GIANNI MORANDI: DA OGGI IL PRE-ORDER DI “APRI TUTTE LE PORTE”

riceviamo e pubblichiamo 
DISPONIBILE DA OGGI IN UNA SPECIALE EDIZIONE IN VINILE 45 GIRI

Disponibile da oggi in una speciale edizione in vinile 45 giri, il pre-order di Apri tutte le porte (Sony-Epic), brano scritto da Jovanotti e prodotto dal grande musicista e producer tedesco Mousse T, in gara alla 72esima edizione del Festival di Sanremo.

Oltre al nuovo brano sarà disponibile sul lato B anche L’Allegria, straordinario successo della scorsa estate, interpretata da Gianni Morandi, scritta e prodotta da Lorenzo Jovanotti insieme al gigante della discografia mondiale Rick Rubin.

“Non voglio cambiare pianeta”: da oggi su RaiPlay Jovanotti tra Cile e Argentina

Riceviamo e pubblichiamo
Da oggi, giovedì 24 aprile, in esclusiva su RaiPlay il Docutrip in 16 puntate di Jovanotti. Lorenzo Jovanotti racconta le sue avventure tra Cile e Argentina.

Jovanotti sorprende ancora una volta il suo pubblico e con una pedalata di 4000 km arriva in esclusiva su RaiPlay. S’intitola “Non voglio cambiare pianeta” il docutrip in sedici puntate di Lorenzo Cherubini, online dal 24 aprile sulla piattaforma digitale della Rai. Un viaggio nel viaggio: musiche, parole, panorami, salite, discese e tanto Non Voglio Cambiare Pianeta - Locandinasudore per condividere l’avventura umana e sportiva vissuta pochi mesi fa tra Cile e Argentina. Un’impresa in solitaria, prima che lo stare soli fosse un’impresa da vivere tutti insieme.
Tra gennaio e febbraio scorsi ho fatto un viaggio in bicicletta nell’altra parte del mondo – ha dichiarato Lorenzo – sono tornato e il mondo era diventato un altro mondo. Ho fatto un viaggio per cercare un po’ di isolamento nella natura. Sono tornato e mi sono trovato dentro ad un altro isolamento, questa volta obbligato dalla natura stessa. Ho fatto un viaggio per prepararmi al futuro, e sono tornato impreparato a questo presente, ma ripensando a quei 4000 km a pedali mi rendo conto che neanche uno di quei km è andato perduto, perché mai come oggi è chiaro a tutti che la nostra vita è un grande viaggio pericoloso nell’ignoto, anche stando chiusi in casa. Con RaiPlay abbiamo scelto di realizzare questa ‘serie tv’ adesso, di non tenerla ferma, per avere sulla piattaforma un contenuto inedito, leggero, sorprendente che può far piacere a qualcuno che in queste settimane ha voglia di qualcosa  di diverso e di nuovo, il primo docutrip musical-avventuroso”.

Il Docutrip di Jovanotti
Episodi, estratti e contenuti aggiuntivi di “Non voglio cambiare pianeta” saranno disponibili in esclusiva su RaiPlay senza bisogno di registrazione dal 24 aprile. Non voglio cambiare pianeta è “pedalato” e filmato da Lorenzo Jovanotti tra gennaio e febbraio 2020 in Cile e Argentina, montato e diretto da Michele Maikid Lugaresi, realizzato con Federico Taddia. Musica originale, cover e improvvisazioni di Lorenzo Jovanotti. La produzione è di SoleLuna per RaiPlay

I CONTENUTI
Un viaggio da solo, ma non solo…
Da Santiago del Cile a Buenos Aires, attraverso deserti, coste oceaniche, parchi nazionali, le Ande, le pampas,i villaggi sperduti e la grande città. Una bicicletta, una musica in testa, IMG_1438il ritmo dei pedali e del respiro, una tendina, un paio di borse appese al telaio e tante banane che sono la benzina dei ciclisti: tra gennaio e febbraio Lorenzo Cherubini ha pedalato da solo per 40 giorni – più ostinato del vento, del sole e della bella fatica che è quella che uno sceglie – dopo i bagni di folla del Jova Beach Party per rientrare in una dimensione “solitaria” favorevole a prendere nuova rincorsa. Un desiderio di immersione totale nella natura, da conquistare metro dopo metro, salita dopo salita, in uno degli angoli più spettacolari del “bel pianeta”.
Un viaggio d’autore…
Panorami poderosi e strade senza fine, villaggi sperduti e albe primordiali, incontri inattesi e la complice compagnia dei lama e dei guanacos incuriositi da questo loro simile con le ruote. Lorenzo è un viaggiatore vero da sempre, guardare fuori per guardarsi dentro, andare lontano per avvicinarsi ai ricordi, allo stupore dell’infanzia, trovare per sentire le mancanze. Un’avventura non per inseguire risposte ma per mettere a fuoco le solite domande. A voce alta, senza giudizi e pregiudizi, con la curiosità verso l’altro e verso l’altrove. Rivolgendosi al suo pubblico attraverso una telecamera che pesa come mezza mela e sta attaccata al manubrio, inseparabile testimone di tutto il trip.
Un viaggio da cantautore…
Parole, dette e ascoltate. Silenzi di emozione e di attesa. Urla di gioia e di fatica. E poi la musica, dettata dagli assoli due ruote. Perché per Lorenzo la musica è tutto ed è sempre. È ovunque. È una presenza costante, vitale. È ossigeno e nutrimento. Musica da portarsi a casa. E tradotta – chitarra alla mano – in una colonna sonora originale registrata al ritorno chiuso in studio, con testi inediti e grandi classici reinterpretati con un tocco di Sudamerica. Pezzi essenziali e gioiosi, istintivi e divertiti, volutamente sgangherati. “Mi sono preso la libertà di dare musica alle immagini”–racconta Lorenzo–“Senza regole, IMG_2336senza troppi pensieri. Lasciando spazio agli errori, alle imperfezioni, all’energia del momento. La musica e la bicicletta sono così simili: più ci sei dentro e più ti vedi da fuori, più ti concentrie più latesta prende direzioni inattese”.
Un viaggio nella poesia…
“Non voglio cambiare pianeta”. È un verso del poeta cileno Pablo Neruda a farci entrare nel viaggio di Lorenzo e a dare il titolo all’intero docutrip.“È un pianeta spettacolare il nostro”– spiega Jova –“È bello, è tragico, è magico, è diverso, è vecchio e appenanato sorprendente, imprevedibile. Mi piace, lui non va cambiato. Sta a noi cambiare, senza retorica e senza ideologia, per poterlo vivere senza essere noi il problema. Non voglio cambiare pianeta, perché ci sto bene. Perché è la nostra casa, e mai come in questo momento che siamo costretti a vivere nelle nostre case, stiamo prendendo consapevolezza del valore della cura, del benessere, della qualità della vita”. “Non voglio cambiare pianeta” è anche un omaggio ai poeti: da Primo Levi a Jorge Luis Borges, da Mariangela Gualtieri a Erri De Luca, da Jorge Carrera Andrade ad Antonio Machado per chiudere con Luis Sepúlveda. “La poesia è la mia grande amica di questi giorni di lockdown, e ogni puntata abbiamo deciso dichiuderla con una poesia letta al cellulare, ognuna scelta in modo istintivo, seguendo la logica del viaggio disorganizzato”.
Un viaggio che è più di un viaggio: è un docutrip
Un flusso di asfalto e di pensieri, di orizzonti e di suggestioni, di cazzeggio e di avventurosa quotidianità. Tutto documentato, tutto vissuto, tutto da condividere. “Non voglio cambiare pianeta” è il titolo del docutrip in 15+1 puntate realizzato da Lorenzo per RaiPlay.“Ero partito per prendere le distanze da tutti. Sono tornato che dovevo stare IMG_1459distante dagli altri per legge”– dice Jovanotti –“Rispetto a gennaio e a febbraio il mondo è stravolto, è cambiato. Sono passati solo 4000 km, ma sembra tutta un’altra storia. Ecco perché ho voluto condividere ora con il pubblico questa esperienza: perché è un vero trip, un viaggio con il corpo ma anche con la testa, perché c’è la fatica del giorno per giorno, ci sono le vette apparentemente irraggiungibili, ci sono strade senza fine ma che si possono affrontare, una pedalata alla volta, per arrivare ovunque. “Non voglio cambiare pianeta” spero possa diventare una pedalata di evasione, un tempo di sogno in questo tempo sospeso, uno sguardo verso il futuro, un abbraccio collettivo, a chi amiamo e al nostro pianeta”.

Un prodotto originale, voluto fortemente insieme a RaiPlay per offrire al pubblico una serie interamente inedita, anche nello stile e nei contenuti.
Non voglio cambiare pianeta è prodotto da SoleLuna. È pedalato e filmato da Lorenzo Jovanotti @lorenzojova. Montato e diretto da Michele @maikid Lugaresi. Realizzato con Federico Taddia @fede.taddia.

Errore
Questo video non esiste

Il futuro vintage di Lorenzo sulla luna: dal 29 novembre

rubrica a cura di Fabrizio Capra
Jovanotti dopo il trionfo del Jova Beach torna con nuovo progetto: Lorenzo sulla luna. 

unnamed (1)Lorenzo Jovanotti è un artista unico. Quando tutto sembra che vada in una direzione, quando il successo incorona una sua idea e quando il prossimo passo sembra scritto, ecco che lo trovi da un’altra parte. Lorenzo non si ferma mai e non si accomoda mai sulle certezze cercando sempre spunti nuovi per alimentare il suo percorso artistico.
Dopo il trionfo del Jova Beach e dopo il successo di una nuova frontiera di formato musicale con l’EP Jova Beach Party con sei produttori al suo fianco, eccolo con un progetto ancora una volta sorprendente: Lorenzo sulla luna.
Un disco importante per comprendere un artista in continuo movimento che passa dall’essenzialità di un disco come Oh,vita! , alla forma live più innovativa delle feste in spiaggia con 600mila spettatori e con il 93% del sentiment positivo, al concept album Lorenzo sulla Luna.
«Due sono le cose non farei mai: un album di cover e un “album concept”. E infatti eccomi qua, con un disco appena fatto tra le mani, ed è un concept album di cover! – ha dichiarato Lorenzo – Quando abbiamo registrato “Lorenzo Sulla Luna” non era detto che sarebbe uscito, era un mio trip personale, volevo concentrare la mia attenzione sul satellite terrestre, a 50 anni dall’Apollo 11, come un modo per esplorare uno spazio, che poi ogni spazio è sempre “lo spazio”. Passata l’estate con tutto il suo incredibile delirio lo abbiamo riascoltato e quel vuoto è entrato in risonanza con il silenzio improvviso che si era fatto in me dopo tutto il casino di Jova Beach, quindi mi è sembrato perfetto da pubblicare alla fine di un anno così pazzesco.»
unnamedUn viaggio unico quello di Lorenzo, che testimonia una costante tensione verso ciò che di nuovo lo attrae e lo pone su quel crinale di novità che lo interessa e che da sempre è il segno più distintivo del suo lavoro.
«Era l’inizio del 2019 e io pensavo spesso in quei giorni al fatto che lo sbarco sulla luna in tv è la prima immagine che ricordo della mia vita. Intanto uscivano film sull’anniversario, libri, articoli di giornale e ho cominciato a pensare a quelle canzoni italiane che hanno la parola luna nel testo, a quelle che mi venivano in mente, ma senza googlare la parola».
L’album è prodotto da Rick Rubin, storia della musica mondiale e produttore tra gli altri di artisti del calibro di Red Hot Chilli Peppers, Linkin park, Rage Against the Machine, Adele, Ed Sheeran, Slayer e che a fine 2017 ha prodotto con Lorenzo, Oh,vita! , certificato quattro volte disco di platino. E che più recentemente ha prodotto il singolo “Prima che diventi giorno” contenuto nell’Ep Jova Beach Party, per settimane in vetta alle classifiche dei brani più suonati in radio.
«A marzo di quest’anno sono stato allo Shangri-la a registrare con Rick queste 11 canzoni italiane più o meno celebri dedicate alla luna, in sette giorni che poi sono stati sei perché nel settimo abbiamo fatto una jam che è diventata “Prima che diventi giorno” (titolo realistico nel senso che Lorenzo Sulla Luna è il disco più notturno che avessi mai fatto). Rick non conosceva i brani, ma non li abbiamo riascoltati, ci siamo affidati soltanto a quello che mi avevano lasciato».
Nel 1969 era piuttosto normale fare un album in sette giorni, a volte anche meno, e molti di quei dischi restano i più importanti di sempre. Poi nel tempo lo studio di registrazione è diventato un laboratorio nel quale far reagire elementi, sovrapporre strati, tagliare e cucire, perdersi in mille tentativi e ripensamenti quasi sempre destinati a ricondurre alla fatidica prima impressione che è quasi sempre quella giusta.
LSL_COVER_DIGITALEOggi gli studi di registrazione sono racchiusi in un computer portatile e si espandono in rete, e questo sta facendo riemergere l’esigenza di impatto immediato che la musica popolare deve avere. L’iperproduzione è una sorta di “malattia” della musica che forse in Italia ha fatto più danni che altrove.
Il viaggio di Lorenzo sulla luna è tutto analogico: è un disco prodotto come se internet non esistesse, come se non esistesse pro tools, è una playlist di pezzi messa insieme come in una cassetta, una C=46 per l’esattezza.
«Il disco è fatto come se queste canzoni le avessi ascoltate in un tempo remoto e le dovessi tramandare a memoria, senza basarmi sulle registrazioni, sui dischi stessi in cui state incise È un album che parla di un futuro vintage. Il risultato è qui, nudo e crudo, molto lontano da quello che io intendo per “album di cover” ma di fatto trattandosi esattamente di questo e vivendo e nutrendosi di questa contraddizione».
E infatti ancora una volta siamo nel futuro, in un tempo sospeso, fuori da ogni logica, distante chilometri dalle hit radiofoniche a cui Lorenzo ci ha abituati con Nuova era (prodotto con Dardust) o con Prima che diventi giorno (prodotto con Rick Rubin) tanto per citare solo le più recenti. Lontani anche dai dogmi del mercato, e al centro dell’essenza del progetto artistico.
«Rick ha una visione radicale della musica, lo sapevo e l’ammiravo quando ascoltavo da fan le sue produzioni, ma sentire come questa cosa agisce sulla mia musica è tutta un’altra storia. Un conto è vedere un altro che si spoglia nudo e si getta nell’abisso, tutta un’altra faccenda se si tratta di te!».
Lorenzo sulla luna è un UFO, un’astronave arrugginita, un oggetto non identificato contro ogni logica vigente che vorrebbe un singolo forte da dare alle radio, un video, una presentazione e tutta una serie di elementi promozionali che sotto Natale, a volte, servono più della musica stessa.

Lorenzo Jovanotti_credits Leandro Manuel Emede

Lorenzo Jovanotti – credits Leandro Manuel Emede

Ma sappiamo tutti quanto oggi sia saltato tutto, non “vige” più un bel niente, e questa è una buona notizia: ognuno faccia “come gli pare, dove gli pare e come si sente”, e comunque l’esperienza di “starne fuori”, sarà valsa la pena.
«Per me questo album è una faccenda personale, soprattutto emotiva, che non ha quasi niente a che fare con la mia carriera discografica, che è tutta da sempre concentrata (o vuole esserlo) su una mia ricerca di forme fresche per esprimere la stessa cosa, che se dovessi esprimere con una sola parola chiamerei “vitalità”. Ascoltatelo come una playlist tematica, breve e incompleta. Si tratta di un album fatto in pochi giorni anche se contiene mezzo secolo di vita, della mia nella fattispecie, di ascoltatore di musica più che di “musicista”».
Lorenzo sulla Luna esce il 29 novembre disponibile in CD, LP e LP in edizione limitata è un disco underground.
I brani che Lorenzo ha scelto per traghettare verso un nuovo progetto sono:
Notte di luna calante (Domenico Modugno, 1968)
Luna (Gianni Togni, 1980)
Accendi una luna nel cielo (Ornella Vanoni, 1976)
L’ultima luna (Lucio Dalla, 1979)
Chiaro di luna (Jovanotti, 2017)
La luna piena (Samuel, 2017)
Una notte in Italia (Ivano Fossati, 1986)
La faccia della luna (Tre allegri ragazzi morti, 2010)
Luna rossa (Giorgio Consolini 1950)
Guarda che luna (Fred Buscaglione, 1959)
«C’è ancora molta strada da fare per l’imperfezione assoluta a cui aspira il mio sentimento artistico, ma per fortuna la luna resterà in orbita ancora per un po’ e lo spazio rimane infinito, tutto da esplorare»

 

Medicine Rocks: Music Tribute to Tomaso Cavanna domani all’Alcatraz di Milano

rubrica a cura di Fabrizio Capra
Domani, martedì  26 novembre 2019, all’Alcatraz di Milano si terrà prima edizione di Medicine Rocks, tributo a Tomaso Cavanna a tre mesi dalla sua scomparsa. Tra gli artisti che saranno presenti ricordiamo Jovanotti, Saturnino, Alex Britti, Subsonica, Bluvertigo e tanti altri. 

MedicineRocks_OK OKA tre mesi esatti dalla scomparsa di Tomaso Cavanna, domani sera, martedì 26 novembre 2019, dalle ore 21, all’Alcatraz di Milano prenderà forma la prima edizione di Medicine Rocks, l’evento nato per ricordare il noto produttore di eventi dal cuore musicale, scomparso prematuramente lo scorso agosto.
Il ricavato della serata verrà interamente devoluto alla ricerca sull’immunoterapia e la medicina rigenerativa e per questo sarà coinvolto anche il Professor Ennio Tasciotti, da anni impegnato nel coordinamento di un team di ricerca al Methodist Hospital Research Institute di Houston.
Sul palco dell’Alcatraz per l’occasione si alterneranno diversi grandi artisti che in questi anni hanno collaborato con lui: Almamegretta, Andro/Negramaro, Bluvertigo, Alex Britti, Bud Spencer Blues Explosion, Casino Royale, Claudio Coccoluto, Diego Mancino, Don Joe, Filippo Solibello, Jack Jaselli, Joan Thiele, Lorenzo “Jovanotti” Cherubini, Negrita Unplugged, Pisti, Salmo, Saturnino, Shazami, Stefano Fontana, Subsonica, Willie Peyote.

Lorenzo Jovanotti_credits Leandro Manuel Emede

Lorenzo Jovanotti – credits Leandro Manuel Emede

Conducono Victoria Cabello e Marco Maccarini.
Fortemente voluta da Edy Campo, compagna di una vita di Tomaso, dalla madre Laura Balich, da Inti Ligabue, amico storico della coppia, da Marco Balich e da tutti gli amici e gli artisti che hanno lavorato con lui, l’Associazione Medicine Rocks nasce con l’obiettivo di organizzare e promuovere eventi musicali, artistici e di varia altra natura al fine di sostenere e promuovere la ricerca sull’immunoterapia e la nanomedicina, nuove frontiere nella cura delle neoplasie.
L’iniziativa Medicine Rocks è stata organizzata in due momenti distinti: il primo a Venezia, città natale di Tomaso, con la Fondazione Ligabue, il 19 ottobre scorso, e il secondo a Milano, città che ha visto decollare la suacarriera nella quale ha realizzato tanti eventi indimenticabili: dall’affermazione della sua prima agenzia di eventi, Punk for Business, fino al sorprendente successo di Opossum che in pochi mesi ha coinvolto tante importanti aziende con l’obiettivo di accrescere l’attenzione per l’ambiente nel recente e premiatissimo “Jova Beach Party“.
subsonicaLa ricerca si svolgerà presso il Dipartimento di Immunologia e Infiammazione all’Istituto Clinico Humanitas IRCCS in collaborazione tra il Prof. Ennio Tasciotti e il Prof. Antonio Sica.
Un giovane ricercatore potrà così apprendere i principi di Medicina Biomimetica sviluppati dal Prof. Ennio Tasciotti e portare in Italia questa nuova frontiera della ricerca clinica traslazionale.
«Siamo onorati di poter collaborare con l’associazione Medicine Rocks e ringraziamo i tantissimi artisti che hanno deciso di sostenerci attraverso questo concerto. – afferma Salmo bRoberto Cagliero, Direttore Fundraising di Humanitas – Sostenere la ricerca vuole dire fornire ai nostri ricercatori gli strumenti per cercare di trovare nuove strade per sconfiggere le patologie oncologiche; questo è il grande impegno di Fondazione Humanitas per la Ricerca».
Per accedere alla serata ogni partecipante potrà effettuare una donazione all’Associazione Medicine Rocks, tramite il sito  https://www.mailticket.it/manifestazione/KT28, (donazione minima € 30,00).

Medicine Rocks è organizzato da Opossum, con la supervisione di Edy Campo e Marco Balich.
Prodotto da Shining Production con la direzione artistica di Stefano "Billa" Brambilla. 
Sul progetto stanno lavorando su molti fronti, a titolo gratuito, decine di professionisti e amici di Tomaso a cui vanno i più sentiti ringraziamenti della famiglia e dell’Associazione Medicine Rocks.
Con il supporto di: AlfaParf Milano, IED, Martini, E.ON, Roche.
Partner tecnici: Alcatraz, Area Kitchen, Facebook, Stefano Agostini - FPBlegal, Gate Milano, Ggscene, Hotel Ibis Milano Cà Granda, Humanitas, Mailticket, MA MA, Mister X, Novotel Milano Nord Cà Granda, Salumeria dello Sport, STS Communication.
Medicine Rocks è patrocinato dal Comune di Milano e sostenuto dalla Milano Music Week il cui curatore artistico Luca de Gennaro ha dichiarato: «Milano Music Week ricorda con grande affetto l’amico Tomaso Cavanna, operatore musicale infaticabile che ha lavorato per anni su importanti eventi della città. Sosterremo l’organizzazione della serata “Medicine Rocks – A Music Tribute to Tomaso Cavanna” nella comunicazione dell’evento e ospiteremo un incontro sull’immunoterapia e la medicina rigenerativa».

Eventi serali al Festival della Mente: Sarzana, 30 agosto-1° settembre

Riceviamo e pubblichiamo
Il Festival della Mente è in programma dal 30 agosto al 1° settembre a Sarzana, in provincia di La Spezia. In questo articolo andiamo a presentare gli eventi serali del festival.

StampaTorna il Festival della Mente – il primo festival europeo dedicato alla creatività e alla nascita delle idee, promosso dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana – giunto alla sua XVI edizione: dal 30 agosto al 1 settembre, a Sarzana, con la direzione di Benedetta Marietti (www.festivaldellamente.it).
Tema di quest’anno il futuro.
«Il concetto di “futuro” è sempre stato importante e necessario per la mente umana – spiega Benedetta Mariettima acquista particolare significato in un’epoca come la nostra, densa di cambiamenti sociali, di trasformazioni tecnologiche e di incognite che gravano sul presente. Con il consueto approccio multidisciplinare, il festival si interroga sugli scenari possibili che ci attendono in campo scientifico e umanistico, senza però dimenticare che per guardare al domani bisogna conoscere il passato. E con la ferma convinzione che per immaginare il futuro che vogliamo è necessario creare e inventare una realtà nuova a partire dall’oggi. Spero che il festival, attraverso le voci competenti e appassionate dei relatori, riesca a trasmettere la convinzione che tutti noi possiamo e dobbiamo diventare “inventori del futuro”».

Bandakadabra_1

Bandakadabra

Sono sette gli eventi serali che animeranno la cittadina di Sarzana nel weekend dal 30 agosto al 1o settembre.
Venerdì 30 agosto alle 21 in piazza d’Armi Fortezza Firmafede la Bandakadabra – estrosa formazione di fiati e percussioni – porterà sul palco Figurini, spettacolo comico-teatral-musicale dai toni vagamente surreali e dadaisti, che unisce temi apparentemente inconciliabili: un riferimento alle atmosfere western e alle colonne sonore di Ennio Morricone si trasforma in un brano dei Beatles, che a sua volta diventa l’occasione per riflettere ironicamente sulla tossicità degli smartphone e sulla sfortunata vita amorosa dei musicisti di “insuccesso”.
Alle 21.15 al Teatro degli Impavidi Beatrice Venezi, tra i più giovani direttori d’orchestra d’Europa, incontrerà l’attore Gioele Dix in Il tempo che non c’è. Insieme ai Solisti di Milano Classica, confronteranno i loro artisti più amati provando a immaginare un futuro per il loro mestiere.

Beatrice Venezi_1

Beatrice Venezi

Sabato 31 agosto alle 21 al Canale Lunense lo storico Paolo Colombo e l’illustratore Michele Tranquillini saranno protagonisti dell’incontro Ernest Henry Shackleton. L’eroe che sconfisse l’Antartide. Attraverso le parole di Colombo e gli acquerelli disegnati dal vivo da Tranquillini si ripercorrerà la storia dell’esploratore polare britannico Sir Ernest Shackleton e della sua impresa di attraversamento a piedi dell’Antartide. Facendo rivivere al pubblico di Sarzana quest’avventura, si cercherà di rispondere a una domanda importante: cosa significa essere eroi?
Alle 21.15 in piazza d’Armi Fortezza Firmafede l’attore Umberto Orsini, che calca le scene da ormai sessant’anni e ha lavorato con Fellini, Visconti, Zeffirelli e Ronconi, in dialogo con lo scrittore Paolo Di Paolo, in Il futuro del teatro. Muovendo dalla convinzione che il teatro sia un eterno presente, un futuro che si costruisce osando, Orsini ripercorrerà la sua carriera riflettendo su come si crei il futuro in scena: nella scelta dei testi, nell’interpretazione, nel dialogo con la platea e nella costruzione del pubblico.
Sempre alle 21.15 al Teatro degli Impavidi due esploratori del suono, il pianista improvvisatore e compositore Cesare Picco e il musicista e dj Alessio Bertallot si cimenteranno in Piano vs Groove: un viaggio tra i brani iconici della dj culture che si combinerà con la forza evocativa del pianoforte, contribuendo a creare un caleidoscopico nuovo mondo di suoni.

Lorenzo Jovanotti_credits Leandro Manuel Emede

Lorenzo Jovanotti – credits Leandro Manuel Emede

Domenica 1 settembre alle 21.15 in piazza d’Armi Fortezza Firmafede Lorenzo Jovanotti e Paolo Giordano in un incontro speciale pensato per il festival dal titolo L’invenzione del futuro. Non esiste invenzione che non sia anche il frutto delle visioni che altri hanno avuto prima di noi: da Magellano a Mozart, da Gabriel García Márquez a Joseph Conrad, da Albert Einstein a Jimi Hendrix, ogni creazione nuova è il prodotto complesso delle intuizioni che l’hanno preceduta. È possibile trovare una curva che colleghi quei punti e indichi la traiettoria del futuro? Jovanotti e Giordano risponderanno a questa domanda.
Sempre alle 21.15 al Teatro degli Impavidi, in anteprima per il pubblico del Festival della Mente, il regista Raphael Tobia Vogel porterà in scena Marjorie Prime, un testo che esplora il rapporto tra memoria e identità, scritto dal drammaturgo Jordan Harrison – finalista al premio Pulitzer 2015 – e prodotto dal Teatro Franco Parenti. Se esistessero tra noi i Prime, ologrammi di persone care venute a mancare, riusciremmo a relazionarci a loro come se fossero l’originale? L’Intelligenza Artificiale può soddisfare i nostri più chiari bisogni e i nostri più intimi desideri ed essere utilizzata per sconfiggere la solitudine o aiutare l’essere umano a conoscersi meglio? Se ne avessimo l’opportunità, come decideremmo di ricostruire il nostro passato e cosa decideremmo di dimenticare? Sul palco gli attori Ivana Monti, Francesco Sferrazza Papa, Elena Lietti e Pietro Micci.
Informazioni e prevendite su www.festivaldellamente.it

RP Consiglia la tappa del Jova Beach Party a Lido degli Estensi (Fe) e la festa dell’uva al Castello di Gropparello (Pc)

a cura della Redazione
Per la rubrica RP Consiglia oggi vi proponiamo la data del 20 agosto a Lido degli Estensi (Fe) del Jova Beach Party dove ci sono anche proposte turistiche di contorno e l’iniziativa di settembre al Castello di Gropparello (Pc) dove si “gioca” con la vendemmia.
LIDO DEGLI ESTENSI (FE): IL JOVA BEACH PARTY COLORA LA SPIAGGIA
quando: martedì 20 agosto 2019 – iniziative dal 18 al 28 agosto 2019
dove: Arenile – Porto Canale – Via Spiaggia - Lido degli Estensi (FE)
ingresso: a pagamento – prevendita www.ticketone.it/
info e prenotazioni: Tel. 0532783944, 3407423984 - assistenza@visitferrara.eu (Visit Ferrara)  -  Tel: 0533307030 – 3460921618 - info@visitcomacchio.it (Visit Comacchio)
sito: www.visitferrara.eu - www.visitcomacchio.it
Consorzio Visit Ferrara - Jova beach Partysintesi: per la tappa Comacchiese del Jova Beach Party. Il, il Lido degli Estensi si anima della spettacolare festa in riva al mare organizzata da Jovanotti in 15 spiagge d’Italia per i suoi 30 anni di carriera. Vari palchi, ospiti speciali, artisti, consolle per dj set e spazi per bambini dipingono di colori e musica la spiaggia vicino Comacchio per divertirsi dal pomeriggio fino a notte. Una festa unica, in cui cantare, ballare, suonare, farsi il bagno e addirittura farsi sposare da Jovanotti. Un’occasione per vivere le splendide spiagge dei Lidi di Comacchio navigare nel Parco del Delta del Po ed immergersi nelle città d’arte con Visit Comacchio e Visit Ferrara. Già dal 18 luglio, Lido degli Estensi diventa “l’ombelico del mondo” dell’estate. Il centrale Viale Carducci sarà infatti costellato dalle Luminarie parlanti di Tiziano Corbelli (l’ideatore delle luminarie dedicate a Lucio Dalla a Bologna), con le parole della famosa canzone di Lorenzo Cherubini, che si potranno ammirare fino a dicembre e saranno poi messe all’asta, allo scopo di curare le dune litoranee. In occasione del grande concerto di Jovanotti, sono state organizzate 3 Notti Bianche: il 18 agosto a tema “total white”, il 20 agosto per continuare a far festa dopo il JovaBeach Party e poi il 28 agosto, con la cena social “Green & White” su una lunga tavolata sotto le luminarie parlanti. Visit Comacchio propone pacchetti speciali, che oltre al soggiorno includono la Comacchio Museum Pass, che comprende una navigazione guidata nelle Valli di Comacchio e l’ingresso ai musei della città, come il Museo Delta Antico, la Manifattura dei Marinati e il Museo Remo Brindisi. La proposta di 2 notti è a partire da 147 euro a persona, per una settimana con trattamento BB in hotel è da 325 euro a testa, 7 notti in elegante trilocale per 4 persone sono a partire da 277 euro a persona, in quadrilocale per 7 persone il prezzo è da 252 euro.
(fonte Ella Digital)
CASTELLO DI GROPPARELLO (PC): TUTTI PER L’UVA, L’UVA PER TUTTI!
quando: ogni domenica di settembre
dove: Castello di Gropparello - Via Roma 84 - Gropparello (PC)
orario: 10-17
ingresso: Il prezzo del biglietto – a 18 euro per i bambini e a 22 per gli adulti – comprende leVisite guidate al Castello, il percorso misterioso nel bosco attraverso luoghi popolati da personaggi fantastici e perfide creature, con un’incredibile avventura al seguito di cavalieri impegnati a difendere la pace del regno, la bellissima esperienza di pigiatura dell’uva nei tini e le degustazioni di vini doc dei Colli Piacentini per gli adulti
prenotazioni: 0523855814 - info@castellodigropparello.it 
sito: www.castellodigropparello.it - www.castellodigropparelloeventi.it
Castello-di-Gropparello-vendemmia2sintesi: guardando il vino confezionato e ben disposto sugli scaffali del supermercato, molti bambini non possono nemmeno immaginare quale antica e gloriosa storia si nasconda sotto al tappo o che atmosfera gioiosa fosse in grado di sprigionare il momento della vendemmia nelle campagne abitate da nonni e bisnonni. Tutte le domeniche di settembre 2019, nel maniero appostato da secoli sulle colline piacentine, la Festa dell’Uva riporta in vita quella pratica campestre che è un simbolo di uno stile di vita dominato dall’idea del fare ma soprattutto un momento di condivisione e di divertimento dedicato ai novelli piccoli vignaioli. Saranno infatti proprio i bambini a schiacciare con i loro piedi i grappoli appena vendemmiati e a cimentarsi nella nobile attività che trasforma la fine dell’estate in uno dei periodi più divertenti dell’anno. Quella proposta dal Castello è un’esperienza unica, che unisce didattica e svago alla possibilità, con lo stesso biglietto, di visitare la maestosa fortezza e partecipare alle fantastiche avventure in costume nel Parco delle Fiabe, il primo parco emotivo d’Italia. E mentre i piccoli si cimentano nella pigiatura – sapendo che il loro premio sarà quello di portare a casa il mosto con le vinacce - i genitori soddisfano le esigenze del palato con degustazioni di vini dei Colli Piacentini abbinati a vari menu. È consigliata la prenotazione per chi volesse pasteggiare alla Taverna con il menu Festivo Settembre-Ottobre.  È altrimenti possibile improvvisare un pic-nic libero sui prati, approfittare delle strutture dedicate presso il Padiglione delle Rose (riservabili in biglietteria) o pranzare al Loco Tipico di Ristoro, magari acquistando il Cestino del Pellegrino (salumi, Torta tipica di patate, 1 panino, 1/2 lt di acqua) oppure il Cestino del Pastore (formaggi, confettura di frutta da degustazione, pane carasau, 1 panino, 1 bottiglietta d’acqua) al prezzo di 13 euro ciascuno. Nell’Enoteca è infine proposto lo sconto del 20% sull’acquisto di minimo 6 bottiglie di vino. 
(fonte Ella Digital)

 

Festival della Mente: XVI edizione. Sarzana, 30 agosto – 1 settembre 2019. Si discute del “futuro”

Riceviamo e pubblichiamo
Sedicesima edizione del “Festival della Mente” quella che si svolge a Sarzana dal 30 agosto al 1° settembre. Tema di questa edizione “il futuro”.

Festival della Mente - archivio (12)Il Festival della Mente è il primo festival europeo dedicato alla creatività e alla nascita delle idee promosso dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana con la direzione di Benedetta Marietti. La XVI edizione si terrà dal 30 agosto al 1 settembre, a Sarzana (www.festivaldellamente.it).
40 gli incontri in programma ai quali si aggiungono 20 eventi ideati appositamente per bambini e ragazzi e 6 workshop didattici nella sezione curata da Francesca Gianfranchi, un vero festival nel festival.
Un centinaio di ospiti italiani e internazionali in tre giornate indagheranno i cambiamenti, il fermento creativo e le speranze della società attraverso incontri, letture, spettacoli, laboratori e momenti di approfondimento culturale, rivolgendosi, con un linguaggio chiaro e comprensibile, al pubblico ampio e intergenerazionale che è da sempre la vera anima del festival.
Tema del 2019: il futuro.

Benedetta Marietti

Benedetta Marietti

«Il concetto di “futuro” è sempre stato importante e necessario per la mente umana – spiega Benedetta Marietti – ma acquista particolare significato in un’epoca come la nostra, densa di cambiamenti sociali, di trasformazioni tecnologiche e di incognite che gravano sul presente. Con il consueto approccio multidisciplinare, il festival si interroga sugli scenari possibili che ci attendono in campo scientifico e umanistico, senza però dimenticare che per guardare al domani bisogna conoscere il passato. E con la ferma convinzione che per immaginare il futuro che vogliamo è necessario creare e inventare una realtà nuova a partire dall’oggi. Spero che il festival, attraverso le voci competenti e appassionate dei relatori, riesca a trasmettere la convinzione che tutti noi possiamo e dobbiamo diventare “inventori del futuro”».
500 i volontari, di cui la maggior parte studenti che con passione e generosità contribuiscono a creare quel clima unico di festa che si respira nel centro storico di Sarzana durante il festival. Testimonianza del forte legame che la manifestazione ha creato con il territorio e della voglia di molti giovani di mettersi in gioco.
Biglietti: lezione inaugurale gratuita; eventi diurni e trilogia (incontri n. 6, 24, 40) €4,00; eventi serali, approfonditaMente e didatticaMente €8,00.
Informazioni e prevendite dal 17 luglio: www.festivaldellamente.it

Amalia Ercoli Finzi

Amalia Ercoli Finzi

IL PROGRAMMA
Scienziati, umanisti e artisti esploreranno in 40 incontri il tema del futuro, fulcro di questa edizione.
Apre il festival la lezione inaugurale di Amalia Ercoli Finzi dal titolo “L’esplorazione spaziale: oggi, domani e…dopodomani”. L’ingegnere aerospaziale, che da oltre venticinque anni si occupa di dinamica del volo spaziale e progettazione di missioni spaziali, ha contribuito infatti alla realizzazione di satelliti e sonde per l’esplorazione planetaria e ricoperto incarichi presso l’Agenzia Spaziale Italiana, l’Agenzia Spaziale Europea e l’International Astronautical Federation. Medaglia d’oro del Presidente della Repubblica per meriti scientifici, Ercoli Finzi ricorda che, per svelare i segreti di mondi tanto lontani da essere fino ad ora considerati irraggiungibili, servono una tecnologia esasperata, lunghi tempi di progettazione e realizzazione, finanziamenti ingenti, ma soprattutto menti visionarie. È fondamentale che le scelte future su dove e quando andare siano il frutto di uno sforzo collettivo, che non veda come protagonisti solo i paesi industrialmente avanzati.
IL FUTURO DELLA LETTERATURA, DELLA LINGUA E DELLE ARTI
Masha Gessen, una tra le più brillanti giornaliste della scena internazionale, firma del New Yorker e vincitrice del National Book Award 2017, racconta, in un dialogo con lo scrittore Wlodek Goldkorn, la nuova Russia, nazione che con un sorprendente rovesciamento è passata dall’essere il faro della sinistra internazionale a diventare il modello esemplare, in America e in Europa, del pensiero conservatore.
Come riuscire ad avere una storia d’amore durante un conflitto? Come scappare dalle bombe quando ci si ritrova orfani? Come sopportare le torture dei soldati? Il poeta e scrittore palestinese Mazen Maarouf, sul palco con lo scrittore Matteo Nucci, svela come si può fondere la quotidianità domestica con la spietata irrealtà della violenza bellica per tenersi a galla, per resistere nell’unico modo possibile: sognando, scherzando, immaginando il futuro.
StampaDalla Palestina a Israele: la scrittrice israeliana Dorit Rabinyan, in dialogo con lo scrittore Alessandro Zaccuri, riflette sui grandi ostacoli, tra cui il dialogo interreligioso, che si frappongono al raggiungimento della stabilità politica e all’interruzione della guerra fratricida tra Israele e Palestina. È possibile una convivenza pacifica tra popoli in guerra da generazioni? Quali sono le strade attualmente percorribili verso il domani?
Oggi la tecnologia è in continuo cambiamento: internet e i social media mutano nel profondo i nostri modi di comunicare e di pensare, con una velocità che la storia non ha mai conosciuto. Cosa significa questo per la lettura? È davvero a rischio estinzione o prenderà forme nuove? Lina Bolzoni, scrittrice e membro dell’Accademia dei Lincei e della British Academy, ricorda che – da Petrarca a Machiavelli, da Tasso a Montaigne – la lettura è un incontro personale, un dialogo con gli autori al di là delle barriere del tempo. 
Il linguista Andrea Moro dimostra che le regole del linguaggio non sono convenzioni arbitrarie, ma sono legate all’architettura neurobiologica del cervello: non esistono quindi lingue migliori di altre, lingue musicali o lingue stonate, né l’essere umano vede il mondo diverso a seconda della lingua che parla, come se essa fosse un filtro per i sensi e i ragionamenti.
La poesia è il futuro della parola, perché è una parola che guarda sempre al futuro. Intorno a questa affermazione dialogano due tra le voci più riconoscibili dell’attuale letteratura italiana in versi, Antonella Anedda e Alessandro Fo, sollecitati dalle domande dello scrittore Alessandro Zaccuri.
Festival della Mente - archivio (4)La produzione artistica contemporanea si è polarizzata sempre più in un rapporto tra città e periferia. Ma alla luce delle recenti emergenze ambientali e della nuova ubiquità digitale, come si diversificano gli interventi e le pratiche artistiche? La storica dell’arte Ilaria Bonacossa e l’artista Massimo Bartolini indagano le trasformazioni in corso dell’attuale panorama culturale e produttivo.
Achille e Odisseo rappresentano, secondo gli antichi, due modelli caratteriali contrapposti: il primo spontaneo e diretto, il secondo ingannevole, prudente, dai pensieri tortuosi. Achille è costantemente gettato nel presente, Odisseo invece non smette mai di pianificare il futuro, osserva lo scrittore Matteo Nucci.
Al festival partecipa anche l’Atelier dell’Errore, un laboratorio di Arti visive e performative progettato dall’artista Luca Santiago Mora per i reparti di Neuropsichiatria infantile a Reggio Emilia e a Bergamo, che in questi anni si è rivelato valido complemento all’attività clinica. Mora accompagna sul palco del festival alcuni dei ragazzi che raccontano gli animali del futuro, i prototipi di una zoologia che noi non faremo in tempo a conoscere ma che, inesorabilmente, sono già in viaggio, direzione Terra.
IL FUTURO DELLA SCIENZA
L’Intelligenza Artificiale, anche se già presente nella nostra vita, pone alcune legittime preoccupazioni: l’uso dei dati, le possibili discriminazioni, l’allineamento ai valori umani, la trasparenza, la necessità di capire come l’IA prende decisioni, l’impatto sul mondo del lavoro. Francesca Rossi, global leader dell’Intelligenza Artificiale dell’IBM, sostiene che è nostra responsabilità progettare il futuro che vogliamo, identificando per l’IA linee guida etiche che la indirizzino in direzioni benefiche per gli individui, la società, e l’ambiente.
Festival della Mente - archivio (5)La scienziata Barbara Mazzolai, direttrice del Centro di MicroBioRobotica dell’IIT di Pontedera e nella classifica internazionale delle donne più geniali della robotica, ha inventato il plantoide, primo robot ispirato al mondo delle piante che potrà trovare impiego in numerosi ambiti, dall’esplorazione spaziale al monitoraggio dell’ambiente. A Sarzana racconta perché, per riuscire a immaginare un futuro ecosostenibile, è necessario che biologia e tecnologia procedano insieme nell’indagare i misteri della natura.
Ciò che mangiamo influenza la nostra salute: di questo la scienza è certa. Ma quale modello alimentare sia più efficace per restare sani e vivere a lungo è argomento di discussione e spesso di confusione; il chimico Dario Bressanini e la nutrizionista Lucilla Titta dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano mettono in guardia sulle bufale delle mode alimentari, che offrono soluzioni semplici, ma non poggiano su solide basi scientifiche.
Il neuropsichiatra e neuroscienziato Edward Bullmore dell’Università di Cambridge spiega il nesso esistente fra infiammazione e depressione, dimostrando come e perché l’infiammazione può rientrare tra le cause della depressione. Quali fattori di rischio conosciuti, come lo stress sociale, possono causare infiammazioni? In quale prospettiva futura si potranno utilizzare nuove medicine antinfiammatorie per il trattamento della depressione?
L’idea del male ha origini lontane, si è integrata con la storia dell’uomo sulla Terra, ma oggi, osserva Valter Tucci, direttore del laboratorio di genetica ed epigenetica del comportamento dell’IIT, possediamo gli strumenti per trattare il male come un fenomeno biologico. Possiamo identificare porzioni specifiche di DNA che influenzano le nostre peggiori azioni: conoscere la biologia dei comportamenti è una delle priorità nel futuro della nostra specie.
Ora che tutte le vette sono state scalate e i poli esplorati, quali nuovi obiettivi e quali sfide attendono i pionieri del futuro? Risponde a questa domanda la matematica, fisica e glaciologa svedese Monica Kristensen, una delle più note esploratrici polari nordeuropee e prima donna a ricevere la medaglia d’oro della Royal Geographical Society. Oggi esistono misteri da risolvere – come la ricostruzione del tragico destino del grande eroe polare Roald Amundsen, scomparso nel tentativo di ritrovare l’equipaggio del dirigibile Italia – intere aree al di sotto degli oceani ancora da esplorare e lo Spazio da indagare, con la speranza di trovare altre forme di vita: un sogno destinato agli esploratori del futuro.
“Alla ricerca dell’immortalità” è il titolo dell’incontro con lo scrittore, fotografo e regista Alberto Giuliani, che accompagna il pubblico in un viaggio nel futuro, alla scoperta della scienza che spera di vincere la morte: dagli astronauti della NASA che simulano la vita su Marte alla ricerca genomica in Cina, dai laboratori di crioconservazione umana e di clonazione ai padri della robotica umanoide.

Festival della Mente (5) - archivio Foto di Grazia Lissi

Foto di Grazia Lissi

IL FUTURO DELL’AMBIENTE
Il riscaldamento climatico, la deforestazione, l’urbanizzazione selvaggia e lo sfruttamento indiscriminato delle risorse, alimentati dai nostri attuali modelli di sviluppo e di consumo, hanno già ridotto la biodiversità di un terzo. Il filosofo della scienza Telmo Pievani lancia una sfida: provare a immaginare come sarebbe la Terra senza la pervasiva presenza dell’uomo, per ritrovare la consapevolezza della nostra fragilità.
Fragments of Extinction è un progetto dell’artista interdisciplinare, compositore e ingegnere del suono David Monacchi, che sta conducendo una ricerca sul patrimonio dei suoni delle foreste primarie equatoriali. Raccoglie registrazioni che restituiscono, fissandolo nel tempo, il linguaggio sonoro di un pianeta che rotola verso la sesta estinzione, per accrescere la coscienza ecologica pubblica e sperare di salvare così quanti più ecosistemi possibili. L’incontro è completato dalla proiezione del film di Monacchi Dusk Chorus.
Nel corso della sua storia, il clima del nostro pianeta è passato attraverso grandi cambiamenti, alternando glaciazioni globali con epoche molto più calde, pur mantenendo una sostanziale stabilità che ha permesso la presenza della vita da almeno tre miliardi e mezzo di anni. Quali cambiamenti sono avvenuti in passato e come influiscono sull’ambiente naturale e sulla società? E soprattutto, quale tipo di clima ci aspettiamo nel futuro? Sul palco del festival, per proporre soluzioni a questi pressanti interrogativi, sale Antonello Provenzale, direttore dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR.
Qualche decina di anni fa il futuro era rappresentato dalla plastica, che ha velocemente sostituito i materiali tradizionali e ha contribuito in maniera decisiva a creare nuovi mercati, rivoluzionando il nostro modo di vivere e di consumare. Oggi, però, siamo tutti preoccupati per i problemi ambientali legati alla sua produzione, al suo utilizzo e al suo smaltimento: le bioplastiche possono rappresentare una soluzione efficace per il nostro futuro? Si confrontano sul tema il chimico Marco Ortenzi e il biologo Marco Parolini.
Negli ultimi decenni si osservano tendenze quali l’abbandono di milioni di ettari di aree rurali, problemi di inquinamento e di riscaldamento climatico, scarsa qualità e quantità delle risorse alimentari. È quindi necessaria, spiega il presidente del Comitato scientifico del Programma Mondiale della FAO sul patrimonio agricolo Mauro Agnoletti, una nuova visione che realizzi un equilibrio fra aree urbane e rurali, anche per far fronte alla crescita della popolazione. L’Italia può giocare un ruolo importante proponendo la propria cultura in materia di qualità dei prodotti agroalimentari e del patrimonio paesaggistico e ambientale.

FdM2018_ph Francesco Tassara

ph Francesco Tassara

IL FUTURO DELLA SOCIETÀ E DELL’INDIVIDUO 
Il Festival della Mente indaga le questioni più attuali del presente e del futuro: non poteva mancare una riflessione sugli oltre 70 milioni di rifugiati e sfollati, che spesso si muovono insieme a migranti economici lungo rotte controllate da trafficanti o attraverso zone di conflitto. Povertà, ineguaglianze e cambiamenti climatici rendono la situazione ancora più complessa. Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati dal 2016, risponde agli interrogativi più pressanti: è possibile offrire soluzioni a questi fenomeni in modo concreto, organizzato e rispettoso del diritto internazionale? È possibile parlare di rifugiati senza che il discorso sia strumentalizzato dalla politica? Come rispondere agli esodi forzati di milioni di persone? La solidarietà esiste ancora? 
Esattamente trent’anni fa cadeva il muro di Berlino e, sulle sue macerie, si è ingenuamente celebrata la “fine della storia”, con il trionfo delle democrazie liberali e del capitalismo, secondo un progresso ritenuto lineare e senza contraddizioni. Ma adesso ci sembra di sporgerci su una nuova frattura della storia, osserva il direttore del Censis Massimiliano Valerii. Quando la storia si rimette in moto riecheggia il clangore delle armi: come saremo in futuro, fra trent’anni?
Bertrand Badré, che è stato managing director della World Bank e chief financial officer del World Bank Group, sostiene che la finanza non è un nemico perché di per sé non è né buona né cattiva. È uno strumento, la più potente delle forze meccaniche che quando imbocca la strada sbagliata produce esiti rovinosi ma può avvantaggiare tutti se controllata e gestita con responsabilità. 
Il sociologo Stefano Laffi spiega come si aiuta una generazione a riscrivere il futuro. Parlare con pessimismo della crisi provoca nei giovani paura, disincanto e cinismo; rifugiarsi nella celebrazione dei fasti antichi, di contro, non serve a nulla sul piano concreto. Che fare? Occorre rompere il ricatto del presente, imparare a immaginare, esercitare il possibile al posto dell’esistente.
L’architetto e ingegnere Carlo Ratti – considerato da Wired una delle 50 persone che cambieranno il mondo, copresidente del World Economic Forum Global Future Council su Città e Urbanizzazione e special advisor presso la Commissione Europea su digitale e smart cities – spiega la grande rivoluzione odierna nel campo dell’architettura e del design, che vede affermarsi sempre più un modello progettuale partecipativo e collaborativo con idee sviluppate dal basso, più che imposte dall’alto.
L’amore resiste al tempo e vorrebbe non morire mai. Ma l’amore che sa durare non è forse un amore impossibile? Lo psicoanalista Massimo Recalcati si inoltra nel labirinto della vita amorosa e indaga il miracolo dell’amore, il sentimento più misterioso di tutti.
Dalle moderne guerre di religione agli attuali rigurgiti fondamentalisti il dialogo tra le fedi si è sempre mostrato irto di difficoltà, ricorda il filosofo della religione Roberto Celada Ballanti. Oggi la multiculturalità impone relazioni tra etnie, visioni del mondo e religioni, determinando confronti – che spesso diventano scontri – e la globalizzazione ridisegna gli assetti planetari: occorre un paradigma dialogico che superi il concetto di tolleranza, inadeguato a fronteggiare le sfide del terzo millennio.
L’epistemologa Luigina Mortari sottolinea come, con il venire al mondo, siamo chiamati alla responsabilità ontologica di avere cura della vita. Poiché all’essere umano non è data sovranità sulla sua esperienza ma sempre è dipendente da altro, il prendersi a cuore la vita non può che attualizzarsi nell’avere cura di sé, degli altri e del mondo.

Alessandro Barbero_FDM 2018_ph laura pietra

Alessandro Barbero – ph laura pietra

LA TRILOGIA
Attesissimi, come ogni anno, i tre appuntamenti con lo storico Alessandro Barbero, che chiude ciascuna delle serate del festival con le sue lezioni in Piazza Matteotti. Il ciclo quest’anno è dedicato alle rivolte popolari nel Medioevo, che hanno cambiato il corso della storia. Venerdì si parla dei Jacques, i contadini dell’Île-de-France, che, a metà del 1300, a causa delle continue disfatte che i nobili francesi riportavano nella guerra dei Cent’Anni, si ribellarono al dovere di mantenerli con il loro lavoro. Sabato è la volta dei Ciompi fiorentini, che nel 1378 occuparono le piazze della città per ribadire il loro diritto a essere coinvolti direttamente nel governo della città. Si chiude domenica con la rivolta dei contadini inglesi del 1381, gli ultimi a essere liberati, in Europa, dalla servitù della gleba.

Lorenzo Jovanotti_credits Leandro Manuel Emede

Lorenzo Jovanotti – credits Leandro Manuel Emede

EVENTI SERALI
Non esiste invenzione che non sia anche il frutto delle visioni che altri hanno avuto prima di noi: da Magellano a Mozart, da Gabriel García Márquez a Joseph Conrad, da Albert Einstein a Jimi Hendrix, ogni creazione nuova è il prodotto complesso delle intuizioni che l'hanno preceduta. È possibile trovare una curva che colleghi quei punti e indichi la traiettoria del futuro? Rispondono a questa domanda, in un incontro speciale pensato per il festival, Lorenzo Jovanotti e Paolo Giordano. 
L’attore Umberto Orsini, che calca le scene da ormai sessant’anni e ha lavorato con Fellini, Visconti, Zeffirelli e Ronconi, pensa sempre al teatro come a un eterno presente, come a un futuro che si costruisce osando. È quanto spiega nel dialogo con lo scrittore Paolo Di Paolo, mentre ripercorre la sua carriera e pensa a come si crea il futuro in scena: nella scelta dei testi, nell’interpretazione, nel dialogo con la platea e nella costruzione del pubblico.  
In anteprima per il pubblico del Festival della Mente, il regista Raphael Tobia Vogel porta in scena Marjorie Prime, un testo che esplora il rapporto tra memoria e identità, scritto dal drammaturgo Jordan Harrison – finalista al premio Pulitzer 2015 – e prodotto dal Teatro Franco Parenti. Se esistessero tra noi i Prime, ologrammi di persone care venute a mancare, riusciremmo a relazionarci a loro come se fossero l’originale? L’Intelligenza Artificiale può soddisfare i nostri più chiari bisogni e i nostri più intimi desideri ed essere utilizzata per sconfiggere la solitudine o aiutare l’essere umano a conoscersi meglio? 
Se ne avessimo l’opportunità, come decideremmo di ricostruire il nostro passato e cosa decideremmo di dimenticare? Sul palco gli attori Ivana Monti, Francesco Sferrazza Papa, Elena Lietti e Pietro Micci.
La Bandakadabra, estrosa formazione di fiati e percussioni, si cimenta in uno spettacolo comico-teatral-musicale dai toni vagamente surreali e dadaisti, che spazia dalle atmosfere western e dalle colonne sonore di Ennio Morricone ai brani dei Beatles, diventando occasione per riflettere ironicamente sulla tossicità degli smartphone e sulla sfortunata vita amorosa dei musicisti di “insuccesso”.
La musica, il teatro e la letteratura vivono del tempo e nel tempo, ma sanno rovesciarne la percezione.
Beatrice Venezi, tra i più giovani direttori d’orchestra d’Europa, incontra l’attore Gioele Dix: insieme ai Solisti di Milano Classica, confrontano i loro artisti più amati e provano a immaginare un futuro per il loro mestiere.
Due esploratori del suono, il pianista improvvisatore e compositore Cesare Picco e il musicista e dj Alessio Bertallot danno vita, sul palco, a uno speciale viaggio tra i brani iconici della dj culture, affiancata alla forza evocativa del pianoforte, per creare un caleidoscopico nuovo mondo di suoni.
L’esplorazione polare è il tema dell’incontro con lo storico Paolo Colombo e il disegnatore Michele Tranquillini, che ripercorrono la storia di Ernest Henry Shackleton e della sua impresa di attraversamento a piedi dell’Antartide. Le parole di Colombo e gli acquerelli disegnati dal vivo di Tranquillini fanno rivivere questa avventura e rispondono a una domanda importante: cosa significa essere eroi?

FESTIVAL DELLA MENTE_PROGRAMMA

Prato Film Festival, rassegna internazionale dall’8 all’11 maggio

Riceviamo e pubblichiamo

LocandinaSi tiene, dall’8 all’11 maggio, la settima edizione del Prato Film Festival, rassegna internazionale – a ingresso gratuito fino a esaurimento posti – di lungometraggi e cortometraggi ideata e diretta dal regista Romeo Conte con la Events Production e dedicata alla commedia, che si svolgerà per le proiezioni presso il Teatro Gabriele D’AnnunzioConvitto Nazionale Statale Cicognini (piazza del Collegio 13) grazie all’apporto della Dirigente Scolastica Giovanna Nunziata, mentre gli incontri con registi e attori si terranno ogni pomeriggio presso il Dek Bistrò (Piazza delle Carceri).
Le serate del festival saranno presentate dall’attore Piero Torricelli, mentre la serata di giovedì 9 maggio, sarà presentata dall’attore Luca Calvani.
La Giuria sarà composta dagli studenti del Convitto Nazionale Statale Cicognini, presieduti dalla Preside, Giovanna Annunziata.
Il programma del festival prevede quattro sezioni di cortometraggi in concorso: Diritti Umani, Mondo Corto Fiction e Mondo Corto Doc (Sezione internazionale) e Corto Italia.
Qui il programma completo: http://www.pratofilmfestival.it/programma/

roberto pedicini

Roberto Pedicini

Tra i lungometraggi proiettati, la sera di esordio del festival, mercoledì 8 maggio, “Due piccoli italiani”, di e con Paolo Sassanelli, con Marit Nissen, che saranno presenti al festival e che riceveranno il Premio Prato Film Festival.
Giovedì 9 maggio alle ore 21:00 la proiezione del documentario “Un paese di Calabria”, diretto a quattro mani da Shu Aiello e Catherine Catella, che sarà presentato dalla produttrice Serena Gramizzi, film incentrato sulla città di Riace e sul suo sindaco, Mimmo Lucano. La proiezione sarà preceduta, alle ore 17:00 da un Incontro con il pubblico della produttrice Serena Gramizzi.
Venerdì 10 maggio, alle ore 17:00 Roberto Pedicini, doppiatore ufficiale di tante star hollywodiane, da Jim Carrey a Kevin Spacey, da Javier Bardem a Ralph Fiennes, ma anche Gatto Silvestro e Pippo, terrà un incontro, con Christian Iansante, alla presenza di pubblico e studenti, incentrato proprio sul doppiaggio. La serata si apre quindi alle ore 21:00 alla presenza del regista Alessandro Pondi, per la proiezione del suo lungometraggio di esordio, “Chi m’ha visto?”, commedia del 2017 con protagonisti Pierfrancesco Favino, Giuseppe Fiorello, Sabina Impacciatore, Maurizio Lombardi e molti cantanti nel ruolo di se stessi, da Max Pezzali a Jovanotti, da Elisa e Paola Turci a Gianni Morandi. É la storia di Martino Piccione, talentuoso musicista pugliese che lavora come chitarrista per i più famosi cantanti italiani e internazionali, ma sempre all’ombra dei riflettori. Ossessionato dalla conquista della fama, decide di sparire per attirare su di sé l’attenzione dei media…

ivano marescotti

Ivano Marescotti

La mattina di sabato 11 maggio, la proiezione di “Michelangelo infinito”, diretto da Emanuele Imbucci,  con  Enrico Lo Verso e Ivano Marescotti – che sarà presente alla proiezione, film prodotto da Sky e Magnitudo film. Il pomeriggio dell’ultima giornata del festival vedrà un Incontro con il Cinema dedicato alla fortunata serie di Sky “I delitti del Bar Lume”, diretta da Roan Johnson, alla presenza di gran parte del cast, da Lucia Mascino a Atos Davini da Marcello Marziali e Massimo Paganelli all’attrice toscana Enrica Guidi, già in Celebrity Masterchef.
Durante la serata finale di gala del festival, a partire dalle ore 21:00 saranno ospiti proprio gli interpreti della serie, che riceveranno il Premio Prato Film Festival. Tra gli altri ospiti premiati, Rachele Risaliti, Miss Italia 2016 e Roberta D’Orsi, Miss Cinema Toscana 2017.
Il Prato Film Festival da sempre omaggia due grandi sceneggiatori del cinema e della commedia: Piero De Bernardi, nato proprio a Prato, e il fiorentino Leo Benvenuti, intitolando a loro il Premio Miglior Sceneggiatura.

enrica guidi

Enrica Guidi

Con questo progetto – sottolinea il direttore artistico Romeo Contesi vuole realizzare un evento di carattere internazionale che possa dare visibilità e pregio a tutti i talentuosi autori che oggi rappresentano il Cinema. Fondamentali in questa chiave gli incontri tra i personaggi del cinema già affermati e le nuove generazioni: il Prato Film Festival vuole essere una linea di confronto, visione e dibattito che arricchiscono tutti e soprattutto fare visitare ai nostri ospiti i luoghi che Prato la rendono importante in tutto il mondo: il Cineporto, il Museo del Tessuto, Pecci Museo d’Arte Contemporanea, la Pinacoteca dei Palazzo Pretorio, il Museo del Duomo, la Galleria di  Palazzo Alberti e  Palazzo Datini”.
Il festival si avvale del patrocinio della Provincia di Prato, Comune di Prato e Confcommercio Pistoia e Prato ed è realizzato in collaborazione con il Convitto Nazionale Statale Cicognini, Comune di Prato Assessorato alla Cultura e Assessorato alle Attività Produttive, oltre che con il Lions Club Prato Datini. I premi sono realizzati da Camilla Bacherini.
Per maggiori informazioni: www.pratofilmfestival.it info@pratofilmfestival.it – tel. 05741940224

Danila Satragno: a Lodi Vecchio e Milano le ultime novità del Vocal Care

rubrica a cura di Fabrizio Capra

locandina one day seminarDomenica 13 gennaio dalle ore 10 alle ore 18, al centro Vocal Care “MDVoice di Lodi Vecchio (Via della Pace, 4), Danila Satragno, Vocal Coach di alcuni tra i più grandi artisti della musica italiana (Jovanotti, Giuliano Sangiorgi, Orella Vanoni, Arisa, Annalisa e molti altri ancora), terrà il “ONE DAY SEMINAR”, seminario sul suo esclusivo metodo Vocal Care. L’evento è aperto al pubblico e rivolto a chiunque voglia apprendere le ultime novità del Vocal Care, l’unico metodo scientifico per la cura della voce che integra l’insegnamento delle tecniche vocali con quello della gestione delle emozioni che influenzano la performance. Per partecipare è necessario iscriversi chiamando il numero 3394212499.
locandina masterclassVenerdì 25 e sabato 26 gennaio dalle ore 10 alle ore 18, presso la sede Vocal Care “Casa Della Musica di Milano (Corso Buenos Aires, 41), Danila Satragno insegnerà al “MASTER DI FORMAZIONE PER VOCAL BUILDER”. Nel corso dei due incontri, la Vocal Coach illustrerà il metodo Vocal Care da lei ideato, affiancata da molti professionisti del settore tra cui il celebre foniatra Franco Fussi, la nutrizionista Gigliola Braga e la dottoressa Veronica Vismara, che interverranno per fornire ai futuri insegnanti le informazioni utili ad integrare le conoscenze del mondo della voce e della musica. Per partecipare è necessario iscriversi chiamando il numero 345.5509790. Questa masterclass è l’unico corso italiano ufficiale per imparare il metodo Vocal Care e per poter diventare Centro Vocal Care riconosciuto. Attualmente le sedi Vocal Care ufficiali sono a Savona (Via Paleocapa 25), a Lodi Vecchio (“MDVoice” di Daniela Magnani – Via della pace, 4) e a Treviso (“Vocalmente” di Elisa Meo – Via Reginato, 49).
COP_satragno_tu_sei_la_tua_voce.inddCantante, musicista e Vocal Coach, Danila Satragno è anche autrice di TU SEI LA TUA VOCE (Sperling & Kupfer), il suo nuovo libro scritto insieme al mental coach numero uno in Italia Roberto Re e introdotto da Manuel Agnelli (Afterhours), disponibile in tutte le librerie e in formato e-book dal 23 ottobre. TU SEI LA TUA VOCE” è un testo che rivela e insegna le tecniche di due grandi maestri che hanno cambiato la vita a migliaia di persone.
«Ho dedicato la mia vita allo studio e alla ricerca dei colori della voce – afferma Danila Satragno – ho scritto questo libro per portarvi con me nel magico viaggio alla scoperta del pianeta voce e dei suoi mille segreti. Il fascino di una bella voce ha un potere immenso, con la forza della comunicazione potrete essere vincenti nella vita, nel lavoro, in famiglia e in amore».
Il metodo Vocal Care di Danila Satragno, unico ed esclusivo, insegna ad usare la voce in tutte le sue potenzialità e possibilità espressive. Utilizzato da migliaia di professionisti del canto e del parlato, si rivolge a un pubblico molto ampio, sia di esperti che di amatori.
«Questo metodo mi ha fatto scoprire molte cose sulla mia voce, mi ha aperto un mondo ancora tutto da esplorare – afferma il leader degli Afterhours Manuel Agnelli – mi ha ridato la gioia di cantare. L’energia, il linguaggio, il coraggio».

danila satragno_bLa voce può far innamorare. È il caso di attori e doppiatori che stregano i nostri sensi al ci­nema, oppure di cantanti che riescono a far vibrare le corde più profonde del nostro ani­mo. Questo libro svela che in realtà ognuno di noi può migliorare la propria voce e renderla un’alleata straordinaria per trasmettere emo­zioni, sicurezza, personalità e fascino nella nostra vita privata e professionale. Il segreto è un metodo esclusivo testato da migliaia di persone che cura, potenzia e libera la voce fino alla sua massima espressività e insieme in­segna a gestire le emozioni e lo stress per comunicare al proprio interlocutore o a un’intera platea quello che più desideriamo, parlando o cantando.
Danila Satragno, Vocal Coach delle star che per la profondità e la completezza del suo metodo ama definirsi “Vocal Builder”, e Roberto Re, mental coach numero uno in Italia, hanno unito le loro esclusive com­petenze per trasformare per sempre la nostra voce e farci ottenere risultati eccezionali nelle relazioni quotidiane (con il partner, con i figli, con i colleghi), in pubblico (dall’assemblea condominiale alla presentazione di un proget­to di lavoro, a un’aula scolastica), su un palco (come nel caso di veri professionisti quali atto­ri, cantanti, presentatori, deejay).
Il Vocal Care, l’unico metodo scientifico per la cura della voce, ideato da Danila Satragno, e le tecniche di gestione emotiva e di focalizzazione di Rober­to Re, forniscono per la prima volta in questo libro i segreti per un cambiamento radicale e sorprendente delle nostre capacità vocali e del nostro potere di sedurre, convincere, coinvol­gere, incantare tutti coloro che ci ascoltano.
Il libro è completato da risorse video gratuite sul sito www.vocalcare.it.
Danila Satragno, can­tante, musicista e vocal coach, lavora con gran­dissimi artisti, tra cui Jovanotti, Giuliano Sangiorgi, Ornella Vanoni, Giusy Ferreri, Biagio Antonacci, Arisa, Annalisa, Ghali e moltissimi altri. Docente di canto jazz e pop al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, è stata coach ad Amici X-factor. La sua lunga esperienza di Vocal Coach per professionisti e per giovani ta­lenti l’ha portata a elaborare l’esclusivo metodo Vocal Care®, utilizzato anche da molti attori e doppiatori.  Ha già pubblicato “Voglio cantare” e “Accademia di canto” per Sperling & Kupfer.
La sede Vocal Care “MDVoice”, diretta dalla Vocal Coach Daniela Magnani, nasce nel 2011 e 2017 viene riconosciuto come unico centro Vocal Care della provincia di Lodi. Il centro propone lezioni di canto individuali e collettive, nonché incontri con professionisti che aiutano i giovani allievi ad ampliare le loro conoscenze nel mondo della voce e più in generale della musica. Per informazioni si può consultare il sito www.mdvoicelodi.com o chiamare al numero 339.4212499.

Tiromancino: dal 21 gennaio nei teatri italiani con “Fino a qui – Tour”

rubrica a cura di Fabrizio Capra

tiromancino_locandina tourAl via dal 21 gennaioFINO A QUI – TOUR”, il tour teatrale dei Tiromancino con la loro inconfondibile forza e la sensibilità cantautorale di Federico Zampaglione.
I Tiromancino sono pronti a regalare al pubblico un imperdibile spettacolo presentando live, in una versione unica e originale, il loro ultimo progetto discografico “Fino a qui”, prodotto da Trident Music, ed eseguendo molti celebri brani del loro repertorio.
Per la prima volta, infatti, Federico Zampaglione e la sua band saranno accompagnati dall’Ensemble Symphony Orchestrauna delle orchestre più conosciute nel panorama artistico nazionale che vanta anche la collaborazione con numerosi artisti di fama internazionale (Sting, Kylie Monogue, Robbie Williams, Sam Smith, Luis Bacalov e molti altri). L’orchestra è diretta dal Maestro Giacomo Loprieno.
Inoltre, per il concerto di Bologna, previsto il 26 gennaio al Teatro Manzoni, salirà sul palco il cantautore Luca Carboni che ha duettato con Federico Zampaglione nel brano

5r7a4274_ph stefania rosin_b

ph stefania rosin

Imparare Dal Vento”, contenuto del disco “Fino A Qui”.
Sul palco: Federico Zampaglione (voce e chitarra), Antonio Marcucci (chitarra elettrica), Francesco “Ciccio” Stoia (basso), Marco Pisanelli (batteria e percussioni) e Fabio Verdini (pianoforte e tastiere).
Queste le date del tour “Fino a qui”:
sabato 19 gennaio – Pala Riviera di SAN BENEDETTO DEL TRONTO (data zero)
lunedì 21 gennaio – Teatro Verdi di FIRENZE
sabato 26 gennaio – Teatro Manzoni di BOLOGNA – ospite LUCA CARBONI
domenica 27 gennaio – Teatro Colosseo di TORINO
lunedì 28 gennaio – Teatro Civico di LA SPEZIA
giovedì 31 gennaio – Teatro Augusteo di NAPOLI
domenica 3 febbraio – Teatro Arcimboldi di MILANO
lunedì 14 febbraio – Teatro Nuovo di MARTINA FRANCA (TA)
lunedì 1 luglio – Cavea Auditorium Parco della Musica di ROMA
I biglietti dei concerti sono disponibili in prevendita sul sito di Ticketone.
RTL 102.5 è la radio media partner ufficiale del tour.

federico zampaglione_foto di leandro manuel emede_b

foto di leandro manuel emede

L’album “Fino a qui” (Sony Music Italy), attualmente disponibile nei negozi tradizionali, in digital download e su tutte le piattaforme streaming, è composto da 4 brani inediti (tra cui la hit “Noi Casomai”) e 12 tra le canzoni più significative della band risuonate, riarrangiate e reinterpretate da Federico Zampaglione insieme a grandi nomi della musica italiana!  Prodotto e arrangiato da Federico Zampaglione e Antonio Marcucci, l’album vanta la partecipazione di Jovanotti, Alessandra Amoroso, Tiziano Ferro, Biagio Antonacci, Giuliano Sangiorgi, Elisa e Mannarino, Alborosie, Fabri Fibra, Thegiornalisti, Calcutta, Luca Carboni. Presente nel disco anche un cameo della piccola Linda, figlia di Federico.