Leolandia: una festa divertente per il 50° anniversario

Riceviamo e pubblichiamo
Il parco a tema più amato d’Italia riapre il 15 giugno e si prepara ad una stagione di festeggiamenti con i personaggi dei cartoni animati e tante sorprese per gli ospiti!

Il sogno di tanti bambini sta finalmente per diventare realtà: martedì 15 giugno si riaccende la magia di Leolandia! Dopo una lunga attesa, il parco a tema dedicato ai piccoli e alle loro famiglie torna ad accoglierli con tante sorprese, a cominciare dai festeggiamenti per il 50° anniversario, che dureranno per tutta la stagione.
Ogni giorno, gli ospiti saranno protagonisti di una grande festa, con palloncini, musica, una gigantesca torta di compleanno e quasi 50 attrazioni regolarmente aperte e senza fila. E, per celebrare la ricorrenza al meglio, tutti gli spettacoli sono stati rinnovati!

Miraculous

Lunga la lista di novità, a cominciare da un’anteprima assoluta, dedicata ai fan della serie TV Miraculous: un nuovo mini-live show con protagonisti Ladybug e Chat Noir che si confronteranno con il malvagio Papillon e saranno finalmente incoronati Super Eroi della città, tra mirabolanti acrobazie.
I simpaticissimi Bing e Flop per la prima volta coinvolgeranno i bambini nel teatro all’aperto della Riva dei Pirati con un gioco divertente, tra le note della “Canzone dei Colori”.

PJ Masks

Presenti all’appello anche tutti gli altri amati personaggi di Leolandia: Masha e Orso nella loro Foresta, il Trenino Thomas, sempre pronto ad offrire un giro panoramico del parco a bordo dei suoi scintillanti vagoni blu, e i padroni di casa Leo e Mia.
PJ Masks City, area a tema unica al mondo inaugurata lo scorso anno, i piccoli potranno incontrare dal vivo i mitici Superpigiamini, volare a bordo del Gufaliante e sperimentare in prima persona i superpoteri dei loro idoli.

Bing e Flop

Anche quest’anno Leolandia promette grandi emozioni, tra spericolati trenini accessibili anche ai più piccoli, battaglie navali, straordinarie macchine volanti ispirate al genio di Leondardo da Vinci e la Fattoria didattica, per imparare a conoscere e rispettare gli animali.
Minitalia, che resta nel cuore e nella mente degli Italiani, è la festeggiata per eccellenza: dal 1971 ad oggi è ancora una delle attrazioni più visitate del parco, con le sue 160 riproduzioni del patrimonio storico e naturale del Belpaese curate nei minimi dettagli.

Giuseppe Ira

Giuseppe Ira, Presidente di Leolandia, dichiara: “Abbiamo preparato questo anniversario con grande cura e rispetto per i nostri ospiti che, in 50 anni di storia, ci hanno dimostrato grande fedeltà, generazione dopo generazione: a loro dedichiamo la nostra passione e la volontà di sorprenderli sempre. Abbiamo creato un ambiente straordinario ed unico nel panorama dei parchi dedicati ai più piccoli che è al contempo molto sicuro e ricco di servizi per la tranquillità delle famiglie”.

il Gufaliante

All’insegna del motto  “un’esperienza SICURAmente divertente”, già adottato nel 2020, Leolandia ha potenziato ulteriormente le linee di coda e ha introdotto un sistema di prenotazione obbligatoria dei biglietti, riducendo ogni possibilità di assembramento negli spazi comuni. In linea con i più rigidi protocolli di sicurezza internazionali, il distanziamento tra nuclei familiari sarà garantito sia a bordo delle attrazioni, igienizzate su base regolare, sia nel caso degli spettacoli all’aperto, grazie a colorati bolli che guideranno il posizionamento degli spettatori in platea.
Proprio in questi giorni si sta concludendo la campagna di reclutamento del personale, per un totale di 70 posizioni aperte, allo scopo di creare una squadra di steward dagli occhi sempre sorridenti, pronti a spiegare le “regole del gioco” e garantire la massima tranquillità, anche per quanto concerne l’accesso ai negozi e ai ristoranti.
Tutti i dettagli, inclusi giorni e orari di apertura del parco, le informazioni sulla promozione e sull’accesso al parco sono disponibili sul sito www.leolandia.it
Leolandia – Autostrada A4 (MI-VE) uscita Capriate, Tel. 02 9090169.

Parchi tematici: sconcerto e profonda delusione per il via libera posticipato al 1° luglio

Riceviamo e pubblichiamo
Ennesimo smacco per i 230 parchi divertimento italiani. L’Associazione aderente a Confindustria si appella al Governo: “Le nostre strutture all’aperto e ipercontrollate, sono inspiegabilmente considerate attività pericolose. Siamo costretti ad azioni di protesta eclatanti: le categorie che hanno urlato di più, hanno ottenuto più attenzione”.

L’ultimo accorato appello, prima di azioni eclatanti. L’Associazione Parchi Permanenti Italiani, aderente a Confindustria, si appella al Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Maria Stella Gelmini, al Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, al Ministro della Cultura Dario Franceschini e al Presidente del Consiglio Mario Draghi, per segnalare. lo sconcerto e la profonda delusione causata dalla road-map delle aperture, che ha posticipato al 1° luglio il via libera per le oltre 230 imprese del settore, tra parchi faunistici, acquatici e tematici.
Evidenze scientifiche solide e di caratura internazionale, più volte richiamate in questi giorni dalla stessa politica a supporto della decisione di riaprire progressivamente il Paese, hanno evidenziato che i rischi di contagio all’aria aperta sono infinitamente inferiori ed è stato provato che la presenza del cloro nelle piscine elimina in pochi attimi l’agente virale. Eppure, secondo il CTS, i parchi divertimento sono attività pericolose e dovranno aspettare fino al 1° luglio: se lo scorso anno, con la pandemia in atto e senza vaccinazioni, il settore è stato riaperto a fine maggio, nel 2021 con la campagna vaccinale in corso, i farmaci e le nuove accortezze, incomprensibilmente, il Governo toglie un mese di lavoro al settore.

Giuseppe Ira

La disparità di trattamento rispetto ad altre categorie – dichiara Giuseppe Ira, Presidente  Associazione Parchi Permanenti Italiani, aderente a Confindustria, e del parco tematico Leolandia (BG) – è configurabile in una vera e propria concorrenza sleale, che genera rabbia e risentimento negli Associati. Siamo trattati peggio delle sale giochi e delle altre attività al chiuso, inclusi i ristoranti, nei quali si sosta per ore senza mascherina. Le attività dei nostri parchi si svolgono sempre all’aperto, con ampi spazi a disposizione e sotto il controllo di personale preposto, a differenza di quanto può accadere per strada o nelle aree gioco per bambini dei parchi pubblici, peraltro già aperte, dove manca ogni tipo di monitoraggio del distanziamento e non sono presenti i presidi per la sanificazione delle mani. Contingentiamo gli ingressi per evitare ogni rischio di assembramento e abbiamo predisposto severi protocolli di sicurezza che hanno già ampiamente dimostrato la loro efficacia lo scorso anno. Negli USA i parchi sono stati aperti in febbraio, non appena è partita la campagna vaccinale, e in Gran Bretagna hanno deciso di riaprire subito i pub all’aperto e tutti i parchi di divertimento”.
Tanti i casi emblematici, a dimostrazione della disparità di trattamento operata dal Governo: si riaprono i musei al chiuso (già dal 26 aprile in zona gialla) ma non i parchi faunistici all’aperto e i parchi avventura nei boschi; si dà il via libera alle piscine all’aperto il 15 maggio, ormai tutte dotate di scivoli per bambini, ma non ai parchi acquatici; si aprono le palestre e i ristoranti al chiuso dal 1° giugno e si annuncia addirittura il ritorno del pubblico negli stadi a maggio, ma non nei parchi tematici.
Chiediamo l’immediata equiparazione ai comparti merceologicamente simili – prosegue il Presidente Ira – altrimenti dovremo intraprendere azioni eclatanti. Abbiamo sempre mantenuto un profilo dialogante e collaborativo, ma evidentemente non è servito a nulla: le categorie che hanno urlato scompostamente hanno ottenuto più attenzione e parziali risposte. Siamo tra i primi settori ad essere colpiti dalla crisi e le aziende del comparto registrano in media una perdita dell’80%: quest’anno avremmo bisogno di una stagione più lunga, per contro la decisione del Governo condanna molti parchi all’impossibilità di aprire. Fino al 2019, il nostro settore coinvolgeva direttamente 25.000 occupati, circa 50.000 con l’indotto. La perdurante incertezza porterà ad una fortissima contrazione degli occupati, ormai in FIS da troppi mesi. La nostra forza lavoro non ce la fa più: i migliori hanno trovato un altro impiego, ma migliaia di persone faticano a sopravvivere, dopo aver dilapidato i propri risparmi e quelli dei propri familiari. Ci aspettiamo anche una presa di posizione da parte del Ministro Garavaglia, che abbiamo incontrato più volte e che ci aveva assicurato il suo impegno per il passaggio della categoria dei parchi sotto il Ministero del Turismo”.

L’annuncio delle aperture ritardate al 1° luglio si lega ad un altro nodo che attanaglia i parchi e il futuro del comparto: formalmente, infatti, il settore rientra ancora nella categoria “Circhi e Spettacoli Viaggianti” facente capo al Dicastero dei Beni Culturali, e da questo dipende la sistematica inadeguatezza degli interventi predisposti a sostegno della categoria nel corso degli ultimi 14 mesi.
Nonostante gli importanti costi fissi, legati al mantenimento delle strutture degli animali e del verde, e gli alti livelli occupazionali garantiti (con il coinvolgimento di molti giovani e donne) i Parchi non sono stati ricompresi in almeno 4 provvedimenti legati ai ristori: prima perché il raffronto tra il mese di aprile 2019 e il mese di aprile 2020 non dava scostamenti significativi, in quanto molti parchi in aprile non sono operativi, poi perché è stato limitato l’accesso al credito alle imprese con più di 5 e 10 milioni di fatturato. Non facendo parte del Turismo, inoltre, i parchi non hanno potuto accedere alle agevolazioni fiscali concesse alle imprese del comparto, come l’esenzione IMU.
Per non parlare dei finanziamenti – conclude Ira – un’azienda che perde l’80% nel 2020 e nel 2021 avrà comunque risultati negativi, a causa del Covid-19 e della chiusura disposta dal Governo, non è considerata affidabile. Gli Istituti Bancari si sono limitati a coprire le loro esposizioni, consolidandole a 6 anni con garanzie statali, mentre il credito alle aziende è stato erogato raramente ed a un costo altissimo in termini di interesse”.
Nel 2020 il 20% dei parchi ha rinunciato completamente all’apertura e si sono persi 10.000 posti di lavoro stagionali. Il rischio, alla luce delle decisioni del Governo, è di rendere ancora più precaria la posizione di centinaia di imprese italiane e migliaia di lavoratori. Tolti 5/6 big player facenti già capo a gruppi multinazionali e Leolandia (uno dei pochi grandi parchi ad essere ancora saldamente in mano ad imprenditori italiani), il comparto è costituito da imprese di piccole e medie dimensioni che non hanno voce, pur giocando un ruolo importante nell’ambito dell’offerta del territorio e alimentando un forte indotto. Nel 2019 il settore ha generato un giro d’affari superiore ai 400 milioni di euro, cifra che sale a 1 miliardo di euro considerando hotel, ristorazione, merchandising, manutenzione e tante altre voci collaterali.

Leolandia: in arrivo una grande sorpresa di Pasqua per tutti i bambini

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Il parco, creato e da sempre rivolto ai bambini fino a 10 anni, raccoglie per la prima volta in un video social i beniamini dei cartoni animati per portare nelle case un pizzico della sua magia.

In attesa di poter tornare ad accogliere i suoi ospiti dal vivo, Leolandia, parco a tema creato e rivolto da sempre ai bambini fino a 10 anni di età, ha deciso di sorprendere le famiglie con un regalo unico quanto inaspettato: un video social di auguri che vedrà per la prima volta protagonisti tutti i personaggi dei cartoni animati più seguiti dai piccoli.
Come sempre, a fare gli onori di casa saranno le mascotte Leo e Mia, che consegneranno l’uovo di Pasqua di Leolandia ai magici abitanti del parco: Gattoboy, Geco e Gufetta a PJ Masks City, la città dei Superpigiamini che ha aperto i battenti lo scorso anno, il coniglio Bing e il suo amico Flop, i simpaticissimi e popolarissimi Masha e Orso, e un salto nelle atmosfere tipicamente parigine della serie Miraculous, per incontrare Ladybug e Chat Noir, sempre alle prese con straordinarie avventure. L’augurio sarà rivolto anche ai bambini, nella speranza che la Pasqua porti finalmente belle sorprese e sia di buon auspicio per un incontro dal vivo con gli eroi più amati.

Il video sarà pubblicato proprio il giorno di Pasqua, attraverso i canali social di Leolandia  (Facebook, Instagram, Youtube,) che raggiungono una community di oltre 250.000 contatti.
Ho realizzato il parco di Leolandia per dedicarlo proprio ai bambini più piccoli – dichiara il Presidente Giuseppe Ira – e in un momento così complesso ci è sembrato giusto regalare a loro un pizzico di magia coinvolgendo tutti i personaggi per la prima volta in un unico video. Il Ministro Garavaglia, che abbiamo recentemente incontrato, è consapevole dell’importanza del ruolo dei parchi divertimento e ci aspettiamo a breve indicazioni precise in merito alla riapertura”.

Parchi permanenti italiani a rischio default e 25mila posti di lavoro

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Il grido d’allarme lanciato da Giuseppe Ira, presidente dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani: “rischio default per il comparto”. Serve un accordo tra ABI e MEF per salvaguardare 25.000 posti di lavoro.

In relazione al perdurare dell’emergenza sanitaria in atto e alle sue conseguenze giuseppe iraeconomiche,  Giuseppe Ira, Presidente dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani (PPI) e del parco a tema Leolandia (BG), dichiara: “È innegabile che questa crisi avrà un impatto deflagrante su diversi settori, tra cui il nostro. Alle misure stringenti imposte dal Governo, che ci hanno coinvolto per primi già nel mese di febbraio, dovrà necessariamente far seguito un’adeguata compensazione, commisurata alla redditività accertata delle imprese nei periodi normali. L’operatività dei parchi è bloccata e questo ha comportato la mancata assunzione dei lavoratori stagionali, che a breve saranno scoperti perché termineranno i sussidi alla disoccupazione. Il problema si allarga anche ai lavoratori a tempo pieno, perché per molte realtà il rischio 5e578f19226fbf8641050495default è sempre più concreto. Non ci sono entrate, ma ci sono costi continui legati a tante attività che non possono essere sospese come le manutenzioni, la messa in sicurezza degli impianti e il controllo dei sistemi di irrigazione. Per i parchi faunistici, a cominciare dagli acquari, è inoltre fondamentale accudire e mantenere in vita gli animali. A ciò va aggiunto che, spinti dal trend di crescita degli ultimi anni, molti parchi hanno sostenuto investimenti importanti per il potenziamento dell’offerta 2020 e adesso, anziché rientrare dei costi, 5e578efea7c71487f61bdc3bdovranno investire ulteriormente per incrementare le misure a tutela della sicurezza sanitaria degli ospiti e per rilanciare il comparto attraverso campagne di comunicazione molto forti. Tutto ciò costa e il sistema bancario, da solo, difficilmente ci potrà sostenere. Nell’immediato servono finanziamenti a tassi agevolati e un concreto sostegno dello Stato, attraverso un accordo specifico tra ABI e Ministero dell’Economia e delle Finanze“.
Nel 2019 il comparto dei Parchi Permanenti, che comprende parchi a tema, come 5e578de0226fbf7b7a726a62Leolandia (BG), parchi faunistici, come l’Acquario di Genova, e parchi acquatici, come Caribe Bay (VE), ha generato ricavi pari a 420 milioni di euro per un totale di 20 milioni di visitatori provenienti dall’Italia, 1,5 milioni di arrivi dall’estero e 1,1 milioni di pernottamenti in hotel. Considerando ristorazione, trasporti, merchandising e soggiorni alberghieri, il volume d’affari complessivo dell’indotto nel 2019 supera la barriera di 1 miliardo di euro. Oltre a generare 25.000 occupati diretti, tra fissi e stagionali, si stimano almeno 60.000 posizioni legate all’indotto.