri, spettacoli, dialoghi dedicati a temi importanti.

Programma Dettagliato

MauroBerruto

Mauro Berruto

Il festival parte venerdì 22 novembre al Teatro Lauro Rossi di Macerata, grazie alla collaborazione con Macerata racconta e al suo direttore Giorgio Pietrani. La giornata si apre alle ore 10.30 con Capolavori, lecture show di Mauro Berruto, con la regia di Roberto Tarasco, a partire dal libro Capolavori. Allenare, allenarsi, guardare altrove (add Editore). Quando si parla di capolavori, il primo pensiero va all’arte: pittura, scultura, architettura, cinema, teatro, musica o letteratura, ma che dire delle imprese sportive? Mauro Berruto, già allenatore della nazionale italiana di pallavolo che ha vinto, fra le altre, la medaglia bronzo ai Giochi Olimpici di Londra 2012 e allenatore della Lube Banca Marche Macerata nelle stagioni 2004-2005 e 2010-2011, ci conduce in un’indagine appassionata che ci farà scoprire come il gesto dell’allenare non sia esclusivo di chi entra in uno spogliatoio, ma pratica quotidiana per mettere insieme persone, trasformarle in squadre e orientarle verso l’obiettivo.
Si prosegue alle ore 18 con la presentazione del libro Il coraggio e l’amore, (Rizzoli), di Ilaria Cucchi e Fabio Anselmo che, a dieci anni dalla morte di Stefano Cucchi, ripercorrono la vicenda giudiziaria che forse più ha segnato la storia recente italiana. A dialogare con i due autori sarà il direttore di Radio Tre Marino Sinibaldi.

Portici di Carta 2012

Valter Malosti

Alle ore 21 andrà in scena la versione recital dello spettacolo di Valter Malosti tratto da Se questo è un uomo di Primo Levi, curata dallo stesso Malosti e da Domenico Scarpa, prodotta dal TPE e dal Teatro Stabile di Torino.
Il festival prosegue sabato 23 novembre al Teatro Gentile di Fabriano, città creativa Unesco, alle ore 10.30, con Come un romanzo, spettacolo per ragazzi di Giorgio Scaramuzzino, prodotto dal Teatro Stabile di Genova, tratto dall’omonimo libro di Daniel Pennac.

murgia_tagliaferri ©foto Musacchio, Ianniello _ Pasqualini

Michela Murgia e Chiara Tagliaferri – foto Musacchio -Ianniello & Pasqualini

Nel pomeriggio, alle ore 17.30, Michela Murgia e Chiara Tagliaferri presentano Morgana (Mondadori), che racconta le storie di dieci donne controcorrente, strane e pericolose. Alle ore 21 conclude la giornata lo spettacolo di Adriano Giannini “Lo straniero”, tratto dall’omonimo romanzo di Albert Camus.
Domenica 24 novembre gli incontri si spostano al Teatro dei Filarmonici di Ascoli Piceno. La giornata si apre alle ore 10.30 con Chicchirichì, viva le fiabe sonore! una performance musicale per tutta la famiglia di Pier Mario Giovannone, accompagnato dal chitarrista Giovanni Parodi e dalla cantante Noemi Baldini, con le storie e le canzoni dei volumi illustrati Girotondo di elefanti, Piazza Pizza, Ciao ciao, caro Babbo Natale e il nuovo Gallo Galileo, tutti editi da Gallucci editore.

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Osterie d’Italia – Slow Food

A mezzogiorno appuntamento allo storico Caffè Meletti di Piazza del Popolo per Osterie d’Italia. 30 anni di lavoro sul territorio, la presentazione dell’edizione 2020 della guida pubblicata da Slow Food Editore. Intervengono Eugenio Signoroni, curatore della guida, Antonio Attorre, coordinatore Regione Marche, e Salvatore Braccini, oste dell’Osteria del Castello di Arquata del Tronto. Al termine verrà offerto ai presenti un aperitivo.
Nel pomeriggio, alle ore 16, presso la Libreria Rinascita, Angelo Ferracuti presenta il suo ultimo libro, La metà del cielo (Mondadori), in cui ripercorre la sua biografia e l’esperienza dolorosa della perdita della moglie.

concita de gregorio

Concita De Gregorio

Alle ore 18, di nuovo nel Teatro dei Filarmonici, Concita De Gregorio racconta In tempo di guerra (Einaudi), romanzo di formazione ma anche cronaca famigliare e manifesto politico, un atto di accusa contro chi ha lasciato in eredità un futuro ostile.
Ingresso gratuito
Tutti gli appuntamenti di Sedendo e mirando sono gratuiti. Gli studenti delle scuole secondarie superiori marchigiane che parteciperanno agli incontri loro dedicati avranno diritto ad un biglietto ridotto in occasione della 33ª edizione del Salone Internazionale del libro di Torino.

Marche: a Montedinove e Monte San Martino è “Mela Rosa” week

Riceviamo e pubblichiamo
Due eventi due eventi imperdibilidel Grand Tour delle Marche alla scoperta della mela rosa, a Montedinove e a Monte San Martino due pittoreschi centri rispettivamente in provincia di Ascoli Piceno e Macerata che celebrano insieme il prezioso dono della natura.

MeleRosaBiodiversità, superfood, gusti antichi. La mela rosa è un frutto di memoria ancestrale che apre le porte al futuro. Esige terreni incontaminati, racchiude una gamma di sapori straordinari, è un concentrato di qualità salutari.
Il Grand Tour delle Marche, promosso da Tipicità con ANCI
Marche e la concreta collaborazione di Banca Mediolanum e Mediolanum Private Banking, celebra la mela rosa con due distinti eventi da gustare nei primi due week end di novembre.

Il 2 e 3 novembre, a Montedinove (AP), va in onda la decima edizione di Sibillini in Rosa, un Festival dedicato a questo frutto antico dalle esclusive doti salutistiche ed organolettiche, che coniuga territorio, gastronomia e cultura popolare.
MontedinovePiazzainFestaSi inizia sabato 2 novembre con gli stand gastronomici, il mercatino e l’animazione degli artisti di strada.In mattinata in programma un importante convegno di approfondimento sull’importanza della mela rosa per il territorio fermano e piceno, mentre nel pomeriggio ed in serata grande spazio sarà riservato ad un laboratorio-degustazione del Sidro alla mela rosa dei Monti Sibillini e ad un vero e proprio “Mela Party”, con musica e la possibilità di gustare il delizioso centro storico, vera bomboniera affacciata sul Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Giornata clou quella di domenica 3 novembre, con la performance degli sbandieratori della Quintana di Ascoli Piceno, un laboratorio-degustazione della crema di fava di Favalanciata e lo show cooking animato da Gianmarco Di Girolami e Daniele Citeroni Maurizi, due protagonisti della nuova cucina picena ed entrambi conduttori di rinomati ristoranti situati nella vicina Offida, che daranno la loro interpretazione a quattro mani del prezioso frutto.

Il 9 e 10 novembre, a Monte San Martino (MC) è di scena Saperi e Sapori della Mela Rosa, definita nel sottotitolo “la saporosa dei Monti Azzurri”, così come Giacomo created by dji cameraLeopardi, dalla sua Recanati, percepiva gli evanescenti Monti Sibillini.
Assoluta protagonista del mercatino e degli stand gastronomici, naturalmente, la mela rosa, accanto a tante altre sfiziose proposte introvabili nei consueti canali distributivi.
Domenica mattina questa pregiata produzione sarà al centro del confronto “Mela Rosa dei Monti Azzurri: il valore della tradizione per ricostruire il futuro”, mentre nel pomeriggio è in programma un vero e proprio evento nell’evento con lo show cooking “la Mela Rosa secondo lo chef Enrico Mazzaroni”.
Tuttavia Monte San Martino, pittoresco borgo arroccato sulla sommità di un panoramico sperone roccioso strapiombante sulla sottostante vallata, racchiude tra le Crivelli_Monte San Martinomura del suggestivo centro storico un’attrattiva di valore mondiale: ben tre polittici di Carlo e Vittore Crivelli, che rendono la visita un’esperienza irrinunciabile!
Promosso da una consolidata collaborazione tra Comune, Pro Loco, Unione Comuni dei Monti Azzurri e Consorzio di tutela della Mela Rosa, l’evento promette tanto divertimento, con la banda musicale, sfilate in costume, artisti di strada con spettacoli itineranti, musica dal vivo, show a sorpresa e serata Dj Set.
Tutte le informazioni sulle due iniziative e sulle attrattive del territorio sono fruibili sulla app di Tipicità e sulla piattaforma www.tipicitaexperience.it.

Potenza Picena: il Grand Tour delle Marche fa tappa nel Maceratese con il “Grappolo d’Oro”

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Il 29 settembre, il Grand Tour delle Marche fa tappa nel Maceratese, a Potenza Picena. Un Grappolo d’Oro tutto da gustare, esclusivo tributo al mondo dell’uva ed alle tradizioni rurali, tra le verdi colline ed il blu dell’Adriatico.

vista dall_altoSalute, benessere e prosperità. È ancestrale la simbologia associata al grappolo d’uva, sia dalle tradizioni pagane che da quelle religiose. Non solo un frutto, destinato fino al Medio Evo esclusivamente alle tavole dei ricchi, ma allegoria ed icona privilegiata della ricchezza!
Da ben cinquantotto edizioni, a Potenza Picena (MC), il Grappolo d’Oro celebra la tradizione e la forza di un mondo rurale che assegna al “frutto di Bacco” gli auspici e le speranze di un futuro migliore. Quest’anno si svolge il 29 settembre, preceduto da una settimana di festeggiamenti e libagioni.
63520 Editto di Bacco_Grappolo d_OroPromossa da un’affiatata squadra coordinata dall’Amministrazione comunale e dalla Pro loco, la manifestazione da questa edizione entra nel Grand Tour delle Marche, il circuito di eventi di Tipicità ed Anci Marche, con la partnership strategica di Banca Mediolanum e Mediolanum Private Banking.
Centro di origini romane e successivo splendore medioevale, Potenza Picena si affaccia sull’Adriatico dall’alto di una suggestiva terrazza naturale protesa sulla località balneare di Porto Potenza Picena. Con il suo ondulato territorio trapunto di borghi rurali, trova la sua essenza proprio nel connubio mare-terra.
Da questa privilegiata collocazione naturale, il territorio di Potenza Picena ha attinto anche la vocazione per produzioni agricole di alto pregio,tra le quali uva, olive, ortaggi edun’esclusiva varietà di pisello con peculiari qualità organolettiche e nutrizionali.
2272 Balli rurali_Grappolo d_oroTutta da godere la settimana del Grappolo d’oro, con degustazioni a tema, mostre e concerti che culmineranno nella serata di sabato con l’attesa performance dei Sud Sound System, per immergersi poi, con il giusto spirito, nelle celebrazioni di domenica 29.
Già dal mattino si entra in atmosfera con la “Lettura d’Editto”: dopo una suggestiva sfilata per il centro storico con i rappresentanti dei rioni partecipanti al Palio, Bacco proclamerà ufficialmente l’apertura della festa. La storica Cavalcata dell’Assunta di Fermo si esibirà con tamburini e sbandieratori e “Li matti de Montecò” proporranno le loro gag folcloristiche.
carriNel pomeriggio, gran clou della festa, con l’esclusiva parata dei carri allegorici, in un clima carnevalesco fuori stagione con intenti propiziatori nel quale i rioni si contendono l’ambito Palio, mentre per tutto il centro storico è un susseguirsi di aree dove assaggiare cibi e vini di territorio, spettacoli e musica live, con artisti di strada e spazi dedicati ai più piccini.
Le iniziative in programma e tutte le attrattive del territorio sono consultabili sulla piattaforma  www.tipicitaexperience.it o sulla app di Tipicità.

Pollenza (Mc): dove la manualità diventa attrazione turistica. Tappa del Grand Tour delle Marche dal 6 al 21 luglio

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Prosegue il Grand Tour delle Marche e ogni tappa è occasione per scoprire luoghi della tradizione e della cultura marchigiana. Dal 6 al 21 luglio si va a Pollenza, in provincia di Macerata, dove  Laboratori artigiani da esplorare, performance, spettacoli e piatti della tradizione ci porteranno ad apprezzare un luogo dove la manualità diventa attrazione turistica.

pollenza dall_alto_correttaIl fascino del “saper fare”, ossia il making, è una delle espressioni dei nuovi turismi, sempre a caccia di nuove esperienze, autentiche e sorprendenti.
Dal 6 al 21 luglio,in un borgo medioevale marchigiano, torna a rivivere il villaggio della manualità. “L’arte di fare arte” è lo slogan che per due settimane accompagna l’Esposizione di antiquariato, restauro, artigianato artistico di Pollenza, in provincia di Macerata.
Adagiata sulla sommità di una delle classiche, morbide colline marchigiane, affacciata dinanzi allo scenario dei Monti Sibillini ed in vista dell’Adriatico, Pollenza è un operoso centro che pur favorendo lo sviluppo di nuove attività, non dimentica l’importanza delle tradizioni e della storia. Già dagli inizi del Novecento, la cittadina marchigiana è riconosciuta come una delle realtà italiane maggiormente sviluppate nella nobile arte del restauro e nella lavorazione del legno, insieme a tante altre attività che, ancor oggi, rappresentano altrettanteespressioni di manualità creativa.
L1030079La manifestazione è sede di tappa del Grand Tour delle Marche, il circuito di iniziative che dal 2015 raccoglie i più significativi eventi della regione che esplorano manualità e cibo.
Progetto promosso dall’organizzazione di Tipicità insieme ad Anci Marche, questa edizione del Grand Tour si arricchisce dell’attiva collaborazione di Banca Mediolanum e Mediolanum Private Banking nel ruolo di project partner.
A Pollenza sarà possibile costruirsi il proprio itinerario di visita tra Botteghe artigiane pronte ad incantare i visitatori con manufatti introvabili nei normali canali distributivi: dalle antichità ai mobili restaurati, fino agli arredi d’epoca, insieme ad espressioni pittoriche e all’arte del riciclo.
02 (1)Molti spazi del centro storico, tra i quali anche il Teatro ed il Museo Civico, si animeranno di laboratori, esperienze di manualità e spettacoli musicali, nonché della mostra d’arte “Leonardo, Scipione Mafai e… l’Infinito”, un tributo ai duecento anni della prima stesura dell’opera realizzata dal genio recanatese Giacomo Leopardi.
Sulla piattaforma “tipicitaexperience.it” e sulla app di Tipicità, tutti i dettagli del corposo programma che prevede anche uno “Spazio degustazioni”, aperto tutte le sere, per assaggiare i Vincisgrassi, li Cargiù, li Moccolotti co’ l’oca e tante altre succulente leccornie della vera tradizione gastronomica locale.
INFO: 0734277893, segreteria@tipicita.it
Programma:
 http://www.tipicitaexperience.it/fiere/48449-esposizione-antiquariato-restauro-artigianato-artistico

Castelraimondo (Mc): un mondo di petali e colori con l’Infiorata del Corpus Domini

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Dal 21 al 23 giugno Castelraimondo, nell’Alto Maceratese, si accende con i riti e le suggestioni di un’antica tradizione. La cittadina marchigiana si riempie di petali e colori con l’Infiorata del Corpus Domini. L’evento rientra nel Grand Tour delle Marche organizzato da Tipicità e Anci Marche.

WhatsApp Image 2018-06-02 at 13.38.32Immergersi in un mondo realizzato con i fiori! Questa la proposta del Grand Tour delle Marche, il circuito di eventi promosso da Tipicità ed ANCI, per un long week end nell’entroterra maceratese. Dal 21 al 23 giugno a Castelraimondo va in onda l’Infiorata del Corpus Domini.
Ben ventitre rappresentazioni su una superficie stradale superiore ai 1000 mq, con l’utilizzo di più di 100.000 garofani e quintali di ginestre ed altre essenze naturali.
Straordinari quadri multicolori tappezzano le strade del centro storico, creando un prezioso e sfavillante mosaico. Una vera e propria folla di volontari, esperti e fantasiosi, partecipa al rito della preparazione che si anima già a partire dal giovedì. Il taglio dei fiori, l’analisi dell’immagine prescelta, la voglia di realizzare l’opera più bella, sono altrettanti stimoli che rendono effervescente l’opera di ben venticinque associazioni e sodalizi.
WhatsApp Image 2018-06-02 at 13.38.34(1)Poi, dalla tarda serata di venerdì e per tutta la notte, si lavora alla realizzazione dei “tappeti fioriti”, accompagnati dagli eventi del Festival Internazionale del Folklore che aggiunge alla festa colori, atmosfere e tradizioni di altre comunità.
I magnifici capolavori floreali restano visibili nelle giornate di sabato e domenica,mentre tutt’intorno al percorso dei tappeti fioritisi svolgono numerose iniziative. Sabato, a partire dal tardo pomeriggio, Castelrock Festival proporrà una rassegna musicale per un pubblico giovane, mentre dopo cena è in programma l’esibizione della banda musicale “Gazoldo degli Ippoliti”.
La domenica è all’insegna della festa, con la Solenne Processione del Corpus Domini e spettacoli per tutti fino a tarda sera.
18814757_667816190076586_1843715567266895232_oQuest’anno, nel pomeriggio di sabato, il programma dell’Infiorata prevede un evento speciale concepito con Banca Mediolanum e Mediolanum Private Banking, project partner del Grand Tour delle Marche: un cocktail dei fiori nel quale l’Accademia di Tipicità proporrà un assaggio della cucina dei fiori, con proposte approntate da Serena d’Alesio, chef del ristorante Marchese del Grillo di Fabriano.
Nella piattaforma www.tipicitaexperience.it tutte le info sulle iniziative in programma e sulle attrattive del territorio, reperibili anche sull’app di Tipicità.
Info: 0734277893, segreteria@tipicita.it

Spezzatino di Trota… ma che siano trote Rossi di Sefro

di Novellus Apicio

spezzatino di trotaSefro è un piccolo paese della provincia di Macerata circondato dagli appennini.
E nel suo piccolo è capitale… capitale europea della trota.
Grazie a quel grande evento che risponde al nome di “Tipicità”, l’evento che si è svolto dal 9 all’11 marzo al Fermo Forum, abbiamo avuto modo di scoprire questa realtà ittica: l’azienda agricola troticoltura “Erede Rossi Silvio”, un vero e proprio impero dell’allevamento della Trota che fa del rispetto ambientale e del rispetto del benessere animale il proprio fiore all’occhiello, vantando, a ragione, di essere allevamento antibiotici free.
20190310_125854Le Trote Rossi sicuramente le abbiamo consumate in modo del tutto inconsapevole poiché l’azienda di Sefro rifornisce quasi tutti i maggiori supermercati italiani per quanto riguarda i prodotti che vengo rivenduti a marchio del supermercato stesso.
La Trota è un pesce di qualità, ricco di proteine nobili con basso contenuto di grassi, colesterolo e un modesto apporto calorico.
Il prodotto adatto per una nuova cultura alimentare.
A Sefro abbiamo avuto modo di degustare alcune proposte culinarie con la Trota protagonista tra cui il sorprendente “sushi” di trota.
Tra la documentazione che ci è stata fornita il calendario 2019 con tantissime proposte: antipasti, primi e secondi.
Ai lettori, oggi (ripromettendoci di proporre prossimamente altri piatti), proponiamo uno “Spezzatino di Trota”.
Una ricetta facile che richiede circa 20 minuti per la preparazione e 30 minuti per la cottura.
Ingredienti per 4 persone
2 Trote da 1 kg. circa
1 tuorlo
10 acini di uvetta
1 cipolla
1 costa di sedano
3 foglie di salvia
1 rametto di rosmarino
Farina, scorza di limone, brodo, Olio Extravergine d’oliva, aceto, sale.
spezzatino di trotaPreparazione
In un tegame scaldate tre cucchiai d’olio, aggiungete cipolla, sedano, salvia, rosmarino tutto tritato finissimo e lasciate insaporire per 10 minuti.
Tagliate la trota eviscerata in grandi pezzi e passateli nella farina, spruzzateli con cinque cucchiai d’aceto, cospargete il tutto con un po’ di scorza di limone grattugiata e l’uvetta, aggiungete nella padella e mescolate.
Dopo alcuni minuti versate nel recipiente un bicchiere scarso di brodo, coprite e cuocete per circa 10 minuti.
Ritirate, eliminate l’aglio, trasferite lo spezzatino di trota sul piatto da portata lasciando il fondo di cottura nel tegame.
A fiamma bassa amalgamate al fondo di cottura il tuorlo diluito con un cucchiaio di brodo, regolate di sale e versate la salsa sulle trote.
Servite questa pietanza accompagnando a piacere con cipolline e patate stufate.