Ancora rinvii, annullamenti e modifiche causa… Coronavirus

a cura della Redazione
Ulteriori aggiornamenti inerenti a eventi che subiscono rinvii, annullamenti e modifiche a seguito delle restrizioni a seguito del diffondersi del Coronavirus.

TORINO: AVVISO DALLA FONDAZIONE TORINO MUSEI
La Fondazione Torino Musei, in ottemperanza al decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020, comunica a tutti gli utenti di GAMPalazzo Madama  e  palazzo madamaMAO che tutte le conferenze, incontri, workshop, attività per le famiglie e laboratori sono sospesi fino al 3 aprile compreso. Le visite guidate per singoli e gruppi saranno sospese dal 9 marzo al 3 aprile. I musei sono comunque aperti con i consueti orari. Domenica 8 marzo è confermata la gratuità per tutte le donne alle collezioni permanenti, e nel pomeriggio si svolgeranno le visite guidate a tema (con la restrizione di un massimo di 15 partecipanti). Nel mese di marzo apriranno al pubblico le nuove mostre: il 27 marzo al MAO Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese. La Collezione Perino e il 25 marzo alla GAM Forma/Informe. La fase non-oggettiva nella fotografia italiana 1935-1958. È invece posticipata al 16 aprile l’apertura della mostra a Palazzo Madama  Argenti preziosi. Opere degli argentieri piemontesi nelle collezioni di Palazzo Madama. Sempre in osservanza del DPCM del 4 marzo 2020, al fine di adottare cautela e prudenza, gli ingressi sono contingentati, in modo da evitare assembramenti di persone. Per informazioni aggiornate invitiamo a consultare i siti e i canali social dei musei.

NUOVE DATE PER COSMOPROF WORLDWIDE BOLOGNA 2020, L’INDUSTRIA RIPARTE DALLE SUE ECCELLENZE
L’industria cosmetica non si ferma: sono le eccellenze e le innovazioni del settore il 019_Cosmoprof_ConferenzaStampa_05_02_2020segreto per affrontare il complicato scenario mondiale di oggi. Cosmoprof Worldwide Bologna, l’osservatorio privilegiato delle tendenze e dei prodotti must-have per il mercato beauty, scende in campo per dare voce agli oltre 3.000 espositori che dall’11 al 15 giugno saranno presenti a Bologna per rilanciare il comparto. Le aziende presenti in manifestazione potranno aggiornare le proprie candidature per i progetti CosmoTrends e Cosmoprof & Cosmopack Awards.

ROMA: LA MOSTRA “AHMED ALSOUDANI. In Between” POSTICIPATA A DATA DA DESTINARSI
L’ufficio stampa di Arthemisia comunica che la mostra “AHMED ALSOUDANI. In Between” finora prevista dal 26 marzo al 20 settembre 2020 a Palazzo Cipolla di Roma, è stata posticipata a data da destinarsi.

ROMA: ALICE NELLA CITTA’ – VARIAZIONE PROGRAMMA RASSEGNA ALICE MAXXI FAMILY
Alice nella città
, al fine di assicurare l’attuazione delle disposizioni per contenere la downloaddiffusione del Covid 19 e, al contempo, di offrire alla città una programmazione culturale compatibile con le normative in atto, ha deciso di attuare le seguenti  variazioni al programma della rassegna Alice Maxxi Family: Saranno sospese le 2 proiezioni rivolte ai più piccoli de La famosa invasione degli orsi in Sicilia dell’8 marzo e de La freccia azzurra del 15 marzo. Rimane confermata la proiezione di domenica 29 Marzo alle 16 del documentario La fattoria dei nostri sogni rivolta ad un pubblico di adolescenti in grado di rispettare la distanza minima  di sicurezza così come richiesto dal DCPM del 4 marzo 2020.

Torino: “Storia di un dipinto mai studiato” alla GAM con gli Amici della Biblioteca d’Arte

a cura della Redazione
Mercoledi 22 gennaio,alle ore 18, nella Sala Uno GAM di Torino, gli Amici della Biblioteca d’Arte  per il ciclo “Come nascono le mostre. Ricerche, archivi, confronti” parleranno con la presenza di Virginia Bertone del dipinto “La Fiera di Saluzzo” di Carlo Pittara.

Mercoledì 22 gennaio 2020, alle 18.00, nella Sala Uno GAM (Via Magenta, 31) a Torino, “Storia di un dipinto mai studiato: a Fiera di Saluzzo (sec. XVII) di Carlo Pittara”, unnamedevento del ciclo Come nascono le mostre. Ricerche, archivi, confronti, organizzato dagli Amici della Biblioteca d’Arte. Interverrà Valeria Bertone.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Cosa vuol dire presentare al pubblico una grande opera pressoché dimenticata? Quali difficoltà tecniche e pratiche occorre affrontare? Si può conciliare tutto ciò con gli stimoli che il museo deve offrire?
Questi sono alcuni degli spunti che la conversazione si propone di tratteggiare.
Non solo gli aspetti tecnici del trasporto e della ricollocazione – essendo inutilizzabile il telaio di restauro predisposto nel 1981 – ma anche lo studio poiché, nonostante le numerosissime citazioni, a partire dall’apprezzamento fondamentale di Longhi del 1952, nessun approfondimento le era stato sinora dedicato.
E ancora le scelte espositive, le collaborazioni inattese, i commenti del pubblico e il sostegno al rifugio Animalissimi.
Per informazioni: amicibibliogam@gmail.com

Il 5 dicembre 2018 l’Associazione Amici della Biblioteca d’Arte ha dato avvio alla sua attività con un ciclo di incontri che ha al centro la Biblioteca della Fondazione Torino Musei e il suo patrimonio di libri, documenti e fotografie, strumenti fondamentali per lo storico dell’arte nel suo rapporto con le opere.
Anche per il ciclo del 2020 le mostre, le ricerche, i libri fanno da filo conduttore delle conversazioni, con l’intento di aprirsi alla cittadinanza, facendo scoprire la Biblioteca e avvicinandola a un lavoro, quello dello storico dell’arte e del curatore, molto concreto e dentro la realtà quotidiana, più di quanto si possa pensare.
CALENDARIO INCONTRI

Martedì 11 febbraio – Esercizi di lettura. Libri, album, cataloghi
Presentazione del volume di Fabio Belloni, Giulio Paolini. Disegno geometrico, 1960 Corraini Edizioni-Fondazione Giulio e Anna Paolini, Mantova-Torino 2019
Intervengono: Fabio Belloni, Università di Torino - Flavio Fergonzi, Scuola Normale Superiore di Pisa - Elena Volpato, GAM - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino

Mercoledì 19 febbraio – Esercizi di lettura. Libri, album, cataloghi
Presentazione del volume I Direttori dei Musei Civici di Torino 1863-1930
a cura di Sara Abram e Simone Baiocco, L’Artistica Editrice, Savigliano 2019
Con i curatori e gli autori intervengono: Silvia Cavicchioli, Università di Torino - Enrica Pagella, Musei Reali Torino -Daniele Jalla, ICOM – Italia

Mercoledì 11 marzo – Documentare l’arte
Carracci – La rivoluzione silenziosa, 2019, regia di Giulia Giapponesi
Intervengono: Giulia Giapponesi, regista - Marco Riccomini, storico dell’arte

Mercoledì 25 marzo – Come nascono le mostre. Ricerche, archivi, confronti
Francesco del Cossa e Ercole de’ Roberti: il polittico Griffoni ricomposto, a cura di Mauro Natale con Cecilia Cavalca
Bologna, Palazzo Fava,  12 marzo – 28 giugno 2020
Interviene: Mauro Natale, Università di Ginevra

Mercoledì 22 aprile – Come nascono le mostre. Ricerche, archivi, confronti
Vitaliano VI Borromeo (1620-1690) e l'invenzione dell'Isola Bella, a cura di Alessandro Morandotti e Mauro Natale
Isola Bella, Palazzo Borromeo, 20 marzo – 2 settembre 2020
Interviene: Alessandro Morandotti, Università di Torino

Mercoledì 6 maggio – Documentare l’arte
Tour de force, 2018, regia Louis De Belle  - Giacomo Traldi
Turismo di massa/Turismo sostenibile. Un video e un’esperienza sul campo a Volpedo
Intervengono: Louis De Belle, fotografo - Aurora Scotti, Presidente Associazione Pellizza da Volpedo

Torino: dal 30 gennaio Helmut Newton alla GAM

a cura della Redazione
La GAM – Galleria d’Arte Moderna – di Torino si appresta ad ospirare, dal 30 gennaio, la mostra dedicata a Helmut Newton, il grande fotografo. La mostra che rimarrà aperta fino al 3 maggio 2020 è a cura di Matthias Harder, curatore della Helmut Newton Foundation di Berlino in collaborazione con Civita Mostre Musei.

Dal 30 gennaio al 3 maggio 2020 la GAM di Torino (Via Magenta 31) ospita la mostra “Helmut Newton”.
Il progetto espositivo è di Matthias Harder, curatore della Helmut Newton Foundation di Berlino, che ha selezionato 68 fotografie con lo scopo di presentare una panoramica, Rushmore, Italian Vogue - 1982 - © Helmut Newton Foundation, Berlinla più ampia possibile, della lunga carriera del grande fotografo tedesco.
Apre “idealmente” l’esposizione il ritratto di Andy Warhol realizzato nel 1974 per Vogue Uomo, l’opera più tarda è invece il bellissimo ritratto di Leni Riefenstahl del 2000. In questo lungo arco di tempo Newton ha realizzato alcuni degli scatti più potenti e innovativi del suo tempo.
Dei numerosi ritratti a personaggi famosi del Novecento sono visibili circa 25 scatti, tra i quali quello a Gianni Agnelli (1997), a Paloma Picasso (1983), a Catherine Deneuve (1976), ad Anita Ekberg (1988), a Claudia Schiffer (1992) e a Gianfranco Ferrè (1996).
Delle importanti campagne fotografiche di moda, invece, sono esposti alcuni servizi realizzati per Mario Valentino e per Thierry Mugler nel 1998, oltre a una serie di importanti fotografie, ormai iconiche, per le più importanti riviste di moda internazionali.

Foto: Rushmore, Italian Vogue – 1982 – © Helmut Newton Foundation, Berlin

ORARI
da martedì a domenica dalle 10 alle 18 – chiuso il lunedì
La biglietteria chiude un'ora prima. In caso di eventi straordinari, notti bianche, festività, gli orari possono subire variazioni.
BIGLIETTI
Collezioni permanenti
Intero: € 10 - Ridotto: € 8 - Gratuito: minori 18 anni, Abbonamento Musei Torino, Torino + Piemonte card. Il primo martedì del mese, non festivo, l'ingresso è gratuito per tutti. Le tariffe possono subire variazioni in presenza di mostre temporanee.
GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna
Via Magenta, 31 - Torino
https://www.gamtorino.it/

Torino: apre oggi alla GAM  “Cavalli, Costumi e Dimore”

Riceviamo e pubblichiamo
La GAM – Galleria d’Arte Moderna – di Torino propone al pubblico da oggi “Cavalli, Costumi e Dimore. La riscoperta della "Fiera di Saluzzo (sec. XVII)" di Carlo Pittara che rimarrà aperta fino al 13 aprile 2020. La mostra è a cura di Virginia Bertone.

La GAM di Torino propone al pubblico una mostra per riscoprire un importante dipinto delle proprie collezioni, mai più esposto da trentotto anni. Si tratta della maestosa Fiera di Saluzzo (sec.XVII), presentata da Carlo Pittara nel 1880 alla IV Esposizione Nazionale di Belle Arti di Torino, che rievoca una fiera seicentesca con animali, ambientata poco fuori le mura di Saluzzo, dalle dimensioni monumentali: 4,08 metri di altezza per 8,11 metri di larghezza.
CROP DEFNel giugno del 1880, durante l’Esposizione, il dipinto fu acquistato dal barone Ignazio Weil-Weiss e solo nel 1917 entrò a far parte delle collezioni della GAM di Torino. L’opera fu esposta per l’ultima volta nell’estate del 1981 a Palazzo Madama, nell’ambito della mostra Alfredo d’Andrade. Tutela e restaurola tela fu poi avvolta su rullo e riposta nei depositi del Museo dove è stata conservata fino a oggi (la mostra rimarrà aperta fino al 13 aprile 2020).
La mostra, a cura di Virginia Bertone tratteggia la formazione di Carlo Pittara e gli anni della “Scuola di Rivara”, per concentrarsi sulla storia e la fortuna critica della Fiera di Saluzzo. Il riallestimento del dipinto è quindi un’occasione di riscoperta, studio e approfondimento, per cercare di ritrovare le motivazioni della grande raffigurazione. Nello stesso tempo l’esposizione del dipinto ha permesso di verificare le sue condizioni conservative, a tale scopo è stato realizzato un nuovo telaio in sostituzione di quello non più utilizzabile del 1981.
La grande opera suscitò grande entusiasmo del pubblico che visitò l’Esposizione Nazionale, per l’originalità dell’invenzione, la resa realistica della ricostruzione dell’antica fiera, accanto alla dimensione a scala naturale della rappresentazione. Il risultato è sorprendente: una grande parata di cavalieri, personaggi in costume e moltissimi animali: dalle capre ai bovini, dai cavalli di razza a quelli da tiro, dagli animali da cortile ai cani, fino alla scimmietta ritratta sulla spalla di un giovane con lo scopo di attrarre l’attenzione sulla merce di un pittoresco venditore di chincaglieria. Una sorta di grande affresco, se non addirittura la premonizione di una visione da cinemascope.
Al dipinto è affiancato un grande grafico che permette di individuare gli edifici e le dimore saluzzesi, e apprezzare le diverse specie degli animali raffigurati. Per il riconoscimento e lo studio degli animali dipinti con grande competenza da Pittara, la mostra si avvale in particolare dell’apporto di alcuni Docenti ed ex Docenti del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Torino, nell’ambito di una collaborazione in occasione delle celebrazioni per i 250 anni dalla fondazione della Scuola Veterinaria di Torino.
unnamed (2)A concludere il percorso è una sezione dedicata all’Esposizione Nazionale del 1880 che propone i diversi acquisti della Città di Torino per il Museo Civico, a partire da una delle tele premiate: La deposizione di Papa Silverio di Cesare Maccari, che riflette un’impressionante ricerca di verità nella rappresentazione delle figure, anche qui grandi al vero, ispirate all’età romana tardoantica.
Alla rievocazione dei primi martiri è dedicato il marmo dell’Eulalia Cristiana di Emilio Franceschi, anch’esso premiato, mentre al gusto orientalista rispondeva la rappresentazione sensuale della Schiava di Giacomo Ginotti. L’indagine compiuta in occasione della mostra ha permesso di mettere in luce, all’interno della collezione della GAM, diverse altre opere che parteciparono a quella manifestazione e che furono donate al Museo in momenti successivi: è il caso di un soggetto non lontano da quello Pittara, come la Fiera di animali a Moncalieri di Felice  Cerruti Bauduc, che fu però completamente oscurato dalla presenza della Fiera di Saluzzo, o ancora il singolare soggetto dell’ormai anziano Francesco GoninIl primo cavallo domato dall’uomo. Sono inoltre esposti gli splendidi Studi per le “Tentazioni di Sant’Antonio  di  Domenico Morelli che permettono di rievocare la presenza del dipinto che l’artista presentò con successo all’Esposizione. Domenico Morelli veniva premiato in quell’occasione con un diploma d’onore, mentre Antonio Fontanesi, che si presentava con la sua ultima fatica Le nubi, veniva ignorato ed escluso dalle premiazioni.
La mostra si avvale della collaborazione scientifica di Lea Antonioletti, Sonia Damiano e Alice Guido ed è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale.
In occasione della mostra, la GAM ha avviato una collaborazione con BauLoft – Club e Asilo per cani con un’iniziativa di scontistica reciproca. Per tutte le informazioni sulle modalità di accesso al BauLoft consultare il sito www.bauloft.it o chiamare il numero 3348353326.
Il museo promuove inoltre una raccolta fondi a favore dell’associazione Animalissimi Onlus tramite offerta libera e attività speciali

Galleria Civica d’Arte Moderna
Via Magenta, 31 – 10128 Torino
https://www.gamtorino.it/it

Torino: alla Gam giovedì 11 aprile “RipensAndo Gilardi” con Michele Smargiassi di Fotocrazia

a cura della Redazione

torino gam ando gilardi 2Giovedì 11 aprile, alle ore 18, nella Sala Uno della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino (Via Magenta, 31), in occasione della mostra “Ando Gilardi Reporter. Italia 1950-1962”, Michele Smargiassi interverrà su “RipensAndo Gilardi”.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
La mostra, a cura di Daniela Giordi, rimarrà aperta fino al 16 giugno.

"...Si chiamava Ando Gilardi." "È morto?" "Non è chiaro..."
(da Meglio ladro che fotografo)
torin gam ando gilardi 1Diceva di sé: "meglio ladro che fotografo" ma è stato il grande Lupin, il ladro gentiluomo della fotografia e della fotologia italiana, il Robin Hood che ha trafugato l'eredità di Daguerre dai saloni e dai soloni delle accademie per restituirla a tutti, soprattutto ai suoi veri eroi, i magnifici randagi anonimi della fotografia povera e di strada, i reietti, i sottoproletari delle figurine sottobanco, maleducate e irriverenti. Senza la sua imprescindibile Storia sociale della fotografia, uscita nel 1976 e tuttora in libreria, la sua sfrontata Storia infame della fotografia pornografica, il suo Wanted! dedicato a quella criminale, la nostra cultura dell'immagine sarebbe solo un noioso canone di busti da museo. In occasione della mostra che riscopre il suo lavoro di “fotografo scalzo”, di cui si pentì e si pentì di essersi pentito, torniamo sui suoi passi per cercare di incontrarlo, capirlo, ricordarlo a chi lo ha apprezzato e seguito e anche a chi, ancora oggi, ne ha fastidio perché ha paura che la sua visione della fotografia metta in crisi troppi comodi luoghi comuni.

Michele Smargiassi 
Sono nato prevalentemente nel forlivese, verso la metà del secolo scorso (l’8 ottobre del 1957). Con mia grande sorpresa faccio il giornalista, che era il mio sogno da bambino: mentre adesso che sono giornalista, di mestiere vorrei fare il bambino. Mi sono laureato in Storia contemporanea all'Università di Bologna con una tesi sulle trasformazioni urbanistiche viste attraverso l’occhio della cartolina illustrata. Dal 1982 ho lavorato a l’Unità, poi dal 1989 a La Repubblica, testata per cui scrivo di società, cultura e, se proprio devo, anche di politica.
Mi occupo da quasi trent’anni di fotografia e cultura visuale. Nel 2009 ho creato e gestisco tuttora il blog Fotocrazia. Oltre a testi per mostre, articoli, cataloghi, riviste e volumi collettivi, prefazioni e postfazioni, ho scritto alcuni libri tra cui Un’autentica bugia.La fotografia, il vero, il falso, (Contrasto, 2009); Ora che ci penso. La storia dimenticata delle cose quotidiane (Dalai, 2011); il saggio La famiglia foto-genica per gli Annali della Storia d’Italia Einaudi (2004). Presso DeriveApprodi è uscito nel 2015, nella raccolta Etica e fotografia, il mio saggio "Bugie dell'elocutio". Faccio parte del direttivo della Sisf – Società Italiana di Studi di Fotografia, del comitato scientifico del Centro italiano per la fotografia d’autore di Bibbiena e del comitato scientifico della Fondazione Nino Migliori.

Torino: alla Gam la scrittrice Nadia Fusini racconta Virginia Woolf

a cura della Redazione
gam virginia woolf

Virginia Woolf

Mercoledì 13 febbraio, alle ore 18, nella Sala Uno della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea a Torino (via Magenta, 31) prende il via la serie di appuntamenti del progetto Diari tra Diari, ideato dall’artista Maria Morganti per l’edizione 2018-2019 del programma triennale di residenza per artisti organizzato dalla GAM di Torino e dalla Fondazione Spinola Banna per l’Arte, promosso e realizzato grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo.
Leggere, tradurre, amare Virginia Woolf” è il primo incontro che vede protagonista la scrittrice, traduttrice e critica letteraria Nadia Fusini e grande studiosa di Virginia Woolf a cui dedica questo appuntamento.
La traduzione è anche, è forse soprattutto – un atto di amicizia. E quella che vi racconterò è prima di tutto la storia di un incontro e di un’amicizia. Il mio primo incontro con Virginia Woolf si perde nell’aurora dell’adolescenza. Fu Flush il galeotto. Una zia, la zia Margherita, la mia preferita delle sette sorelle che componevano la famiglia materna, me lo regalò per il compleanno. Avevo, credo, undici anni. Lei amava i cani, io li desideravo, ma una madre severa, essenziale negli affetti, impediva che me ne fosse regalato uno. E dunque, li immaginavo. Li sognavo. E quando lessi Flush, che è la biografia della poetessa Elizabeth Barrett Browning attraverso la storia del suo cane, me ne innamorai. Non della poetessa; del cane, e di Virginia Woolf. Da allora in poi con questa scrittrice tra le più grandi del Novecento ho intrattenuto via via relazioni le più diverse, le più intime, le più rispettose, le più gelose, le più possessive. E di queste racconterò in questo incontro” sottolinea Nadia Fusini

nadia fusini

Nadia Fusini

Nadia Fusini insegna Letteratura Inglese e Letterature Comparate presso la Scuola Normale Superiore, dopo aver insegnato Critica e Filologia Shakespeariana per anni all’Università La Sapienza di Roma. Ha tradotto e commentato molti grandi autori, tra cui Virginia Woolf (Premio Mondello 1995 per la traduzione di Le onde), John Keats, Shakespeare, Samuel Beckett, Mary Shelley, Wallace Stevens (Premio Achille Marazza 1996 per la traduzione di Aurora d’autunno). Tra gli importanti studi dedicati a Virginia Woolf si segnalano in particolare le Opere nell’edizione Meridiani Mondadori (1998) e Possiedo la mia anima. Il segreto di Virginia Woolf (Mondadori 2006), tradotto in varie lingue. Sull’identità e il femminile si ricordano: La luminosa. Genealogia di Fedra (Feltrinelli 1988); Uomini e donne. Una fratellanza inquieta (Donzelli 1995); Nomi. Dieci scritture femminili (Donzelli 1996); Donne fatali. Ofelia, Desdemona, Cleopatra (Bulzoni 2005). Della sua fortunata produzione narrativa: La bocca più di tutto mi piaceva (Donzelli 1996 e Mondadori 2004); Lo specchio di Elisabetta (Mondadori 2004); Possiedo la mia anima. Il segreto di Virginia Woolf (Mondadori 2006); L’amore necessario (Mondadori 2008). Sempre per Mondadori ha pubblicato nel 2010 Di vita si muore. Lo spettacolo delle passioni nel teatro di Shakespeare. Per Einaudi, Hannah e le altre (2013) e Vivere nella Tempesta (2016). È appena uscito per Mondadori il Meridiano su John Keats a sua cura.

Torino: gli Amici della Biblioteca d’Arte presentano alla Gam “Dieter Roth. Pages”

a cura della Redazione

amici biblioteca invitoMercoledì prossimo, 30 gennaio, alle ore 18, la Sala Uno GAM a Torino (Via Magenta, 31) ospiterà un nuovo appuntamento del ciclo “Esercizi di lettura. Libri, album, cataloghi”, organizzato dagli Amici della Biblioteca d’Arte.
Verrà presentato li volume “Dieter Roth. Pages” a cura di Elena Volpato (FLAT 2018).
Interverrà Elena Volpato, Conservatore GAM. Introdurrà l’incontro la collezionista d’arte e di libri d’artista, Liliana Dematteis.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti disponibili.
Il libro Dieter Roth. Pages riunisce per la prima volta tutti i suoi libri, i diari e i taccuini in un’unica pubblicazione – corredati di immagini e schede tecniche – mostrando come in tutte le pagine dell’artista, tanto quanto nelle sue opere d’arte visiva, Roth lavorò secondo un principio di inesausta variazione. Da un testo originale, spesso manoscritto, solitamente formato per successive stratificazioni e aggiunte di grafie e disegni, diede vita a collane di testi successivi, ciascuno formalizzato e concluso in sé e, allo stesso tempo, origine e ragione di un possibile libro successivo. Roth e le sue catene di copie e modificazioni raccontano il percorso di agnizione di un io novecentesco che ad ogni passo, ad ogni sviluppo, è costretto a osservare la sua progressiva e inesorabile disgregazione.
dieterroth_coverAccanto al saggio critico del curatore Elena Volpato e al testo del figlio e collaboratore, Björn Roth, dedicato alla produzione dei Copy Books a cui partecipò in prima persona accanto al padre, due artisti di fama internazionale, Lawrence Weiner e Pavel Büchler, hanno scritto un proprio omaggio a Dieter Roth, celebrandone la forza rivoluzionaria e il valore fondante delle sue ricerche.
Dieter Roth, artista fra i più influenti degli ultimi decenni del novecento e figura primaria nella storia del libro d’artista, ha riversato la sua intera vita in innumerevoli pagine. Realizzò oltre 230 libri, producendone in tutte le stagioni della sua attività artistica, a partire dalla metà degli anni Cinquanta. Tenne con continuità diari e quaderni di appunti da cui trasse molteplice materiale per le sue opere. A vent’anni dalla morte, il suo lavoro continua a rappresentare una fonte inesauribile d’ispirazione per gli artisti contemporanei.

Il 5 dicembre 2018 l’Associazione Amici della Biblioteca d’Arte ha dato avvio alla sua attività con un ciclo di incontri che ha al centro la Biblioteca della Fondazione Torino Musei e il suo patrimonio di libri, documenti e fotografie, strumenti fondamentali per lo storico dell’arte nel suo rapporto con le opere.
Le mostre, le ricerche, i libri fanno da filo conduttore delle conversazioni, con l’intento di aprirsi alla cittadinanza, facendo scoprire la Biblioteca e avvicinandola a un lavoro, quello dello storico dell’arte e del curatore, molto concreto e dentro la realtà quotidiana, più di quanto si possa pensare. 
I prossimi appuntamenti in programma:
Mercoledì 6 febbraio 2019 - Come nascono le mostre. Ricerche, archivi, confronti
Presentazione della mostra Madame Reali: cultura e potere da Parigi a Torino. Cristina di Francia e Giovanna Battista di Savoia Nemours (1619-1724)
Intervengono: Clelia Arnaldi di Balme e Paola Ruffino con Alessandra Giovannini Luca
Mercoledì 13 febbraio 2019 presso Palazzo Madama - Vivere di (storia dell’) arte. Professioni, temi, strumenti. Gli oggetti d’arte dalle botteghe al museo
Giampaolo Distefano, Gli smalti medievali: uso e riuso
Luca Giacomelli, Le ceramiche ottocentesche di Palazzo Madama
Per informazioni: amicibibliogam@gmail.com

 

Torino: mercoledì alla Gam incontro sulla “cornice” con gli Amici della Biblioteca d’Arte

a cura della Redazione

cornice amici biblioteca arteMercoledì 23 gennaio, alle 18, a Torino, nella Sala Uno GAM (Galleria d’Arte Moderna– Via Magenta, 31) l’Associazione “Amici della Biblioteca d’Arte”, nell’ambito del ciclo “Vivere di (storia dell’) arte. Professioni, temi, strumenti” organizzano la conferenza dal titolo “La cornice come ornamento e decorazione”.
Sono previsti gli interventi di Orso Maria Piavento che parlerà di “Decorazioni barocche per altari rinascimentali” e di Aurora Laurenti che interverrà su “Funzione e modelli delle cornici rococò”.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.
Per informazioni:  amicibibliogam@gmail.com
Qual è la rete di oggetti di cui si occupa uno storico dell’arte? Quali lenti inforca per leggere le opere? E quali strumenti si possono trovare nella sua cassetta degli attrezzi?
Oltre alle mostre e ai libri, l’Associazione Amici della Biblioteca d’Arte dedica un ciclo di incontri alla scoperta del mestiere dello storico dell’arte: Vivere di (storia dell’) arte. Professioni, temi, strumenti è un confronto a due voci sugli oggetti e gli strumenti che servono per conoscere un’opera.
incontro mao amici bibliotecaL’incontro vede Orso Maria Piavento e Aurora Laurenti confrontarsi sul tema della cornice, non mero confine spaziale ma elemento indispensabile per la lettura di un fatto artistico. Capolavori delle arti decorative, le cornici possono svolgere funzioni specifiche in relazione al contesto ambientale in cui sono inserite, isolando un dipinto per metterlo in risalto sulla parete oppure inglobandolo, rendendolo parte di una decorazione unitaria.
Le cornici possono servire allo storico dell’arte per ampliare la serie di informazioni a disposizione su un dipinto, ma possono anche diventare esse stesse oggetto di studio, indicatori precisi di un gusto da osservare seguendone il mutare delle forme.
I due storici dell’arte caleranno il loro racconto in due contesti – gli ambienti chiesastici post tridentini e la decorazione d’interni rococò – in cui la stratificazione delle forme e la centralità delle arti decorative investirono le cornici di nuovi significati.
Orso Maria Piavento (1984) insegna Storia dell’arte nelle scuole superiori. Si è laureato all’Università di Pisa e alla Scuola Normale Superiore, dove ha conseguito il dottorato di ricerca, studiando la trasformazione e la conservazione delle pale d’altare rinascimentali in età barocca.
Aurora Laurenti (1985) ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia dell’arte presso l’Università di Torino ed è stata borsista della Fondazione 1563. La sua attività di ricerca verte attorno al rapporto tra le arti decorative e l’architettura d’interni tra il XVII° e il XVIII° secolo.

Il 5 dicembre scorso l’Associazione Amici della Biblioteca d’Arte ha dato avvio alla sua attività con un ciclo di incontri che ha al centro la Biblioteca della Fondazione Torino Musei e il suo patrimonio di libri, documenti e fotografie, strumenti fondamentali per lo storico dell’arte nel suo rapporto con le opere. Le mostre, le ricerche, i libri fanno da filo conduttore delle conversazioni, con l’intento di aprirsi alla cittadinanza, facendo scoprire la Biblioteca e avvicinandola a un lavoro, quello dello storico dell’arte e del curatore, molto concreto e dentro la realtà quotidiana, più di quanto si possa pensare. 
I prossimi appuntamenti in programma:
Mercoledì 30 gennaio 2019
Esercizi di lettura. Libri, album, cataloghi
Presentazione del volume di Dieter Roth, Pages, a cura di Elena Volpato, FLAT 2018
Mercoledì 6 febbraio 2019
Come nascono le mostre. Ricerche, archivi, confronti
Presentazione della mostra Madame Reali: cultura e potere da Parigi a Torino. Cristina di Francia e Giovanna Battista di Savoia Nemours (1619-1724)
Intervengono: Clelia Arnaldi di Balme e Paola Ruffino con Alessandra Giovannini Luca
Mercoledì 13 febbraio 2019 presso Palazzo Madama
Vivere di (storia dell’) arte. Professioni, temi, strumenti
Gli oggetti d’arte dalle botteghe al museo
Giampaolo Distefano, Gli smalti medievali: uso e riuso
Luca Giacomelli, Le ceramiche ottocentesche di Palazzo Madama




Torino: Gli Amici della Biblioteca d’Arte e Apollinaire alla GAM

a cura della Redazione

gam apollinaire Mercoledì 9 gennaio, alle ore 18, presso la Sala Uno GAM – Via Magenta, 31 Torino – Gli Amici della Biblioteca d’Arte, per il ciclo Come nascono le mostre. ricerche, archivi, confronti, presentano la mostra Apollinaire e l’invenzione “surréaliste – Wunderkammer GAM Torino. La grazia sur-reale: vita e miracoli d’arte di Guillaume Apollinaire.
Un racconto parlato e cantato da Luca Scarlini.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Dedicata a Guillaume Apollinaire nel centenario della morte, la mostra curata da Maria Teresa Roberto con Virginia Bertone, Franca Bruera e Marilena Pronesti si incentra sulla prima rappresentazione del dramma “sur-réaliste” Les Mamelles de Tirésias. Attraverso opere, lettere ed edizioni originali è ricostruita la rete di rapporti che univa scrittori e pittori vicini ad Apollinaire, con particolare attenzione ai cugini di origine russa Serge Férat e Hélène d’Œttingen e al critico André Salmon, qui presente con alcune caricature inedite.
gam luca scarliniLuca Scarlini racconterà quell’incrocio di destini d’arte tra Francia e Italia, tra Cubismo, Futurismo, de Chirico e Savinio: “Il 1917 fu l’anno profetico delle avanguardie storiche, mentre il conflitto mondiale non accennava a esaurirsi e si preparava sullo sfondo la tragedia terribile dell’epidemia della febbre spagnola, anche più letale della guerra.Guillaume Apollinaire, operato al cervello per una scheggia di granata, in una Parigi piena di arrivi e partenze per il fronte, fu legato ai due grandi scandali di quell’anno: il suo Les Mamelles de Tirésias fece infuriare i cubisti, mentre Parade di Cocteau-Picasso-Satie, di cui scrisse la presentazione, scatenò reazioni inconsulte nel pubblico, che vi vide un’aggressione ai valori costituiti. Nella vicenda di Tiresia cova il sur-realismo, in una visione assai diversa da quella di André Breton, brevettata di lì a qualche anno.”

Luca Scarlini, scrittore, drammaturgo, performance artist, insegna tecniche narrative presso la Scuola Holden di Torino e ha collaborato con numerose istituzioni teatrali italiane e europee, tra cui il National Theatre di Londra, la compagnia Lod a Ghent, il Festival Opera XXI a Anversa, La Batie a Ginevra. Si occupa da vari anni di progetti dedicati alla letteratura di viaggio, campo in cui ha pubblicato numerosi saggi in Italia e in Inghilterra. Scrive per la musica e per la danza. Ha all’attivo una vasta attività come storyteller in solo e a fianco di musicisti, danzatori e attori. Ha scritto numerosi saggi sulla relazione tra la moda e le arti.

 I prossimi appuntamenti 

Mercoledì 23 gennaio 2019
Vivere di (storia dell’) arte. Professioni, temi, strumenti
La cornice come ornamento e decorazione
Orso Maria Piavento, Decorazioni barocche per altari rinascimentali
Aurora Laurenti, Funzione e modelli delle cornici rococò

Mercoledì 30 gennaio 2019
Esercizi di lettura. Libri, album, cataloghi
Presentazione del volume di Dieter Roth, Pages, a cura di Elena Volpato, FLAT 2018

Mercoledì 6 febbraio 2019
Come nascono le mostre. Ricerche, archivi, confronti
Presentazione della mostra Madame Reali: cultura e potere da Parigi a Torino. Cristina di Francia e Giovanna Battista di Savoia Nemours (1619-1724)
Intervengono: Clelia Arnaldi di Balme e Paola Ruffino con Alessandra Giovannini Luca

Mercoledì 13 febbraio 2019 presso Palazzo Madama
Vivere di (storia dell’) arte. Professioni, temi, strumenti
Gli oggetti d’arte dalle botteghe al museo
Giampaolo Distefano, Gli smalti medievali: uso e riuso
Luca Giacomelli, Le ceramiche ottocentesche di Palazzo Madama

Torino: alla GAM giovedì il documentario dedicato all’Amphisculpture a L’Aquila

a cura della Redazione

amphisculpture gamLa GAM  – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea – di Torino (via Magenta 31) presenta giovedì 20 dicembre, alle 18, nella Sala Uno “AMPHISCULPTURE – Beverly Pepper – L’Aquila 2018”, un documentario di Luca Cococcetta e Marco Zaccarelli, con ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Il documentario propone la realizzazione di Amphisculpture raccontata da Beverly Pepper: dall’idea all’opera, dallo studio di Todi al cantiere di Parco del Sole che vede la partecipazione della stessa Beverly Pepper e con Michele Ciribifera, Elisa Veschini, Raffaella Mattioli, Maurizio Rollo, musiche di Doriana Legge, fotografia di Giovanni Sfarra. 26 minuti Italia 2018 (Visioni Future).
Intervengono: Riccardo Passoni (Direttore GAM); Luca Cococcetta e Marco Zaccarelli (Autori, registi e produttori); Paola Gribaudo (Editore).

amphisculptureGravemente danneggiata dal sisma dell’aprile 2009, L’Aquila è una città che sta vivendo, nonostante i molti problemi, un nuovo Rinascimento. Centinaia di cantieri di ricostruzione e ristrutturazione recuperano edifici e monumenti. Il cantiere della basilica di Santa Maria di Collemaggio, concluso da un anno e interamente finanziato da ENI, ha compreso anche l’adiacente Parco del Sole dove, oltre alla sistemazione e riqualificazione dell’area verde, è stata realizzata l’installazione di Land Art donata alla città dall’artista statunitense Beverly Pepper.
Amphisculpture, un grande anfiteatro all’aperto, utilizza la naturale pendenza del sito prescelto e la pietra usata per la sua costruzione è in gran parte la pietra rosa calcarea utilizzata nella costruzione della basilica.

Marco Zaccarelli | autore | regista | producer 
Libero professionista, svolge attività di consulenza nell’ideazione, progettazione e realizzazione di strumenti di comunicazione visuale multimediale; ideazione e progettazione d’iniziative culturali; sviluppo di progetti collegati alla cultura d’impresa; studio e stesura di piani di sviluppo territoriale secondo la metodologia del Cultural Planning.
Autore e regista di video museali e istituzionali, testi teatrali, progetti espositivi, collabora con alcune case di produzione come editor e producer. In particolare, ha ideato, diretto e realizzato documentari e video per Palazzo delle Esposizioni di Roma, Fondazione Torino Musei, Arcas Costruzioni, Fondazione Banca d’Alba, Società Ippica Torinese, Associazione Torino 1706-2006, Ceretto Aziende Vitivinicole, Servizio Centrale Comunicazione Olimpiadi e Promozione della Città di Torino, Soprintendenza Archeologica del Piemonte, Soprintendenza ai Beni artistici e storici di Torino, Fondazione Italiana per la Fotografia, Assessorato alla Cultura Città di Torino, Assessorato alla Cultura Provincia di Torino, Rete Ferroviaria Italiana, Fondazione per il Libro la Musica e la Cultura, Comunità Ebraica di Torino. È stato responsabile presso la Rai di Torino delle Relazioni Esterne e dell’Ufficio Stampa. Storico dell’arte, ha collaborato con Soprintendenze nel campo della ricerca storico-artistica e con Assessorati alla Cultura per la preparazione di materiali didattici e illustrativi per musei e mostre.
Luca Cococcetta | autore | regista | producer 
Aquilano, dal 2007 si dedica al cortometraggio-documentario. Diplomatosi al Centro Sperimentale di Cinematografia, vince con Il grande superamento il premio miglior regista giovane al “Festival del film naturalistico e ambientale 2009”. Nello stesso anno realizza Radici - L’Aquila di cemento, documentario sulla ricostruzione dell’Aquila presentato a Venezia alla 12a Mostra Internazionale di Architettura, a Parigi all’Istituto Nazionale di Storia dell’Arte e a Bologna alla Biblioteca dell’Archiginnasio. Scrive e dirige lo spettacolo teatrale L’Aquila 2099, mentre il corto Mi fa male vince come miglior cortometraggio e miglior sceneggiatura il Napoli Cultural Classic Festival. Collabora al film Draquila di Sabina Guzzanti. Nel 2011 dirige Memoriter, dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia. Cura fotografia e post produzione della serie TV Pike on 2 per il canale Sky Caccia e Pesca, la fotografia di Il caffè non esiste e il montaggio di Vola piccolo guerriero, cortometraggi di Diego La Chioma. Produce e dirige il cortometraggio Distanza (International Film Festival of Cinematic Art di Los Angeles, St. Tropez International Film Festival, Madrid International Film Festival, London Film International Film Festival, Berlin Film Award) nel 2014 miglior corto al Banff Mountain Film Festival World Tour - California. Cura la fotografia del cortometraggio Maneggiare con cura. È autore del reportage Ri-torno all’Aquila per l’Università dell’Aquila e Rai Scuola e del reportage L’altra faccia dell’accoglienza.

GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea
Via Magenta 31, 10128 Torino
0114429518 – 0114439607