Jack Daniel’s Tennessee Honey: invito a salvaguardare le api

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In occasione del 20 maggio, World Bee Day, un invito ai consumatori a tutelare l’ambiente per salvaguardare le api.

Giovedì 20 maggio è il World Bee Day, la giornata scelta a livello internazionale per celebrare e tutelare le api e il loro benessereJack Daniel’s sa quanto siano importanti e sa che questi insetti, impollinatori preziosissimi, sono una specie a rischio estinzione. È anche grazie all’operosità delle api che nasce uno dei whiskey più amati della famiglia Jack Daniel’s: Tennessee Honey.
Jack Daniel’s Tennessee Honey è Jack by Name, Honey by Nature, un prodotto delizioso e sofisticato la cui ricetta si sviluppa grazie all’aggiunta di un liquore al miele finemente lavorato al classico Old N°7. Perfetto da gustare ghiacciato nel dopocena, Tennessee Honey è un whiskey davvero unico, che non esisterebbe se non ci fosse quell’ingrediente che ne rende il gusto morbido e originale: il miele.
Sempre più spesso si parla della “scomparsa silenziosa” delle api. Questi esseri viventi, fondamentali per l’ambiente e per la sopravvivenza del genere umano, esistono da 4 milioni di anni ma, ultimamente, la sono costantemente minacciati dai cambiamenti climatici, dall’aumento dell’inquinamento e dall’uso di pesticidi.

Questi fattori hanno causato una riduzione enorme nel numero di api nel mondo, con conseguenze pesantissime sul mantenimento della biodiversità.
Le api contribuiscono all’impollinazione del 75-80% delle piante superiori a fiore, sia di quelle coltivate (circa 150 – 200 specie in tutto il mondo) sia di quelle selvatiche (oltre 350mila). Le api mellifere e tutti gli apoidei in grado di raccogliere il polline sono essenziali per il nostro ecosistema, sia per il miele che producono sia per il loro prezioso lavoro di impollinazione. Per questo necessitano di interventi tempestivi di salvaguardia e di buone pratiche incentrate sulla tutela della biodiversità.
Sono tante le giovani associazioni che si impegnano per tutelare queste infaticabili lavoratrici. Tra loro spicca il lavoro di Bee2Bee, un movimento di tutela ambientale a sostegno della produzione artigianale, ecologica e naturale del miele, coinvolgendo piccoli e medi apicoltori che vivono e lavorano secondo natura, rispettando il lavoro delle api e allevandole secondo il giusto ritmo, producendo miele di ottima qualità. 

Jack Daniel’s appoggia il lavoro di Bee2Bee, invitando i consumatori a porre attenzione ai comportamenti quotidiani che danneggiano lo stato di salute del nostro ambiente ostacolando il lavoro (e la vita) delle api.
È il momento giusto per porre attenzione ai nostri comportamenti quotidiani e tutelare al meglio l’ambiente e ciò che ci circonda. La salvaguardia del nostro ecosistema è fondamentale, e la sua tutela parte da ogni singolo individuo. Make it count!
Per maggiori informazioni sulle iniziative Bee2Bee: www.bee2bee.it  
Rendi orgogliosi i tuoi amici. Bevi responsabilmente.

BEE THE FUTURE: Eataly dona 10 milioni di semi per le api

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Il progetto, che vede insieme Eataly, Slow Food e Arcoiris, dopo aver già riforestato oltre 100 ettari agricoli con fiori amici delle api, riparte da Milano con l’obiettivo di tutelare l’ecosistema degli impollinatori negli spazi verdi delle città.

Il 20 maggio, in occasione della Giornata mondiale delle api, Bee the Future, il progetto nato nel 2018 per tutelare gli insetti impollinatori, si arricchisce di una nuova iniziativa. Dopo aver riforestato oltre 100 ettari agricoli con fiori amici delle api, riparte questa volta dalle città. In questa giornata, il 10% del valore della spesa effettuata dai clienti di Eataly nei negozi in Italia e online verrà devoluto a iniziative di riforestazione urbana. Il progetto diventa quindi un’occasione per creare una rete fra le diverse realtà cittadine che potranno beneficiare dei nuovi semi biologici selezionati da Eataly in collaborazione con Arcoiris, con l’obiettivo di donarne almeno 10 milioni in tre anni.
Pilota in tal senso è il progetto portato avanti a Milano da Eataly Smeraldo che, oltre ad aver confermato fino al 2023 l’impegno nell’adozione e cura delle quattro aiuole di Piazza XXV Aprile, già coltivate con una selezione di fiori e piante mellifere per la salvaguardia delle api, si è impegnato per il 2021 con il Comune di Milano nella riqualificazione di altre aree verdi, con il supporto del Municipio 1. Eataly Smeraldo ha lanciato inoltre una vera e propria chiamata alle armi ai responsabili dei circa 15 “Giardini Condivisi” della città affinché aderiscano al movimento promosso con Bee the Future accettando di ricevere in omaggio e piantare i semi amici delle api.
All’appello hanno già risposto entusiasticamente il Giardino Comunitario Lea Garofalo di viale Montello, gli Orti di via Padova, il Giardino BinG di Greco, il Giardino Nascosto “Elda Iannone” all’interno del Parco della Martesana e il Giardino Condiviso dell’associazione “Terra Rinata” a Chiaravalle.

Seguendo l’esempio di Milano, quindi, azioni simili saranno intraprese anche in altre città. A Torino, dove dal 2019 i semi di Bee the Future arricchiscono l’Or-TO urbano di Nizza Millefonti, il 20 maggio sarà seminato e aperto al pubblico l’adiacente Bee Garden: il Giardino del Rispetto realizzato grazie all’impegno di Eataly Lingotto e di Green Pea, il primo Green Retail Park al mondo aperto a dicembre 2020 di fianco al primo Eataly.
Ognuno, del resto, può fare la sua parte e sostenere la mission di Bee the Future in ambito urbano. In tutti gli Eataly e online su eataly.it, infatti, sono acquistabili le bustine di semi Bee the Future che si possono piantare sul proprio balcone o terrazzo, come ad esempio girasole, calendula, lavatera e miscuglio di millefiori. Inoltre, acquistandoli da Eataly a Roma, Milano, Torino e Genova, il 20 maggio sarà possibile ricevere in omaggio uno speciale vaso in edizione limitata per piantarli subito.
Le città, che ad una prima analisi presentano una concentrazione di condizioni sfavorevoli per la sopravvivenza degli impollinatori, si rivelano in realtà come un habitat di soccorso, specie se circondate da aree rurali caratterizzate da una agricoltura intensiva. Gli spazi urbani con prati, giardini, sponde di fiumi e aree incolte forniscono scorte alimentari e luoghi adatti alla nidificazione delle api.

Favorire la loro presenza, individuando spazi destinabili alla semina di varietà nettarifere, rappresenta un’attività simbolica, ma di alto valore naturalistico e di coinvolgimento dei cittadini attraverso un gesto concreto, visibile e replicabile.
La realizzazione di spazi urbani destinati agli impollinatori presuppone una gestione del verde pubblico che prescinde dalle sole finalità estetiche e che prevede anche una vera e propria rigenerazione ambientale. I giardini urbani possono essere concepiti unendo agli elementi classici dell’architettura urbana un valore di conservazione della natura.
In questo senso Bee the Future diventa uno strumento utile per far partire un nuovo movimento di Città e Cittadini Resistenti, fratelli di quegli Agricoltori Resistenti che per primi, nel 2018, hanno abbracciato il progetto seminando il miscuglio nei loro terreni e donando sano nutrimento e ristoro agli impollinatori.
Attraverso il rilancio del progetto Bee the Future, il verde urbano arricchito con le piante amiche delle api potrà creare delle oasi di rispetto nelle nostre città e tutelare un insetto tanto essenziale per la vita sulla terra.
https://www.eataly.net/it_it/mondo-eataly/chi-siamo/eataly-e-il-rispetto/bee-the-future

BEE THE FUTURE
Nel 2017 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha deciso di designare il 20 maggio Giornata mondiale delle api. Nello stesso anno Eataly, Slow Food, l’azienda sementiera Arcoiris e l’Università di Palermo hanno stretto un’alleanza per creare Bee the Future, un progetto agricolo a favore delle api. Risale al 2018 il primo lancio di Bee the Future che, in meno di tre anni, attraverso gli Agricoltori Resistenti, una rete di oltre 50 produttori e agricoltori virtuosi, ha riforestato oltre 100 ettari agricoli in cinque delle principali aree italiane destinate all’agricoltura intensiva dove, a causa di metodi di coltivazione basati sull’alto rendimento dei terreni, la biodiversità e le colonie di api stanno particolarmente soffrendo.L’emergenza non è finita e non si può trascurare l’allarme rispetto alla moria di questi preziosi insetti. Si calcola che l’87,5% delle piante spontanee a livello globale (circa 308.000 specie) dipende, almeno in parte, dall’impollinazione animale per la fecondazione. Mentre la produzione di oltre tre quarti dei principali tipi di colture alimentari a livello mondiale beneficiano dell’impollinazione degli insetti (fonte FAO).

Castello di Meleto: il 20 maggio si inaugura il “Parco delle Api”

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Un “giardino dell’eden” di alberi e fiori per questi preziosi insettie un parco naturalistico e didattico aperto al pubblico. L’inaugurazione in occasione della Giornata mondiale dell’Ape.

In concomitanza con la Giornata mondiale dell’Ape, Castello di Meleto inaugura giovedì 20 maggio il Parco delle Api, un’oasi di un ettaro e mezzo di alberi e fiori destinati a diventare un vero e proprio paradiso per le api ma anche un luogo didattico dove raccontare ad adulti e bambini l’affascinante mondo di questo insetto da cui dipende il 70% delle risorse alimentari dell’uomo.
«Crediamo molto in questo progetto, che completa la nostra visione della sostenibilità ambientale a sostegno della biodiversità. – Afferma Michele Contartese, direttore generale di Castello di Meleto – Accanto all’impegno di custodia del territorio, oggi vogliamo promuovere attivamente la conoscenza del mondo delle api, insetti indispensabili per la nostra sopravvivenza, con un parco didatticodedicato a loro ma aperto a tutti».

Circa 30 specie tra alberi da fiore, arbusti e erbacee, garantiranno dalla primavera a fine autunno uno spettacolo di colori e forme: alberi di Giuda, tigli, rosmarino, elicriso, borragine, lupinella e ginestrino sono solo alcune delle specie botaniche che fioriranno.
Gli alberi saranno dimora per le famiglie di api: le arnie sarannoinfatti collocate sotto le fronde, in modo che gli insetti possano vivere in un ambiente il più naturale possibile.
L’apertura del parco corona l’iniziativa Nel Nome dell’Ape, nata lo scorso anno, che permette di contribuire in prima persona a un progetto di ripopolazione di questi straordinari insetti a Gaiole in Chianti. In seguito all’iniziativa, che consente infatti ai partecipanti di adottare una famiglia di api e ricevere in cambio il miele prodotto, in primavera sono arrivate 25 nuove famiglie di api sostenute da altrettanti consumatori, sensibili al tema dell’ambiente, raggiungendo il numero di 40 arnie, corrispondenti ad oltre 3 milioni di api ospitate in un anno.

Nello stesso weekend si inserisce anche la XI edizione della Giornata Nazionale delle Dimore Storiche (domenica 23 maggio), occasione per celebrare la straordinaria unicità di Castello di Meleto, l’unica azienda del Chianti Classico a possedere un castello del Duecento perfettamente conservato, oggi splendida struttura ricettiva.
Con un’estensione di più di mille ettari, su una collina a Gaiole in Chianti da dove sorveglia i boschi e le vigne circostanti, Castello di Meleto è un perfetto esempio di azienda agricola completa: il vino, anzitutto con il Chianti Classico, rappresenta il prodotto bandiera, cui si affiancano l’olio extra vergine d’oliva biologico, il miele, e l’allevamento di suini di Cinta senese.

Slow Food lancia la campagna “Slow Bees” in concomitanza con la Giornata mondiale delle api

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Lunedì, 20 maggio, si celebra la Giornata mondiale delle api e Slow Food coglie l’occasione per lanciare la campagna Slow Bees. Sono ben 230mila europei che hanno chiesto di salvarle. La campagna internazionale ha come obiettivo difendere gli impollinatori e assicurare maggiore eco e visibilità alle minacce che colpiscono le api, gli altri insetti impollinatori, le piante e la biodiversità.

Collage-api-Credit-Pixabay-4Il 20 maggio, in occasione della Giornata mondiale delle api, Slow Food lancia la campagna internazionale “Slow Bees”. Obiettivi dell’iniziativa: difendere gli impollinatori e assicurare maggiore eco e visibilità alle minacce che colpiscono le api, gli altri insetti impollinatori, le piante e la biodiversità.
Circa il 75% delle coltivazioni alimentari dipende dall’impollinazione animale. Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), oggi le colonie di api sono soggette a livelli di estinzione che sono da 100 a 1000 volte più elevati del normale. La responsabilità? Dell’uomo e dall’uso e abuso di pesticidi in agricoltura.
Per far fronte a questi dati allarmanti, in occasione della Giornata mondiale delle api, attivisti, comunità e Condotte Slow Food pianteranno arbusti o alberi biologici da fiore per offrire alle api un nutrimento privo di pesticidi. Una mobilitazione lanciata a livello globale tra tutta la rete della Chiocciola e non solo: chiunque può partecipare, piantando fiori e alberi biologici e condividendo il lavoro fatto sui propri canali social usando gli hashtag #onetreeforahive, #plantoneforpollinators e #slowtreesforbees.
20 maggio giornata api«Siamo convinti che parlare e far conoscere il mondo di api e impollinatori sia il segreto per osservare, conoscere, misurare e proteggere la biodiversità, mettendo in primo piano le conoscenze tradizionali riguardanti le pratiche agricole sostenibili. Non possono esserci impollinatori sani senza un numero sufficiente di fiori biologici per tutto il periodo vegetativo: ecco perché è fondamentale agire adesso!» commentano gli apicoltori Jennifer Holmes (Florida), Terry Oxford (California) e Guido Cortese (Italia), coordinatori delle attività di Slow Food per la Giornata mondiale delle api.
Simbolicamente, il 20 maggio alcuni rappresentanti di Stati membri dell’Unione Europea si incontreranno per discutere l’attuazione degli standard per la valutazione della tossicità, ovvero il Bee Guidance Document elaborato dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) già nel 2013, e che comprende anche la proposta di protocolli più adeguati e cautelativi  in caso di valutazione dell’autorizzazione di nuove molecole. Questi infatti non sono ancora stati adottati in tutta Europa e si persevera con le farse pseudo-precauzionali, per l’ostinata opposizione degli Stati membri dell’Ue e delle filiere agrochimiche.
Per completezza di informazioni, aggiungiamo che l’Efsa ha applicato appieno le nuove norme solo nella valutazione dei tre neonicotinoidi (imidacloprid, clothianidin e thiamethoxam), vietati in Unione Europea nel 2018. Finora, i governi nazionali europei non hanno applicato le linee guida dell’Efsa in tutte le altre decisioni riguardanti i pesticidi.
Collage-api-Credit-Pixabay-1Per questo Slow Food chiede che queste linee guide vengano adottate al più presto e fa parte di una coalizione di organizzazioni della società civile che chiedono a chi detiene il potere di salvare le api e una maggiore trasparenza nel processo di valutazione del rischio. Qualche giorno fa si è svolta in diverse città europee un’azione congiunta: apicoltori e organizzazioni ambientaliste hanno consegnato una petizione firmata da più di 230.000 europei ai ministri nazionali dell’Agricoltura in 7 capitali europee, chiedendo di migliorare il modo in cui l’Unione testa i nuovi pesticidi. Il gruppo locale di apicoltori e attivisti Slow Food ha rivolto tali richieste al ministro delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo Marco Centinaio chiedendo al governo italiano di proteggere davvero le api dai pesticidi tossici.
Slow Food teme che, in assenza di regole precise, continuino a essere usati molti pesticidi letali per le api e che altri vengano messi in commercio, rendendo inutili i tanto celebrati divieti europei sui neonicotinoidi dell’anno scorso. Slow Food sa bene che, per salvare le api, l’Unione Europea deve bandire tutti i pesticidi letali per questi insetti, non solo tre oggi vietati.

20 maggio, Giornata Mondiale delle Api: alcune proposte per conoscerle e apprezzarle

a cura della Redazione

20 maggio giornata apiIl 20 maggio è la Giornata Mondiale delle Api, ricorrenza indetta dalle Nazione Unite per tutelare gli insetti che ci donano cibo e biodiversità. Sono piccole ma fondamentali per la nostra esistenza.
Grazie al loro lavoro  di impollinazione garantiscono che circa il 75 per cento del cibo che mangiamo arrivi sulle nostre tavole. Le api sono importantissime per tutelare la biodiversità e garantire un futuro al pianeta, per invertire la rotta dei cambiamenti climatici. Ecco le motivazioni che hanno portato, lo scorso anno, l’Onu a indire la Giornata Mondiale delle Api, identificando nel 20 maggio il giorno per celebrarla con il fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di questi indispensabili insetti – la cui sopravvivenza è minacciata da diversi fattori, tra cui agricoltura intensiva, pesticidi e cambiamenti climatici – e chiedere azioni concrete di tutela.
Ecco alcune proposte per vivere la Giornata Mondiale delle Api.

Umbria: con le api del Castello millenario
20 maggio Castello-di-Petroia-Foliage-6Le arnie sono immerse nella natura che avvolge il millenario Castello di Petroia (PG), il maniero in cui è nato Federico da Montefeltro. Nella sua verde vallata caratterizzata da boschi in cui crescono alberi di quercia e cerri secolari, pini e salici, pascoli di Chianine, alberi di olivo e incolto, si possono percorrere le antiche strade rurali un tempo tracciate dai contadini per occuparsi della campagna, oggi sentieri per viaggiatori alla scoperta dei paesaggi bucolici dell’Umbria. Qui l’agricoltura intensiva e l’uso dei pesticidi sono banditi e le api hanno una grande varietà di fiori spontanei di cui nutrirsi. Ne è testimonianza il buonissimo miele del Castello di Petroia, da assaporare a colazione tra gli eleganti saloni del maniero o da poter portare a casa, come l’olio e il tartufo. Nella tenuta che si estende per 250 ettari, ci sono diciannove percorsi collegati tra loro e anche un maneggio di cavalli di razza frisona.
Se si desidera soggiornare nel castello il prezzo parte da 120 euro a notte a persona. (Tel. 075920287, www.petroia.it).

Romagna: tra le api della valle del Rubicone
20 maggio Ricci-Hotels-Podere-La-Fattoria-Ulivi-3Sulle colline della Romagna, a poca distanza dal mare di Cesenatico (FC), le api del Podere La Fattoria dei Ricci Hotels, svolazzano tra i fiori spontanei della campagna, in cui crescono girasoli, antichi ulivi e vitigni autoctoni di uva sangiovese e trebbiano. Il cascinale di fine ottocento, con vista sul colle di San Marino e di San Leo, è stato completamente ristrutturato conservando l’anima e lo stile delle case di campagna nei suoi appartamenti. È un luogo in cui godere della bellezza e del relax della vita bucolica, ma anche occasione per escursioni di educazione ambientale con i bambini, che possono scoprire il mondo delle api e del miele, dell’olio e del vino. Inoltre, da questo podere, che si trova a 13 km dallo storico Rubicone, partono percorsi a piedi e in bicicletta per esplorare l’entroterra romagnolo, raggiungere la vicina Santarcangelo di Romagna (RN) e gli altri caratteristici borghi. I prodotti genuini qui coltivati grazie all’aiuto dell’impollinazione, arrivano sulle tavole vista mare dei Ricci Hotels di Cesenatico.
Possibilità di soggiornare al Podere La Fattoria, prezzo da 250 euro a settimana in appartamento. (Tel. 0547 87102, Numero verde 800014040, www.riccihotels.it).

Molise: il Primo Apiario di Comunità
Collage-api-Credit-Pixabay-4Nella regione con la più alta biodiversità d’Italia, il Molise, è nato il primo Apiario di Comunità d’Italia, uno dei progetti del Piano del Cibo di Castel del Giudice (IS), borgo al confine tra l’Alto Molise e l’Abruzzo simbolo di resilienza delle aree interne dell’Appennino, che si è dotato di una politica alimentare a favore dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, di cui le api sono protagoniste. Un viaggio in questa realtà naturale e vicina ad aree naturalistiche di pregio, come la Riserva Mab UNESCO di Collemeluccio-Montedimezzo, è un’esperienza nuova e stimolante, fuori dalle solite rotte turistiche. Il Giardino delle Mele Antiche e le api sono occasione per grandi e piccoli per vivere tour multisensoriali guidati e attività di educazione ambientale, mentre il ristorante di Borgotufi è il luogo in cui provare il miele e i piatti di cucina tradizione rivisitata a base di prodotti locali e di stagione, secondo le linee del Piano del Cibo, che tra le altre azioni punta a ridurre gli sprechi alimentari, incentivare la filiera corta e le produzioni biologiche, abolire la plastica.
Per il soggiorno a Borgotufi, prezzo da 130 euro per 2 persone, inclusa colazione, cena e ingresso nel centro benessere. (Tel. 086 946820, www.borgotufi.it).

Alto Adige: sul Sentiero delle Api di Rodengo
20 maggio giornata api Romantik-Hotel-Stafler-1Tra la Val Pusteria e la Valle Isarco c’è un percorso escursionistico tutto dedicato alle api. È il Sentiero delle Api di Rodengo, che dà alle famiglie con i bambini l’opportunità di scoprire masi di montagna su paesaggi da favola, conoscendo da vicino tutto ciò che riguarda l’apicoltura e la produzione del miele. L’itinerario è lungo 7 km, parte da Rodengo e raggiunge il Maso Locherhof dove si può curiosare all’interno di un’arnia, con l’aiuto di un esperto apicoltore che spiega tutte le fasi della lavorazione e produzione dell’oro della natura. Al ritorno la vista si apre sull’affascinante Castel Rodengo. Vicino al Sentiero delle Api,il Romantik Hotel Stafler di Vipiteno (BZ), in cui ingredienti di stagione coltivati nell’azienda agricola di famiglia arricchiscono la cucina dello Chef Peter Girtler (doppia stella Michelin), il miele è l’elisir di benessere di un massaggio per la schiena, che scioglie ed elimina le tossine dal corpo, dando sollievo dal dolore.
Il prezzo è di 37 euro per 25 minuti. (Tel. 0472771136, www.romantikhotels.com).

Ferrara: apicoltori per un giorno
Collage-api-Credit-Pixabay-1Ferrara è uno scrigno di prodotti tipici, che non potrebbero essere così gustosi senza il lavoro delle api. La coppia di pane ritorto, i cappellacci con la zucca, il panpepato con le mandorle, l’aglio DOC sono solo alcune delle prelibatezze da assaporare nella provincia ferrarese, di cui si può fare esperienza grazie al Consorzio Visit Ferrara. Il percorso “Api e Miele” prevede una passeggiata nell’apiario di un’azienda agricola sostenibile, per scoprire la casa delle api, come comunicano tra loro e come producono il miele; l’esperienza di “apicoltore per un giorno”, imparando come si estrae il miele dalle arnie fino al prodotto finale in vaso; e infine la degustazione di cinque pregiati tipi di miele abbinati a formaggi selezionati.
Ogni esperienza è al prezzo di 20 euro, tutte e tre al costo di 65 euro. Il percorso si può prenotare direttamente sul sito web di Visit Ferrara: www.visitferrara.eu, Tel. 0532783944.

La lettura per il viaggio: La Rivoluzione delle Api
Per celebrare in viaggio la Giornata Mondiale delle Api, il consiglio di lettura è “La Rivoluzione delle Api. Come salvare l’alimentazione e l’agricoltura nel mondo”, di Monica Pelliccia e Adelina Zarlenga, edito da Nutrimenti Edizioni, con la prefazione dell’attivista ambientale Vandana Shiva. Storie narrative di speranza, da una parte all’altra del mondo, che svelano come apicoltori e apicoltrici, contadine e agricoltori, ma anche le istituzioni, facciano dell’apicoltura uno strumento di agricoltura sostenibile, innescando un cambiamento nella produzione di cibo.  https://www.nutrimenti.net/libro/la-rivoluzione-delle-api/

Credit foto api Pixabay