I Giovedì in CAMERA: intervista al fotografo Larry Fink, allievo di Lisette Model

Riceviamo e pubblichiamo
Giovedì 8 aprile, ore 19.00, in contemporanea su tutti i canali di CAMERA (Facebook, Instagram, Vimeo, Sito web) riprendono gli appuntamenti con “I Giovedì in Camera”. Monica Poggi, curatrice della mostra su Lisette Model, intervista il grande fotografo americano Larry Fink.

In attesa di poter riaprire le porte di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia per svelare al pubblico le nuove fotografie delle mostre Lisette Model. Street Life e Horst P. Horst. Style and Glamour, si apre il ciclo di approfondimenti, in versione online, de “I Giovedì in CAMERA”per avvicinare il pubblico allo sguardo e allo stile dei due importanti fotografi del Novecento Lisette Model e Horst P. Horst, protagonisti nei prossimi mesi delle sale di via delle Rosine 18 a Torino.

Si inizia giovedì 8 aprile alle ore 19.00, su tutti i canali di CAMERA, con l’intervista di Monica Poggi, curatrice della mostra su Lisette Model, al grande fotografo americano Larry Fink – già ospite a CAMERA nel 2019 con la mostra antologica Unbridled Curiosity – che, nel 1958, ha iniziato a seguire i corsi tenuti privatamente dall’artista, affiancandoli all’insegnamento presso la New School of Social Research di New York. È questo incontro, che si trasformerà presto in un legame, a cambiare completamente il suo modo di guardare, portandolo a sviluppare il particolare stile per cui è conosciuto. Attraverso le proprie immagini, Larry Fink elabora con il filtro della propria sensibilità gli insegnamenti di Model che sollecitava i suoi allievi a ‘fotografare con le viscere’ e a concentrarsi solo su soggetti da cui si sentissero realmente attratti. Nelle immagini di Fink l’empatia verso chi viene fotografato emerge chiaramente, tanto che chi le guarda ha l’impressione di essere coinvolto all’interno della scena ritratta. ­La fotografia è per lui un gesto di generosità, un incontro con l’altro, come racconta fra una suonata di armonica e uno scherzo con i propri pupazzi durante l’intervista.
L’intervista sarà diffusa gratuitamente e in contemporanea sui tutti i canali di CAMERA: Facebook, Instagram, Vimeo, sito web.
Il video dell’intervista rimarrà in visione sugli stessi canali anche dopo l’8 aprile.

Larry Fink (Brooklyn, New York, 1941) è un fotografo e un docente da oltre cinquant’anni. Nel corso della sua carriera ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui il Guggenheim Fellowships (1976) e due National Endowment for the Arts(1978 e 1986). Il suo lavoro è stato esposto in mostre personali negli Stati Uniti tra gli altri al Museum of Modern Art (1979 e 1981), al San Francisco Museum of Modern Art (1981), al Whitney Museum of American Art di New York (1994), al LACMA di Los Angeles (2011) - all’estero al Musée de l’Elysée di Losanna (1993), al Musée de la Photographie a Charleroi in Belgio (1997), all’Andalusian Centre of Photography in Spagna (2015), è più recentemente al Museo de Arte Contemporaneo a Panama (2016). Il suo lavoro è anche incluso in diverse collezioni, come ad esempio quelle del Museum of Modern Art e del Whitney. Nel 2017 ha vinto il Lucie Award for Documentary Photography. Ha insegnato per oltre cinquantedue anni, con cattedre alla Yale University, alla Cooper Union, e recentemente al Bard College, dove è stato onorato con la carica di professore emerito. La sua prima monografia, Social Graces (Aperture, 1984), è stata accolta con grande favore dalla comunità fotografica internazionale. Sono seguite altre dodici monografie. Come fotografo editoriale pubblica regolarmente in “The New York Times Magazine”, “The New Yorker”, “Vanity Fair”, “W” e “GQ”. Nell’estate 2017, una selezione di lavori da The Beats and The Vanities è stata esposta presso l’Armani/Silos di Milano, inaugurando la prima mostra fotografica del nuovo spazio milanese. Fink On Warhol: New York Photographs of the 1960s è tra le più recenti monografie pubblicate (2017), con immagini rare e inedite di Andy Warhol e i suoi amici alla Factory unite a scene di strada e atmosfere politiche della New York degli anni ’60. Sempre nel 2017 vengono pubblicati The Polarities (Artiere), una cronaca degli ultimi cinque anni di lavori, e The Outpour, con immagini della Women’s March di Washington D.C.. Nel 2019 CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia gli dedica una grande mostra antologica.
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Larry Fink a Torino: due giorni di workshop e un incontro dibattito a Camera- Centro Italiano per la Fotografia

a cura della Redazione
Sabato 21 e domenica 22 settembre il leggendario fotografo americano Larry Fink  terrà un workshop a Torino da Camera Centro Italiano per la Fotografia. Il giorno prima, venerdì 20 settembre, Larry Fink dialogherà con il direttore di Camera, Walter Guadagnini.

New York Magazine Party October 1977 © Larry Fink

New York Magazine Party October 1977 ©Larry Fink

Il workshop Open Heart, Open Eyes: Discovering the Intuitive sarà una straordinaria opportunità per lavorare a stretto contatto con il leggendario fotografo americano Larry Fink.
Due giorni – 21 e 22 settembre – di intenso confronto e pratica con uno tra i più acuti interpreti della società statunitense che, a partire degli anni ’60, ha saputo raccontare con grande capacità interpretativa e straordinaria empatia con i soggetti fotografati i vizi della borghesia e, con la stessa intensità, le virtù racchiuse nella quotidianità degli ultimi. Dotato di un geniale senso di improvvisazione e composizione Larry Fink condividerà la sua personale visione della fotografia nei due giorni di workshop.
Programma
Sabato 21 Settembre, ore 10.00-17.00

Amanda and Rob Evon, October 2012 © Larry Fink

Amanda and Rob Evon, October 2012 ©Larry Fink

Il primo giorno inizierà con una lettura del portfolio di ogni partecipante al workshop e un dibattito sui lavori in corso di ciascuno. A fine giornata, Larry Fink assegnerà ai partecipanti un lavoro da realizzare entro la lezione di domenica mattina.
Domenica 22 Settembre, ore 10.00-17.00
Il secondo giorno consisterà in un dibattito critico sui lavori realizzati dai partecipanti e sulle tecniche adottate. A conclusione del workshop, Larry Fink fornirà agli studenti suggerimenti mirati a creare una propria visione fotografica attraverso l’esercizio dell’intuizione.
Il workshop è rivolto a fotografi professionisti, studenti, appassionati di livello avanzato che desiderano avere un confronto aperto con un autore di fama internazionale e ricevere indicazioni pratiche per la creazione di una propria visione fotografica.
I partecipanti dovranno portare stampe di piccole dimensioni del proprio portfolio; in alternativa le immagini digitali sul computer, la macchina fotografica e il computer portatile, le domande che si vogliono sottoporre a Larry Fink.
Il costo è di 280€ èer 15 posti disponibili.
Per iscriversi bisogna compilare il modulo di iscrizione al seguente link (http://camera.to/wp-content/uploads/2019/07/APPLICATION-FORM_LARRY-FINK-3.pdf), inviarlo a didattica@camera.to ed effettuare il pagamento secondo le indicazioni contenute nel modulo di iscrizione. Il workshop sarà attivato al raggiungimento di minimo otto partecipanti e si terrà in inglese.

Montauk, New York July 1966 © Larry Fink

Montauk, New York July 1966 ©Larry Fink

Prologo venerdì 20 settembre, alle ore 18, con la ripresa, dopo la paura estiva, la stagione degli incontri con i protagonisti della fotografia internazionale: ospite, naturalmente, Larry Fink, autore della mostra Unbridled Curiosity, curata da Walter Guadagnini e visitabile fino al 29 settembre 2019.
Larry Fink, in dialogo con il direttore di CAMERA Walter Guadagnini, racconterà il suo personalissimo approccio alla fotografia, i momenti salienti della sua carriera e i tratti del suo lavoro che lo hanno reso noto in tutto il mondo come autore capace di mettere in evidenza l’anima dei soggetti ritratti.

Meryl Streep and Natalie Portman Oscar Party, Los Angeles, California February 2009 © Larry Fink

Meryl Streep and Natalie Portman Oscar Party, Los Angeles, California February 2009 ©Larry Fink

Le grandi battaglie civili, i party esclusivi tra Hollywood e i grandi musei, la vita rurale, le palestre pugilistiche: nulla sfugge all’obiettivo di Fink. “La mia vita è una cascata di rivelazioni empatiche – dice Larry Fink. Una vita spesa cercando di costruire ponti tra le classi, le fatiche, i piaceri e le paure del dolore. Una vita trascorsa ad accumulare immagini che attestano un senso di meraviglia sensuale e sociale. Questo spettacolo è un viaggio sconnesso attraverso molte esperienze e sensazioni. È una testimonianza di curiosità sfrenata (Unbridled Curiosity).
È  richiesta la prenotazione a prenotazioni@camera.to: ingresso incontro 3,00 Euro, ingresso incontro + mostra 10,00 Euro intero e 6,00 Euro ridotto

Larry Fink
Larry Fink (Brooklyn, New York, 1941) è fotografo e docente da oltre cinquant’anni. Nel corso della sua carriera ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui il Guggenheim Fellowships (1976) e due NationalEndowment for the Arts (1978 e 1986). Il suo lavoro è stato esposto in mostre personali negli Stati Uniti tra gli altri al Museum of Modern Art (1979 e 1981) di New York, al San Francisco Museum of Modern Art (1981), al Whitney Museum of American Art di New York (1994), al LACMA di Los Angeles (2011) – in Europa al Musée de l’Elysée di Losanna (1993), al Musée de la Photographie di Charleroi in Belgio (1997), all’Andalusian Centre of Photography in Spagna (2015), e più recentemente al Museo de Arte Contemporaneo a Panama (2016). Il suo lavoro è anche incluso in diverse collezioni, come ad esempio quelle del Museum of Modern Art e del Whitney. Nel 2017 ha vinto il Lucie Award for Documentary Photography. Ha insegnato per oltre cinquantadue anni, con cattedre alla Yale University, alla Cooper Union, e recentemente al Bard College, dove è stato onorato con la carica di professore emerito. La sua prima monografia, Social Graces (Aperture, 1984), è stata accolta con grande favore dalla comunità fotografica internazionale. Sono seguite altre dodici monografie. Come fotografo editoriale pubblica regolarmente in “The New York Times Magazine”, “The New Yorker”, “Vanity Fair”, “W” e “GQ”. Nell’estate 2017, una selezione di lavori da The Beats and The Vanities è stata esposta presso l’Armani/Silos di Milano, inaugurando la prima mostra fotografica del nuovo spazio milanese. Fink On Warhol: New York Photographs of the 1960sè tra le più recenti monografie pubblicate (2017), con immagini rare e inedite di Andy Warhol e i suoi amici alla Factory, unite a scene di strada e atmosfere politiche della New York degli anni ’60. Sempre nel 2017 vengono pubblicati The Polarities, una cronaca degli ultimi cinque anni di lavori, e The Outpour, con immagini della Women’s March di Washington D.C.

 

Torino: fino al 29 settembre è “Camera Doppia” con le mostre di Larry Fink e Jacopo Benassi

a cura della Redazione
L’attività estiva di CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia è attiva con il nuovo format espositivo “Camera Doppia”: due mostre allestite in contemporanea fino al 29 settembre, l’antologica di Larry Fink e un progetto di Jacopo Benassi.

Firma-digitale-2Con la programmazione estiva, CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia ha lanciato il nuovo format espositivo CAMERA DOPPIA: due mostre allestite in contemporanea negli spazi della galleria principale di Via Delle Rosine 18 a Torino che mettono in dialogo e a confronto due autori, diversi per generazioni e formazione, accomunati dall’approccio al linguaggio. In questo modo gli artisti in mostra riflettono dunque sulle sfumature e sugli utilizzi del mezzo fotografico e delle sue potenzialità di osservazione dei fenomeni che caratterizzano la società odierna.
Per il primo appuntamento di CAMERA DOPPIA, che ha aperto al pubblico lo scorso 18 luglio, il direttore di CAMERA Walter Guadagnini ha curato la mostra antologica di Larry Fink (Brooklyn, New York, 1941), Unbridled Curiosity e il progetto di Jacopo Benassi (La Spezia, 1970) intitolato Crack. Le mostre – entrambe prodotte da “Fotografia

© Jacopo BenassiIMG_2680

© Jacopo Benassi

Europea” di Reggio Emilia – presentano diversi aspetti comuni, sia dal punto di vista tematico che da quello specificamente fotografico: gli autori, infatti, utilizzano unicamente il bianco e nero e adottano l’uso del flash per focalizzare l’attenzione sul soggetto della rappresentazione, esaltandone atmosfera, forma e contenuto.
Nell’antologica del fotografo americano Larry Fink sono presenti oltre novanta immagini, realizzate tra gli anni Sessanta e oggi, che saranno esposte nelle prime cinque sale di CAMERA. La selezione in bianco e nero e di grande potenza estetica, mira a evidenziare quei legami tra le persone e tra le persone e i luoghi che Fink, nel corso di tutta la sua carriera, ha saputo immortalare con occhio attento e “sfrenata curiosità”, mischiandosi ai contesti, rubando momenti di intimità e mettendo in evidenza l’anima dei soggetti ritratti. Le grandi battaglie civili, i party esclusivi tra Hollywood e i grandi musei, la vita rurale, le palestre pugilistiche: nulla sfugge all’obiettivo di Fink.
La mia vita è una cascata di rivelazioni empatiche – commenta Larry Fink. Una vita spesa cercando di costruire ponti tra le classi, le fatiche, i piaceri e le paure del dolore. Una vita trascorsa ad accumulare immagini che attestano un senso di meraviglia sensuale e sociale. Questo spettacolo è un viaggio sconnesso attraverso molte esperienze e sensazioni. È una testimonianza di curiosità sfrenata (Unbridled Curiosity).
Nella Sala Grande e nel lungo corridoio di CAMERA, invece, verranno allestite le sessanta immagini che compongono Crack, progetto che Jacopo Benassi ha realizzato mettendo al centro della sua riflessione il rapporto tra classicità e contemporaneità nei corpi e nei legami che gli individui instaurano con uomini e ambienti. Crack – commenta Walter Guadagnini – è un atlante del corpo, elaborato tra gli estremi della plastica antica e della flagranza fisica contemporanea. Il risultato è la sottolineatura non solo della decadenza in agguato tanto per il corpo umano quanto per il corpo scolpito, ma anche, e forse più, della possibilità di ricomposizione delle fratture, delle rotture e del fascino che anche questi elementi assumono nella nostra lettura del corpo e della forma. A tale visione concorrono anche l’incorniciatura delle singole opere e l’intero, sorprendente allestimento della mostra, che sono parte integrante del progetto espositivo e caricano le immagini di un’ulteriore, vitale tensione.

©LarryFink_Dennys Haircut_2015_March

©Larry Fink – Dennys Haircut – 2015 – March

La mostra è prodotta in collaborazione con Fondazione Nazionale della Danza – Aterballetto.
Le due esposizioni – commenta Walter Guadagnini, curatore delle mostre e direttore di CAMERA – segnano la costante attenzione di CAMERA alla produzione artistica contemporanea e la sua capacità di guardare sia alla scena italiana che a quella internazionale.
La collaborazione con il festival “Fotografia Europea” di Reggio Emilia – continua Emanuele Chieli, presidente di CAMERA – sottolinea l’intenzione di CAMERA di rafforzare i rapporti con le principali istituzioni che sul territorio nazionale si occupano di fotografia, arte e creatività.
Si ringrazia l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino per le sculture in mostra.
L’attività di CAMERA è realizzata grazie a Intesa Sanpaolo, Lavazza, Eni, Reda, in particolare la programmazione espositiva e culturale è sostenuta dalla Compagnia di San Paolo.

CAMERA DOPPIA
Larry Fink. Unbridled Curiosity
Jacopo Benassi. Crack
Torino, CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia – via delle Rosine 18
fino al 29 settembre 2019
Mostre a cura di Walter Guadagnini
Larry Fink (Brooklyn, New York, 1941) è un fotografo e un docente da oltre cinquant’anni. Nel corso della sua carriera ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui il Guggenheim Fellowships (1976) e due National Endowment for the Arts(1978 e 1986). Il suo lavoro è stato esposto in mostre personali negli Stati Uniti tra gli altri al Museum of Modern Art (1979 e 1981), al San Francisco Museum of Modern Art (1981), al Whitney Museum of American Art di New York (1994), al LACMA di Los Angeles (2011) - all’estero al Musée de l’Elysée di Losanna (1993), al Musée de la Photographie a Charleroi in Belgio (1997), all’Andalusian Centre of Photography in Spagna (2015), è più recentemente al Museo de Arte Contemporaneo a Panama (2016). Il suo lavoro è anche incluso in diverse collezioni, come ad esempio quelle del Museum of Modern Art e del Whitney. Nel 2017 ha vinto il Lucie Award for Documentary Photography. Ha insegnato per oltre cinquantadue anni, con cattedre alla Yale University, alla Cooper Union, e recentemente al Bard College, dove è stato onorato con la carica di professore emerito. La sua prima monografia, Social Graces (Aperture, 1984), è stata accolta con grande favore dalla comunità fotografica internazionale. Sono seguite altre dodici monografie. Come fotografo editoriale pubblica regolarmente in “The New York Times Magazine”, “The New Yorker”, “Vanity Fair”, “W” e “GQ”. Nell’estate 2017, una selezione di lavori da The Beats and The Vanities è stata esposta presso l’Armani/Silos di Milano, inaugurando la prima mostra fotografica del nuovo spazio milanese. Fink On Warhol: New York Photographs of the 1960s è tra le più recenti monografie pubblicate (2017), con immagini rare e inedite di Andy Warhol e i suoi amici alla Factory unite a scene di strada e atmosfere politiche della New York degli anni ’60. Sempre nel 2017 vengono pubblicati The Polarities (Artiere), una cronaca degli ultimi cinque anni di lavori, e The Outpour, con immagini della Women’s March di Washington D.C.
Jacopo Benassi (La Spezia, 1970) si forma da autodidatta negli ambienti dell’underground e della sperimentazione artistico culturale degli anni Novanta. Nel 2005 partecipa ad Aphotography alla galleria Changing Role a Napoli e nel 2006 - 2007 ad Artissima Torino. Nel 2007 prende parte a Vade retro. Arte e omossessualità, da von Gloeden a Pierre et Gilles, a cura di Vittorio Sgarbi e Eugenio Viola. Nel 2009 partecipa a “FotoGrafia - Festival Internazionale di Roma”. Nel 2011 presenta una personale alla Zelle Gallery di Palermo. Dal 2013 al 2015 espone al “Si Fest” di Savignano sul Rubicone. Nel 2017 presenta lo spettacolo tra fotografia e performance No Title Yet! creato con il gruppo di perfomer Kinkaleri. La sua ultima mostra personale è Bologna Portraits, a cura di Antonio Grulli a Palazzo Bentivoglio, Bologna (2019). Collabora con numerose riviste come “Rolling Stone”, “GQ”, “Wired”, “Riders”, “11 Freunde”, “Crush Fanzine” e con le agenzie BBDO e 1861 United la quale, nel 2009, gli pubblica una monumentale monografia, The Ecology of Image. Nel 2010 partecipa a No Soul for Sale con Le Dictateur alla Tate Modern di Londra, un evento a cura di Maurizio Cattelan e Massimiliano Gioni. Alla fine del 2016, pubblica il libro Gli aspetti irrilevanti, con Mondadori insieme a Paolo Sorrentino: il regista premio Oscar crea 23 racconti a partire da 23 ritratti di Jacopo Benassi. Oltre all’attività autoriale, Benassi è un attivista culturale grazie al programma realizzato al Btomic, locale aperto con tre amici a La Spezia nel 2011 e chiuso nel 2015, dove proponeva musica, drink, food, fanzine e sperimentazione. Nel 2011 avvia anche il progetto Talkinass Paper and Records, producendo riviste e live CD di artisti della scena underground internazionale. Collabora con vari registi e scrittori come Paolo Sorrentino, Daniele Ciprì, Asia Argento e Maurizio Maggiani.