Fabiana Gabellini trasforma Milano in una galleria di… “Arte da Indossare”

Riceviamo e pubblichiamo
Valentina Corvino, la più giovane top model al mondo, di cui avevamo già scritto nei mesi scorsi, è stata la protagonista del servizio fotografico che ha visto Fabiana Gabellini, nei giorni della Milano Fashion Week, presentare tre abiti ispirati da opere della pittrice toscana Paola Zannoni.

Durante la Milano Fashion Week, Fabiana Gabellini ha presentato tre abiti tratti dalle opere “Eden For You” e “Dubai” della pittrice toscana Paola Zannoni.
Dei veri e propri capolavori Haute Couture indossati dalla bellissima Valentina Corvino: la top model più giovane al mondo che, con i suoi 16 anni appena compiuti, ha già incantato il fashion world sfilando sulle passerelle per importanti griffe.
Nella logica contemporanea in cui si tratta allo stesso modo ogni aspetto della creatività, sono estremamente numerosi gli artisti che in questi ultimi anni portano avanti interessanti progetti dove arte e moda confluiscono in soggetti unici: opere d’arte da indossare, creazioni di moda da ammirare come quadri o sculture.

Il connubio arte e moda si sviluppa sin dalle origini, la moda moderna si relaziona con l’arte non solo come semplice fonte momentanea di ispirazione ma come trasposizione di un sistema estetico in un altro, dando luogo a quella operazione di trans-codifica che caratterizza il rapporto dialogico della moda e le discipline artistiche.
Colori, grafismi, forme, linee, geometrie, disegni, stili, correnti artistiche e pittoriche, messaggi da comunicare… tanti sono i motivi per cui i grandi stilisti, così come i più giovani, sono ispirati da artisti e pittori.

E così le passerelle delle sfilate sembrano diventate gallerie di musei viventi…
Nel panorama dell’arte contemporanea italiana l’esempio più famoso del sodalizio tra moda e arte è l’alta sartoria della stilista Fabiana Gabellini e la sua collaborazione con la nota artista Paola Zannoni.
Fabiana Gabellini sostiene che la collaborazione con artisti contemporanei e la sinergia tra Arte e Moda sia oggi diventata indispensabile per poter comunicare ed esprimere con maggior forza il valore della moda intesa come espressione di estro e creatività assoluta.
Esattamente come un pittore anche un fashion designer attraverso le sue creazioni veicola un messaggio che viene interpretato in maniera personale permettendo così ad ogni donna di mostrare sé stessa, il suo stile e la sua classe.

Ogni artista ha un anima, rappresenta sulla tela la propria interiorità, il suo mondo immaginario, racconta un sogno!” afferma Fabiana Gabellini.
Nel 2017, infatti, la giovane fashion designer ha creato il progetto “Arte da Indossare” affinché ogni donna possa vivere e condividere quel sogno grazie alle sue preziose creazioni Haute Couture.
www.fabianagabellini.com

Credits
Ph. ©Marco De Nigris
Model DSML Management - Valentina Corvino – Major Milano
Art Director GianGiacomo William Faillace
Fashion Designer Fabiana Gabellini
Painter& Fabric Designer Paola Zannoni
Handbags Donna Dani

Valentina Corvino: la giovane promessa della moda targata Major

di Gian Giacomo William Faillace
Originaria della Puglia, la giovanissima Valentina Corvino si sta affermando sulle passerelle di importanti brand nazionali. La modella più giovane al mondo è stata intervistata da Gian Giacomo William Faillace.

Quindici anni: questa è l’età di Valentina Corvino, modella di origine pugliese e che, nonostante la sua giovane età, ha già calcato le passerelle di numerosi brand internazionali; considerata la modella più giovane del mondo, è entrata a pieno titolo nello staff della Major.
Fondata nel 1981 da Guido Dolci, l’agenzia Major opera in tutto il mondo con le sue sedi a Milano, New York e Miami. Dal 2000 la Major è considerata una delle agenzie indipendenti più conosciute nel mondo nonché un’icona nel panorama del fashion system grazie ad un network di agenti internazionali che lavora e collabora con i più importanti membri del mondo della moda, pubblicità e comunicazione.

Il gruppo Major ricerca, sviluppa e promuove talenti rappresentandoli in tutto il mondo, migliorando e sviluppando la loro carriera: le svariate partnership internazionali, con prestigiosi clienti, permettono la promozione ed il supporto di modelle e modelli sotto una guida esperta. Tra i principali clienti si annoverano Giorgio Armani, Dolce e Gabbana, Gucci, Valentino, Vogue, Ralph Lauren, Prada, Dior, Marc Jacobs e tanti altri.
Chi è Valentina Corvino?
«Valentina è un’umilissima ragazza di 15 anni, anzi il 26 luglio ne compio 16. Sono nata a Manfredonia, una bellissima città, che ho comunque deciso di lasciare per rincorrere e realizzare il mio sogno, ossia, diventare modella e stabilirmi a Milano».

Come è nata e come si è sviluppata la tua carriera?
«Sin da piccola ho sempre immaginato di sfilare, arrivando addirittura di indossare i vestiti di mia madre, simulando così, la passerella in casa. Mio padre, l’estate scorsa, ha avuto la fortuna di conoscere Daniele Salvadore e Marta Losapio, titolari della DSML Managemet, da cui è nato tutto. Per mettermi alla prova mi hanno fatto partecipare alla finale del concorso denominato “World Top Model” che si tenne in Salento, di cui Fiore Tondi è il patron. In questa occasione mi sono confrontata con cinquanta finaliste provenienti da tutta Italia. Fu una splendida esperienza perché oltre a trovare all’interno dell’organizzazione una magica famiglia, mi sono classificata tra le prime sei finaliste e scelta da Guido Dolci. Da quel momento, è radicalmente cambiata la mia vita. Mi trasferisco a Milano, numerosi furono i casting a cui dovetti partecipare, molte le manifestazioni e le puntate televisive e, infine, la mia prima sfilata a Verona per “Cavalli”».

Qual è la vita di una giovane modella?
«
La vita di una giovane modella è piena di sacrifici, rinunce. Non mi pesa molto poiché servono a far raggiungere il mio obbiettivo ma mi rendo conto che ho una vita completamente diversa dalle mie coetanee. Curo molto l’alimentazione e la pelle e soprattutto devo tutelare e proteggere la mia immagine, poiché far parte della Major Model Management è una grande soddisfazione, un grande traguardo ma anche una grande responsabilità. Sono inoltre considerata la modella più giovane del mondo».
Come riesci a conciliare vita lavorativa e carriera scolastica?
«
Prima era molto complicato rispondere a questa domanda, in realtà a causa del Covid-19 svolgo le mie interrogazioni e compiti online come tutti gli studenti stanno facendo negli ultimi tre mesi, però mi spiego meglio: frequento il secondo anno dell’istituto alberghiero di Manfredonia e quando fui costretta a trasferirmi a Milano, i miei managers della DSML si sono recati presso la presidenza della mia scuola concordando, di concerto col Collegio Docenti, un progetto scuola-lavoro, il quale prevede compiti ed interrogazioni online. È inutile sottolineare quanto sia comunque dura rientrare dopo una giornata di lavoro, iniziare a studiare e prepararsi per le interrogazioni».

Progetti futuri?
«Non nascondo che a causa del Covid, si vive alla giornata, nell’attesa che si riprendano le attività come prima del lockdown. Attualmente attendo di rientrare a Milano, la Major mi attende. Ad ogni modo ho molti progetti in cantiere ma preferisco non svelarli per scaramanzia. È imminente uno shooting a Trani e poi seguiranno tante novità».

Milano. Shopping Diva’s: non solo moda

di Gian Giacomo William Faillace
Milano, palazzo Vidiserti-Dozzio, nella celeberrima via Montenapoleone, ospita Shopping Diva’s, un luogo di incontro delle eccellenze italiche non solo legate alla moda. Previste espansioni all'estero.

Situato nello storico palazzo Vidiserti-Dozzio che conserva elementi del precedente IMG_0627-1edificio medioevale risalente ad una ricostruzione cinquecentesca, su basi strutturali che poggiano su antichi resti romani, il cui fronte principale si affaccia su via Montenapoleone, con portale al civico n. 21, al secondo piano si apre il mondo dello showroom Shopping Diva’s, un luogo di incontro delle eccellenze made in Italy.
Al suo interno non troviamo solo collezioni di vari fashion brand che ben rappresentano l’italianità, bensì anche raffinatezze eno-logogastonomiche di varie regioni del Belpaese.
Shopping Diva’s è una realtà in continua espansione sia nel campo della moda che dell’arte, del design e del food e proprio seguendo questa politica che l’azienda si appresta a diventare un punto di riferimento per i migliori professionisti dei vari settori di cui si occuperà e sarà per essi reale trampolino di lancio per internazionalizzare i loro brand: è previsto infatti per l’anno appena iniziato l’ampliamento dello showroom con l’apertura sedi a Riyad, Jedda, Shanghai e Pechino, dove già opera partecipando a numerose esposizioni internazionali.
Sempre nella capitale cinese, Shopping Diva’s è presente con uno spazio di 1000 mq: IMG_0590-1all’interno di un’antica pagoda, a pochi passi dalla famosa Città Proibita, dove periodicamente vengono organizzati eventi legati al mondo della moda e dedicati ai buyers, permettendo così ai fashion designers che si affidano alla loro professionalità, di internazionalizzare al meglio il loro marchio.
Dedicato allo sviluppo commerciale nazionale ed internazionale di lusso ed extra-lusso rigorosamente IMG_0595-1selettivo, Shopping Diva’s è punto di riferimento per lo shopping di altissimo livello, e si pone l’obbiettivo di puntare alla scoperta delle eccellenze dei nuovi talenti emergenti italiani.
Lo staff, altamente specializzato e professionale, sarà buon consigliere per tutti i gli imprenditori che vorranno affidarsi a Shopping Diva’s e che vorranno avere reali possibilità di vendita e di visibilità attraverso progetti mirati e “su misura” dedicati ai loro brand.
Foto di Marco De Nigris

Sara Tommasi e Debora Cattoni smentiscono la fake news frutto di onanismi mentali

di Gian Giacomo William Faillace
Solitamente RP Fashion & Glamour News non si occupa di gossip e dintorni però, essendoci più volte battuti contro il dilagare di fake e di cattiveria gratuita abbiamo deciso di proporvi questo articolo dell’amico Gian Giacomo William Faillace nel quale Sara Tommasi e la sua manager Debora Cattoni smentiscono certe voci che sono girate e amplificate.

foto3Il mondo lavorativo, qualsiasi esso sia, ha sempre in serbo piccoli scogli, dovuti soprattutto ad invidie ed antipatie personali.
Nel mondo dello spettacolo poi, tali “voci”, alcune reali, altre meno, vengono amplificate per la notorietà dei personaggi coinvolti.
Proprio uno di questi casi riguarda Sara Tommasi e la sua manager Debora Cattoni: le due donne, da anni legate da una relazione lavorativa e amichevole, avrebbero per alcuni un rapporto che va al di là delle sfere citate.
Ovviamente la smentita di Sara e Debora non si è fatta attendere.
La fake news è circolata con insistenza nel web negli ultimi giorni, coinvolgendo il mondo del gossip sia cartaceo che virtuale.

debora cattoni

Debora Cattoni

Debora Cattoni ha scritto sul suo profilo Instagram che non ha una relazione sentimentale da circa un anno, anche se sembrerebbe che l’uomo dei suoi sogni si trovi a Dubai.
Tra me e la mia agente non c’è nessuna love story.” Le fa eco Sara Tommasi, che ha proseguito affermando: “È vero che stiamo sempre a contatto, ma solo perché lavoriamo tanto insieme. Per me Debora è una mentore, una guida, è una grandissima professionista. È questo che ci lega. Non ho problemi a dire che è una bellissima donna, ma questo non significa che io abbia una storia con lei.

sara tommasi

Sara Tommasi

Sono le parole di Sara Tommasi, che così stronca sul nascere queste dicerie, tra le tante bufale che girano sul web e che tendono a colpire l’immagine di una donna dello spettacolo che sta rilanciando la sua immagine.
Piccoli espedienti, che, come accennato prima, sono dovuti ad onanismi mentali di persone animate da invidie dovute ad una mancanza di forza interiore per perseguire obbiettivi di sviluppo professionale personale e che, con simili attacchi, cercano solamente di bloccare l’ascesa di chi, con sacrificio, si dimostra migliore.

Maria Giovanna Costa: l’eleganza della Sicilia

di Gian Giacomo William Faillace
foto di Roberto Meneghin
Vi presentiamo oggi Maria Giovanna Costa, stilista siciliana, che ha presentato la sua collezione all’International Fashion Expo, evento che si è svolto a Milano nell’ambito della Fashion Week.

38 bisGioire, giocare, emozionarsi ed emozionare, esprimere punti di vista, progettare il presente, creare, indirizzare il futuro, realizzare sé stessi, condividere visioni di vita sono desideri, sogni: sono ancora azioni possibili nel quotidiano vivere della complessa mutevole e sfuggevole società del mondo contemporaneo?
Si se la decodifica delle emergenti problematiche culturali, sociali, emozionali affettive valoriali si ricercano, indirizzano e codificano in quella filosofia di moda della eccentrica poliedrica stilista-designer-ingegnere Maria Giovanna Costa, che fonda il suo Brand e il suo progetto di moda su tradizione-innovazione-comunicazione.
123La stilista infatti precisa: “Aspiro a reinventare la realtà fatta di tradizione e innovazione, d’ arte e tecnologia, di femminilità e perfezionismo, di reciprocità fra bellezza e rinnovamento che rispecchiano la “Donna Contemporanea”.
Discipline, linguaggi, tecniche e materiali diversi, combinati insieme, seguono la via sperimentale per pervenire alla definizione del suo Brand la cui collezione Primavera–Estate 2020 è stata presenta a Milano all’International Fashion Expo presso lo Show-room Shopping Diva’s in via Monte Napoleone 21 durante settimana della moda donna.
Una linea di pret-a-porter ispirata alla “Bellezza” e ai colori della sua terra, la Sicilia, e ai suoi elementi culturali, esprime il recupero e la memoria storica della famiglia Florio ispirandosi in particolare a Donna Franca Florio esempio di eleganza e di classe nella Sicilia e della Sicilia nel mondo.
DSC_5715_pp_1Il modello di libertà personologica, di pensiero e comportamento legato a quel tempo, si evolve e, nella collezione ogni elemento costitutivo, diviene un messaggio attuale senza tempo e senza spazio, nel quale si comunica solo l’eleganza della creatività.
Una creatività che Maria Giovanna Costa esprime anche nella progettazione e realizzazione delle grafiche dei tessuti.
Il suo Brand è rivolto a tutti coloro che si riconoscono nel modello di donna fin qui descritto, capaci perciò di condividere uno stile di moda flessibile, soffice,indossabile per diverse occasioni della giornata secondo le esigenze di una “Donna Contemporanea”; design, artigianato e innovazione interagiscono per creare affascinanti outfit, con il giusto mix di estetica e qualità made in Sicily, tipico di un’eleganza tutta Italiana.
Maria Giovanna Costa è un Brand che vuole celebrare il made in Sicily in tutto il mondo poiché per la stilista, la sua terra, rappresenta “l’Isola delle Meraviglie”.

Shopping Diva’s: il salotto del lusso milanese pronto all’inaugurazione

di Gian Giacomo William Faillace
Da domani, mercoledì 25 settembre, si inaugura Shopping Diva’s, shoow room che rappresenta il lusso made in Italy.

logoSi inaugurerà mercoledì 25 settembre Shopping Diva’s, lo show-room che rappresenterà al meglio il lusso made in Italy in Italia e nel mondo.
Situato a Milano in Via Monte Napoleone 21, nel cuore del fashion district più famoso del mondo, Shopping Diva’s, forte del dei suoi soci con decenni di esperienze nel campo commerciale e produttivo della moda, rappresenta un punto di riferimento per i designers che vorranno avvalersi dei suoi innumerevoli servizi, per farsi conoscere in Italia ed all’estero: Shopping Diva’s, infatti, collabora con numerosi partner e si proietta sul mercato internazionale soprattutto in  Giappone, Corea, Russia, Emirati Arabi, e Cina.
6a5a7484-581e-4fee-850b-83cb16d11807Ed è proprio in quest’ultimo Paese che Shopping Diva’s fa valere la sua forza gestendo uno spazio espositivo di 1000 mq in un’antica e prestigiosa pagoda a pochi passi dalla Città Proibita, in cui organizza giornate vendite e presentazioni dei brand che rappresenta al grande pubblico cinese attraverso mass media e buyer. Un ulteriore ausilio a questa impresa deriva dalla presentazione dei brand presso esclusivi club riservati.
Shopping Diva’s è presente in Cina nelle città più strategiche: Pechino, Shanghai e Chengdu e la sua influenza si espande anche in altri territori al di fuori dell’Asia come gli Stati Uniti d’America ed in Europa, dove è molto attiva in Francia, Germania e Regno Unito.

Giorno della Memoria: ricordarsi di ciò che è veramente successo

di Gian Giacomo William Faillace

Oggi è il Giorno della Memoria e noi di RP Fashion & Glamour News abbiamo chiesto un intervento controcorrente, a tratti polemico o estremo, forse un po' duro, condivisibile o non condivisibile, ognuno giudichi però sempre nel rispetto della persona e dell'opinione altrui. Si può approvare o dissentire nei limiti del lecito. Da parte mia eviterò ogni commento. 
Fabrizio Capra, direttore responsabile

g.memoria201927 Gennaio, il giorno dedicato alla memoria della Shoa, il giorno in cui ricordiamo, chi con lacrime vere, chi per pura propaganda e quindi con lacrime di coccodrillo, lo sterminio di massa progettato e attuato dalla dottrina nazista tra il 1938 ed il 1945 attraverso deportazioni, campi di concentramento e di lavoro dove sei milioni di cittadini europei di origine ebraica trovarono la morte.
Sei milioni di ebrei che oggi, qualora resuscitassero, qualora per un puro miracolo dovessero risvegliarsi e camminare tra le strade di Parigi, di Roma o di Milano, penserebbero che Hitler abbia vinto la guerra, che la Germania nazista sia riuscita a conquistare il mondo e che nulla o quasi, dal 1945 ad oggi sia cambiato, se non nei metodi e nei colori delle casacche.
Effettivamente, cosa è cambiato? Sono cambiati i metodi, sono cambiati i colori dei vessilli politici ed i loro simboli, sono cambiati i nomi ma l’obiettivo non è cambiato, semmai sono cambiati gli attori e i soldati che anziché attraversare il Reno o il Danubio, oggi, attraversano il Mediterraneo.
gian giacomo william faillaceTanta è l’ipocrisia che si respira nei giorni che precedono il 27 Gennaio, soprattutto quando coloro che incondizionatamente appoggiano regimi teocratici che teorizzano la distruzione di Israele, alla vigilia del Giorno della Memoria, ricordano l’Olocausto, soprattutto quando un alto rappresentante dell’Unione Europea che non ha mai fatto mistero delle sue simpatie verso il terrorismo anti-israeliano, oggi ricorda gli ebrei morti nelle camere a gas, soprattutto quando una parte politica ideatrice di una legge europea, votata a maggioranza a Strasburgo da tutta la sinistra europea e parte del P.P.E., che obbliga a marchiare con la Stella di David tutti i prodotti alimentari provenienti da Israele (a breve magari lo proporranno anche per le persone), oggi con ipocrisia piangono le vittime del nazismo, soprattutto quando il capo di uno staterello a se stante, in zona semicentrale di Roma, definisce “angelo di pace”, dopo averlo ricevuto nei suoi appartamenti in visita ufficiale due o tre volte, un capo terrorista, che nella sua tesi di laurea ha negato l’Olocausto e che oggi mira alla totale distruzione dello Stato Ebraico e del suo popolo; presidente di un’autorità che dovrebbe rappresentare una popolazione di cui non vi è traccia nella storia antecedente il 1967.
Eccola l’ipocrisia! Questa si manifesta con finti ricordi presentati agli ingenui al solo scopo di recuperare qualche misero voto che darebbe ai neo-nazisti un po’ di respiro, si manifesta con false parole di solidarietà verso i discendenti delle vittime di Hitler per poi ripiombare in un assordante ipocrita silenzio per quanto avviene nei giorni successivi.
Anzi, quest’anno, in alcune città, associazioni di vario genere, ma non certo di anti-fascisti, organizzano convegni sulla Shoa in cui non vi sarà neanche un rappresentate delle Comunità Ebraiche italiane, bensì delegati di un popolo, quello giordano, che si è autoproclamato “palestinese” dopo il 1967, e che negli anni in cui veniva attuata la “soluzione finale” nazista, fu uno dei più fedeli alleati della Germania, contribuendo con azioni, patti e soldati inquadrate nelle SS, vedasi le brigate islamiche in Bosnia, dimenticando del supporto dato loro dalla Brigata Ebraica nella liberazione di Ravenna e Ferrara.
Oggi il Nazismo si chiama Antifascismo, oggi la censura si chiama islamofobia e politically correct, oggi le SS si chiamano Hamas, Hezbollah, oggi la “soluzione finale” parla persiano e arabo e i vassalli europei tradendo le sue radici e le sue lotte per la libertà e il diritto vi si inchinano, talvolta persino velati; oggi la Gestapo si chiama difesa dei diritti umani, o civili, che come un avvoltoio è pronta a censurare e a tacciare di fascismo chi ha idee diverse da essa: idee sulla vera natura dei diritti umani e civili.
Olocausto, Shoa, Soluzione Finale, vedete voi come chiamarla, è solo un qualcosa che serve ad alcuni per riflettere, per altri è solo una strumentalizzazione politica da sciorinare agli occhi di quegli ignoranti che i neo-nazisti travestiti da democratici hanno contribuito a creare attraverso una classe docente o , sedicente, intellettuale altrettanto ignorante e asservita. Oggi i nuovi Goebbels si trovano nelle scuole italiane che privi di vergogna insegnano una falsa storia dell’umanità, in cui masse di popolazione spinte da una falsa propaganda emigrano verso un Eldorado inesistente vengono paragonati ad un’altra popolazione che è stata rastrellata, deportata, rinchiusa in campi di sterminio, derubata dei suoi averi e sterminata e certo è che non fu coccolata in hotel a Varsavia o a Sobibor.
Oggi 27 Gennaio, ricordatevi ciò che è realmente successo, ricordatevi di quei sei milioni di uomini, donne e bambini che vennero catturati nelle loro case, rinchiusi in vagoni merci come bestiame, rinchiusi in campi di concentramento e in ultimo, uccisi in massa in camere a gas e cremati per non lasciarne traccia e soprattutto non ricordatevi degli ebrei morti se non siete pronti a difendere quelli vivi.

Monte Varchi: alta sartoria al Lamari Showroom di Milano

Riceviamo e pubblichiamo

monte varchiLunedì 24 settembre, presso Lamari Showroom di via Cappellini 20, Milano, si terrà la presentazione delle collezioni uomo e donna S.S. 2019 del brand coreano di alta sartoria “Monte Varchi” di Monica Koh.
Grandi novità si preannunciano per le creazioni “Monte Varchi” che per questa Fashion Week, ha voluto disegnare abiti che uniscono al concetto classico esistente una forma piú libera e progressiva, enfatizzando il valore della tradizione classica italiana reinterpretandola in chiave moderna, creando così, un’armonia tra il classico e il casual, in cui si percepisce la magnificenza e il comfort dell’estetica.
Nei completi femminili l’eleganza viene resa lussuosa dalla presenza di gioielli mantenendo un’alta qualità dei tessuti.
Invitiamo il pubblico a visitare Lamari Showroom, l’ultimo giorno della Fashion Week meneghina, 24 settembre, dalle ore 18:00 alle 21:00, a Milano, Via Alfredo Cappellini 20 (Zona Stazione Centrale).

Ufficio Stampa Monte Varchi - Gian Giacomo William Faillace