Alessandria: a Cultura e Sviluppo la “Giornata della Memoria” parlando di Shoah e di Leonard Cohen

a cura della Redazione
La “Giornata della Memoria” verrà celebrata giovedì 23 gennaio all’Associazione Cultura e Sviluppo in Alessandria con un dibattito sulla Shoah, con un ricordo di don Gian Piero Armano e un recital con i lavori di Leonard Cohen.

Giovedì 23 gennaio 2020, dalle ore 19, all’Associazione Cultura e Sviluppo in Alessandria (piazza Fabrizio De André 76) incontro organizzato in occasione della downloadGiornata della Memoria”.
L’Associazione Cultura e Sviluppo, in occasione della “Giornata della Memoria” e a conclusione di un ciclo di incontri nelle scuole superiori con gli allievi delle quinte (in continuità con l’iniziativa promossa in passato dal compianto Gian Piero Armano), organizza nel prossimo appuntamento dei Giovedì culturali una serata sul tema della “Shoah”. L’approfondimento di quest’anno avrà come titolo “Dopo la Shoah, un’eredità difficile”.

gianpiero armano

Gian Piero Armano

Facendo seguito ai temi degli anni scorsi sulle varie questioni legate alla distruzione del popolo ebraico in Europa – prima e durante la seconda guerra mondiale -, l’incontro si porrà l’obiettivo di individuare le strutture di medio periodo che hanno fatto seguito alla liberazione dei deportati nei centri di sterminio, e di riflettere in particolare sui processi
di Norimberga celebrati contro i gerarchi del nazismo e sulle difficoltà a fare memoria degli eventi connessi.
Interverranno come relatori Agostino Pietrasanta, referente del progetto presentato alle scuole; Stefano Tessaglia, docente di storia della Chiesa; Antonella Ferraris, responsabile della sezione didattica I.S.R.A.L.
cohen21Sono previste, inoltre, alcune testimonianze di studenti che hanno seguito gli incontri nelle scuole.
Dopo il buffet, alle ore 21.00, si ricorderà la figura di don Gian Piero Armano, e a seguire il concerto dei “Suoni Ribelli” nello spettacolo “Rags of light / Frammenti di luce. Poesie e canzoni di Leonard Cohen”,. recital – tributo a Leonard Cohen, uno dei più importanti cantautori del ‘900.
I Suoni Ribelli” sono Mimma Caldirola, voce; Enzo Macrì, voce, regia; Carlo Ronco, tastiere e voce; Dino Porcu, chitarra e armonica; Otello Vanni, chitarra e voce.

Leonard Cohen: “Thanks for the Dance”, dal 22 novembre l’album postumo

rubrica a cura di Fabrizio Capra
Il 22 novembre esce l’album postumo di inediti “Thanks for the Dance”. Da ieri è online il video del nuovo brano “The Goal”.

Leonard Cohen - Polaroid - Black n White - bIl 22 novembre esce “Thanks for the Dance, album postumo di inediti di LEONARD COHEN, realizzato grazie all’impegno e alla passione del figlio Adam, con la collaborazione di illustri amici e colleghi che hanno lavorato con Leonard negli anni.
Thanks for the Dance non è una raccolta commemorativa di B sides e di tracce scartate, ma un vero e proprio disco che esce a sorpresa, composto da nuove canzoni, eccitanti e vitali, la reale continuazione del lavoro del Maestro.
L’album è già disponibile in pre order: https://SMI.lnk.to/thanksforthedance.
Sempre da ieri, è disponibile in streaming e in digital download il nuovo brano “The Goal”, il primo di una serie di video che accompagneranno l’uscita dell’album.
Sette mesi dopo la morte di suo padre, Adam Cohen si era ritirato nel garage in cortile, vicino alla casa di Leonard, per lavorare di nuovo con il padre e per stare in compagnia della sua voce.
Della loro precedente collaborazione in “You Want It Darker” erano rimasti dei bozzetti musicali, a volte poco più delle semplici tracce vocali. Leonard al tempo aveva chiesto a suo figlio di portare a termine questo lavoro e così è stato.
Questo straordinario nuovo album “Thanks for the Dance” è stato realizzato in vari luoghi.
Leonard Cohen_cover album bIl grande musicista spagnolo Javier Mas, che ha accompagnato Leonard sul palco negli ultimi otto anni di tour, è volato da Barcellona a Los Angeles per catturare lo spirito di Leonard e imprimerlo di nuovo nella sua storica chitarra.
A Berlino, durante un evento musicale chiamato People Festival, Adam ha invitato amici e colleghi a prestare il loro talento: Damien Rice e Leslie Feist hanno cantato, Richard Reed Parry degli Arcade Fire ha suonato il basso, Bryce Dessner dei The National ha suonato la chitarra, il compositore Dustin O’Halloran ha suonato il piano. Hanno partecipato anche il coro berlinese Cantus Domus e l’orchestra s t a r g a z e.
A Montreal è intervenuto il celebre produttore Daniel Lanois, che ha arricchito gli arrangiamenti.
Il coro Shaar Hashomayim, che ha avuto un ruolo importante nel caratterizzare il sound dell’ultimo album di Leonard Cohen, ha contribuito a una canzone, e Patrick Watson, con il suo inimitabile talento, ha co-prodotto un brano.
A Los Angeles, Jennifer Warnes, amica e collaboratrice di vecchia data di Leonard, ha registrato le secondi voci, mentre Beck ha contribuito alla chitarra e all’arpa ebraica.
Michael Chaves, che aveva elegantemente registrato e mixato “You Want It Darker“, ha curato la registrazione e il missaggio.
image002Grazie a tutto questo, è nato “Thanks For The Dance”, il nuovo album di Leonard Cohen che riesce misteriosamente a ricreare davvero l’essenza del suono dell’artista.
«Nel comporre e arrangiare la musica affinché si adattasse alle sue parole, abbiamo seguito la sua impronta musicale, tenendolo così con noi» racconta Adam Cohen «Ciò che mi ha davvero commosso è stata la sorpresa di coloro che hanno ascoltato questo album, “Leonard è vivo!” hanno esclamato uno dopo l’altro».
Thanks for the Dance” è un’inaspettata benedizione, un dono che rappresenta sia la bellezza che la forza. La voce di Leonard Cohen non è stata zittita. E la danza continua.

Thanks For The Dance
1. Happens to the Heart
2. Moving On
3. The Night of Santiago
4. Thanks for the Dance
5. It's Torn
6. The Goal
7. Puppets
8. The Hills
9. Listen to the Hummingbird

Casale Monferrato: venerdì 25 gennaio in biblioteca canzoni, poesie e racconti di Leonard Cohen

Riceviamo e pubblichiamo

cohen21Il ricordo e la memoria sono temi fondamentali nella poetica e nella musica di Leonard Cohen. Una memoria spesso dolente in cui riecheggiano le sue radici e i suoi debiti con la cultura e la tradizione ebraica. L’appuntamento con Blessed is the Memory (Benedetto sia il ricordo): canzoni, poesie e racconti di Leonard Cohen, è per venerdì 25 gennaio alle ore 21 in Biblioteca Civica, via Corte d’Appello 12. L’ingresso è libero.
A poco più di due anni dalla sua scomparsa, Books&Blues e la Biblioteca Civica “Giovanni Canna” intendono celebrare il “Giorno della Memoria” rendendo omaggio al grande scrittore, poeta, musicista e cantautore canadese, autore di numerose opere dedicate al grande tema etico e civile della necessità di non dimenticare, di ricorrere alla memoria come strumento indispensabile per vivere il presente.
L’ampia produzione discografica di Cohen, racchiusa nei suoi quattordici album, è notissima al grande pubblico per molte canzoni che sono divenute pietre miliari tra le quali la celeberrima Hallelujah, diventata una delle ballate più famose al mondo e di cui non si contano le versioni e le riproposizioni nei più svariati ambiti musicali. Ma Cohen è stato anche un prolifico scrittore, autore di numerose raccolte di poesie e di romanzi tradotti in molte lingue (in Italia è del giugno scorso la riedizione presso Minimum Fax di due suoi romanzi degli anni sessanta, The Favourite game e Beautiful Losers).
loc cohen-gennaio201921Proprio l’intreccio tra la sua attività di musicista e quella di romanziere e poeta sarà il filo conduttore della serata a lui dedicata. E la memoria sarà il tema fondamentale attraverso cui questo intreccio verrà indagato e riproposto al pubblico. Brevi cenni biografici, aneddoti tratti dalla sua vita e la lettura di brani toccanti del Poeta di Montréal saranno proposti da Paola Casulli, della Biblioteca “Canna”, mentre alcune delle sue più celebri canzoni saranno eseguite da Paolo Bonfanti, direttore artistico di Books&Blues. Mantenendo intatto l’originario incanto chitarra-voce di Cohen, in una miscellanea in cui si trasmette tutta l’amarezza e la paura di affrontare l’esistenza ma anche la saggezza di uno sguardo più disincantato del cantautore canadese.
Con la serata la Biblioteca di Casale Monferrato celebra il “Giorno della Memoria”. «Ho visto gente morire di fame / Eccidi, stupri / I villaggi bruciati / E loro in fuga / Non potevo incontrare i loro sguardi / Fissavo le mie scarpe / Era acido, era tragico / Quasi come il blues», scriveva in una canzone del suo penultimo album pubblicato in occasione del suo ottantesimo compleanno, Popular Problems. Una delle moltissime occasioni in cui Cohen, attraverso il ricordo, ci invita, in una visione universalistica, a riflettere sui soprusi, gli orrori e i dolori che percorrono la storia dell’umanità. Le sue parole le sue musiche e le sue parole ci accompagneranno dunque in un percorso per non dimenticare e rendere omaggio alle vittime della Shoah e di tutte le tragedie del mondo contemporaneo.