Appunti Musicali… in breve: Avincola, Daniel P., Santoianni e Le Canzoni Giuste

rubrica a cura di Fabrizio Capra
Avincola: “Limone” il nuovo singolo dopo la partecipazione a Sanremo 2021. Daniel P esordio discografico per il cantautore latinense in radio con "25 Gennaio". È online il video di “Litorale”, il nuovo singolo di Santoianni. Le Canzoni Giuste: “Candy Crush” e “Felici e contenti”, il viaggio nel tempo della band abruzzese.
foto Matteo Casillo

AVINCOLA
Limone” feat. Giorgieness è il nuovo singolo di Avincola, in uscita venerdì 11 giugno per Leave Music in distribuzione Believe. Il brano già presente nel suo ultimo disco Turisti ,uscito durante la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2021, si arricchisce della partecipazione di  Giorgieness (Sound2B) che ne esalta malinconia e interpretazione. Avincola e Giorgieness ci raccontano una relazione, anzi un momento esatto di questa relazione. Parte la canzone e siamo in cucina: lui, lei, colazione. E come in un romanzo carveriano ci sembra di conoscere già i personaggi, la loro storia, perché poi il racconto si fa sempre più dettagliato ma quello che resta sono le sensazioni, le complesse dinamiche di una storia d’amore. Il cantautore romano sorprende per scrittura e capacità compositive, “Limone” è un brano pop, immediato ma non banale, un esempio della difficile arte di raccontare i sentimenti con la semplicità delle parole. «Ho incontrato Giorgia (Giorgieness) tra le parole delle sue canzoni e il suono della sua voce. Il suo modo di cantare mi ha catturato da subito e ho pensato a come sarebbe stato particolare proporle di indossare i panni della protagonista di “Limone”. É stata bravissima e la sua interpretazione volutamente svogliata e annoiata è stata perfetta. Proprio come ce l’avevo in testa quando ho scritto la canzone. Ci siamo incontrati a Roma, lei ha fatto colazione con un toast e ho capito da subito che sarebbe stata perfetta. E così è stato! Una spremuta di intenzioni che si legavano perfettamente con le situazioni che scivolano nel brano. L’emozione è stata reciproca e credo che ci porterà a scrivere qualcosa insieme in futuro.» Avincola. «Il primo ricordo che ho di Simone è “quel tipo strano che è arrivato sul palco di Sanremo con la palla”. Il secondo è la telefonata in cui mi ha chiesto di cantare “Limone” con lui, abbiamo iniziato a scherzare come vecchi amici all’istante e mi ha convinta arrivata al primo ritornello. Sarà che un po’ io sono davvero quella che se si sveglia male non ti parla, che ha tenuto la maglietta in spiaggia per anni e che per far funzionare una relazione deve spremersi. In un momento così strano per la musica, mi ha fatto particolarmente piacere che l’idea del feat sia nata per pura stima reciproca, senza nessuna forzatura. Lavorare insieme ci è venuto naturale, così come la voglia di riprovarci in futuro. Insomma sono tornata da Roma con una bella canzone e un nuovo amico.» Giorgieness. Con il sostegno del MBACT e di SIAE nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.

DANIEL P.
Daniel P
(Daniel Palmacci) in radio con il primo singolo “25 Gennaio“, già disponibile in tutti i digital store, brano che, oltre ad essere la data di nascita dell’artista, rappresenta una dedica ad una persona che da diversi anni non c’è più; una riflessione su come si sopravviva a certi eventi senza mai comprenderli fino a fondo. Si definisce un cantautore che “parla della normalità del nostro vivere osservandola dal punto di vista più strano e bizzarro” dove l’unica verità alla quale rimanere fedeli è il cambiamento. Parla del mondo e accogli nell’arte che racconta quanti più punti di vista possibili. (cliccare qui per il video) . Daniel ci spiega: «“25 Gennaio” è il giorno in cui sono nato e l’emblema del mio progetto artistico. Se vi dovessi dire qual è il motore profondo che ne ha permesso la stesura vi direi sicuramente ‘l’incomprensione’. Cerchiamo tutti inesorabilmente di restare aggrappati a tenerci ciò che ci ha fatto stare bene. Quando restiamo soli, lontano dalle frenesie del mondo e le luci dei teatri, torniamo a mostrarci per come siamo veramente; ovvero anime che sono andate alla ricerca di un rifugio in cui trovare riparo. È una preghiera, è il ‘per favore’ più grande a trovare una bussola che riorienti il nostro stare bene; è una preghiera a ricordarci che anche dal dolore più grande si può rinascere

SANTOIANNI
È online il video di “Litorale”, il nuovo singolo di Santoianni (Donato Santoianni), disponibile su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica (IoBoh Dischi – Artist First), che arriva dopo la “rinascita artistica” del cantautore con il brano “Stazione di sosta”. “Litorale” è il secondo estratto della nuova produzione di Santoianni curata dal cantautore e producer Molla e, sin dalla sua pubblicazione, il brano è entrato nella playlist editoriale Spotify Scuola indie in cui staziona da due settimane. Per accompagnare la canzone, scritta per esorcizzare la vita della metropoli con una dedica indiretta al mare, alla vita facile, al non avere responsabilità e preoccupazioni, Santoianni ha deciso di realizzare un videoclip che si può definire 100% indie perché è stato interamente scritto, diretto e girato dal cantautore, solo con l’utilizzo del proprio cellulare. Cliccare qui per il videoclip. «Quando abbiamo ragionato insieme su come fare il videoclip di “Litorale” abbiamo passato quasi due ore a continuare a ripeterci che qualsiasi cosa avremmo fatto dovevamo cercare di essere più “indie” possibile. La fotografia Indie, la storia indie, l’immagine indie. Non ho grande idea di cosa voglia dire oggi questa cosa dell’essere indie, onestamente ormai vuol dire tutto e non vuol dire niente. Mi capita spesso però di vedere video con budget molto alti girati volutamente “male” per non sembrare troppo fighi – racconta Santoianni – Allora ho pensato che il modo migliore per essere veramente un cantautore indipendente era alzarmi le maniche e lavorare io stesso a tutti gli aspetti del video. E così ho fatto. Ho scritto lo storyboard, ho usato il mio cellulare per fare le riprese e il mio computer per montarle e modificarle. Direi che un video più indie di così era impossibile farlo e la cosa bella è che il risultato mi piace tantissimo. Trovo sia perfetto per la canzone, per quello che racconta e per il modo in cui sta evolvendo la mia musica». Nel video il cantautore gira alla ricerca disperata del suo amico “Rosso”, protagonista anche della campagna di lancio del singolo, un pesciolino scomparso improvvisamente… «La scelta del pesciolino rosso, della sua scomparsa e della mia ricerca non è altro che una metafora sulla ricerca di me stesso. A volte nel mondo di tutti i giorni mi sento come un pesce rosso in una bolla di sapone. Sento che da un momento all’altro un po’ di vento possa far esplodere la bolla e farmi cadere per terra e di conseguenza smarrirmi. La verità è che poi come la maggior parte delle persone non sempre in tutte le situazioni ho davvero il coraggio di essere realmente me stesso e nonostante la ricerca alla fine mi accontento di una maldestra e finta rappresentazione attaccata con il nastro adesivo.»

LE CANZONI GIUSTE
È uscito il videoclip dei brani “Candy Crush” e “Felici e contenti” (GUARDA VIDEO), nuovi singoli della band ironico-goliardica Le Canzoni Giuste: «abbiamo deciso di creare un cortometraggio per “Candy Crush” e “Felici e contenti” per dare continuità al nostro racconto surreale e ironico sulla cultura pop e sulla condizione dell’essere umano, per proseguire con il nostro personalissimo videogioco e con il nostro viaggio nel tempo partito con il video di “Sushi all you can hit» (GUARDA VIDEO). Tutto terminerà più avanti in vari futuri distopici – con un ultimo video che uscirà nei prossimi mesi -, che convergono in un unico epilogo: una grande esplosione che, come in un videogame, ci riporta al punto di partenza: “Please insert coin!”, racconta la band abruzzese. Musica, testo e arrangiamento di Candy Crush e Felici e Contenti sono de Le Canzoni Giuste, che si sono occupati anche della produzione. Recording, Mix e Mastering presso “Bess Studio Recording”. Le Canzoni Giuste nascono a Pescara nel febbraio del 2017. Il progetto è caratterizzato da uno stampo ironico-demenziale e dalla totale mancanza di appartenenza ad un unico genere. Le Canzoni Giuste sono composte da Iacopo Ligorio: chitarre, voci, musiche, testi, arrangiamenti e produzione elettronica; Bruno Contin: pianoforte, tastiere e synth, cori, testi, musiche, arrangiamenti e produzione elettronica; Flavio Piermatteo: sax, EWI e cori; Luca Degl’Innocenti: basso, cori, musiche e arrangiamenti; Gianmarco Spaccassassi: batteria, percussioni e octapad e Chris D’Eramo: chitarre.

Appunti Musicali… in breve: Ysè, Le Canzoni Giuste, Peligro e Gente

Riceviamo e pubblichiamo
Ysè: secondo singolo per l’artista emiliana. “Sushi all you can hit” primo singolo della band ironic – goliardica Le Canzoni Giuste. “Alibi” primo capitolo estratto dall’EP “The ikigai series Vol. 1” di Peligro. “Piccolino” è il nuovo singolo di Gente.

YSÈ
YsèA folk song” il secondo singolo dell’artista emiliana anticipa il suo Ep “Pezzi” in uscita il 26 febbraio. La lingua scelta dalla cantautrice questa volta è l’inglese che unisce il mondo folk a quello più contemporaneo indie-pop. Ispirato dai viaggi in Irlanda della cantante che parla correttamente tre lingue e le utilizza liberamente per comporre i suoi testi, il brano mantiene il groove contaminato dell’artista in un’atmosfera di spensieratezza e positività. Nonostante ciò, non manca mai la riflessione del mondo che la circonda, in questo caso attraverso il racconto di un ragazzo ed una ragazza che l’autrice interroga e conforta concludendo: “Everything will be alright” ossia “tutto andrà bene”. Francesca Madeo, in arte Ysé, nasce il 20 settembre 1997 a Sassuolo. La musica è da sempre una passione di famiglia: il padre, di origini calabresi, ha lavorato da giovanissimo come radiofonico nel territorio ionico e modenese, ed il fratello maggiore è un dj molto conosciuto nei locali della zona. uito da “A folk song”, sono i primi singoli estratti dall’Ep “Pezzi”, in uscita il 26 febbraio 2021.

LE CANZONI GIUSTE
È online il videoclip di “Sushi all you can hit” (GUARDA QUI), primo singolo – attualmente in rotazione radiofonica e disponibile in digitale (ascolta su Spotify) – della band ironico-goliardica Le Canzoni Giuste, il cui motto è“canzoni demenziali per persone intelligenti; canzoni intelligenti per persone demenziali”. Nel videoclip (regia di Antonio De Gregorio) la band abruzzese torna alla contemporaneità dopo l’esplosione di “Resti Digitali” (traccia zero dell’album, uscita a dicembe solo su Bandcamp per dare un messaggio chiaro sull’importanza del valore della musica) ed è proiettata in una nuova dimensione temporale, scaraventata attraverso un portale all’interno di un Sushi Bar. Senza neanche avere il tempo di rendersi conto di ciò che accade, l’autoritario gestore del locale li ricolloca immediatamente, loro malgrado, al lavaggio piatti ed al servizio di sala. Le Canzoni Giuste si ritrovano così avvolti dal mondo descritto dal singolo, tra quintali di sushi, un fantomatico Papa e impiegati dell’INPS. Riusciranno a riaprire il portale e tornare nella loro contemporanetà? “Sushi all you can hit”punta il dito in quella che è probabilmente la versione peggiore dell’essere umano, come spiega la band stessa: “quella che rimanda i suoi doveri e si sottrae alle proprie responsabilità, scaricando la colpa sempre sul prossimo. Il tutto si svolge, inesorabilmente, nello scenario contemporaneo, un mondo di fatto flagellato dalla pandemia, in cui l’altruismo, il senso di responsabilità, la presa di coscienza collettiva, cedono spazio all’ignoranza, al negazionismo, all’individualismo ed ai problemi futili che appaiono prioritari, in una perenne lotta tra poveri. Tutto sembra essere perduto, ogni speranza e ogni possibilità inghiottite dalla velocità inesorabile con il quale viaggiano le informazioniNon rimane che adeguarsi alla massa, rilassarsi, bere un bel Mojito e pensarci magari domani…”. Le Canzoni Giuste nascono a Pescaranel febbraio del 2017. Il progetto è caratterizzato da uno stampo ironico-demenziale e dalla totale mancanza di appartenenza ad un unico genere. Le Canzoni Giuste sono composte da Iacopo Ligorio: chitarre, voci, musiche, testi, arrangiamenti e produzione elettronica; Bruno Contin: pianoforte, tastiere e synth, cori, testi, musiche, arrangiamenti e produzione elettronica; Flavio Piermatteo: sax, EWI e cori; Luca Degl’Innocenti: basso, cori, musiche e arrangiamenti; Gianmarco Spaccassassi: batteria, percussioni e octapad e Chris D’Eramo: chitarre.

foto Veronica Argentiero

PELIGRO Martedì 16 febbraio, esce in digitale “Alibi” (Maqueta Records, distribuito Artist First), il primo capitolo estratto dall’EP “The Ikigai Series Vol.1” di Peligro di prossima uscita. Il singolo, inoltre, sarà in radio dal 19 febbraio. “Alibi” (scritto da Peligro e composto da Marco Zangirolami) è un brano dalle marcate sonorità elettroniche che racconta le difficoltà da superare per raggiungere un obiettivo che si sono prefissati. Alibi è un invito a non inventare “alibi”, per giustificare i propri fallimenti. «Gli alibi sono pretesti, scuse, attenuanti… tutto ciò che possa giustificare un mancato traguardo – afferma Peligro – Il mood del brano ruota intorno a questa parola che spesso – troppo spesso – viene usata nella nostra vita quotidiana per nasconderci e giustificare la mancata realizzazione dei nostri progetti, sogni. Un Alibi non è altro che una scusa per nascondere un nostro fallimento». Peligro, all’anagrafe Andrea Mietta, è un rapper/cantautore milanese classe 1992. Il primo approccio alla musica registrata avviene nel 2011, quando il produttore Hernan Brando sente per la prima volta Peligro improvvisare su un beat e, intravedendo del potenziale, decide di proporgli di lavorare insieme. Nasce così il primo album, “Scontento”, pubblicato lo stesso anno, seguito poi nel 2013 da “Musica dannata”, entrambi diretti dal producer. A questi progetti si alternano progetti più indipendenti ed autoprodotti, come l’EP “EP-Centro”, composto, registrato e mixato in una sola notte, e il mixtape “Training Camp”, pubblicato in tre volumi. Nel 2016 Peligro pubblica il suo terzo album, “Tutto cambia”, che fa propria una visione classica del rap, fatto di campionamenti e di sample vintage. L’album, distribuito da Artist First, permette a Peligro di calcare i primi importanti palchi, come quello del Deejay On Stage di Riccione, quello del MEI di Faenza e quello del Tour Music Fest di Roma. Lo stesso anno esce l’EP “Assoluto” (Artist First), nuovamente prodotto da Hernan Brando, e proseguono le esibizioni del rapper in contesti come l’Emergenza Festival, evento dedicato alla musica emergente a livello mondiale, la FluoRun di Milano e il Premio Lunezia (sezione nuove proposte). Nel 2018, Peligro conosce Marco Zangirolami, storico produttore e sound engineer del rap italiano fin dalle sue origini (Sottotono, Fabri Fibra, Emis Killa, J-Ax), che cura la produzione dell’album “Mietta sono io”. Il disco viene presentato dal vivo in rassegne di rilievo come il Festival Show e il Deejay On Stage. Torna a lavorare col suo storico produttore Hernan Brando per l’EP “Respiro”, pubblicato la scorsa primavera e anticipato dai singoli “Gemelli”, “Quanto ti costa” e “Dietro”.

GENTE
Piccolino”è il nuovo singolo di Gente, uscito oggi 17 febbraio per INRI/Fonoprint. Un brano nato quasi per caso da alcune frasi scritte dallo stesso artista su Instagram, che portavano con sé un grande valore ispirazionale sull’importanza delle piccole cose, senza che Gente sapesse che avrebbero fatto parte di uno dei brani più introspettivi del suo percorso.Inizia così un nuovo capitolo musicale per l’artista, dopo la pubblicazione nel 2020 dell’EP Eravamo Io, definito un “album generazionale”, capace di raccontare “il senso di spaesamento, l’incertezza del futuro, l’incapacità alla comunicazione nonostante un iperconnessione.”. Piccolino parla della voglia di semplicità che si cela nelle piccole cose e di quella sincerità di quando, da bambini, si guarda la vita con occhi vergini e genuini, vivendo tutto con grande entusiasmo. “Ho pubblicato la prima strofa in un post Instagram senza pretese, ma in poche ore è stato visto da più di 100k persone che hanno apprezzato e ricondiviso la traccia chiedendo il seguito, è diventato quasi un meme il fatto che abbia fatto aspettare un mese e più per il continuo, facendo diventare “piccolino” troppo grande!” Gente. Gente è il solo project di Renato Stefano,  di origini baresi ma cresciuto a Bologna.

Le Canzoni Giuste: “Resti Digitali” traccia “zero”del nuovo progetto della band abruzzese

rubrica a cura di Fabrizio Capra
È uscito in esclusiva in download il 21 dicembre “Resti Digitali”: “una scelta che ha l’obiettivo di dare maggiore valore della musica, e alla sua fruizione musicale che oggi sembra dipendere esclusivamente dalle piattaforme streaming.”

Resti Digitali” è la traccia “zero” del nuovo progetto della band abruzzese Le Canzoni Giuste: non è un singolo, non uscirà in radio e non sarà in streaming sulle piattaforme digitali, ma sarà disponibile esclusivamente in download su Bandcamp (clicca qui).

Questa scelta della band ha una motivazione molto chiara e contiene un messaggio forte che ha l’obiettivo di ribadire a gran voce il valore della musica e quanto sia importante ristabilire un equilibrio – in passato per ascoltare musica era necessario l’acquisto di un cd o di un vinile – tra chi la produce e chi la ascolta: “sentiamo l’esigenza di comunicare ancora una volta alle persone amanti della musica, che scrivere, suonare, comunicare, esprimersi è un lavoro e come tale deve essere riconosciuto, in primis dalle persone che ne usufruiscono. La musica è un resto digitale, e oggi più che mai, con la situazione dell’emergenza attuale, che ha coinvolto il nostro settore, deve acquisire un proprio valore che non può dipendere esclusivamente dagli ascolti in streaming, molto spesso gratuiti. L’ascoltatore deve tornare a dare un contributo “diretto” alla storia di un progetto musicale, come succedeva in passato con l’acquisto di cd e vinili, perché le attuali politiche dei maggiori operatori di piattaforme streaming – abbonamento mensile per ascoltare tutta la musica – non permettono in nessun modo di dare un valore concreto e sostenibile a chi quella musica la produce.
L’idea dietro “Resti digitali” parte da una provocazione: Come farebbe un alieno, un essere venuto da un pianeta lontano, ad ascoltare l’album de Le Canzoni Giuste? È questa la domanda che la band – che fa dell’ironia, della goliardia e della totale mancanza di appartenenza ad un unico genere la propria caratteristica principale (il loro “motto” è: “canzoni demenziali per persone intelligenti; canzoni intelligenti per persone demenziali”) – si è posta per capire in che direzione sta andando la società, quali conseguenze dovremo aspettarci per il pianeta e per noi stessi. Ma soprattutto, cosa rimarrà di concreto quando la nostra specie sarà estinta?

In ‘Resti Digitali’, Le Canzoni Giuste ci catapultano nell’ipotetico anno interstellare 4572 nei panni di un viaggiatore appartenente ad un’altra civiltà che, con la sua navicella, atterra sul pianeta Terra,immersa in uno scenario post-apocalittico, dopo aver ricevuto una richiesta di aiuto.
Sfortunatamente, il soccorso arriva troppo tardi, e sull’ex pianeta T si è già estinta qualsiasi forma di vita. In una Terra arida, desolata e soffocata dalle scorie nucleari, la band prova ad immaginare la sua presenza, disseminata tra i rottami di marchingegni indefiniti lasciati dall’uomo e edifici distrutti. L’arte, la cultura, la musica, fanno parte di questi resti. Le canzoni de Le Canzoni Giuste esistono e resistono, e chiedono a gran voce di essere ancora ascoltate. L’unica speranza è che qualcuno, venuto da lontano, possa trovarle e, soprattutto, trovare il modo di riprodurle.
“Questo tragico epilogo spinge ad una riflessione: quanto è davvero lontano tutto ciò dalla realtà?
Da un lato resta lo spettro di grandi catastrofi, causate dalla stessa mano dell’uomo, dall’altro la riflessione su cosa abbiamo realizzato e cosa resterà. La nostra era, caratterizzata dalla rivoluzione digitale, non lascerà nulla di concreto, nulla che possa mostrare chi siamo alle possibili civiltà del futuro. Resteranno solo ammassi cibernetici, incomprensibili e ingombranti. Riuscirà mai, qualcuno, a decifrare tutto questo?”

Per l’uscita di questo brano – primo del III Atto dell’album “Felici e contenti”, che uscirà a maggio 2021, concept composto da undici tracce divise in tre atti, la band realizzerà una raccolta di sei fumetti che racconteranno lo scenario attuale e che verranno pubblicati sui social, e inoltre, ai primi 20 acquisiti in download, verrà recapitato uno dei “resti digitali”: una spedina/chiavetta USB contente il brano, insieme ad un’altra sorpresa.
Le Canzoni Giuste nascono a Pescara nel febbraio del 2017. Il progetto è caratterizzato da uno stampo ironico-demenziale e dalla totale mancanza di appartenenza ad un unico genere. Le Canzoni Giuste sono composte da Iacopo Ligorio: chitarre, voci, musiche, testi, arrangiamenti e produzione elettronica; Bruno Contin: pianoforte, tastiere e synth, cori, testi, musiche, arrangiamenti e produzione elettronica; Flavio Piermatteo: sax, EWI e cori; Luca Degl’Innocenti: basso, cori, musiche e arrangiamenti; Gianmarco Spaccassassi: batteria, percussioni e octapad; Daniele Mammarella: chitarre.