Estate napoleonica all’Isola d’Elba

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foto R. Ridi
Anche a luglio eventi e attività che attraverseranno l’isola dell'Imperatore. Da Uffizi Diffusi ai percorsi naturalistici lungo le tracce di Napoleone, continuano le iniziative dedicate al bicentenario.

Prosegue anche a luglio il calendario di eventi e attività organizzate per celebrare il bicentenario dell’Imperatore tra percorsi animati, esposizioni, incontri, teatro di strada. Tra le iniziative del programma, Uffizi diffusi e un ricco palinsesto realizzato in collaborazione con associazioni europee e territoriali che accresce ulteriormente l’offerta turistica dell’Elba, cuore dell’Arcipelago Toscano e Riserva MAB Unesco, rinomata per le sue 200 spiagge, la natura incontaminata e un ricco patrimonio storico-culturale.
COMUNE DI PORTOFERRAIO
Gli Uffizi Diffusi partono dall’Elba con una mostra su Napoleone presso la Pinacoteca Foresiana. Nel segno di Napoleone. Gli Uffizi Diffusi all’Isola d’Elba aprirà al pubblico a partire da venerdì 9 luglio: un’occasione unica per godere dei tesori degli Uffizi e conoscere meglio una figura centrale della storia dell’Europa moderna che con la Toscana, e in particolare con l’Isola d’Elba, ebbe un legame profondo.
Venerdì 16 e 23 luglio, con ritrovo davanti alla Palazzina dei Mulini, residenza di Napoleone  Bonaparte, si svolgerà la visita animata Paolina – la regina dei fronzoli: guidati dai protagonisti storici che hanno animato la scena elbana durante il soggiorno dell’Imperatore sull’isola, gli ospiti saranno accompagnati lungo il centro storico di Portoferraio e, partendo da un pretesto curioso, scopriranno aneddoti e curiosità della città napoleonica.
Prosegue il percorso fotografico L’Isola dell’Imperatore lungo la Salita Napoleone e il piazzale antistante la Palazzina dei Mulini; durante il corso dell’estate, presso il Chiostro del centro culturale De Laugier, si terranno invece incontri con autori elbani e non alla scoperta di Napoleone.

COMUNE DI MARCIANA
NAPOLEONE 2021 – Viaggio nel Tempo
: prendono ispirazione dallo spirito innovativo e rivoluzionario di Napoleone Bonaparte gli itinerari outdoor che si svolgeranno sui sentieri e nei luoghi visitati dall’Imperatore francese (tra i borghi montani di Marciana e Poggio e nelle frazioni costiere di Procchio e Pomonte). Un’esplorazione del territorio per ritrovare il piacere della libertà tra storia, arte, musica e teatro nel pieno rispetto delle norme vigenti di prevenzione Covid-19. 
Tra gli itinerari storico-ambientali con cicli di escursioni guidate nei luoghi napoleonici fino a ottobre quelli che da Marciana conducono al Santuario della Madonna del Monte e a Serraventosa con vista sulla Corsica; e da Marciana al Santuario di San Cerbone e alla Fonte di Napoleone a Poggio.
Per la sezione “Mostre ed Esposizioni”, il programma del Comune di Marciana propone tre eventi artistici fortemente legati al territorio. Inaugurate a giugno, proseguono le esposizioni di Luigi Ontani al Museo Archeologico e Silvano Nano Campeggi che immagina attraverso i suoi disegni il mito dell’imperatore e le sue donne. L’Imperatore a piccolo punto è invece il titolo della mostra che espone il minuzioso e paziente lavoro della talentuosa tessitrice Caterina Farina Cavina (nata alla fine del 1800): una selezione di arazzi ricamati a piccolo punto che narrano la vita dell’Imperatore e il suo esilio all’isola d’Elba.

Numerosi gli incontri dedicati alla figura dell’Imperatore: venerdì 2 luglio appuntamento con Isabella Zolfino e Le riforme portate all’Elba da Napoleone circa le norme di igiene pubblica; venerdì 9 luglio si terrà l’incontro con Gemma Messori dal titolo Il destino è stato più forte di me. Inquietudini, passioni, vittorie e sconfitte di Napoleone Bonaparte; lunedì 12 luglio Gloria Peria ci guiderà alla scoperta de La produzione del vino nel periodo napoleonico.
Spazio a teatro e cinema con tre momenti di storia napoleonica a Marciana: dal teatro di strada che propone un percorso a ritroso nel tempo nelle vie del borgo; all’appuntamento di venerdì 16 luglio con lo spettacolo teatrale dei Tappezzieri Procchio; si intitola L’esilio dell’aquila il documentario del regista elbano Stefano Muti che verrà proiettato a Marciana e Pomonte durante i mesi di luglio e agosto.

COMUNE DI MARCIANA MARINA
Proseguono i percorsi animati a cura di Giuliano Soldi e Tatiana Segnini intitolati La fornaia dell’Imperatore: prossimi appuntamenti il 7, 14, 21 e 28 luglio per rivivere la grande storia attraverso il racconto dei personaggi napoleonici che guideranno gli ospiti lungo le vie di Marciana Marina.
È possibile, inoltre, visitare la mostra documentaria Echi Napoleonici a Marciana Marina e ammirare le opere fotografiche ed artistiche esposte lungo le vie del paese insieme a Umberto Mazzantini, punto di riferimento per quanto riguarda la natura e le vicende dell’isola.
Continuano i lunedì napoleonici con due incontri: il 5 luglio presentazione del romanzo napoleonico di Federica Nardo, Mare (Ianieri Edizioni 2019); il 19 luglio appuntamento con Napoleone botanico e archeologo insieme a Gloria Peria e Leonello Balestrini.

PNAT – PARCO NAZIONALE DELL’ARCIPELAGO TOSCANO
Da non perdere la visita animata Fortunata… ma non troppo! La fornaia di Napoleone a Pianosa. Un vero e proprio viaggio nel tempo fino al 1821, anno della morte di Napoleone, lungo le vie del borgo di Pianosa. Un personaggio dell’epoca realmente vissuto accompagnerà i partecipanti, nei panni di futuri coloni dell’isola, nella visita al paese che non c’è e che attende di essere riabitato, raccontando la storia e le curiosità del tempo con ironia e leggerezza. Le visite del mese: 2 luglio – alba e tramonto, 9 luglio – alba e tramonto, 11 e 25 luglio – ore 15:00.
Il calendario delle iniziative è costantemente aggiornato sul sito www.visitelba.info

Isola d’Elba: il passaggio delle balene a Capo Sant’Andrea

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Quando si pensa a questi mammiferi giganti, si immagina che vivano per lo più nell’oceano, lontano dalle coste europee. In realtà, le balene vivono anche nel Mar Mediterraneo e a Capo Sant’Andrea, nell’estremità nord-ovest dell’Isola d’Elba, c’è un’alta probabilità di avvistarle.

Gli occhi più “allenati” le riconoscono subito: le balene, caratterizzate da dorsi grigi o marrone scuro e una pinna dorsale, emergono improvvisamente e galleggiano sulle onde increspate quasi come sottomarini, per poi scomparire altrettanto velocemente nel mare. Quando le balenottere comuni fanno la loro comparsa nella parte settentrionale del Mar Mediterraneo, davanti alle coste della Toscana e della Liguria, significa che nell’emisfero settentrionale sta arrivando l’estate. Infatti le balenottere frequentano l’Alto Tirreno/Mar Ligure in tarda primavera estate fino all’inizio dell’autunno, perché è proprio in questa stagione che masse d’acqua ricche di sali nutritivi risalgono dalle profondità e, grazie alla luce solare, sviluppano grandissime quantità di fitoplancton, delle micro-alghe grazie alle quali aumenta anche il krill, termine utilizzato dai biologi per i minuscoli crostacei somiglianti a gamberetti che si cibano di fitoplancton e di cui le balene vanno ghiotte. Infatti questi piccoli crostacei sono l’alimento principale delle balene: un esemplare adulto necessita di due tonnellate di krill ogni giorno le balene riescono a rintracciarlo anche a più di 100 metri di profondità. Con un’incredibilità agilità, questi mammiferi, che possono raggiungere fino a 20 metri di lunghezza, cominciano a girare intorno alla loro preda e una volta radunato un grosso branco di krill, lo mangiano con la loro enorme bocca.

Ma perché proprio Capo Sant’Andrea?
Che le balenottere comuni vengano avvistate in gran numero davanti all’Isola d’Elba e in particolar modo a Capo Sant’Andrea ha a che fare con la loro migrazione. Quando in primavera si spostano dalle acque del Mediterraneo meridionale dove passano l’inverno, verso nord, seguono una determinata corrente lungo la costa tirrenica. Davanti all’Isola d’Elba questa corrente si divide: un ramo si dirige a est, passando tra l’Elba e la Corsica, mentre un altro si dirige nel Canale di Piombino per piegare poi lungo la costa settentrionale dell’Elba. Sono le balene che seguono questo ramo che, guidate dal movimento del mare, vengono portate fino a Capo Sant’Andrea.
Il più grande mistero del Mar Mediterraneo
D’inverno le balene migrano verso sud e il posto esatto in cui danno alla luce i loro cuccioli è un mistero. Quando arriva l’autunno infatti, la Balaenoptera physalus, nome scientifico della balenottera comune, comincia il suo viaggio di ritorno verso Sud, ripetendo il percorso all’inverso e passando nuovamente davanti alla punta settentrionale dell’Isola d’Elba, un tragitto che, nel corso della loro vita che può arrivare anche fino a 100 anni, la stessa balena può ripercorrere più volte. Quando all’inizio dell’estate faranno nuovamente ritorno verso Nord, le balene hanno con sé i loro piccoli. Tuttavia non è ancora stato scoperto dove esattamente le balene diano alla luce i loro cuccioli, forse, il più grande mistero naturalistico del Mediterraneo.

Come organizzare un’escursione whale watching
Chi volesse ammirare da vicino le affascinanti balenottere comuni, il secondo animale del pianeta per dimensioni dopo la balenottera azzurra, può partecipare a diversi tour di avvistamento organizzati secondo le regole per la tutela della natura e della fauna, tenendo presente che il miglior periodo di avvistamento delle balene a Capo Sant’Andrea è all’inizio o alla fine dell’estate. In particolare, soggiornando all’Hotel Ilio, l’unico Boutique Hotel dell’Isola d’Elba, avrete a vostra disposizione un Elba Personal Consultant, figura che saprà non solo consigliarvi gli angoli e i segreti meglio custoditi dell’Isola, ma anche assistervi nell’organizzazione di un’escursione fornendovi tutte le informazioni utili per organizzare il vostro avvistamento delle balene a poche ore da casa.

Le foto delle balene sono di Antonello Marchese
Il Boutique Hotel Ilio in breve - Il Boutique Hotel Ilio è una struttura ricettiva unica nel suo genere, situato a Capo Sant'Andrea, un antico villaggio di pescatori sul versante nordoccidentale dell‘Isola d'Elba. Hotel Ilio è l’unico Boutique Hotel dell'Elba: non un hotel di lusso, ma una elegante struttura di design che ha tradotto il concept dell’accoglienza in una serie di soluzioni particolari e personalizzate per ogni cliente, attraverso vari servizi su misura per il massimo comfort. Prima tra tutte la formula “choose your favorite style” attraverso la quale l’ospite sceglie l’alloggio dal design preferito. In secondo luogo con l’istituzione del Personal Manager, un travel specialist a disposizione degli ospiti in grado di organizzare il soggiorno in ogni dettaglio. Un piccolo albergo di charme di appena venti camere, tutte diverse una dall'altra, che accolgono i visitatori facendoli immediatamente sentire in vacanza. Un hotel storico dell'isola, punto di riferimento turistico fin dal 1959, oggi completamente ristrutturato e rinnovato, con servizi di alto livello e un arredamento moderno e dal design elegante. Tutte le stanze del Boutique Hotel Ilio si trovano a un passo dal mare, immerse nella natura tra verdi vigneti, arbusti aromatici e i fiori vivaci che contraddistinguono il mare in Toscana. Il Boutique Hotel Ilio si struttura come un albergo diffuso, in cui ogni unità è in grado di valorizzare una diversa caratteristica di questo meraviglioso tratto dell'isola d'Elba: il verde, la quiete, il suono del mare.

“I misteri di Porto Longone”: il vino marino si tinge di giallo

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Un romanzo d'investigazione che affonda le radici nell’Elba di Napoleone, libro giallo: "I Misteri di Porto Longone" con un insolito co-protagonista: il vino Nesos dell'azienda Arrighi dell'isola d'Elba. Il libro è uscito oggi in occasione del bicentenario della morte di Napoleone.

È il Nesos l’aggancio da cui si dipana la trama de: “I misteri di Porto Longone”, giallo storico di Roberto Bianchin e Luca Colferai. Aggancio metaforico, ma non troppo, infatti, i misteriosi scheletri di cui si narra la vicenda, restano letteralmente impigliati nelle nasse calate in acqua per la produzione del vino marino.
La storia si districa tra monasteri millenari e antiche leggende, vendemmie notturne e personaggi Napoleonici, ma prende le mosse dalle peripezie di Antonio Arrighi, vignaiolo all’isola d’Elba da quattro generazioni, che ama andare a curiosare fra le storie antiche dei vitigni, e che scopre in circostanze misteriose come facevano il vino duemilacinquecento anni fa i greci dell’isola di Chio.
Proprio la curiosità per il progetto Nesos, realizzato dall’Azienda Agricola Arrighi dell’isola d’Elba, è stata la molla reale che ha fatto scattare l’idea del libro. La suggestiva idea di ripercorrere dopo 2500 anni, sulle tracce di un mito, le varie fasi della produzione di un vino antico, ha così colpito gli autori che hanno dedicato i primi tre capitoli del libro al tema del vino marino.
Il ritrovamento degli scheletri, che risalgono all’Ottocento, darà il via ad un’indagine che sarà un vero e proprio viaggio nel passato, fino al periodo del soggiorno elbano di Napoleone Bonaparte, che condurrà il lettore tra luoghi magici e nascosti dell’isola, personaggi bizzarri, contesse intriganti, feste in maschera e tavole imbandite, forzieri piombati e archivi segreti della Bibliotèque Nationale de France a Parigi.

Sostenuto da una scrittura originale, ironica e brillante, e da un continuo incrociare realtà e fantasia, con personaggi realmente esistenti che si muovono accanto ad altri che sono invece immaginari, il romanzo diventa così un avvincente giallo storico, in cui alla fine si riuscirà a trovare la chiave per risolvere il giallo con un “coup de théâtre” alla maniera di Agatha Christie.
Nato da un’idea di Marino Sartori, veneziano trapiantato all’Elba, il libro, che è candidato al Premio letterario Internazionale Gian Antonio Cibotto 2021 in programma in settembre a Rovigo.
I Misteri di Porto Longone, di Roberto Bianchin e Luca Colferai, postfazione di Giuseppe Massimo Battaglini. I Antichi Editori, 2021 (iantichieditori.it). 258 pagine, 12 euro. Disponibile su Amazon dal 5 maggio 2021.

Alessandro Barbero all’Isola d’Elba Ei fu. Vita, conquiste e disfatte di Napoleone Bonaparte

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In onda martedì 4 maggio, alle 21.10, su Rai Storia una puntata speciale per il bicentenario della morte di Napoleone girata interamente sull'isola, rifugio dell'esilio dell'imperatore francese.

In occasione del bicentenario della morte di Napoleone che si celebra nel 2021, Rai Storia ha deciso di ambientare all’Isola d’Elba Ei fu. Vita, conquiste e disfatte di Napoleone Bonaparte. Il docufilm andrà in onda su Rai Storia martedì 4 maggio, alle ore 21.10.
A guidarci lungo le tappe salienti della vita dell’imperatore francese Alessandro Barbero. Storico e divulgatore, racconterà le gesta del primo grande protagonista dell’era contemporanea, dall’infanzia fino alla sua morte.
Sulla base di fonti – documenti, biografie, memoriali – e attraverso la voce di alcuni grandi testimoni interpretati da attori, sono stati ricostruiti i momenti chiave dell’esistenza di un uomo capace di esportare le sue idee rivoluzionarie in tutta Europa, incendiando gli animi di milioni di individui e spaccando, ieri come oggi, l’opinione pubblica.

Sullo sfondo della narrazione di Alessandro Barbero, l’Isola d’Elba e alcuni luoghi di grande fascino, testimoni immutati dell’esilio di Napoleone.
A Portoferraio hanno fatto da scenografia alle riprese la Palazzina dei Mulini (prima residenza scelta dall’esule corso), Forte Falcone, la Torre della Linguella e Villa San Martino, residenza estiva nell’entroterra dell’Isola.
Altra location scelta è stata Madonna del Monte, nei pressi di Marciana.
Si tratta di uno dei luoghi più amati da Bonaparte, che qui passeggiava fino a giungere al Santuario, da dove la vista a tutto campo permetteva di scorgere l’amata Corsica al di là del mare.

Sempre qui trovò una parentesi di serenità con Maria Walewska, sua fedele amante, che si recò in visita all’Elba il 1° settembre 1814, insieme al figlio Alessandro nato dalla relazione con l’Imperatore.
La puntata di Rai Storia dedicata a Napoleone è uno dei tanti appuntamenti culturali che stanno fiorendo intorno al Bicentenario di cui l’Elba, luogo napoleonico d’Italia per eccellenza, sarà protagonista con una serie di iniziative che animeranno tutto l’anno e saranno annunciate nelle prossime settimane.
www.visitelba.info

Elba: l’Isola di Napoleone Bonaparte

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Un intenso programma di iniziative per festeggiare il Bicentenario dell’Imperatore che nei 10 mesi trascorsi all’Isola d’Elba segnò per sempre la storia europea. In fondo all'articolo il link per scaricare in pdf il programma.
©R.Ridi
Rievocazione storica dello
sbarco di Napoleone all’Isola d’Elba in occasione del bicentenario dell’esilio

Dopo un anno che l’ha vista in cima alle classifiche del turismo come meta top preferita dai viaggiatori italiani, l’Isola d’Elba è pronta ad affrontare un 2021 nel segno di Napoleone Bonaparte, festeggiando il Bicentenario del suo ospite più illustre, che nei dieci mesi di esilio nella capitale dell’Arcipelago toscano lasciò un segno indelebile nella storia.
Durante tutto l’anno l’Elba propone incontri, visite, concerti, degustazioni, itinerari alla scoperta delle tracce dell’Imperatore che permetteranno di immergersi in modo divertente nella storia e rivivere le atmosfere del tempo, quasi come se Napoleone fosse ancora a pochi passi…
L’isola dalle 200 spiagge”, amatissima dai turisti che la scelgono come meta selvaggia, incontaminata e vicina, offrirà quest’anno qualcosa in più per permettere di vivere un’esperienza ancora più completa: una vacanza esperienziale ricca di storia e cultura, nell’ottica dell’edutainment, con appuntamenti diffusi su tutta l’isola e rivolti ad adulti, ragazzi e bambini.
Con le associazioni europee come La Federazione Europea delle Città Napoleoniche  www.napoleoncities.eu e Route Napoleon https://route-napoleon.com/ile-delbe-et-cote-dazur/portoferraio/ stiamo creando sinergie internazionali su questo importante anniversario. Grazie alla collaborazione di tutti i comuni dell’isola e dei festival abbiamo messo a punto un programma che permette di valorizzare il grande patrimonio dell’Elba, che offre ancora tanto da scoprire”, ha affermato Niccolò Censi, Coordinatore Gestione Associata Turismo dell’Isola d’Elba.
Il calendario delle iniziative è costantemente aggiornato sul sito www.visitelba.info, qui ne offriamo un assaggio.

©R.Ridi
Camera da letto dell’Imperatore
a Villa dei Mulini, Portoferraio

I luoghi dell’imperatore
Napoleone era un grande curioso e camminatore. I luoghi in cui soggiornò sono ancora oggi visitabili, a partire dalla prima residenza Palazzina dei Mulini, fino a quella estiva nell’entroterra, Villa San Martino, che avrebbe dovuto accogliere il nido d’amore da condividere con la moglie Maria Luisa, che però non lo raggiunse mai sull’isola. Pochi sanno che oltre a questi due luoghi di Portoferraio, Bonaparte fece allestire delle stanze anche tra le mura di Forte San Giacomo a Porto Azzurro mentre a Rio, accanto a quella che oggi è la sede del Museo del Parco Minerario, sorge un’antica villa che fu palazzo governativo e dove Napoleone era solito alloggiare. Gli appassionati non possono perdere la spiaggia delle Viste da cui Napoleone fuggì il 26 febbraio 1815, così come altri luoghi elbani ricchi di suggestioni e leggende. Uno tra tutti: lo scoglio della Paolina, in cui si narra che la sorella dell’Imperatore amasse bagnarsi in totale libertà lontano da occhi indiscreti…
Il passaporto napoleonico
Affascinati dalla figura dell’Imperatore? Veri esperti? Nella vostra collezione di cimeli non potrà mancare il passaporto napoleonico, a disposizione di tutti i viaggiatori che faranno tappa all’Elba sulle orme del condottiero corso. Nel passaporto saranno inserite le 10 tappe napoleoniche per eccellenza; dopo ogni visita si potrà richiedere agli incaricati di ricevere il timbro che attesti il percorso. Al termine i veri appassionati troveranno una sorpresa per loro nei punti di Visit Elba.
Trekking e bike sulle tracce di Napoleone
Pur soggiornando per pochi mesi sull’Isola, Napoleone lasciò tracce indelebili che segnarono la storia dell’Elba e di tutta Europa. Oggi è possibile ripercorrerle con una vasta scelta di trekking che oltre a soddisfare la curiosità storica offrono spunti sulla straordinaria varietà naturalistica dell’Elba. Gli appassionati delle due ruote ormai sanno che l’Elba è considerata il paradiso della bike per la grande varietà di percorsi e panorami, oltre che per il clima mite, tanto da essere stata designata come sede dei mondiali UCI MTB Marathon che si terranno a ottobre 2021. Per questo non mancano i tragitti da affrontare in bike ed ebike, attraverso il Bosco di San Martino o lungo le pendici del Monte Capanne, per soddisfare i più curiosi, e anche i più avventurosi! Tutti i percorsi sono esplorabili su https://elbasmartexploring.com/ il sito che permette di immergersi nell’isola a 360° accedendo ai luoghi in anteprima.

Acqua dell’Elba
Napoleone

I gusti di Napoleone
A partire dalle straordinarie ricerche dello chef Alvaro Claudi, raccolte nel libro A tavola con l’Imperatore, è facile scoprire come l’Imperatore avesse un occhio di attenzione alla qualità, tanto da creare la prima DOC elbana (e una delle prime in assoluto) riconoscendo il valore del vino Aleatico con il Privilegio dell’Imperatore, un documento che può essere considerato una sorta di DOC ante-litteram. Oggi le atmosfere dell’epoca imperiale rivivono nelle due proposte della  cioccolatiera campione del mondo Francesca Paola Bertani, che per il Bicentenario propone due novità: Il marengo di Napoleone, che prende il nome dalla moneta d’oro da venti franchi fatta coniare da Napoleone dopo la vittoria di Marengo, Il bacio di Walewska, ispirato proprio all’amore che la contessa polacca dimostrò a Napoleone, raggiungendolo anche sull’Isola. Ma non dimentichiamo l’acqua oligominerale di Poggio (Marciana) proveniente dalla fonte che prende il nome per la frequentazione che ne faceva l’Imperatore. E l’Aleatico della cantina Acquabona, vincitore della Medaglia d’Oro al Concorso enologico internazionale Mondial des vins extremes 2020. Se poi la vostra passione sono i profumi, ecco Napoleone e Paolina, le due limited edition di Acqua dell’Elba create per il bicentenario del regno di Napoleone Bonaparte sull’Isola nel 2014 e riproposte eccezionalmente quest’anno.

Acqua dell’Elba
Paolina

Musica, incontri, rievocazioni all’insegna di Bonaparte
Per tutto il 2021 non mancheranno appuntamenti per celebrare la figura del grande corso, declinati in tutte le arti. Tra le proposte spiccano i concerti del Festival Elba Isola Musicale d’Europa (26 agosto – 12 settembre), incentrati sulla passione di Napoleone per Haydn di cui saranno riproposti i più bei quartetti d’archi; la settimana napoleonica di Procchio (dal 22 al 29 agosto) con il corteo storico, la ricostruzione di un accampamento militare francese ottocentesco, la cena di gala in costume e menu ottocentesco, e altro ancora; la Festa dell’Uva (1 ottobre) tradizionale festa di Capoliveri quest’anno tutta dedicata all’Imperatore. Ma non mancano iniziative in tutta l’Isola, come mostre, spettacoli, percorsi animati e presentazioni di libri proposti nei Comuni di Marciana, Marciana Marina e Rio.

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Sabato Rai: “Il Caffè di RaiUno”, Sanremo, Molise e l’Elba

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Domani, sabato 6 marzo, tra i programmi Rai Pino Strabioli e Roberta Ammendola ci offrono “Il Caffè di RaiUno”. “Linea Verde Life” fa tappa a Sanremo. “Lineabianca” va alla scoperta del Molise. Tappa all’Isola d’Elba per “Il Provinciale”.

“Il Caffè di RaiUno” tra cultura, musica, libri, arte e attualità con Roberta Ammendola e Pino Strabioli
Sabato 6 marzo
alle 6 su Rai1 torna “Il Caffè di RaiUno” tra cultura, musica, libri, arte e attualità. Tra gli ospiti di Pino Strabioli e Roberta Ammendola, il giornalista Vladimiro Polchi, autore del libro “Nessuno è imperfetto. La rivincita dei diversi. Storie vere per imparare a volerti bene “. Con la cantante Silvia Mezzanotte, invece, si parlerà del suo nuovo singolo “Poesia per una rosa” e si ripercorrerà la sua trentennale carriera. Infine, un talk interamente dedicato al Festival di Sanremo 2021 con filmati, aneddoti, curiosità. A commentarlo il critico tv Davide Maggio.

Il viaggio di “Linea verde life” fa tappa a Sanremo con Marcello Masi e Daniela Ferolla
Linea Verde Life”, sabato 6 marzo alle 12.25 su Rai1 sarà in Liguria, a SanremoMarcello Masi e Daniela Ferolla raccontano la bellezza, le eccellenze e gli angoli meno conosciuti della città dei fiori e della musica. Dal patrimonio botanico custodito nei giardini di Villa Ormond, agli scorci più suggestivi della pista ciclopedonale che attraversa il Parco costiero della Riviera dei Fiori, fino alla rinascita della Pigna, il quartiere storico della città. Anche in questa puntata spazio a ricerca e sperimentazione: protagonisti i fiori, buoni anche da mangiare, e le nuove tecnologie applicate alla tutela dell’ambiente marino e dei cetacei che popolano le acque al largo della città. Balenottere, capodogli e delfini sono, infatti, gli animali che si potranno conoscere meglio in questo viaggio.
Si andrà anche alla scoperta di borghi affascinanti, delle storie di chi li abita e li mantiene vivi, e infine spazio alla cucina con le focacce e le torte salate tipiche della tradizione gastronomica, i famosi baci di Sanremo, mentre Federica de Denaro preparerà un primo piatto a base di olive taggiasche e prodotti del territorio. 

Il viaggio di “Lineabianca” alla scoperta del Molise con Massimiliano Ossini e Giulia Capocchi
Il prossimo appuntamento di “Lineabianca”, in onda sabato 6 marzo, alle 14.00 su Rai1, con Massimiliano Ossini e Giulia Capocchi, sarà un viaggio nell’alto Molise alla ricerca delle eccellenze che rendono unica questa regione. Ad inizio puntata Ossini e Lino Zani saranno a quota 2050 metri sul livello del mare in vetta al monte Miletto, la più alta cima dei Monti del Maltese. 
L’alto Sannio e i suoi pascoli, una risorsa millenaria al servizio di nuove frontiere di allevamento: a Pescopennataro, la storia di Fabio, maestro di sci e grande appassionato di cavalli, che da anni si dedica all’allevamento di una pregiata razza, con un mercato internazionale in pieno sviluppo.
Una superficie di 264 ettari, una fitta rete di sentieri naturalistici che ne permettono una fruibilità a 360 gradi, una straordinaria ricchezza in flora e fauna: a Vastogirardi, nella Riserva Statale Naturale di Montedimezzo, con i Carabinieri Forestali del Reparto Biodiversità d’Isernia, le attività di recupero, i monitoraggi sanitari e la reintroduzione, ove possibile, della fauna selvatica in difficoltà. Un processo produttivo nel quale il latte viene lavorato esclusivamente crudo, esaltato e trasformato grazie al solo utilizzo del siero, senza l’aggiunta di fermenti, coadiuvanti o conservanti: a Capracotta, la secolare tradizione di una famiglia locale che, da ben 10 generazioni, esprime la migliore arte casearia dell’Alto Molise. Le campane, le ostie, i mostaccioli reali, la continua ricerca della perfezione, l’utilizzo di materie prime di indiscussa qualità: ad Agnone, nel cuore dell’Appennino Molisano, in una piccola azienda artigianale fondata nel 1976, la sapiente lavorazione della cioccolata. Una natura incontaminata, la bellezza delle montagne, panorami selvaggi a perdita d’occhio: a Prato Gentile, ciaspolando nel bosco, alla scoperta di un territorio poco conosciuto, con il progetto “Giardino della Flora Appenninica”, meraviglioso orto naturale per la tutela e la conservazione della flora autoctona. E infine il più importante luogo di culto dello stato sannitico: in località Calcatello, il fascino del sito archeologico di Pietrabbondante, fondato nel IV secolo a C.  

Tutte le anime dell’Elba a “Il provinciale”. Conduce Federico Quaranta
È la terza isola più grande d’Italia e in molti la definiscono “un piccolo continente” a sé stante. L’isola d’Elba, con tutte le sue anime, è al centro dell’appuntamento con “Il provinciale”, condotto da Federico Quaranta, in onda sabato 6 marzo alle 17.10 su Rai2. Si parte con una pesca notturna e le reti da recuperare con le prime luci del sole. Poi l’anima montanara: si sale oltre i 1000 metri del Monte Capanne. La scoperta dell’anima verde e sentieristica sarà uno dei passaggi più sorprendenti, con l’aiuto degli asinelli che sono una delle icone “sostenibili” per scoprire l’isola. Non potrebbe mancare un passaggio in miniera per raccontare l’anima di ferro, uno dei tratti maggiormente identitari dell’Elba. E poi, il vino: un sommelier esperto come Federico Quaranta non poteva certo perdersi un calice che porta con sé più di 2000 anni di storia. Obiettivo, inoltre, su un personaggio che sull’isola fu esiliato, Napoleone. Pare che l’Imperatore fosse alquanto mammone, una curiosità da condividere, in occasione del bicentenario della sua morte. Spazio anche all’anima dialettale, linguistica e musicale dell’isola e si finisce con una nuotata in pieno inverno. 

Isola d’Elba: la Spiaggia di Sansone tra le 25 spiagge più belle d’Europa

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Il gioiello elbano è al numero 20 nella classifica di TripAdvisor.
foto Roberto Ridi

La Spiaggia di Sansone, in cui i ciottoli bianchi si mescolano con le trasparenze marineè stata riconosciuta tra le 25 spiagge più belle d’Europa.
Secondo la classifica stilata annualmente da Tripadvisor basata sulle preferenze e recensioni dei visitatori, Sansone si piazza al ventesimo posto della classifica europea, preceduta dalla francese Plage su Sillon di Saint Malo e seguita da Nissi Beach di Cipro.
La motivazione del riconoscimento “Best of the best” si riassume in una parola, la stessa che il portale ha scelto come commento della spiaggia “Spectacular”.
Nel “Best of the bestEurope appaiono solo altre due mete italiane e Sansone è l’unica del nord e centro Italia.
Sansone
è una delle spiagge più amate in assoluto tra le 200 dell’Isola d’Elba, tanto da essere prima nella classifica “Cosa fare all’Elba” di Tripadvisor, con oltre 2.200 recensioni, di cui 2000 con i massimi punteggi possibili.
Affacciata verso nord, la Spiaggia di Sansone è raggiungibile percorrendo un facile sentiero di circa 10 minuti a piedi, fattore che l’ha resa meno frequentata rispetto ad altri lidi vicini e ha contribuito a mantenerne intatta la bellezza. La spiaggia offre una trasparenza dell’acqua unica.
Il grande fascino di Sansone, ultima propaggine delle scogliere di Portoferraio, emerge potente nelle giornate di scirocco quando dal mare calmo traspare il candido fondale bianco. Presentando un’ampia varietà di rocce e anfratti, campeggiate dalla poseidonia e frequentate da pesci colorati, è la meta ideale per gli appassionati di snorkeling.

foto Roberto Ridi

La spiaggia è contornata sulla destra da uno scoglio, adatto per i tuffi, che la divide dalla spiaggia della Sorgente e a sinistra da un grande faraglione, meta degli amanti delle escursioni in canoa o kayak. Nei pressi anche uno stabilimento che offre noleggi di strutture (sdraio, lettini, pedalò, kayak).
I più audaci, affrontando una nuotata di 20 minuti, possono godere appieno di una delle meraviglie nascoste di questa spiaggia, il faraglione forato. Si tratta di una parte di roccia erosa dal mare che è possibile attraversare a nuoto, per vivere un’esperienza di totale sintonia con il mare e la natura circostante.
Per vedere in anteprima basta navigare sul sito Elbasmartexploring.com che offre un accesso privilegiato a tutta l’Isola in 3D; il link della spiaggia di Sansone è  https://elbasmartexploring.com/sansone/
L’isola d’Elba, la più grande delle isole minori del nostro Paese, offre un’enorme varietà di paesaggi e spiagge (oltre 200!), perfette per una vacanza in famiglia o per esplorare i fondali marini e l’intensa natura della zona circostante. L’isola capitale dell’Arcipelago Toscano è infatti il cuore dell’omonimo Parco Naturale, protetto come riserva MAB Unesco per l’unicità del suo patrimonio naturale.

Dall’Elba all’isola di Montecristo: ripartono le visite guidate

Riceviamo e pubblichiamo
Un viaggio tra natura e mistero, nei luoghi che hanno ispirato uno dei più celebri romanzi di Dumas. Partenza da Porto Azzurro alla scoperta di una delle più importanti aree protette europee. Si sono aperte il 28 gennaio le prenotazioni online per il calendario 2021 per vivere un’esperienza indimenticabile durante il soggiorno all’Isola d’Elba.

Ci sono luoghi leggendari, parte di un immaginario comune, che ispirano da sempre storie misteriose e indimenticabili. Se siete amanti dell’avventura e desiderate  partire alla scoperta di una natura incontaminata e selvaggia, non perdete la possibilità di lasciarvi guidare verso l’Isola di Montecristo, la più misteriosa delle isole del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano, a poche miglia dall’Isola d’Elba, sua porta di accesso naturale.
Quella che Montecristo propone è un’esperienza esclusiva e immersiva. Infatti, sono meno di 2.000 le persone che ogni anno possono attraccare qui, grazie anche al supporto operativo del Comando Carabinieri per la tutela della biodiversità dei Parchi (Reparto Carabinieri Biodiversità di Follonica) che ne garantisce la tutela e il mantenimento a Parco Nazionale dello Stato e a sito di interesse comunitario per l’Unione Europea.
La protezione della totalità dei suoi poco più di 10 chilometri quadrati e di tutto lo spazio marino fino a un chilometro dalla costa ne fa un luogo incontaminato e selvaggio, dove la natura e i suoi ritmi sono gli indiscussi padroni.

Le escursioni giornaliere sono consentite a un numero limitato di persone per garantire il mantenimento della Biodiversità dell’Isola e in presenza di Guida autorizzata: un rigore necessario a beneficio di tutti per mantenere l’integrità della fauna e della flora che abitano Montecristo, patrimonio naturale universale. Una volta giunti sull’isola, non è possibile muoversi in autonomia, ma seguendo le indicazioni della guida si intraprendono tre differenti sentieri, gli unici percorribili, di cui variano durata e difficoltà (da due a quattro ore, da facile a impegnativo). Durante la permanenza su Montecristo non è permesso pescare o fare il bagno o ancora pernottare.
QUALCHE INFORMAZIONE SU MONTECRISTO
Montecristo è una delle sette isole dell’Arcipelago Toscano di cui l’Elba è la principale. La maggior parte del territorio (sia di terra sia di mare) è protetto per garantire l’incolumità del patrimonio naturalistico e faunistico. Conosciuta dal tempo dei greci con il nome di Oglasa, è divenuta poi Monte Giove in epoca romana e ha assunto il nome di Monte Christi in epoca medievale per via della presenza di monaci che abitavano l’isola. In particolare, San Mamiliano visse da eremita proprio qui fino al 460. La sua storia arriva fino a noi passando attraverso il celebre capolavoro di Alexandre Dumas che ambientò qui parte del Conte di Montecristo. Nel 1899 l’isola divenne una riserva di caccia esclusiva di Vittorio Emanuele III di Savoia, e tale è rimasta fino all’istituzione della Riserva Naturale.

INFORMAZIONI PRATICHE PER LA VISITA
La visita, organizzata dall’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano in accordo e con il supporto operativo del Reparto Carabinieri Biodiversità di Follonica, prevede la partenza da Porto Azzurro (tranne il 18 giugno e il 10 settembre). Sono previste 25 date. La prima uscita è fissata per il 13 marzo, ultima il 25 settembre. Ogni data del calendario consente la visita a 75 persone. Età minima dei partecipanti 12 anni. È consigliato essere forniti di acqua e di pranzo al sacco. È obbligatorio essere dotati di calzature adeguate: scarponcini da trekking con suola scolpita e caviglia alta, oltreché di abbigliamento comodo e adeguato alle attività escursionistiche. In mancanza di calzature idonee, a giudizio delle Guide Parco, potrebbe essere negata la partecipazione alla visita. È fatto divieto assoluto di balneazione.
COSTI E MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
Il costo dell’escursione è di 120 € a persona. Le escursioni del 18 e del 25 settembre prevedono una permanenza più lunga sull’isola, con un costo di € 135. I costi sono comprensivi di trasporto marittimo a/r, ticket di accesso area protetta, servizio Guida Parco. In caso di condizioni meteo avverse saranno proposte date di recupero.

Per informazioni e prenotazioni:
Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano Info Park tel. +390565908231
https://prenotazioni.islepark.it/montecristo/
Organizza il tuo viaggio all’Isola d’Elba partendo da questa idea! L’isola d’Elba è facilmente raggiungibile in aereo e in traghetto dal porto di Piombino in un’ora di navigazione. Tutte le informazioni si trovano sul sito www.visitelba.info.
Per sapere di più sul Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e le riserve Unesco:
http://www.islepark.it/
http://www.unesco.org/new/en/natural-sciences/environment/ecological-sciences/biosphere-reserves/europe-north-america/italy/tuscan-islands/
http://www.minambiente.it/pagina/le-aree-mab-italia
Scopri di più su Visit Elba al sito www.visitelba.info e nel blog blog.visitelba.info
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Isola d’Elba: un 2021 indimenticabile in occasione dei 200 anni dalla morte di Napoleone

Riceviamo e pubblichiamo
foto R. Ridi
Tra leggende e ambiziosi progetti, cinque curiosità che pochi conoscono sull’imperatore sull’isola gli operatori dell’Isola d’Elba sono al lavoro per costruire un palinsesto ricco di eventi per celebrare il suo ospite più illustre a maggio 2021 e non solo.
Busto di Napoleone collocato nella Villa dei Mulini di Portoferraio

L’Isola d’Elba, dopo un 2020 impegnativo che nonostante le difficoltà l’ha vista in cima alle classifiche delle preferenze degli italiani, volge lo sguardo ai prossimi 12 mesi e ad un grande appuntamento che animerà il palinsesto dell’Isola.
Il 2021, infatti, sarà un anno sotto i riflettori per l’Elba che sarà protagonista del bicentenario di Napoleone Bonaparte, un momento iconico che permetterà di coinvolgere e attrarre il pubblico che già numeroso sceglie la selvaggia isola d’Elba come meta delle vacanze.
Per il bicentenario della morte di Napoleone l’obiettivo è quello di creare una settimana Napoleonica che diventi un evento annuale ricorrente, capace di offrire a chi lo desidera una vacanza esperienziale ricca di storia e cultura, nell’ottica dell’edutainment, con appuntamenti diffusi su tutta l’isola e rivolta ad adulti, ragazzi e bambini.
Siamo già in contatto con importanti associazioni internazionali come La Federazione Europea delle Città Napoleoniche www.napoleoncities.eu e Route Napoleon https://route-napoleon.com/ile-delbe-et-cote-dazur/portoferraio/ con le quali stiamo organizzando questo importante anniversario e abbiamo coinvolto tutti i comuni dell’isola e realtà di livello nazionale per creare a partire dal mese di maggio (e poi durante tutta la stagione estiva 2021) un’agenda di eventi veramente speciali e valorizzare il grande patrimonio dell’Elba, spesso ancora poco conosciuto”, ha affermato Niccolò Censi, Coordinatore Gestione Associata Turismo dell’Isola d’Elba.

Rievocazione storica dello sbarco di Napoleone all’Isola d’Elba in occasione
del bicentenario dell’esilio

Cinque curiosità che pochi conoscono sull’imperatore all’Isola d’Elba
Lo sbarco di Napoleone Bonaparte all’Isola d’Elba avvenne il 4 maggio 1814, a Portoferraio, dove ancora oggi è possibile vedere la zona esatta in cui il primo imperatore francese posò i piedi sull’isola. Da quel momento e fino al 27 febbraio 1815, la vita della comunità elbana venne stravolta dalla presenza di Napoleone e le sue tracce sono ancora ovunque. Nell’attesa di poter celebrare il bicentenario della sua morte, avvenuta il 5 maggio del 1821, scopriamo cinque curiosità che pochi conoscono e che hanno caratterizzato il soggiorno del generale sull’isola, tra scontri, progetti visionari e romantiche leggende.

Camera da letto dell’Imperatore a
Villa dei Mulini, Portoferraio

Una dimora in ogni città per le notti insonni dell’imperatore
Napoleone dormiva pochissimo, si dice che quattro ore per notte fossero più che sufficienti, era un grande appassionato di filosofia e scienza, giardinaggio e ingegneria. Per sostenere le proprie abitudini di studioso e pensatore, il generale francese fece in modo di organizzare in quasi tutte le città lungo il percorso dei suoi spostamenti una dimora che fosse punto di riferimento e oasi di quiete. Sparse per tutta l’Isola d’Elba si possono riscoprire, infatti, ville e stanze che hanno accolto il passaggio inquieto di Napoleone. Dopo una prima notte sull’isola, l’imperatore in esilio individuò la Palazzina dei Mulini come prima residenza. Parte del sistema difensivo delle fortezze medicee, la villa è collocata tra il Forte Falcone e il Forte della Stella ed è così chiamata per l’antica presenza nel luogo di alcuni mulini a vento. Qui, Napoleone pare trascorresse molte delle sue notti nel giardino, passeggiando e meditando una nuova rivincita. Come residenza estiva, fece riadattare villa San Martino, nell’entroterra dell’isola. La dimora avrebbe dovuto essere il nido d’amore da condividere con la moglie Maria Luisa, che però non lo raggiunse mai sull’isola. Pochi sanno che oltre alle famose Villa dei Mulini e Villa San Martino di Portoferraio, Bonaparte fece allestire delle stanze anche tra le mura di Forte San Giacomo a Porto Azzurro mentre a Rio, accanto a quella che oggi è la sede del Museo del Parco Minerariosorge un’antica villa che fu palazzo governativo e dove Napoleone era solito alloggiare.

Interni della Villa dei Mulini
residenza di Napoleone a Portoferraio

La fattoria ideale: il progetto vitivinicolo di San Martino
A Bonaparte viene storicamente attribuito il merito di aver istituito la prima DOC elbana, riconoscendo il valore del vino Aleatico, scoperta fatta grazie al ritrovamento del Privilegio dell’Imperatore, un documento che può essere considerato una sorta di DOC ante-litteram. La passione di Napoleone per i vini si tradusse durante il suo soggiorno all’Isola d’Elba in un progetto ambizioso come la realizzazione di un’azienda vitivinicola e riserva di caccia intorno a San Martino, dove fece impiantare diversi vitigni nei pressi della bella residenza, immaginando anche due etichette: il rosso Côte de Rio, ispirato al colore rosso delle montagne ricche di minerali, e il bianco Monte Giove che richiamava il granito dell’omonima cima, calcolando con precisione confermata dalla vendemmia del 1815 (che non riuscì a vedere) quanti barili avrebbe ottenuto.

Lo scoglio della Paolina, vicino a
Marciana, dove (narra la leggenda) la
sorella di Napoleone, Paolina, amasse prendere i bagni di sole.

Documenti segreti e false identità: il passaporto di Madame Mère
A Portoferraiotra i documenti conservati presso l’archivio storico dell’Isola d’Elbasi nasconde anche il passaporto con cui viaggiò sotto mentite spoglie Maria Letizia Ramolinola madre di Napoleone Bonaparte, nobildonna italiana della Corsica, nota come “Madame Mère“. La mattina del 2 agosto 1814, con il falso nome di Madame De Pont, a quasi 65 anni e abbigliata con molta semplicità, Madame Mère saliva sul ponte del brick inglese Grasshoper ancorato a Livorno per raggiungere l’Elba, viaggiando verso il figlio e pronta a sostenerlo anche durante la sua caduta.
Le avventure del Teatro dei Vigilanti
Costruito a Portoferraio su iniziativa di Napoleone, che fece trasformare l’antica chiesa sconsacrata del Carmine, il Teatro dei Vigilanti è attivo ancora oggi e ospita ogni anno un ricco cartellone di spettacoli. La sua realizzazione, però, non si rivelò semplice per Napoleone che, non ricevendo né il pagamento delle tasse nonostante l’istituzione del principato né il vitalizio promesso dalla Francia, per poter reperire i fondi necessari alla sua realizzazione mise in vendita i 65 palchi ai maggiorenti della città, scatenando la corsa all’acquisto da parte di tutti coloro che volevano dimostrare la propria importanza sociale. Proprio qui, inoltre, la sorella Paolina organizzò il ballo di Carnevale il giorno precedente la fuga di Napoleone, avvenuta il 26 febbraio 1814, un po’ per mascherare l’imminente precipitare degli eventi, un po’ per permettere al fratello un ultimo saluto alla società di Portoferraio.

Fregio raffigurante l’aquila imperiale collocato a Villa
San Martino, residenza
estiva di Napoleone

La leggenda della Vantina
Il soggiorno di Napoleone all’Isola d’Elba ha ispirato numerosi racconti popolari tramandati per generazioni tra i vicoli dei borghi dell’isola.
Tra questi, la leggenda della Vantina, raccontata dagli anziani nelle piazze di Capoliveri. Qui, a causa delle troppe tasse imposte dall’imperatore in esilio, scoppiò improvvisamente una sommossa che spinse Napoleone a schierare le sue truppe e una batteria di cannoni da dodici libbre con l’intento di radere al suolo la roccaforte di Capoliveri.
Cosa fare, allora, se non provare a trattare? Si cerca il candidato perfetto e per tutti è la giovane Vantina, bellissima figlia di mastro Vantinia cui viene affidato il compito di rappresentare e salvare l’intera comunità. Si narra che bastò uno sguardo per fare breccia nel cuore di Napoleone che, convinto dai modi umili e gentili della Vantina, decise di ritirare i suoi soldati risparmiando Capoliveri e i suoi abitanti.
Scopri di più su Visit Elba al sito www.visitelba.info e nel blog blog.visitelba.info

Isola d’Elba: il Viaggio nel Tempo di Capo Sant’Andrea

Riceviamo e pubblichiamo
Conosciuta e frequentata sin dal Paleolitico, la zona di Capo Sant’Andrea è uno scrigno di antiche testimonianze: dall’età etrusca al periodo romano fino all’era Napoleonica. E così che, un soggiorno a Capo Sant’Andrea, non sarà solo un viaggio tra le bellezze naturali ma anche un viaggio a spasso nel tempo.
foto Roberto Ridi

Capo Sant’Andrea costituisce uno dei primi promontori rilevanti nella zona nordoccidentale dell’Elba. Punto di estrema importanza strategica, sublimata nell’incredibile paesaggio lunare delle Cote Piane, ha rappresentato parte attiva nella storia dell’Isola, con i suoi scontri navali a partire dal XII secolo in poi, tanto da costituire, con l’avvento del Regno d’Italia, il confine tra il compartimento marittimo di Campo e quello di Marciana.
Durante il Paleolitico l’uomo occupò buona parte dell’isola d’Elba e località come quella di Sant’Andrea hanno, nel corso degli anni, restituito un consistente numero di piccoli strumenti in pietra, utilizzati prevalentemente come arnesi per sezionare le prede. Successivamente, durante l’Età del Bronzo, è noto che sul massiccio del Monte Capanne esistessero numerosi villaggi di capanne abitati da popolazioni dedite a pastorizia e tessitura. L’area di Capo Sant’Andrea fu successivamente teatro di una fiorente attività di riduzione del ferro proveniente dalle miniere dell’Elba orientale, vera e propria riserva metallifera per tutto il Mediterraneo antico. Tali lavorazioni lasciarono tracce in tutta l’isola, e specialmente a Capo Sant’Andrea dove, raggiungendo la celebre spiaggia di Cotoncello, si possono ancora ammirare i tipici schiumuli di ferro, che ospitarono fornaci per la riduzione del ferro, di origine Etrusca.

Intorno al 250 a.C. le armate di Roma occuparono l’Isola d’Elba e sono soprattutto due relitti navali di età romana che resero nota questa località. Il primo, a soli 10 metri di profondità, chiamato Sant’Andrea A e datato al 50 avanti Cristo, fu casualmente scoperto il 26 luglio 1958, durante i Campionati nazionali di Pesca Subacquea, dal sub ligure Idelmino Callegaro. Si tratta di una nave di piccole dimensioni – circa 8 metri – e trasportava anfore da vino prodotte tra Lazio e Campania. L’altro relitto denominato Sant’Andrea B e datato al 125 – 100 avanti Cristo, venne scoperto nel 1969 e si trova a 45 metri di profondità.  All’interno del carico, anch’esso di origine campana e corredato da vasellame di piccole dimensioni, furono trovate alcune anfore ancora sigillate dal tappo in sughero; a riva ne fu aperta una, e da essa uscì vino vecchio di due millenni. Una parte consistente dei materiali raccolti dai due relitti sono oggi conservati e visibili presso il Museo civico archeologico di Marciana.
A testimoniare l’importanza militare del promontorio vi è un piccolo edificio che si trova immediatamente sopra la scogliera, documentato dal 1573: la Guardia di Sant’Andrea. La Guardia di Sant’Andrea nacque probabilmente come parte di un sistema militare che era stato creato durante il Cinquecento per frenare gli assalti dei Turchi di Torghud e dei loro alleati.
Nel 1802 la Guardia di Sant’Andrea, struttura a batteria semicircolare presidiata da 5 uomini e 2 cannoni, era comandata dal generale francese Leopold Hugo, padre del celebre scrittore Victor Hugo. In quell’occasione il generale respinse vittoriosamente, con due soli colpi di cannone, uno degli ultimi navigli barbareschi che ancora navigavano nell’Arcipelago.

Infine, proprie alle falde del Monte Giove si trova il santuario più famoso ed antico dell’Isola d’Elba, il Santuario della Madonna del Monte. Si tratta di un edificio sacro – eretto a più riprese e le cui modifiche principali risalgono alla prima metà del ‘500 – noto per aver ospitato Napoleone Bonaparte e Maria Walewska. Napoleone Bonaparte, che soggiornò presso il santuario nell’estate del 1814, fece allestire la propria tenda militare nel bosco di castagni sottostante il romitorio, mentre all’interno dello stesso si era riservato due stanze per studiolo e camera da letto. In cima al monte aveva inoltre fatto posizionare un telegrafo ottico che permetteva di comunicare a grandi distanze, e da qui l’Imperatore poteva dominare con la vista tutto il tratto di mare dalla Corsica a Piombino.
Questi paesaggi e lasciti di tempi lontani faranno da corollario a un paesaggio naturale unico e inconfondibile, appassionando ed emozionando il visitatore e regalandogli una vacanza completa in qualsiasi periodo dell’anno.

Capo Sant’Andrea - piano di destinazione turistica
Il progetto di destination marketing “Capo Sant’Andrea” – nato da un’intuizione di Maurizio Testa, docente di marketing turistico, formatore, autore di numerosi libri di marketing e albergatore di lungo corso nel proprio boutique hotel di Capo Sant’Andrea – si compone di esperti operatori elbani affiancati da partner di comunicazione e sviluppo business internazionali. La presenza di esperti locali e originari del territorio conferisce al progetto una serie di valori aggiunti -  profonda conoscenza del territorio, spirito di appartenenza, spirito coeso tra i professionisti - assicurando alla destinazione un processo di sviluppo strategico mirato, coerente ed efficace.