Oggi il nostro redattore Jacopo Scafaro torna a raccontare di Lorenzo Pozzi, che ci presenta i suoi panettoni, con una new entry, per preparaci al Natale 2021.
Panettone… che bontà!
Con i canditi o senza, classico, con cioccolato, con pistacchio o con sapori fruttati: c’è a chi piace in un modo, chi in un altro, ma il panettone rimane sempre uno dei protagonisti più dolci del Natale. Durante le feste natalizie, infatti, sulle nostre tavole una fetta non manca mai, e oggi vi torno a raccontare di Lorenzo Pozzi e dei suoi panettoni, rigorosamente fatti a mano, che sono pronti e disponibile per allietare il Natale 2021.
Questa delizia del palato, una vera e propria opera d’ingegneria, é ampiamente diffusa in tutta Italia e ormai nel mondo intero perché semplice, genuino, versatile al condimento, sinonimo di famiglia allegra e felice.
Natale è anche cene, pranzi e panettone, che risulta essere odiato o amato per i canditi e l’uvetta che ne contraddistinguono il sapore.
Lorenzo anche quest’anno ci presenta i suoi panettoni: Panettone classico, Panettone cioccolato, Panettone cioccolato e pere, la “New Entry” Panettone “Arte” (fragoline di bosco e cioccolato fondente) e Panettone cioccolato e pistacchi.
Panettone Arte
Natale e panettone son strettamente collegati perché portano ogni anno la tradizione nelle nostre tavole e la tradizione dei panettoni di Lorenzo Pozzi merita d’essere provata.
Perciò quest’anno per Natale regalate e regalatevi un panettone, italiano, artigianale, in poche parole: un panettone di Lorenzo Pozzi.
Il nostro redattore Jacopo Scafaro torna a raccontarci di Lorenzo Pozzi, lo chef cha ha partecipato alla seconda edizione dell’Antonino Chef Academy di Antonino Cannavacciuolo. Dopo che nei mesi scorsi ci ha proposto il suo panettone oggi è la volta della colomba pasquale.
Il bello della gastronomia italiana è la possibilità di raccontarvi storie relative a ogni singolo piatto. Lo stesso discorso vale anche quando si parla della Colomba pasquale, vero e proprio simbolo della ricorrenza dedicata alla resurrezione di Cristo. La Colomba è apprezzata in tutta Italia e nel mondo. Ma c’è una “Colomba” che secondo me, merita un’attenzione particolare: quella preparata dallo Chef Lorenzo Pozzi.
Di Lorenzo vi ho già raccontato, in quando ha partecipato alla seconda edizione dell’Antonino Chef Academy di Antonino Cannavacciuolo e della sua passione per il panettone. Recente ha lanciato il suo sito internet www.lorenzopozzi.com, “è un website dedito alla mia più grande passione per la cucina. Il principale obiettivo è portare nelle case di tutti il mio slogan con cui firmo ogni mio prodotto, ovvero: Il sapore del bello. L’e-commerce permette ad ogni persona di prenotare e alle volte personalizzare il proprio dolce ma non solo, realizziamo anche dei menù con delle preparazioni da completare al proprio domicilio. Ogni stagione ha la propria strada culinaria” dichiara Lorenzo.
Nel periodo natalizio la preparazione di panettoni ha prevalso su gli altri prodotti che propone in vendita. Ora che la Pasqua si avvicina ha voluto aprire la vendita delle colombe pasquali in anticipo per poter accontentare più persone possibili. L’attività di Lorenzo è famigliare, non è un produttore a livello industriale per cui la qualità e la perfezione del prodotto sono la base e la forza del suo progetto. Il fattore tempo è la chiave giusta per la realizzazione di un ottimo prodotto, grazie a ciò riesce a soddisfare la Sua “clientela”spedendo anche in tutta Europa. La famiglia l’aiuta nella parte di gestione, il fratello ad esempio si occupa della spedizioni.
Lorenzo ama se stesso, il suo lavoro, il suo territorio, ama soprattutto gli ingredienti e la storia della cucina. Solo a 20 anni puoi avere il coraggio di aprire un e-commerce dedicato interamente alla cucina, con spensieratezza si, ma anche con un progetto ben preciso dietro. “Sono consapevole del fatto che viviamo in un periodo storico difficile; con questa situazione dovremo convivere a lungo, ma so anche che lavorando bene, potròcontinuare a gioire e far gioire le persone con il mio lavoro.Pian piano vogliamo portare il sapore del bello in ogni casa” ci racconta in conclusione Lorenzo Pozzi. Amore e passione per quello che si fa sono la base delle sue scelte, del suo lavoro.
Lorenzo è un ragazzo ambizioso, cerca sempre di fare qualcosa che gli piaccia, in cucina come nella vita. L’importante è essere sereni con se stessi e trasmettere amore per quello che si fa. E i suoi prodotti trasmettono questo; perciò per Pasqua regalate un Colomba di Lorenzo Pozzi. Instagram: @lori_pozzi Facebook: Lorenzo Pozzi Email: loripozzi58@icloud.com M. e WA Business +39 349.1173671
Oggi il nostro redattore Jacopo Scafaro ci porta a far conoscenza di Lorenzo Pozzi, concorrente dell’ultima edizione dell’Antonino Chef Academy e dei suoi panettoni.
Alcuni iniziano a preparare l’albero già a Ottobre. Alcuni impazziscono per trovare i regali giusti e iniziamo già due mesi prima a pensarci, altri invece si riducono al 24 Dicembre poco prima di mettersi a tavola per il cenone. Parliamo del Natale, ovviamente. Natale vuol dire riunire la famiglia e gli amici (quest’anno purtroppo non sarà così) e per una volta all’anno, concedersi del tempo insieme senza preoccuparsi del tempo, delle calorie, dei piccoli screzi. La Vigilia di Natale piace quasi di più del 25 stesso: la tavola apparecchiata, l’attesa della mezzanotte, i regali fatti di nascosto, le sorprese, il panettone e quella bella sensazione di tornare bambini e essere avvolti dall’amore delle persone importanti. It’s the most wonderful time of the year recita una famosa canzone che descrive al meglio quanto sia unico questo periodo.
Il Natale è una magica rassicurazione di scatole riaperte con mille decorazioni e di quella porta di casa, che quando riapriamo la sera anche dopo la giornata più dura, si spalanca su mille lucine che fanno passare tutto. Per noi che guardiamo, oggi più che mai, tutto con timore, che abbiamo paura della routine, il Natale è l’unica eccezione. Amiamo sapere che ogni anno lui si presenta puntuale con le sue mille ricorrenze e tradizioni e che nessuno può rubarcelo. Ma Natale è anche cene, pranzi e panettone, che risulta essere odiato o amato per i canditi e l’uvetta che ne contraddistinguono il sapore. Nasce nel 1200 come pane lievitato e arricchito con miele, uva secca e zucca. Nel 1600 acquisì la forma di una focaccia fatta di farina di grano e chicchi d’uva fino all’800 quando divenne un impasto che oltre alla farina di grano conteneva uova, zucchero e uva passa, la quale simboleggiava un certo “tenore di vita” per chi poteva permettersela.
Con Lorenzo Pozzi, cuoco, concorrente dell’ultima edizione dell’Antonino Chef Academy e ragazzo brillante oltre che molto simpatico, abbiamo parlato del Natale e della sua passione per il panettone. Cos’è per te il Natale? Il Natale è famiglia. Condividere dei momenti tutti insieme. Sin da piccoli le vacanze di natale son state un Momento di unione grazie al fatto che entrambe i genitori erano a casa in ferie. Insomma si facevano giochi e attività classiche ma insieme… Natale è famiglia.Colgo anche l’occasione per fare gli auguri di cuore, a tutti quelli che ci leggono. Ti potremmo chiamare “The King of Panettone”, come mai questa passione? King no. La strada per diventare il migliore è lunghissima però l’obiettivo è sicuramente quello. Una passione nata per sfida personale con questo dolce. La prima volta che ho tentato di farlo non ho avuto il risultato sperato, anzi! Da questa sfida con il panettone è nata anche la curiosità e quindi ho iniziato a studiarne anche la storia e gli aspetti che caratterizzano il dolce tipico Lombardo. Ed ecco che il gioco è fatto.È nato un AMORE INCONDIZIONATO.
Quanto è importante la tradizione nella cucina? La tradizione nella cucina è tutto. Non perché non amo i cambiamenti ma perché conoscere da dove veniamo è la base per capire dove si vuole arrivare. Bisogna approfondire come tutto è iniziato altrimenti non capiamo nulla del piatto o del dolce che sia. Perché secondo te, il natale e quindi il panettone sono così importanti? Come detto in precedenza il Natale per me è famiglia quindi è una cosa importantissima. Avere una base interna e una serenità in casa sembra una banalità ma aiuta a sviluppare un futuro roseo e sereno. Natale e panettone son strettamente collegate perché portano ogni anno la tradizione nelle nostre tavole. Pensandola più malinconicamente ci rievocano il ricordo dei nostri cari che non ci sono più ma che con il panettone son cresciuti.. se metaforizzo il tutto con la terra diciamo che è come racchiudersi intorno al nucleo… Svelaci il tuo segreto per realizzare panettoni così buoni. Il segreto è semplice. Amore. Te lo dico con sincerità perché me ne sono accorto da una richiesta di un amico di mio fratello. Mi ha chiesto se potevo fargli un panettone solo per lui e mi ha chiesto un ingrediente speciale.Christian, così si chiama. Ha menzionato l’amore. Ecco in quell’istante mi sono accorto che è l’ingrediente che utilizzo più spesso.
Quindi tra qualche anno, le persone potranno acquistare il Tuo panettone, magari in un tuo negozio... Si! L’obiettivo è quello ma è intermedio. Bisogna sempre avere un obiettivo più grande per poter crescere sempre di più.Ora però bisogna rimanere con i piedi per terra e lavorare per crescere.Una cosa è certa, ho fame(dice sorridendo). Fame che trasmette a tutti noi, in quanto essendo molto attivo sui social, non lascia mai soli i suoi followers, deliziandoli e deliziandoci con numerose ricette, molto gustose e raffinate. Un sorriso, visto il periodo storico che stiamo vivendo, anche quando incoraggiato dalle circostanze, è un regalo capace di segnare la giornata di qualcuno e Lorenzo con la sua cucina, ne regala tanti.
Proseguono le interviste che Jacopo Scafaro realizza con i ragazzi che hanno partecipato alla seconda edizione dell'Antonino Chef Academy. Oggi è la volta di Lorenzo Pozzi.
Fin da subito si vede che per Lorenzo la cucina è passione e amore prima di un lavoro, requisiti necessari per poter trasmettere agli altri il valore che la cucina ha nella nostra quotidianità. Gli è sempre piaciuto mettere le mani in pasta e fin da piccolo ha amato trafficare tra le pentole; questa sua vocazione la dimostra senza nessuna presunzione, ne pretesa; semplicemente riesce a trasmettere a tutti la sua dedizione.
Lorenzo Pozzi è uno dei ragazzi che ha partecipato alla seconda edizione dell’ANTONINO CHEF ACADEMY, le cui puntate sono una produzione originale Endemol Shine Italy per Sky e sempre disponibili on demand. Scambiare due parole con lui mi ha fatto molto piacere in quanto è un vulcano di energia positività ed idee. Lorenzo riesce a farti davvero capire cosa vuol dire l’amore per la cucina. Lorenzo, raccontaci un po’ di te Ho 20 anni e frequento la facoltà di Scienze gastronomiche di Parma. Amo la cucina e il mondo del food alla follia, mi piace tantissimo il mondo dei lievitati, soprattutto il panettone. Sono un ragazzo solare, direi che mi piace vedere il bicchiere sempre mezzo pieno. Ho scelto di frequentare l’Università perché ritengo che lo studio sia la carta in più da potersi giocare in questo settore in cui i professionisti di alto livello sono davvero tanti. Avere un asso nella manica può far sempre comodo. Mi piace moltissimo correre perché mi rilassa, quando corro riesco sempre a svuotare la testa dai pensieri. Da cosa nasce la tua passione per la cucina? La mia passione per la cucina nasce sin da piccolo. Ero una buona forchetta e mangiavo tanto. I miei genitori ricordano spesso di quando venivano a prendermi al nido e sulla mia scheda delle attività giornaliere avevo segnato sempre il bis , alle volte tris, alla voce dei pasti.Il primo amore è stato mangiare, la passione per la cucina è arrivata in seguito. Subito i miei genitori e i miei nonni hanno notato questa mia inclinazione, così sono arrivati i primi regali di mini-cucine. Molte semplici, ma credo abbiano contribuito molto a far sbocciare questa passione. Poi l’input alla cucina vera e propria me lo ha dato mia nonna. Come in tante cucine di casa, la nonna comanda e così anche nella mia famiglia. Anche mia madre è un’ottima cuoca, ma la nonna non la batteva nessuno. I primi trucchi del mestiere me li ha tramandati lei. Che emozioni ti trasmette cucinare? Le emozioni che mi suscita sono indescrivibili. È davvero qualcosa che non posso spiegare a parole. Forse l’emozione che più si avvicina a ciò che sento è la pace. Pace totale dei sensi, sono in armonia con tutto il processo di produzione dal primo taglio all’impiattamento. Sono fortunato perché ho trovato la mia strada e spero il mio lavoro. La tua prima sensazione che hai provato trovandoti faccia a faccia con lo Chef Antonino Cannavacciuolo? Hai presente quando a scuola la prof interroga a sorpresa e non hai studiato? Ecco, la sensazione è stata quella. Poi certamente adrenalina pura e orgoglio. Nella testa frullava la frase “Cavolo, sono davvero davanti a questa icona della cucina italiana?” Paura e timore c’erano sempre, ma con il senno di poi posso dire “CHE FIGATA!” Cosa ti ha insegnato questa esperienza e qual è il ricordo più bello che ti porterai sempre con te? Antonino Chef Academy mi ha insegnato tanto e sarò sempre riconoscente a questa opportunità. Sicuramente insegna a capire cosa sia l’alta cucina, quella fatta da professionisti di altissimo livello. Una cosa che per me è stata importante, e che ho ribadito anche allo Chef al momento della mia eliminazione, è l’attitudine ad andare sempre avanti, senza mollare alle prime difficoltà. Altro elemento di cui ho fatto tesoro è stata l’attenzione ai dettagli, ai piccoli particolari che in cucine stellate fanno davvero la differenza.Ciò che porterò sempre con medi questa esperienza è un gruppo di persone speciali che mai dimenticherò. Parlo soprattutto dell’amicizia nata con Macchia, Stabile e Corridori. Con tutti ho avuto un bel rapporto ma con loro siamo costantemente in contatto. Li conosco da poco tempo in fin dei conti, ma è come se avessi passato una vita con loro: sono speciali!
In tre parole descrivici lo Chef. Gentile, esigente, grande professionista. Progetti per il futuro? Sicuramente voglio portare a termine l’Università. Nel futuro prossimo, sto progettando di aprire un e-commerce così da poter sfruttare il piccolo laboratorio che ho a casa e iniziare a farmi conoscere. Mi servirà anche per avere dei feedback immediati sui miei prodotti e affinarmi sempre di più. In un futuro, che però vedo un po’ più lontano, vorrei aprire diverse attività legate al mondo della cucina e, perché no, legate alla pasticceria. Vedremo cosa mi riserverà il destino. Per concludere: un tuo motto? Il mio motto è cucinare pensando che lo si stia facendo per una persona cui teniamo particolarmente. In questo modo aggiungiamo un ingrediente speciale: l’amore. La cucina di Lorenzo è attenta alla tradizione ma è anche capace di rielaborarla con creatività, inserendo quindi sempre un elemento innovativo che conquista tutti. Lorenzo crede in ciò che fa, e crederci veramente, e lottare, lottare sempre per conseguire ciò che sta a cuore, è il passe-partout perraggiungere con successo lo scopo desiderato! Tanti giovani oggi non intraprendono questo mestiere perché molto, molto faticoso ma Lorenzo agisce in controtendenza, per seguire la sua passione: la cucina. Sono sicuro di raccontare nel prossimo futuro i traguardi ragguardevoli del nostro giovane chef milanese. Good Luck!