Volti di Barbaresco: 39 “cavalieri” in bianco & nero circondano la Torre Medievale

Riceviamo e pubblichiamo

Inaugurata sabato 19 giugno e aperta tutti i giorni dalle 10 alle 24 una mostra fotografica en plein air che consacra le stelle del vino.

Un’esposizione “permanente” e in grande formato: le immagini dei produttori del Comune di Barbaresco stampate su materiali che sfidano il tempo, come le blasonate etichette del Barbaresco Docg. 
Un percorso fra ritratti ambientati e personaggi al lavoro in vigna e in cantina; e che gira intorno al monumento simbolo del paese in provincia di Cuneo, nel cuore delle Langhe Monferrato Roero, Patrimonio Unesco. È stata inaugurata sabato 19 giugno la mostra fotografica Volti di Barbaresco, un percorso per immagini in bianco e nero e in grande formato, allestita negli spazi recintati e intorno alla Torre medievale di Barbaresco. L’esposizione permanente en plein air ha come protagonisti 39 Volti del Barbaresco Docg: sono i produttori che hanno reso grande e famoso nel mondo enologico questo piccolo paese delle Langhe, in provincia di Cuneo – di soli 600 abitanti e 41 cantine – e che dà il nome a un’intera denominazione di origine controllata e garantita (abbraccia anche Treiso, Neive e una frazione di Alba).

Il progetto voluto dal Comune di Barbaresco è stato realizzato tra dicembre e maggio 2021 da Max Rella, giornalista e fotografo di viaggi, enoturismo, vino e gastronomia. Un progetto articolato fotografico che nasce per dare un volto ai produttori, spesso sconosciuti ai più nonostante la notorietà di tante cantine e di alcune etichette: una raccolta di ritratti, ambientati e non, e personaggi all’opera mentre lavorano, tra le vigne, le botti e gli altri strumenti del mestiere. Un progetto che riapre la stagione culturale della Torre di Barbaresco e del Museo Cavazza; presentato anche il catalogo in bianco e nero “Volti di Barbaresco” e la raccolta di video-pillole “Un’Annata a Barbaresco”.
Sono 39 immagini stampate su pvc adesivo polimerico plastificato, che resiste qualche anno alle intemperie (sole, pioggia, umidità, etc), riproducendo il più fedelmente possibile la resa del bianco e nero. E sono accompagnate da altre 39 piccole immagini in B&N e da un testo di massimo 150 caratteri in italiano e inglese, riferito a ciascun protagonista. Le targhette esplicative comprendono anche il QR code che rimanda al sito di ogni singola cantina.
La mostra prosegue poi all’interno della Torre di Barbaresco negli spazi del Museo Cavazza, ma con altre immagini degli stessi produttori proiettate a colori sulle pareti interne di pietra e mattoncini. Completa la rassegna la raccolta di video pillole – di nuovo in bianco e nero – in cui ciascun produttore racconta in libertà Un’Annata a Barbaresco: dalla più lontana alla più recente, dalla più favorevole alla più difficile; ma anche un’annata in cui è avvenuto un fatto bello e importante per la vita del produttore, come la nascita di un figlio, un matrimonio o addirittura la vittoria dell’Italia ai mondiali di calcio.

Tutto questo in un luogo simbolico del paese, la sua antica Torre medievale, uno sito impregnato di storia ed energia: una “stele” squadrata di 30 metri d’altezza e 9 metri per lato, conficcata in un basamento d’arenaria, che dall’XI secolo svetta sulle dolci colline delle Langhe – oggi Patrimonio Unesco – guardando e sorvegliando la valle del Tanaro.
Caduta per lungo tempo in abbandono nell’estate di sette anni fa è stata recuperata e oggi è diventata potente veicolo culturale ed enoturistico: il suo museo interno nel 2019 ha accolto oltre 30mila visitatori (+ 40% sull’anno prima) e incassato 130mila euro di biglietti d’ingresso, risorse reinvestite in personale, progetti culturali e migliorie. Un progetto a lieto fine realizzato dal Comune di Barbaresco, che allora era guidato dall’ex sindaco Alberto Bianco, oggi vicesindaco e anche ideatore della mostra Volti di Barbaresco; progetto questo elaborato e sviluppato insieme all’autore Max Rella.
La mostra è infine accompagnata dal catalogo in bianco e nero Volti di Barbaresco, curato e realizzato da Edizioni Pubblicità Italiana, la casa editrice modenese specializzata nel mondo dell’enogastronomia (edita le riviste Premiata Salumeria Italiana; Il Pesce; Eurocarni).

A firmarne la prefazione Sergio Miravalle, noto giornalista enogastronomico di lungo corso, per anni al quotidiano La Stampa e oggi direttore del trimestrale di cultura e territorio Astigiani.
Il volume completa il progetto fotografico con altre immagini degli stessi produttori e del territorio ed è stato realizzato con il supporto di enti e agenzie di promozione del territorio: Ente Turismo Langhe Monferrato Roero; Fondazione CRC; agenzia Wine Experience.
La visita alla Torre è libera e gratuita, tutti i giorni nessuno escluso dalle 10 alle 24; stessi orari per la visita al Museo Cavazza, interno alla struttura, questo però con ingresso di 5€, ridotto 4€. Ed è anche possibile approfittare dal mattino a notte del nuovo e panoramico Bistrot della Torre, con 50 posti all’aperto: per un calice di vino, spaziando tra oltre cento etichette (Barbaresco in gran forze, vari Nebbioli, bollicine metodo classico di Alta Langa e Champagne); oppure per un piatto tipico, dai classici antipasti piemontesi come carne cruda all’Albese e Vitello Tonnato, fino ai Ravioli del Plin e alle selezioni di salumi e formaggi di territorio (prezzi: 7-15€ a portata). 
Info www.torredibarbaresco.it

Langhe e Roero: Narrar castelli e vini® 2020. Storie, leggende, tradizioni

Riceviamo e pubblichiamo
Visite narrate® dagli antichi abitanti dei castelli: storia, leggende e tradizioni di una terra antichissima! Saranno protagonisti i Castelli di Monticello d’Alba, Magliano Alfieri, Monteu Roero, Sanfrè e il Mubatt di Ceresole d’Alba.

Narrar castelli e vini®: nei castelli di Langhe e Roerovisite narrate®  dagli antichi abitanti dei castelli: storia, leggende e tradizioni di una terra antichissima! Al termine dei percorsi narrati di visita, spazio anche alle degustazioni di vini.

Domenica 18 ottobre 2020, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18, con turni ogni ora circa,  saranno protagonisti il Castello di Monticello d’Alba, il Castello di Serralunga d’Alba e il Castello di Magliano Alfieri.
Domenica 25 ottobre 2020, invece, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18, con turni ogni ora circa, toccherà al Castello di Monteu Roero, al Castello di Sanfrè, al Castello di Benevello e per l’occasione, anche il Museo della Battaglia di Ceresole d’Alba sarà visitabile attraverso il format della visita narrata®.
Domenica 18 e 25 ottobre 2020, i castelli di Langhe e Roero rivivono i fasti del loro passato e aprono le porte dei loro preziosi saloni a una serie di visite molto particolari: per “Narrar castelli e vini®” saranno gli antichi abitanti, impersonati da animatori e guide turistiche in costume, a guidare le visite e narrare vicende storiche, leggende e curiosità legate ai “loro” castelli. Al termine dei percorsi narrati di visita, spazio alle degustazioni di vino: non potrebbe essere altrimenti, in un territorio come le Langhe e il Roero, celebri in tutto il mondo per il loro straordinario patrimonio vitivinicolo. Le degustazioni coinvolgono produttori locali e propongono il meglio del territorio.

Narrar castelli e vini®”, quest’anno alla XX edizione, è organizzato da Turismo in Langacon il contributo di Fondazione CRC, in collaborazione con la Barolo & Castles Foundation,   Associazione Bel Monteu e con i proprietari dei manieri.
La prenotazione è obbligatoria compilando il form presente sul sito.
 LE VISITE NARRATE®
Vera protagonista dell’evento è la narrazione
 – e con essa tutte le suggestioni evocate dalla parola recitata: straordinariamente “viva” e realistica, permette al visitatore di diventare parte integrante della scena e interlocutore dei personaggi, in un’emozionante scoperta – o riscoperta – di storie e leggende.
Non una semplice visita guidata, dunque, ma un evento dove il fil rouge è dato dal racconto: una visita narrata®. I visitatori sono infatti accompagnati alla scoperta degli edifici dagli stessi personaggi che vissero fra quegli ambienti, grazie alla finzione scenica a cura di narratori e guide turistiche che danno voce a figure storiche e leggendarie legate a tali castelli. La forza di Narrar Castelli è rappresentata dall’emozione che sa suscitare nel visitatore.

E il motore di tale emozione è dato dalla storia stessa di ciascun edificio e delle sue pertinenze, colta in un momento storico particolare e messa in luce a beneficio dei visitatori. I castelli, quasi richiamati alla vita, accolgono nuovamente fra le loro sale e nei loro giardini frotte di persone, come un tempo nobili e servitù, artisti, artigiani, postulanti. Un percorso quindi in grado di coinvolgere non solo gli adulti ma anche i bambini.

I CASTELLI PROTAGONISTI
“Narrar castelli” offre un viaggio a ritroso nel tempo per permettere ai visitatori di scoprire eventi e aneddoti memorabili, oltre a gustare la ricchezza della produzione enogastronomica del territorio.
Protagonisti indiscussi i castelli di Monticello d’Alba, Serralunga d’Alba, Magliano Alfieri, Monteu Roero, Sanfrè, Benevello e per l’occasione anche il Museo della Battaglia di Ceresole d’Alba sarà visitabile attraverso il format della visita narrata®.
DOMENICA 18 OTTOBRE 2020
Castello di Monticello d’Alba
Castello di Monticello d’Alba, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18 (partenze ogni ora circa): una delle più imponenti e meglio conservate costruzioni medievali della zona, grazie anche al fatto che dal 1376 a oggi è di proprietà della stessa famiglia, i Roero di Monticello, che ne hanno fatto la loro abituale residenza. Ma dietro all’aspetto di “elegante dimora di campagna” si svelano storie a metà tra la storia e la leggenda. Ad interrompere il puntiglioso lavoro di restauro da parte dell’Architetto Rangone di Montelupo, ci saranno direttamente la Marchesa Paola Del Carretto di Gorzegno ed il Conte Francesco Gennaro Roero, in visita per valutare il progetto di rinnovamento del maniero. Al termine della visita sarà possibile degustare vini di produttori locali. Contributo per la visita narrata: gratuito per bambini fino a 10 anni, 8 euro per i ragazzi dagli 11 ai 18 anni e 10 euro per gli adulti. Possessori abbonamento Musei Torino Piemonte Card 8 euro.
Castello di Serralunga d’Alba
Castello di Serralunga d’Alba, alle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18 (partenze ogni ora circa): il Castello di Serralunga d’Alba, di proprietà statale, afferente al Polo Museale del Piemonte, si presenterà ai visitatori che, oltre ad ammirare gli ambienti dell’unico esemplare di donjon in territorio italiano,  avranno la possibilità di degustare pregiati vini del territorio e di ascoltare affascinanti novelle estratte dal Decameron di Boccaccio, scritto intorno al 1350, ma suggestivamente attuale. Al termine della visita sarà possibile degustare vini di produttori locali. Contributo per la visita narrata: gratuito per bambini fino a 10 anni, 8 euro per i ragazzi dagli 11 ai 18 anni e 10 euro per gli adulti. Possessori abbonamento Musei Torino Piemonte Card 8 euro. La prenotazione per la visita al Castello di Serralunga d’Alba dovrà essere prenotata inviando una mail a  info@castellodiserralunga.it o telefonando al numero +390173613358.
Castello di Magliano Alfieri
Castello di Magliano Alfieri, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18 (partenze ogni ora circa): un’ affascinante giornata per respirare l’atmosfera di epoche passate, tra le mura del maniero di Magliano Alfieri. Le visite narrate permetteranno di scoprire la storia della famiglia Alfieri di Sostegno e di ammirare il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari – Cultura del Gesso. Al termine della visita sarà possibile degustare vini di produttori locali. Contributo per la visita narrata: gratuito per bambini fino a 10 anni, 8 euro per i ragazzi dagli 11 ai 18 anni e 10 euro per gli adulti. Possessori abbonamento Musei Torino Piemonte Card 8 euro. La prenotazione per la visita al Castello di Magliano Alfieri dovrà essere prenotata inviando una mail  info@barolofoundation.it o telefonando al numero +390173386697.
DOMENICA 25 OTTOBRE 2020
Castello di Monteu Roero
Castello di Monteu Roero, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18 (partenze ogni ora circa): circondato dalle profonde e caratteristiche “rocche”, formazioni geologiche contraddistinte da guglie e dirupi, il castello di Monteu Roero sorge sull’elevato colle che diede il nome al paese (“Monte Acuto” in origine). La visita permetterà ai visitatori di immergersi nell’atmosfera antica e suggestiva del castello, ambientandola negli anni ricchi di litigi interni nella famiglia dei Roero, l’ultimo dei quali, nel 1663, portò alla completa ristrutturazione della cappella gentilizia da parte di Michele Roero di Monteu, incontrando l’ostilità del conte Galeazzo Roero. Al termine della visita sarà possibile degustare vini dei produttori di Monteu Roero. Contributo per la visita narrata: gratuito per bambini fino a 10 anni, 8 euro per i ragazzi dagli 11 ai 18 anni e 10 euro per gli adulti. Possessori abbonamento Musei Torino Piemonte Card 8 euro.
Castello di Sanfrè 
Castello di Sanfrè, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18  (partenze ogni 45 minuti circa): a pochi km da Bra e da Carmagnola, il castello, originario del sec. XI, venne distrutto dal Barbarossa, per poi essere acquistato a fine XIII sec. dalla famiglia Isnardi de Castello, nobili e banchieri astigiani. Sarà la suocera del defunto Tommaso Isnardi, Faustina Spinola Malabaila, a guidarci attraverso il giardino fino al salone dove venivano ospitati i Duchi di Savoia con alcova, stucchi e affreschi di fine ‘500. Al termine della visita sarà possibile degustare vini dei produttori locali. Contributo per la visita narrata: gratuito per bambini fino a 10 anni, 8 euro per i ragazzi dagli 11 ai 18 anni e 10 euro per gli adulti. Possessori abbonamento Musei Torino Piemonte Card 8 euro.
Castello di Benevello
Castello di Benevello, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18  (partenze ogni 45 minuti circa): imponente maniero situato nel centro storico di Benevello, venne  commissionato ai fratelli Simonino e Pietro dai Marchesi Falletti. Nel 1881 venne acquistato dal Beato Fàa di Bruno, il quale lo trasformò in un collegio per le ragazze povere di Langa. Al termine della visita sarà possibile degustare vini dei produttori locali. Contributo per la visita narrata: gratuito per bambini fino a 10 anni, 8 euro per i ragazzi dagli 11 ai 18 anni e 10 euro per gli adulti. Possessori abbonamento Musei Torino Piemonte Card 8 euro.
Museo della Battaglia di Ceresole d’Alba
Museo della Battaglia di Ceresole d’Alba, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18
 La nostra avventura si svolge a Ceresole d’Alba nel 1544. Il Piemonte è attraversato dagli eserciti spagnoli e francesi che si contendono il predominio sull’Italia del nord. Francesco di Borbone, conte di Enghien, e Alfonso d’Avalos si affrontano in uno scontro cruento, con gli italiani che militano in entrambi gli schieramenti. La vittoria dei francesi sconvolgerà la vita quotidiana degli abitanti del borgo. La  visita narrata per il Museo della Battaglia di Ceresole d’Alba è gratuita! Per ulteriori informazioni  cliccate qui.
INFORMAZIONI
Turismo in Langa
Corso Torino, 4 – Alba
0173-364030 – SMS 331.9231050
info@turismoinlanga.it – www.turismoinlanga.it

Langhe e Roero: escursioni notturne e animazioni teatrali sulla Strada Romantica

Riceviamo e pubblichiamo
Cinque serate organizzate sulle tappe della Strada Romantica delle Langhe e del Roero. Escursioni notturne e animazioni teatrali. 4, 7, 11, 14 e 18 agosto 2020.

Cinque serate d’estate, organizzate da Turismo in Langa, con il sostegno della Strada Romantica delle Langhe e del Roero, della Fondazione CRC e con il patrocinio dell’Ecomuseo delle Rocche del Roero: martedì 4 agostoNeive, venerdì 7 agostoVezza d’Alba, martedì 11 agostoCamerana, venerdì 14 agostoMurazzano e martedì 18 agostoSinio, alle 21:00 per scoprire e apprezzare con passeggiate in notturna le colline.
Ogni appuntamento tocca una delle tappe panoramiche della “Strada Romantica”: i partecipanti sono attesi alle ore 20:45 (partenza alle 21:00) nella piazza principale o in altro luogo previsto dall’organizzazione e, muniti di torcia a pile e scarpe comode, dovranno percorrere un tratto di strada tra le vie del borgo e tra i suggestivi vigneti delle colline di Langa e Roero, patrimonio UNESCO.

Vezza d’Alba

Per via delle norme anti-Covid quest’anno non sarà possibile realizzare la consueta animazione sulla tappa romantica (meta intermedia della passeggiata) e la degustazione finale di prodotti locali; tuttavia, al termine del percorso, gli spettatori potranno assistere ad una coinvolgente performance  realizzata dal giovane attore albese Paolo Tibaldi.
Ogni appuntamento sarà composto, infatti, da una serie di narrazioni/favole, nella forma della vijà (veglia notturna di tradizione popolare), apparentemente scomparsa, talvolta coinvolgendo la lingua stessa che ha permesso di tessere il tessuto sociale di Langhe e Roero: il piemontese. Le serate saranno collegate tra loro da un tema, per aiutare i partecipanti ad immergersi completamente nell’atmosfera che li circonda. Blu, Rosso, Giallo, Verde, Nero e Bianco: ogni colore ha una storia, un’origine proprio presso la natura. Il pubblico percorrerà così una Strada Romantica nella suggestiva natura collinare abbandonandosi all’ascolto di antiche favole animate alternate a divertissement sul significato dei colori.

Neive

NEIVE – martedì 4 agosto
Si inizierà a Neive martedì 4 agosto, alle 21.00 con “C’era una volta…Blu”. Al termine della passeggiata si assisterà allo spettacolo legato al colore della serata realizzato da Paolo Tibaldi. Il ritrovo sarà in Piazza Italia, da dove si partirà per una camminata che si snoda tra le verdi colline e il centro storico di un paese di origini romane della Langa. Il percorso è facile e di media lunghezza.
VEZZA D’ALBA – venerdì 7 agosto
La seconda tappa vedrà protagonista Vezza d’Alba, venerdì 7 agosto alle 21.00 con “C’era una volta…Rosso”. Al termine della passeggiata si svolgerà il consueto spettacolo. Il ritrovo sarà presso il Centro Sportivo di Borgonuovo, in via Salerio 19, da dove si partirà alla volta delle celebri Rocche, tipiche del panorama roerino. Il percorso è facile e di media lunghezza.

Camerana

CAMERANA – martedì 11 agosto
L’iniziativa proseguirà poi tra le colline di Camerana, martedì 11 agosto alle 21.00 con “C’era una volta…Giallo”. Il ritrovo sarà presso la Torre Medievale (Borgata Villa) e seguirà una passeggiata durante la quale sarà possibile immergersi nei rigogliosi boschi dell’Alta Langa. Al termine è in programma una performance che vede come protagoniste alcune favole locali collegate al colore della serata. Il percorso sarà di media lunghezza e media difficoltà.
MURAZZANO – venerdì 14 agosto
La quarta tappa avrà luogo a Murazzano, venerdì 14 agosto alle 21.00 con “C’era una volta… Verde”. Il ritrovo sarà in Piazza Umberto I e il percorso, di media difficoltà e lunghezza, si snoderà tra le colline dell’Alta Langa e gli eleganti edifici siti nel paese. Al termine è previsto, come per le altre tappe, uno spettacolo inerente alle favole contadine locali.

Sinio

SINIO – martedì 18 agosto
Per concludere la sessione dei “Notturni sulla Strada Romantica 2020”, martedì 18 agosto a Sinio verrà proposta “C’era una volta…Nero e Bianco”. Si partirà dal Campo Sportivo (Str. Carlo Coccio, Loc. Fontanette) alla volta delle colline e dei caratteristici vigneti di Dolcetto e Barolo. Al termine è prevista l’interpretazione di scene narrate dell’attore Paolo Tibaldi. Il percorso è di difficoltà e lunghezza medio/elevata.
Il costo di partecipazione ai Notturni sulla Strada Romantica è di 6 euro a persona (gratuito sotto i 10 anni), animazione compresa.

Murazzano

La prenotazione è obbligatoria, per gestire al meglio le distanze e il rispetto delle norme anti Covid-19. In caso di forte maltempo la passeggiata sarà annullata o rimandata.
Per dettagli e informazioni sull’evento contattare Turismo in Langa allo 0173364030 oppure 391617043, servizi@turismoinlanga.it.

Alba (Cn) si prepara a Grandi Langhe 2020

Riceviamo e pubblichiamo
Il 27 e 28 gennaio nella capitale delle Langhe, Alba (Cn), sono attesi buyer e giornalisti provenienti da oltre trenta paesi del mondo. Due giorni di degustazioni nel Palazzo Moste e Congressi. Duecentosei produttori presenteranno le nuove annate di Barolo, Barbaresco, Roero e delle altre DOCG e DOC di Langhe e Roero.

È tutto pronto per Grandi Langhe 2020, la due giorni di degustazione delle nuove annate di Docg e Doc di Langhe e Roero in programma il 27 e il 28 gennaio ad Alba. Da grandi langhe (2)quest’anno, il primo appuntamento nell’eno-calendario delle anteprime del vino in Italia diventa annuale e vedrà 206 aziende espositrici impegnate a presentare i propri vini a buyers, ristoratori, enotecari, sommeliers e giornalisti, tutti operatori professionali provenienti da oltre 30 Paesi europei ed extra europei.
Il focus di questa edizione è sugli importatori: Grandi Langhe 2020 accoglie quasi 50 buyer da tutta l’Europa, interessati a introdurre nel loro portfolio vini di Langhe e Roero. Arriveranno da Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Polonia, Lituania, Repubblica Ceca, Bulgaria, Romania, Russia, Inghilterra, Spagna e Austria.
In cabina di regia ci sono il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e grandi-langhe (1)Dogliani e il Consorzio Tutela Roero, coadiuvati da Regione Piemonte, Ente Turismo Langhe Monferrato e Roero e Ubi Banca.
Grandi Langhe sarà in un’unica location, il Palazzo Mostre e Congressi. Più di 1500 le etichette in degustazione: quest’anno si potranno assaggiare le nuove annate di Barolo 2016, Barbaresco 2017 e Roero 2017, e delle altre denominazioni di Langhe e Roero.
Gli spazi espositivi saranno suddivisi in base ai Comuni di provenienza delle cantine. Un’occasione per cogliere a fondo il valore delle Menzioni Geografiche Aggiuntive (MeGA) di Barolo, Barbaresco, Roero, Dogliani e Diano e di conoscere gli altri vini del territorio. Alle MeGA saranno anche dedicati dei seminari di approfondimento, condotti da Alessandro Masnaghetti con lezioni in italiano e in inglese.
Non solo: di Menzioni Geografiche Aggiuntive si parlerà anche oltreoceano il 4-5 grandi-langhefebbraio, quando il Consorzio presenterà le nuove annate a New York al primo Barolo & Barbaresco World Opening – BBWO con oltre 200 produttori nel cuore di Manhattan.
Anche nel 2020, Grandi Langhe si allea e segue a ruota Nebbiolo Prima, l’anteprima organizzata dall’Albeisa (Unione Produttori Vini Albesi presieduta da Marina Marcarino) per la stampa specializzata, in modo da facilitare la partecipazione della stampa estera a entrambe le manifestazioni.
Gli orari della manifestazione: 10,00-17,00. È possibile accreditarsi direttamente sul sito www.grandilanghe.com. L’ingresso è gratuito e riservato agli operatori professionali.

Il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani in numeri
521 aziende vitivinicole associate
10 mila gli ettari di vigneti delle denominazioni tutelate così suddivisi: Barolo 2149 ettari; Barbaresco 763; Dogliani 846; Diano d’Alba 236; Barbera d’Alba 1610; Nebbiolo d’Alba 949; Dolcetto d’Alba 1092; Langhe 1905 ettari (di cui 606 Langhe Nebbiolo)
60 milioni di bottiglie
10 denominazioni tutelate (Barolo, Barbaresco, Dogliani, Dolcetto di Diano d’Alba, Barbera d’Alba, Langhe, Dolcetto d’Alba, Nebbiolo d’Alba, Verduno Pelaverga, Alba)
II Consorzio del Roero in numeri
310 aziende vitivinicole associate  
1300 ettari di vigneti 
7 milioni di bottiglie  
2 denominazioni tutelate (Roero e Roero Arneis)

 

Non si ferma la stagione del Tartufo Bianco d’Alba

Riceviamo e pubblichiamo
L’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba è coinvolto in molte iniziative per la valorizzazione del distretto gastronomico e turistico delle colline Unesco di Langhe Monferrato e Roero.

https___www.fieradeltartufo.org_wp-content_uploads_2018_10_Foto-Davide-Carletti-Ente-Fiera-del-Tartufo-195Il 24 novembre scorso si è conclusa l’89ª edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, ma non è mai cessata l’attività dell’Ente Fiera del Tartufo Bianco d’Alba. Sono tantissime infatti le iniziative che vedono coinvolta l’organizzazione albese nella diffusione dell’eccellenza enogastronomica delle colline di Langhe Monferrato e Roero.
Dopo l’evento “La Nocciola In Tavola” a Benevello, che ha visto protagonista la Nocciola insieme al Tartufo Bianco d’Alba, lo scorso 3 dicembre l’Ente Fiera ha partecipato ad una tavola rotonda dal titolo: Shopping ed enogastronomia: un binomio perfetto che si è tenuta a Milano allo  Shopping Tourist Forum – il forum italiano organizzato a Palazzo Castiglioni da Confturismo-Confcommercio. Il Direttore dell’Ente Fiera del Tartufo Stefano Mosca ha portato l’esempio virtuoso del distretto albese nel collegamento fra turismo e shopping e nel coinvolgimento sinergico degli operatori di tutta la vastissima filiera nella promozione del territorio. In particolare è stato importante sottolineare che il rapporto fra turismo e commercio, sempre più sfaccettato e complesso, è oggi una opportunità da cogliere per offrire ai turisti una esperienza indimenticabile e un servizio sempre più qualificante.

Nell’ambito delle iniziative previste dal Protocollo d’Intesa per la valorizzazione del Tartufo Bianco d’Alba e della Fontina DOP, sabato 7 dicembre l’Ente Fiera unnamedInternazionale del Tartufo Bianco d’Alba è stata protagonista al Forte di Bard, durante il “Modon d’or” Concorso Nazionale Fontina d’Alpage finalizzato alla valorizzazione del prodotto simbolo della Valle d’Aosta. Il territorio albese, rappresentato dal Presidente dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero Luigi Barbero e dal Direttore dell’Ente Fiera Stefano Mosca, ha fatto parte della giuria d’eccellenza per l’assegnazione del Modon d’Or alle tre Fontine Dop. Nella stessa giornata è stata inaugurata la mostra “La Penultima Cena e altre storie” organizzata dal collettivo Anotherview e allestita presso le scuderie del Forte di Bard, che resterà aperta fino al 6 gennaio 2020. Il Protocollo di intesa prevedeva infatti oltre alle iniziative di valorizzazione dei due prodotti di eccellenza (la Fontina DOP e il Tartufo Bianco d’Alba), anche iniziative culturali e di promozione turistica. Nella stessa giornata è stato inoltre presentato il breve video realizzato dalla Regione Valle d’Aosta per la promozione congiunta del Tartufo Bianco d’Alba e della Fontina DOP e dei rispettivi territori di origine.

La terza edizione dei Foodcommunity Awards, evento organizzato da  foodcommunity.it, testata giornalistica del Gruppo LC Publishing, ha premiato lunedì unnamed9 dicembre a Milano 38 eccellenze imprenditoriali nel mondo del food & beverage e della ristorazione che si sono particolarmente contraddistinte, nell’ultimo anno, per la crescita del business. La manifestazione ha visto la partecipazione di alcuni tra i principali protagonisti della filiera del gusto, chef e imprenditori che con il loro lavoro, oltre ad aumentare la reputazione della cucina di alto livello in Italia e all’estero, hanno creato valore per il territorio. La presidente dell’Ente Fiera Liliana Allena, accompagnata dal direttore Stefano Mosca, a nome dell’intero territorio hanno ricevuto il prestigioso premio “Best Practice Business del Territorio per l’incontro tra cultura, territorio e gastronomia – connubio tra pubblico e privato – esempio di promozione sostenibile che genera una crescita costante dell’indotto della regione.”

Sabato 14 dicembre, infine, insieme alla Regione Piemonte e alla Città di Alba e in occasione del 70° anniversario del conferimento della medaglia d’oro al Valor Militare, si terrà l’assegnazione del Tartufo dell’Anno alla senatrice Liliana Segre. Appuntamento alle ore 12 al Teatro Sociale “G. Busca” di Alba.

Dalle Langhe arriva il Gin al tartufo bianco di Alba – Wolfrest Alba

Riceviamo e pubblichiamo
Ginepro piemontese, nocciole tostate e tartufo bianco di Alba per un distillato che rappresenta un tributo al Piemonte.

WolfrestAlba_Vert_highDalle Langhe, arriva il gin 100% italiano al tartufo bianco di Alba – Wolfrest Alba che entra (per questo Natale) nella categoria dei Gin Super Premium, con un distillato prezioso e profumato come il pregiato fungo ipogeo. Una ricetta composta da sole tre botaniche: il ginepro piemontese, estremamente intenso e aromatico, dal forte carattere, raro; le nocciole tostate del territorio, ingrediente in comune al primo Wolfrest, che donano la caratteristica morbidezza e rotondità al gin; l’ingrediente principe di questo gin, il tartufo bianco di Alba, rigorosamente locale e fresco, assolutamente inconfondibile e profumato, che dona al gin la sua nota caratteristica, decisamente inebriante. Un tributo al Piemonte, infatti il payoff di Wolfrest Alba è proprio “Lo Spirito del Piemonte” giocando sul duplice significato di spirito, in quanto distillato – e lo spirito figurato, quello che contraddistingue le Langhe, ricche di fascino ed eleganza.
Il viaggio del lupo: la scelta delle botaniche
Wolfrest_Alba_FlatPer Wolfrest Gin le botaniche non sono mai casuali: ripercorrono il cammino del lupo italiano tra quelle incontrate nel suo lungo viaggio di ritorno dal centro Italia alle Langhe, Wolfrest prende il nome da Montelupo Albese, piccolo comune in collina a 10 km da Alba, paese di origine di Valentina Barolo e Giovanni Alessandria, ideatori del “gin del lupo”. Con Wolfrest Alba, dopo il classico Wolfrest Gin, il primo gin creato nel 2017, il viaggio del lupo continua, con grande attenzione a ciò che lo circonda, fino ad arrivare alla città di Alba, capitale delle colline delle Langhe, dove i creatori di questo progetto sono nati e cresciuti.
Degustazione
Wolfrest Alba è un Conteporary Super Premium Gin, nato per essere servito liscio ma studiato anche per la mixology: perfetto per creare inebrianti Martini, inconfondibili Gin & Tonic e cocktails premium.
Le premesse sono però quelle di non limitare la distribuzione ai cocktail bar, ma aprirsi anche alla ristorazione, sempre più interessata al mondo dei super premium gin – sia nella carta dei drinks ma anche nelle cucina grazie alla sua spiccata inclinazione gourmet.
wolfrest_alba_gin_botanicalsEsattamente come un buon Barolo però Wolfrest Alba liscio va bevuto in un bicchiere adeguato per poter apprezzare al meglio il suo profumo inebriante – un bicchiere ampio come ad esempio il Nick & Nora, ispirato agli iconici calici da cocktail degli anni Trenta. Come i grandi vini sull’etichetta del Wolfrest Alba è stampato l’anno di raccolta dei tartufi, perchè ogni stagione annata è differente e unica.
Gradazione: 45%vol
Formato: 500ml
Prezzo: prezzo consigliato tra i 90 e i 100 euro
Aprendo la bottiglia è impossibile non riconoscere l’elegante e delicato profumo del tartufo bianco di Alba – effetto esaltato dall’uso di soli prodotti locali, freschi. Wolfrest Alba è prodotto in piccolissimi lotti, sia per la quantità limitata e l’alto costo del tartufo bianco di Alba, sia per la complessità a livello produttivo. Perfetto per essere servito nell’alta ristorazione e nella mixology, o perfetto come idea regalo. Ogni bottiglia viene confezionata in un elegante astuccio singolo.
Wolfrest
Wolfrest nasce come progetto di famiglia di Valentina Barone (social Media Marketing nel settore food&wine) e Giovanni Alessandria (enologo e commerciale estero in un’azienda di vino). Una grande passione per il gin, sviluppata nelle loro esperienze a Londra, a cui hanno unito le competenze lavorative e hanno deciso di creare questo distillato in una terra vocata ai grandi vini, le Langhe.
AlbaWolfrestNel 2017 al ritorno dall’Australia ci sentivamo molto ispirati vendendo il fermento di quel paese, così a marzo abbiamo cominciato a sviluppare le prime idee (che già da anni coltivavamo nelle nostre menti) – finalmente quell’autunno abbiamo cominciato la produzione del nostro Wolfrest Gin”  racconta Valentina Barone. A dicembre del 2017 hanno lanciato sul mercato Wolfrest, un gin 100%  italiano le cui 7 botaniche abbracciano tutta l’Italia: dal ginepro umbro e tosco-emiliano, fino alla nota agrumata data dall’arancia dolce di Pernambucco coltivata e raccolta in Liguria, toccando la zona pedemontana per la nota floreale dei fiori di sambuco fino a tornare alle Langhe, con rosmarino, timo, alloro e la nocciola del territorio. “Fare un gin sfondo biancoal tartufo è sempre stato il nostro obiettivo, sin dall’inizio, ma ci abbiamo messo molto a trovare la ricetta perfetta, perché un prodotto così speciale e unico merita un lavorazione che sappia esaltarlo ma soprattutto rispettarlo” racconta Giovanni Alessandria.
Cocktails
I cocktail con Wolfrest Alba richiamano il Piemonte con ingredienti e prodotti del territorio.
Alba Martinez: Wolfrest Alba Gin, un cocktail a base vino composto da Brachetto, Barolo chinato e Barbaresco, guarnito con una fragolina – da servire in una coppa cocktail.
Piemonte Sour: Wolfrest Alba Gin, in aggiunta a Moscato, miele d’acacia, succo di limone, albume e infine guarnito con una grattuggiata fine di tartufo bianco d’Alba – Da servire in un bicchiere old fashoned.

LANGHE, le 100 meraviglie (+1): nuovo volume della collana Le Meraviglie d’Italia

Riceviamo e pubblichiamo
A La Morra(Cn) presentazione del nuovo volume della collana Le Meraviglie d’Italia, Typimedia Editore, sabato 19 ottobre, ore 18 nella Chiesa di San Sebastiano.

libro-meraviglie-formato-quadrato-1200x569Un viaggio emozionale in un territorio del Piemonte che va da Alba ad Asti, fino ai confini del Piemonte. Un territorio ai piedi delle Alpi, immerso in una atmosfera d’altri tempi, dichiarato nel 2014 Patrimonio Unesco.
Il volume “Langhe, le 100 Meraviglie (+1)”, editore Typimedia, è un racconto tra saperi, sapori e bellezze. Curato da Ilaria Gai e Carola Serminato, uscito per la collana delle Meraviglie d’Italia, casa editrice Typimedia, si avvale delle splendide foto di Fabio Muzzi che ha saputo cogliere momenti di luci, inquadrature e dettagli restituendo immagini che sanno emozionare.
Il libro sarà presentato sabato 19 ottobre, ore 18, alla Chiesa di San Sebastiano nel comune di La Morra.
Copertina_MeraviglieLangheInterverranno il sindaco di La Morra Maria Luisa Ascheri, le curatrici Ilaria Gai e Carola Serminato, l’editore Luigi Carletti e il giornalista Livio Partiti. A concludere un brindisi alle Langhe gentilmente offerto da Terre del Barolo alla libreria Paesi tuoi.
Curato editorialmente da Natalia Encolpio e arricchito della mappa di Matteo Moscarelli, il libro in 100 (+1) luoghi esalta il fascino di un territorio che è motivo di orgoglio per il Paese. Un luogo ricco di bellezze e meraviglie che si nascondono nelle piazze dei borghi arroccati, sotto le pietre dei castelli e delle chiese medievali, dentro le cantine e tra i tavoli delle osterie. Il libro è un itinerario inedito che, attraverso 101 scatti d’autore, ci conduce alla scoperta di un tesoro di natura, storia e tradizioni. Un itinerario dove ritroveremo anche l’anima di alcuni personaggi. Da scrittori come Cesare Pavese, Beppe Fenoglio e Vittorio Alfieri che hanno saputo raccontare le sfumature di questa terra, a imprenditori quali Michele Ferrero e Carlo Petrini che l’hanno esaltata e fatta crescere con la loro capacità imprenditoriale e lungimiranza.

Langhe, le 100 Meraviglie (+1)
Typimedia Editore

228 pg.
€ 19.90

Della stessa collana, “Torino, le 100 Meraviglie (+1), “Matera, le 100 meraviglie (+1), “L’Aquila, le 100 meraviglie (+1)”, “Roma Trieste – Salario, le 100 meraviglie (+1)”, “Roma Monteverde Gianicolo, le 100 meraviglie (+1)”, “Pavia, le 100 meraviglie (+1)”, “Elba, le 100 meraviglie (+1).“Langhe le 100 meraviglie (+1) è disponibile in tutte le librerie e nelle migliori edicole della zona. È inoltre possibile acquistarlo online sui principali e-store.

 

Albareto (Pr): a ottobre si festeggia il fungo porcino. Ospiti aziende delle Langhe (Cn)

Riceviamo e pubblichiamo
Sua maestà il Fungo Porcino festeggia ad Albareto. Giunge alla 24esima edizione la Fiera Nazionale del Fungo Porcino di Albareto (PR) che, dal 4 al 6 ottobre 2019, animerà con appuntamenti enogastronomici a tema l’Appennino parmense.

Associazione-Fungo-Porcino-di-Albareto-Credit-Cristian-Salvestri-8

foto Cristian Salvestri

È un ingrediente speciale, il fungo porcino, e lo è ancora di più la qualità che cresce tra i boschi e i rivoli d’acqua che costellano il territorio dell’Appennino Parmense. Non è possibile confonderlo con altre tipologie perché il suo sapore distintivo e il suo profumo muschioso, è ciò che lo rende prezioso e ricercato nelle ricette dei migliori ristoranti. Ad Albareto (PR) in particolar modo, a un’altitudine che va dai 500 ai 1.600 metri sul livello del mare, il fungo porcino cresce per oltre 5 mesi all’anno;ed è proprio in questo ridente e ospitale paese di poco più di 2200 abitanti che nella stagione autunnale, quella più affine alla raccolta dei funghi, si onora il rinomato sovrano dei boschi con una manifestazione diventata, negli anni, una meta imperdibile per gli appassionati e un autentico punto di riferimento a livello nazionale.

Comune-di-Albareto-Porcini

foto Comune di Albareto

Quest’anno la Fiera Nazionale del Fungo Porcino di Albareto taglierà il traguardo delle ventiquattro edizioni e dal 4 al 6 ottobre 2019 inviterà buongustai, esperti fungaioli e curiosi,tra profumati stand enogastronomici, menu a “tutto fungo”, escursioni, musica, eventi legati alla micologia, show cooking e divertimenti per bambini. Chef ed estimatori di questo pregiato prodotto naturale si cimenteranno nella sua rielaborazione culinaria, celebrando per tre giorni l’eccellenza della Val Gotra. Non va dimenticato che Albareto sorge proprio nel cuore della zona vocata al Fungo IGP di Borgotaro, prodotto di qualità superiore tutelato dal 1993. La manifestazione è inoltre gemellata dal 2012 con la Fiera del Tartufo Bianco di Alba (CN) e prevederà la partecipazione di aziende delle Langhe con le specialità tipiche. La Fiera Nazionale del Fungo Porcino di Albareto, risultato dell’efficienza e della dedizione dei volontari, è patrocinata dal Ministero dello Sviluppo Economico e nasce in collaborazione con il Comune di Albareto, il Consorzio del Fungo IGP, la Provincia di Parma, la Regione Emilia Romagna e il Circolo Culturale l’Albero.

Per informazioni: Associazione Fiera Nazionale del Fungo Porcino di Albareto
Piazza G. Micheli, 1 43051 Albareto (PR)
Tel. 0525 929449, 0525 999231
E-mail: info@fieradialbareto.it
Sito web: www.fieradialbareto.it
Facebook: www.facebook.com/fieradialbareto
Twitter: twitter.com/fieradialbareto

Alba (Cn): in autunno la Fiera Internazionale del Tartufo all’insegna dell’Equilibrio perfetto

Riceviamo e pubblichiamo
foto di Davide Carletti per Ente Fiera del Tartufo
Si attende in autunno l’89ª edizione dell’evento enogastronomico internazionale e in “Equlibrio perfetto” torna la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba”. Dal 5 ottobre al 24 novembre la città di Alba accoglie la Fiera di questo dono della terra, eccellente incontro  tra esperienze enogastronomiche e sensoriali.

https___www.fieradeltartufo.org_wp-content_uploads_2018_07_mercato-mondiale-del-tartufoUno è comune nelle nostre case, l’altro è l’alimento più prezioso della tradizione italiana, simbolo dell’eccellenza gastronomica mondiale. Uovo e Tartufo Bianco d’Alba, insieme, rappresentano l’equilibrio perfetto del gusto,un binomio eccezionale esplorato nelle sue potenzialità e in ogni sfaccettatura da cuochi, appassionati di cucina e chef stellati.
Parte da questa suggestione l’89a Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, appuntamento d’autunno atteso tutto l’anno, richiamo per una moltitudine crescente di appassionati italiani e stranieri, celebrazione di un territorio che è una delle mete del turismo enogastronomico più apprezzate del mondo.
Dal 5 ottobre al 24 novembre la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba propone una lunga incursione nel mondo e nel fascino del Tubermagnatum Pico, gioiello che si trova nelle colline di Langhe Roero e Monferrato, patrimonio dell’umanità Unesco e simbolo di esperienze collettive che racchiudono la ristorazione, l’ospitalità e l’autentico modo di vivere italiano. Un programma ricchissimo di appuntamenti e approfondimenti dedicati ai gourmand e agli enoturisti più esigenti, offre ai visitatori la possibilità di conoscere da vicino, annusare, toccare, assaggiare gli elementi della cultura materiale del Piemonte attraverso degustazioni, esperienze sensoriali elaboratori. Come avviene per l’uovo e il tartufo è l’equilibrio a caratterizzare la grande Fiera albese, un evento capace di soddisfare le curiosità dei neofiti e le esigenze degli appassionati, che accoglie chi approccia per la prima volta il mondo del tartufo come l’intenditore che ricerca il miglior abbinamento con i grandi vini del territorio; lo stesso bilanciamento stimola la creatività dei molti chef stellati che partono dagli ingredienti della tradizione per offrire una ristorazione di ricerca e alimenta la straordinaria cucina delle più autentiche osterie.
https___www.fieradeltartufo.org_wp-content_uploads_2018_07_DSC3233La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba rappresenta un mondo che da contadino si è fatto imprenditore e che concilia la crescita economica con la tutela del territorio: il Tartufo Bianco d’Alba, fungo ipogeo spontaneo, non coltivabile, misterioso figlio di un terreno sano e simbolo della sostenibilità. Dal punto di vista naturalistico il Tartufo Bianco d’Alba è al centro di un sistema ambientale complesso, sensibile alle alterazioni e allo sfruttamento del territorio. Da alcuni anni la Fiera si fa promotrice con il Centro Nazionale Studi Tartufo di un’attività di ripristino di tartufaie naturali,  di conseguenza ogni servizio a pagamento dal biglietto d’ingresso all’analisi sensoriale del tartufo, prevederà una percentuale destinata alla tutela dell’ambiente tartufigeno.

Ieri, oggi e domani. Equilibrio perfetto
La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba ogni anno cerca il proprio rinnovamento a partire dalla tradizione: un appuntamento che parte dalla proposta enogastronomica per diventare esperienza a tutto tondo. Il fulcro della Fiera resta il Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, aperto ogni sabato e domenica dal 5 ottobre al 24 novembre (più l’apertura straordinaria del 1° novembre). Un luogo unico, inebriato dai 120 profumi del Tubermagnatum Pico, in cui acquistare tartufi certificati sotto l’occhio vigile dei giudici del Centro Nazionale Studi Tartufo, ma soprattutto conoscere ed incontrare i trifulau, testimoni di un mondo fatto di terra, di ricerca nelle notti di luna e di sintonia assoluta tra gli uomini e i propri cani.
https___www.fieradeltartufo.org_wp-content_uploads_2018_10_Foto-Davide-Carletti-Ente-Fiera-del-Tartufo-201Alle spalle del Mercato Mondiale è situato lo spazio dedicato all’Alba Truffle Show, luogo d’elezione per gli show cooking, i laboratori, le Analisi Sensoriali del Tartufo, le Wine Tasting Experience®. Il mondo della cultura del cibo si racconta durante gli imperdibili Foodies Moments, dove il Tartufo Bianco d’Alba incontra la cucina d’autore. Guidati dai più celebri chef del territorio e da alcuni fra i più prestigiosi ristoranti italiani, i Foodies Moments sono una vetrina sul gesto creativo che anima le migliori cucine del Paese nella creazione di piatti in cui il Tartufo Bianco d’Alba è protagonista.
Per celebrare l’uovo, ingrediente alla base dei piatti tradizionali, simbolo di un saper fare tramandato come lascito culturale che ha reso Langhe, Monferrato e Roero il distretto gastronomico più importante d’Italia, una delle novità di questa 89a edizione è rappresentata dagli Atelier della pasta fresca. Quattro straordinari appuntamenti (alle ore 15 in sala Alba Truffle Show) firmati da due maestri d’eccezione come Walter Ferretto (Il CascinaleNuovo di Isola d’Asti) e (Guido Ristorante Villa Contessa Rosa di Serralunga d’Alba) per imparare i segreti di piatti come i tajarin e gli agnolotti al plin, che proprio nell’abbinamento con il Tartufo Bianco d’Alba trovano l’equilibrio perfetto.
Anche Davide Oldani, grande ristoratore e ambasciatore della cucina italiana nel mondo, sarà uno dei protagonisti della Fiera e metterà l’accento sul senso del conoscere profondamente un prodotto, il suo territorio, le sue caratteristiche ed esigenze. Per questo, e per il grande amore per il Tartufo Bianco d’Alba, Oldaniha personalmente progettato un nuovissimo affetta tartufi che sarà presentato in anteprima assoluta proprio all’Alba Truffle Show domenica 13 ottobre alle ore 11.
https___www.fieradeltartufo.org_wp-content_uploads_2018_07_DSC2451Con il coinvolgimento di Limoges, cittadina francese famosa nel mondo per le sue ceramiche e, come Alba, parte del network delle Creative Cities Unesco, nel 2019 arriva a compimento il progetto che vede il coinvolgimento di grandi aziende nella realizzazione del “Set per il Tartufo Bianco d’Alba”. Sarà infatti la prestigiosa Maison Raynaud, storicacasa produttrice di raffinati servizi tavola di Limoges, a realizzare la “Pepita”, prezioso oggetto per svelare al meglio il profumo, l’aroma e la freschezza del tartufo bianco d’Alba. Sempre nell’ambito delle collaborazioni con le Città Creative Unesco saranno prodotti a Fabriano, il distretto italiano della carta, i sacchetti numerati nei quali vengono consegnati i tartufi certificati acquistati al Mercato Mondiale.
Anche per questa edizione sarà l’Alba Truffle Show il luogo in cui scoprire gusti e profumi provenienti dalle altre Regioni italiane che saranno ospiti d’eccezione alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba.
La Fiera coinvolge tutta la città, e in un programma che propone molti entusiamanti appuntamenti, Piazza Risorgimento sarà lo scenario privilegiato del Salotto dei Gusti e dei Profumi,esposizione permanente che celebra le eccellenze del territorio piemontese e italiano con assaggi, degustazioni, workshop e laboratori didattici. Dal Palio degli asini al coinvolgente Baccanale dei Borghi, grazie all’instancabile lavoro dei Borghi di Alba e della Giostra delle Cento Torri, nel periodo della Fiera del Tartufo le tradizioni medievali della città diventano un appuntamento da non perdere non solo per tutta la cittadinanza, ma anche per un appassionato pubblico nazionale ed internazionale.
https___www.fieradeltartufo.org_wp-content_uploads_2018_07_LamellataIl luogo di divertimento dedicato ai più piccoli è il padiglione dell’Alba Truffle Bimbi: guidati da esperti educatori, i bambini e le loro famiglie sono condotti in attività, laboratori e giochi attraverso cui scoprire natura, territorio, cucina, antiche tradizioni e molto altro.
Tornano anche in questa edizione, le attese Ultimate Truffle Dinner, due charity dinner in Sala Beppe Fenoglio per gustare il meglio della gastronomia mondiale cucinata straordinariamente a quattro mani da importanti cuochi del territorio: il ricavato sarà destinato al progetto Breathe the Truffle la campagna di crowdfunding per salvaguardare l’ambiente naturale del Tartufo Bianco d’Alba. Le Ultimate Truffle Dinner sono aperte al pubblico e a tutti coloro che sapranno approfittare di questa prestigiosa opportunità per vivere emozioni da sogno nel territorio albese.
Nuovi appuntamenti della 89Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba sono le Cene Insolite, momenti per scoprire luoghi storici e culturalidella Città di Alba in occasioni fuori dall’ordinario, gustando cene d’eccellenza cucinate da cuochi stellati provenienti da tutta Italia. Quattrovenerdì distribuiti tra ottobre e novembre dedicati ad un pubblico ristretto di curiosi e appassionati gourmet che, prima della cena, potranno partecipare ad una speciale visita guidata in spazi affascinanti come il Palazzo Banca d’Alba (dove cucinerà Cristina Bowerman), il palco che si affaccia su due sale del Teatro Sociale di Alba (con i Fratelli Cerea), il Centro Studi Beppe Fenoglio (con Christian e Manuel Costardi) e il Palazzo Comunale di Alba (con Philippe Léveillé).
https___www.fieradeltartufo.org_wp-content_uploads_2018_07_DSC2620Un’altra novità esce dai confini di Langhe, Roero e Monferrato per raggiungere la Valle Cervo, nelle colline biellesi, dove si trova La Bürsch, dimora del XVII secolo recentemente riportata in vita grazie ad un progetto innovativo. È lì che venerdì 8 novembre Martino Ruggieri, head chef del ristorante “Pavillon Ledoyen” tre stelle Michelin di Parigi, cucinerà insieme allo chef stellato Eugenio Boer del ristorante milanese “Bu:R” in una dimensione intima e meravigliosamente domestica offrendo agli ospiti un incredibile fine settimana nel quale vivere in modo inconsueto una esperienza unica con cena, pernottamento e colazione insieme a due grandi chef. Gradito ritorno – il 16 e 17 novembre parallelamente agli eventi della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba – per “Asti Palazzi del Gusto. I Mille Profumi del Monferrato” dopo il fortunato esordio dello scorso anno.
L’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, evento internazionale che giunge quest’anno alla XX edizione, avrà come sempre un’attenzione particolare al sociale devolvendo il ricavato della vendita all’asta in progetti di beneficenza in Italia e nel mondo.
https___www.fieradeltartufo.org_wp-content_uploads_2018_07_DSC8016Il connubio tra alta gastronomia e cultura si integra perfettamente con il design e con l’arte contemporanea, dialoga con la letteratura e con la musica regalando ai visitatori la possibilità di vivere un’esperienza culturale completa all’ombra delle cento torri.
La Fondazione CRC organizza una serie di iniziative e mostre legate a grandi maestri dell’arte: dal 21 al 23 settembre si terrà “Il Congresso di Alba: 1956-2019. Per un rinnovamento imaginista del mondo” con tre giorni di conferenze, incontri, workshop e performance a cura del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. Nel corso dell’evento sarà esposta nella Chiesa di San Domenicol’opera collettiva “Senza titolo” a firma di Pinot Gallizio, AsgerJorn, Constant, Piero Simondo, JanKotik, Pier Giorgio Galliziodal 22 di settembre fino al 10 novembre. Pochi giorni dopo, dal 18 novembre e fino al 5 dicembre, la meravigliosa Chiesa di San Domenico ospiterà“Leonardo Da Vinci: the Genius” esposizione della Tavola Lucana attribuita al Da Vinci nei 500 anni dalla morte del più grande artista e scienziato italiano.
Dall’arte si passa alla letteratura con l’imperdibile appuntamento – venerdì 11 ottobre alle ore 18.00 alTeatro Sociale G.Buscadi Alba – con lo scrittore giapponese Haruki  Murakami, vincitore del Premio Lattes Grinzane 2019 per la sezione La Quercia, protagonista dell’ormai tradizionale lectio magistralis che suggella il legame fra il premio dedicato allo scrittore, pittore ed editore Mario Lattes, e la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba.
https___www.fieradeltartufo.org_wp-content_uploads_2018_10_Foto-Davide-Carletti-Ente-Fiera-del-Tartufo-195E poi musica con la rassegna Classica: i concerti della domenica mattina, con la direzione artistica di Giuseppe Nova e Jeff Silberschlag di Alba Music Festival. A partire dal 6 ottobre, nella Chiesa di San Giuseppe, otto appuntamenti musicali scandiscono le domeniche di Fiera e rappresentano uno spazio di piacere e di cultura capace di coinvolgere un pubblico internazionale.
Prenderà il via il 12 ottobre Jazz&Co. rassegna dell’autunno albese, organizzata da Milleunanota, con quattro appuntamenti dedicati al jazz indipendente e di ricerca. Per il settimo anno la bellissima Chiesa di San Giuseppe sarà dedicata ai profumi e ai colori del nostro territorio assaporando vari generi di musica contemporanea.

PER INFORMAZIONI
Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba
Piazza Medford, 3 – 12051, Alba Tel. +390173361051 – info@fieradeltartufo.org
www.fieradeltartufo.org

Barolo: Collisioni inizia con il botto. Eddie Vedder e Asti Docg per un incontro tra numeri uno

Riceviamo e pubblichiamo
Lunedì scorso a Barolo il festival “Collisioni” si è aperto con il botto: la straordinaria esibizione del cantante dei Pearl Jam, Eddie Vedder a cui il Consorzio dell’Asti ha dedicato un grande brindisi collettivo per quello che è risultato l’incontro tra numeri uno.

collisioni (1)Migliaia di wine lovers ed amanti della buona musica sono accorsi a Barolo, per assistere alla performance di Eddie Vedder, leader dei Pearl Jam, lo storico gruppo di Seattle.
Una grande serata di apertura per il festival Collisioni, impreziosita dalla presenza del Consorzio dell’Asti Docg, le cui bollicine hanno permesso agli spettatori di brindare all’estate.
Prima che l’artista americano si esibisse in alcuni dei pezzi che hanno fatto la storia della musica, il Consorzio ha accolto i partecipanti con un calice di Asti Docg; ben 10mila sono state le degustazioni offerte al pubblico.
collisioni (4)È così che, sulle note dei suoi successi, i fan provenienti da tutta Italia hanno potuto assaporare l’Asti Docg ed il Moscato d’Asti Docg in una cornice unica.
Gli spazi circostanti il piccolo borgo delle Langhe sono infatti la scenografia perfetta per raccontare il Moscato. Un vitigno la cui storia è legata indissolubilmente a queste colline, dal 2014 riconosciute Patrimonio Unesco.
Luoghi ricchi di cultura e tradizioni, reinterpretate in chiave moderna da vini perfettamente in grado di sposarsi con tutte le cucine internazionali, pur mantenendo intatta la loro vocazione per i momenti di festa e condivisione.
collisioni (3)Il segreto della Denominazione è lo spirito Rural&Glam che contraddistingue le tre tipologie, punto di incontro tra la storia millenaria e la vocazione fashion del Moscato, che si esprime in ogni sorso di Asti Docg e di Moscato d’Asti Docg.
Questo concerto identifica appieno l’anima Rural&Glam del Moscato – dichiara il Direttore del Consorzio, Giorgio Bosticco –. Eddie Vedder che si esibisce in mezzo ai vigneti, circondato da appassionati e wine lovers che brindano con l’Asti Docg. Quando c’è festa e divertimento l’Asti Docg c’è; icona dell’italian lifestyle, dove cultura, bellezza e sapori si fondono in un calice di Asti Docg o di Moscato d’Asti Docg”.