Festival della Fotografia Etica 2019: entro il 4 agosto adesione e invio immagini

Riceviamo e pubblichiamo
Si apre la possibilità sia per fotografi professionisti sia per amatori di partecipare al bando OFF del Festival della Fotografia Etica 2019. Ultimo giorno per inviare le foto il 4 agosto. Il festival si terrà a Lodi dal 5 al 27 ottobre.

FestivalETICA-570x380-BlakÈ arrivato il bando OFF del Festival della Fotografia Etica 2019!
Il circuito OFF 2019 del Festival della Fotografia Etica si svolgerà a Lodi tra il 5 e il 27 ottobre 2019, in contemporanea all’evento.
Mostre fotografiche attraverso un circuito dedicato saranno esposte presso negozi, bar, ristoranti, gallerie, circoli culturali e aree pubbliche della città.
Lo scopo dell’OFF del Festival della Fotografia Etica è quello di valorizzare e diffondere le opere di chiunque voglia proporre le proprie realizzazioni.
Il bando è aperto a fotografi professionisti e amatori senza vincoli di età.
C’è tempo fino al 4 agosto per inviare le proprie immagini.
Il costo della partecipazione al FFE2019 è pari ad € 50,00. Nella quota sono inclusi due biglietti di ingresso al Festival (uno per l’autore ed uno per un accompagnatore) ed il catalogo del Festival della Fotografia Etica 2019.
Per maggiori info visita la pagina: https://www.festivaldellafotografiaetica.it

REGOLAMENTO
FFE – OFF che si svolgerà a Lodi da sabato 5 a domenica 27 ottobre 2019 in contemporanea al FESTIVAL DELLA FOTOGRAFIA ETICA, organizza per la decima edizione un circuito di mostre fotografiche. Le opere verranno esposte in negozi, bar, ristoranti, gallerie, circoli culturali e aree pubbliche della città.
Lo scopo di FFE OFF è quello di valorizzare e diffondere le opere di chiunque voglia proporre le proprie realizzazioni. Per questo motivo non ci sono vincoli tematici o di genere.
Il FFE OFF non è quindi da intendersi come un’estensione del programma principale del Festival della Fotografia Etica. Generi fotografici quali il paesaggio, la ritrattistica, l’architettura, etc sono assolutamente in linea con le finalità di FFE OFF e con la tipologia degli spazi espositivi. Tematiche inerenti la fotografia sociale di forte impatto, saranno esposti in aree dedicate.
Il bando è aperto a fotografi professionisti e amatori senza vincoli di età. Gli autori potranno concorrere individualmente o riunirsi in collettive. Non verranno accettate fotografie con logo, firma, watermark e altri segni riconoscibili.Per partecipare alla selezione il candidato dovrà inviare:
1. Una breve biografia relativa alla propria formazione ed esperienza artistica (formato .pdf)
2. Le foto, inviate sotto forma di portfolio composto da un numero di immagini compreso tra 5 e 10. Le immagini dovranno essere spedite in formato digitale, raccolte in un’unicacartella compressa in formato ZIP.
Ogni foto dovrà avere le seguenti caratteristiche:
– dimensione fissa di 1024 pixel per il lato maggiore
– risoluzione max 72 dpi
– dimensione file max 300kb
– formato JPG denominata nel seguente modo: NOME_COGNOME_XX.jpg, (dove XX è il numero progressivo della foto nel portfolio).
I lavori dovranno essere inviati tramite l’apposito form al link:  http://gruppofotograficoprogettoimmagine.formstack.com/forms/off_2019
Il form dovrà essere completato in tutte le sue parti entro e non oltre domenica 4 Agosto 2019.
Le proposte pervenute entro la data sopra indicata, saranno selezionate da una giuria formata dagli organizzatori del Festival della Fotografia Etica e del FFE OFFGli autori selezionati verranno avvisati tramite e-mail entro domenica 8 Settembre 2019.
Gli autori selezionati dovranno confermare la propria partecipazione inviando la scheda di partecipazione firmata per accettazione e benestare ed effettuare il pagamento della quota di adesione entro e non oltre domenica 15 Settembre 2019.
Il costo della partecipazione al FFE2019 è pari ad € 50,00. Nella quota sono inclusi due biglietti di ingresso al Festival (uno per l’autore ed uno per un accompagnatore) ed il catalogo del Festival della Fotografia Etica 2019.
I soci del Gruppo fotografico progetto immagine in regola con il pagamento della quota annuale di iscrizione sono esentati dal pagamento della quota di adesione.
Gli autori dovranno predisporre a proprio carico tutto il materiale che servirà per il posizionamento e l’allestimento dell’opera, incluse le stampe e le cornici, se necessarie.
I locali nei quali le opere verranno esposte non sono gallerie e/o spazi espositivi dedicati. La scelta dei locali nei quali esporre sarà di esclusiva pertinenza dell’organizzazione. Non trattandosi di spazi deputati all’esposizione di mostre o attività artistiche, l’organizzazione confida nel rapporto di collaborazione che il fotografo vorrà instaurare con i proprietari dei locali che volontariamente mettono a disposizione il proprio esercizio commerciale per dare visibilità alle mostre del FFE OFF. Agli autori verrà comunicata entro domenica 15 settembre 2019 la loro location al fine di prendere contatto con i responsabili dello spazio espositivo per allestire al meglio la mostra. L’allestimento della mostra sarà a cura e responsabilità esclusiva degli autori e non prevede il supporto dell’organizzazione logistica del Festival. L’organizzazione declina ogni responsabilità per eventuali danni o furti alle opere all’interno dei locali, così come agli immobili e all’immediato intorno degli spazi assegnati agli autori.
Il Festival della Fotografia Etica si impegna a dare la massima comunicazione dell’iniziativa attraverso il proprio sito internet, i canali social e ogni altra iniziativa sarà ritenuta idonea da parte dell’organizzazione al fine di promuovere l’evento.
Entro mercoledì 30 ottobre 2019 le opere dovranno essere rimosse a cura dell’autore, salvo accordi scritti che l’autore stesso può prendere con il proprietario/gestore del locale. Tali eventuali accordi dovranno comunque essere comunicati per conoscenza all’organizzazione a mezzo e-mail. In caso di mancato disallestimento le foto verranno rimosse a cura dell’organizzazione; in questo caso l’autore dà il tacito assenso di donarle all’organizzazione che potrà usarle a suo piacimento.
La partecipazione alla call for entry e l’eventuale successiva partecipazione a FFE OFF prevede la totale accettazione del presente Bando da parte del/dei fotografi.

 

Alessandria: domenica 5 maggio in Cittadella ALEcomics organizza Cosplay Photo/Pic Nic

di Fabrizio Capra

Cosplay Cittadella Pic Nic“Siete cos player o fotografi?
Volete passare una giornata in compagnia?
Questo è l’appello lanciato nell’evento creato su Facebook dagli organizzatori di ALEcomics .
Domenica 5 maggio, dalle ore 10 l’appuntamento è in Cittadella, ad Alessandria, per l’iniziativa “ALEcomics – Cosplay Photo/PicNic”.
Si tratta di un raduno (a ingresso libero), nato da un’idea del fotografo Andrea Serafini, dove gli organizzatori si pongono l’obiettivo di far incontrare Cosplayer e fotografi che intendono passare una domenica dando “libero sfogo” alla propria passione.
Insomma un grande photoset con pausa ristoro.
Si perché essere Cosplayer  è una passione, un impegno, la voglia di trovare un’altra dimensione; ci vuole impegno per “interpretare” i personaggi amati, creare i costumi e poter dimostrare all’esterno la propria capacità e il proprio spirito, condividendo con molte altre persone questa loro scelta.
Pertanto i Cosplayer vanno osservati come artisti che si travestono, si per gioco, ma con una grande serietà d’impegno e professionalità, che non deve essere confusa come una “carnevalata”.
alecomics anticipazioneE allora chi meglio dei fotografi posso rendere ulteriormente merito ai Cosplayer ritraendoli nei loro gesti, nel loro modo di essere, nei loro fantastici costumi, in ciò che intendono rappresentare.
La manifestazione in Cittadella dura tutto il giorno pertanto all’ora di pranzo ci si ferma per un mega pic nic in compagnia utilizzando gli spazi verdi della struttura militare settecentesca.
Allora il consiglio che viene dato è portare con se una tovaglia o una coperta su cui distendersi in libertà, tramezzini, bibita… e mi raccomando al termine non lasciate rifiuti in giro per la Cittadella, questa struttura anche se vecchia, un po’ decrepita e malandata rappresenta pur sempre un patrimonio della città e non solo.
In ogni caso il bar all’interno della Cittadella sarà aperto.
Già molte sono le adesioni sia di Cosplayer sia di fotografi ma la Cittadella è ampia (salvo alcune zone in cui vi è una restrizione di accesso per motivi di sicurezza) e quindi pronta ad accogliere tutti…
Nel frattempo vi anticipiamo che le date di ALEcomics 2019 sono fissate, sempre in Cittadella ad Alessandria, per sabato 14 e domenica 15 settembre.
… e noi di RP Fashion & Glamour News ci saremo per raccontarvi la giornata.
Link Facebook all’evento

Inna Galash: “Feel Free”. Un invito a sentirsi liberi

di Fabrizio Capra

Inna Galash - model Vanessa Covaci - Feel Free

foto Inna Galash – model Vanessa Covaci

Come al solito mi ritrovavo concentrato sul trovare l’ispirazione per l’articolo di oggi (un tempo avrei scritto che mi rigiravo la penna tra le dita, di questi tempi la tastiera è decisamente più complicata da rigirare) quando il classico lampo… Inna.
Inna Galash, ucraina trapiantata in Alessandria, è una fantastica fotografa e credo che non ci siano molte parole per descriverla perché risulterebbero ancora troppo poche per esaltare il risultato che ottiene dai suoi shooting.
È lei, quindi, la protagonista de “La Foto della Settimana”.
A questo punto il dubbio mi ha avvinghiato: quale scegliere tra le tante belle foto che Inna ha pubblicato sui social.
Veramente mi sono trovato davanti all’imbarazzo della scelta perché molte di queste foto mi trasmettevano qualcosa e questo saper trasmettere è proprio una caratteristica del modo di fare fotografia di Inna Galash.
Poi mi sono soffermato sulla foto che ho pubblicato perché mi ha trasmesso un qualcosa in più: non avevo ancora letto il titolo che Inna aveva dato allo scatto però al primo impatto mi ha generato un senso di libertà, voglia di evadere dagli schemi preconfezionati della nostra esistenza, dal non essere più burattini nelle mani di burattinai privi di scrupoli.
Apro la foto, leggo il titolo… Feel Free ovvero Sentiti Libero.
Cosa dire se, senza leggere come la fotografa ha voluto intitolare questo suo scatto, mi sono sentito parte del significato della foto stessa: capacità di Inna di dare un senso al suo lavoro e al suo pensiero.
La mia riflessione trova in quel titolo composto da due semplici parole tutto quanto avrei voluto scrivere, trasmettere ma che, a questo punto, diventa superfluo perché a parlare è la foto di Inna.
Sentiti Libero: una affermazione, un consiglio, una proposta, un impegno… scegliete voi ma, non dico sempre, ogni tanto sentitevi liberi perché quando a un certo punto della nostra vita ci  volteremo indietro scopriremo quanti fili ci hanno guidato nelle nostre scelte, nel nostro vivere.
Brava Inna… e non aggiungo altro!

Inna Galash - model Vanessa Covaci - Feel Free

foto Inna Galash – model Vanessa Covaci

Alessandria: mercoledì 3 aprile si inaugura la mostra di Bruno Appiani

A cura della Redazione

image2Mercoledì 3 aprile, alle ore 18, al Bio Cafè di Alessandria (via dell’Erba – 0131262932) avrà luogo l’inaugurazione della mostra fotografica “Burma Monks. Attori moderni di una cultura millenaria” di Bruno Appiani.
L’evento è parte del progetto “Arte Diffusa”, organizzato e promosso dall’Associazione Libera Mente – Laboratorio di idee.
Fabrizio Priano, presidente dell’Associazione ha dichiarato: “Con la mostra dedicata al  Fotografo Bruno APPIANI proseguono gli appuntamenti del Progetto Arte Diffusa, eventi dedicati all’Arte presso alcuni locali della nostra Città.Le immagini di questa  mostra ci portano in una Terra a noi lontana di grande suggestione. Raccontano attraverso le immagini fotografiche usi e  costumi diversi dai nostri, mettendo in evidenza gli aspetti umani di altri popoli, la grande sensibilitàdell’occhioattento e l’emozionedel fotografo”.

Bruno APPIANI  –Biografia
È nato ad Alessandria nel 1963 dove attualmente vive e lavora. La passione per la fotografia inizia verso la fine del 1982 con una Pentax ME super. La predilezione per i viaggi trasformeranno la sua fotografia conducendo al contatto con le persone, creando tra loro un intimo rapporto di scambio che solo l’uso del grandangolo può generare.
image1Lo scopo principale della sua ricerca è la trasmissione di un’immagine;il desiderio di infondere allo spettatore la condivisione delle emozioni da lui vissuteal momento dello scatto.
Nell’istante in cui riesco a generare un sentimento nell’osservatore,il mio compito è svolto. Sarà poi il fruitore dell’istantanea che dovrà esplorarla,interpretarla, spremerne il significato, acquisendone il messaggio.”
Istantanee rubate alla quotidianità.
Molte volte le immagini sono pronte proprio di fronte a noi,sta quindi all’abilità del fotografo scegliere l’inquadratura migliore,quell’espressione che fa la differenza, quell’angolazione, e solo quella,che proietta i nostri sensi in quel preciso istante.
www.brunoappiani.com
Bruno Appiani – Associazione PASSODOPOPASSO – Sezione Fotografica di Alessandria.

 

Dario Broch Ciaros: quando fotografare significa sempre cogliere l’attimo giusto

di Fabrizio Capra
Dario Broch Ciaros ritratto

foto Dario Broch Ciaros

Definirlo geniale è forse ancora poco: Dario Broch Ciaros è sicuramente uno dei fotografi più bravi che ho avuto modo di conoscere.
Dario ho avuto modo di apprezzarlo durante i suoi workshop: la sua capacità di trasmettere nozioni basilari è veramente un qualcosa di unico che alberga in lui e se persone partono da svariate provincie d’Italia seguire questi suoi incontri ci sarà un motivo così come viene chiamato in varie zone della nostra penisola per trasmettere la sua conoscenza, il suo sapere.
Non ho, però, mai avuto modo di vederlo all’opera su set dei suoi ma  quando ci siamo incontrati nel suo studio torinese solo sentirlo raccontare qualche suo scatto mi ha reso partecipe del suo modo di lavorare, di ricercare la foto voluta, di dimostrare la sua professionalità.
In tutti questi mesi che pubblichiamo al lunedì “La foto della settimana” mi mancava la sua e oggi proviamo a recuperare pubblicandone una che mi ha particolarmente colpito.
Dario è un vero maestro del glamour, uno che di questo genere trova sempre il modo di effettuare lo scatto giusto, quello che intriga ma non cade nel volgare.
Sicuramente vi aspettavate uno di questi scatti però mi piace sempre viaggiare un po’ controcorrente e di Dario ho scelto un bellissimo primo piano che “mi dice molto”.
Questa foto mi porta direttamente a una delle mie elucubrazioni mentali.
Gli occhi non ci nascondono mai la verità, gli occhi ci consentono di guardarci dentro.
Allora bisogna cercare di essere sempre più veri e onesti con noi stessi.
Purtroppo non sempre è così, se non ci riusciamo questo modo negativo di vivere la nostra vita la riversiamo sugli altri facendo regnare in noi la cattiveria.
E gli occhi questo ce lo dicono.
Pensiamoci e proviamo una volta  tanto a non essere cattivi ma capaci di vivere meglio con noi stessi per riservare agli altri la stessa gioia condividendola.
Forse è un qualcosa di difficile però mi piacerebbe uscire al mattino, guardare le persone e vederle sorridere con gli occhi.
Utopia forse! Ci troviamo come in una partita di calcio: il tempo è scaduto ma ci sono i pochi minuti di recupero, e in quel breve lasso di tempo si può ancora recuperare.
Non perdiamo questa occasione.
In ogni caso… bravo Dario!

Dario Broch Ciaros ritratto

foto Dario Broch Ciaros

 

I consigli per posare in modo corretto – prima parte

a cura di Fabrizio Capra – direttore artistico RP Event

prima parte

roberta pelizer - massimo pitorri

model: Roberta Pelizer – fotografo: Massimo Pitorri – art director: Fabrizio Capra

La rubrica dedicata alle “Aspiranti Modelle” da oggi inizia a fornire una serie di consigli sia per posare sia per sfilare in modo corretto. Iniziamo con una serie di articoli attraverso i quali forniremo utili indicazioni per evitare errori in fase quando si è sul set, davanti alla macchina fotografica.
Il primo consiglio, generale, è quello di provare queste indicazioni davanti a uno specchio in modo di vedere la posa che si prende e capire come poi riprodurla una volta che si è davanti alla macchina fotografica.

Testa e Viso

roberta pelizer - sergio di

model: Roberta Pelizer – fotografo: Sergio Di – art director: Fabrizio Capra

Testa e viso sono sicuramente gli elementi più importanti in un ritratto, indipendentemente da quanta parte dell’inquadratura occupino:
– la testa reclinata lievemente all’indietro suggerisce un senso di sfida;
– la testa piegata verso la spalla alta crea un senso di divertimento e ammiccamento ;
– la testa piegata verso il basso e verso la spalla più bassa esprime potere;
– volgere lo sguardo lontano dall’obiettivo fa spostare l’attenzione su un altro oggetto o creare un -senso di mistero e tensione quando questo oggetto non è inquadrato;
– guardare in camera crea un contatto, ma anche intrigo e sfida;
– ombre migliori si hanno con il viso diretto alla fonte di luce principale;
– per avere il “luccichio” negli occhi, non abbassare troppo il mento (a seconda della  direzione della luce);
– il viso non deve essere ruotato tanto da far sporgere il naso dalla linea della guancia;
– se un occhio viene nascosto a causa della rotazione del viso, è meglio che sia nascosto completamente piuttosto che visibile a metà;
– quando è presente più di una persona, non allineare le teste alla stessa altezza;
– per evitare il doppio mento, meglio spingere il mento in avanti.

Braccia e mani

eleonora ianne - pier maria mazza

model: Eleonora Iannè – fotografo: Pier Maria Mazza – art director: Fabrizio Capra

Le mani, dopo il viso, attraggono molto lo sguardo dell’osservatore; ecco i suggerimenti per posizionarle correttamente così come posizionare nel modo giusto le braccia:
– meglio dita distese: i pollici in tasca con le mani sui fianchi esprimono sicurezza e forza;
– le mani in tasca danno un aspetto casual;
– generalmente è meglio che le mani siano rilassate;
– le mani vanno posizionate in modo da essere inquadrate lateralmente (non dare  all’inquadratura direttamente il dorso);
-un oggetto da tenere in mano o una superficie su cui appoggiare le mani spesso aiutano a creare una posa più naturale;
-i gomiti piegati danno un senso di confortevole informalità;
-le braccia dritte al contrario sono molto formali e spesso evitabili;
-le braccia vanno distanziate dal corpo;
-mai piegare le braccia a 90 gradi;
-non dare mai all’obbiettivo un’ascella nuda.

Fine prima parte, la seconda e terza parte i prossimi due mercoledì.

Intimo, trasparenze e… qualche differenza per saperne di più

di Fabrizio Capra – direttore artistico RP Event
model Francesca - foto Angelo Scarpino

model Francesca – foto Angelo Scarpino

Negli ultimi due appuntamenti con la rubrica “Aspiranti Modelle” abbiamo trattato un argomento molto delicato ma che andava analizzato e come anticipato, oggi approfondiamo l’argomento trattando le differenze all’interno di questi generi, una analisi indirizzato più al mondo della fotografia, ma, ultimamente, vedendo certe sfilate portate all’estremo mi viene da dire che questi generi trovano, a volta, riscontro anche in passerella.
Intanto vediamo che cos’è il “fashion”
Si tratta di un genere commerciale e pubblicitario che identifica la vendita di un prodotto (abito, accessorio, makeup…), le modelle che normalmente sono in secondo piano rispetto al soggetto principale (quello che si deve vendere). Alle modelle fashion viene chiesto di essere dei veri e propri manichini per presentare il prodotto, espressione monotona senza emozioni con possibilità di qualche eccezione in base a quello che si propone.

model Elisa - foto Massimo Stramesi

model Elisa – foto Massimo Stramesi

Quale differenza tra “glamour” e “beauty”
Le immagini di beauty non sono mai provocanti e non sottolineano la sensualità poiché
hanno come finalità quella di descrivere la bellezza del corpo femminile. Sono le foto che
troviamo nelle riviste che si occupano di bellezza, cosmetici, creme, acconciature, ecc…. Il genere glamour, invece, meno definito deve rappresentare un qualcosa che colpisce e seduce, al contrario contiene una certa ambiguità voyeuristica, il sottile desiderio di guardare il corpo di una donna più o meno spogliato. Normalmente si intende per glamour modelle che posano (o sfilano) in intimo o che fanno intravedere il topless o parti intime coperte.
Quale differenza tra “nudo d’arte” e le immagini glamour
Possiamo affermare, un po’ semplicisticamente, che il nudo d’arte o artistico “utilizza” la modella nel contesto di un’idea da sviluppare, l’immagine glamour invece punta la sua attenzione sulla modella in quanto donna. Nel nudo d’arte il corpo femminile non è sempre il soggetto principale o il solo oggetto (termine decisamente voluto perché troppo spesso è così che viene trattata)  che però non deve essere mai sfrontato o eccessivo, anche celato da ombre o evidenziato da luci. Le modelle nude non mostrano le parti intime preferendo le curve. Nel glamour si cerca espressamente di evidenziare la sensualità specifica di quella modella.

model Erika - fotografo Stefano Pollastro

model Erika – fotografo Stefano Pollastro

Di conseguenza nel primo caso l’identità della modella è relativo, non conta, passa in secondo ordine, nel secondo invece diventa importante perché è lei protagonista in quanto donna/femmina. Però più si cerca di mettere in rilievo il corpo femminile più ci si allontana dalla foto d’arte.
Quale differenza tra “glamour” e “erotico”
Il confine tra glamour ed erotico può diventare piuttosto esile. Un immagine glamour
diventa erotica quando dall’ambiguità voyeuristica si passa ad una esplicita comunicazione erotica: la modella attraverso le sue pose dichiara l’intenzione di provocare esaltando l’erotismo.
Quando diventa pornografico un nudo?
Un immagine di nudo diventa pornografica quando gli attributi genitali diventano il vero
obbiettivo dell’immagine e non il corpo nel suo complesso di forme e masse. Nel genere erotico sopravvive ancora una certa ricerca di gusto, nella pornografia c’è lo scadimento a livello puramente animale con un “per nulla celato”, usare la persona come oggetto di piacere fisico e stop.

Intimo, trasparenze e… valutare pro e contro prima di fare la scelta

di Fabrizio Capra – direttore artistico RP Event

seconda parte

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model: Elisa – fotografo: Antonio Petocchi – con la collaborazione di Fabrizio Capra

Mercoledì scorso abbiamo introdotto l’argomento sul quando e come scegliere il genere “intimo”, “trasparenze” e “nudo”.
Oggi approfondiamo il tema con ulteriori consigli e analisi.
Se si vuole veramente “provare” è bene rivolgersi a un fotografo di fiducia, serio e professionale, e che se promette di non pubblicare le foto si comporti in modo corretto, ricordando però di  escludere esplicitamente dalla liberatoria questo genere di foto.
Con il fotografo prescelto conviene dedicare varie ore sul set affinché si possa gradualmente prendere confidenza nello stare svestita sotto le luci e i flash, utile anche per eventuali sfilate dove potrebbero essere previsti cambi in intimo o con trasparenze.
Fare pratica in questo modo aiuterà a vivere serenamente la situazione che si crea sul set senza preoccuparsi del fatto “come mi stanno vedendo”.
“Provare” serve anche per valutare se le proprie caratteristiche fisiche, e non solo quelle, siano veramente adatte a questo genere.
Bisogna essere disinvolte, espressive e avere anche un bel corpo espressivo ma, soprattutto, bisogna sentirsi a proprio agio con il proprio corpo e, anche, con la propriasessualità.

model Serena foto Alessandro Caramagna

model: Serena – fotografo: Alessandro Caramagna – con la collaborazione di Fabrizio Capra

Se si pensa di fare la fotomodella di intimo, trasparenze e, soprattutto, di nudo, bisogna essere certe di poter posare senza arrossire, senza la necessità di coprirsi, di saper mostrare sempre il lato migliore del proprio corpo garantendo di essere sempre espressive.
Viste le numerose e sempre più insistenti richieste di foto di nudo. in particolare da parte di fotoamatori, l’aspirante modella si può porre la domanda: “è proprio necessario essere disposta a posare in intimo o nuda?”.
La risposta chiaramente è no, non è necessario trattandosi di una libera scelta della ragazza, in particolare se lo si fa come hobby o come seconda attività.
Cambia, invece, la valutazione se il lavoro di fotomodella viene scelto come propria attività: non posare “nuda” (e non parliamo delle foto fatte tanto per fare) porta a negare tutta una serie di lavori riducendo di tanto le possibilità professionali.
Prendiamo come esempio tutte le campagne pubblicitarie che hanno per oggetto prodotti per la cura del corpo o creme abbronzanti oppure, ancora, cataloghi di intimo.
Se poi vogliamo analizzare più a fondo il discorso spostiamo l’attenzione non tanto sul risultato finale dove grazie a effetti di luce o ritocchi al computer delle parti intime nulla è mostrato al pubblico ma sulla realizzazione del lavoro. Sovente una fotomodella deve restare parzialmente o completamente nuda sul set per realizzare queste immagini.
Quindi il vero problema si sposta, per la ragazza, nello stare sul set senza imbarazzi e pudori, attorniata da persone che lavorano, fatto che non è un qualcosa di semplice, in particolare le prime volte.
Pertanto se s’intende fare questo genere bisogna mettere in conto la disponibilità a stare più o meno nuda sul set perché accettare certi generi di lavoro e poi non essere disposta può far diventare tutto molto complicato: la fotomodella di professione si distingue da una ragazza qualunque che posa dal fatto che per lei dovrebbe essere naturale trovarsi in queste situazioni.

Barbara e Antonio

model: Barbara – fotografo: Antonio Petocchi – art director: Fabrizio Capra

Un’altra domanda che mi sento porre sovente è: se decido di fare nudo devo fare per forza tutti i generi?
Innanzitutto non deve esistere la parola “per forza”: fare intimo, trasparenze e nudo è una scelta, come abbiamo già detto, che deve essere ponderata e si farà solo il genere che si ritiene più adatto e per il quale si dimostra una maggiore propensione, analizzando tutti i pro e i contro ricordando che la scelta del genere è importante perché poi può condizionare quelle che sono le scelte future.
Ad esempio, per estremizzare, se si decide di lavorare nel settore della fotografia hard difficilmente si riuscirà a risultare poi proponibile per generi più soft.
Mercoledì prossimo andremo ad affrontare le differenze tra i vari generi trattati mercoledì scorso e oggi, al fine di completare il quadro.

Prima parte

Torino: “Per chi non ha voce”, il 3 marzo iniziativa della Lega Italiana per la Difesa del Gatto

di Fabrizio Capra

torino per chi non ha voce bisPer chi non ha voce” questo è l’evento organizzato a Torino il prossimo 3 marzo, domenica, dalla Lega Italiana per la Difesa del Gatto, con inizio dalle ore 14,30.
L’evento si  svolgerà nei locali sede della Bd Agency (corso Vittorio Emanuele II 225/C – Torino) e consiste in una mostra d’arte a cura di Andrea Pepe e in uno shooting fotografico a cura della stessa BD Agency, con la collaborazione di KarinaGioielli.
I fotoamatori possono con un piccolo contributo fotografare le modelle dell’agenzia mentre i semplici visitatori, sempre con una gradita offerta, avranno modo di visitare la mostra di Andrea Pepe.
torino lega gatto logoL’obiettivo è quello di raccogliere fondi da impiegare nelle numerose attività della Lega italiana per la difesa del gatto: questo è un periodo molto delicato per l’associazione perché bisogna impegnarsi fisicamente ed economicamente per le sterilizzazioni dei gatti delle colonie seguite dall’associazione.
Contenere il fenomeno del randagismo è uno degli scopi principali della Lega: va evitato a tutti i costi che possano nascere, per le strade della città, cucciolate che inevitabilmente finiscono sotto le automobili.
torino per chi non ha voceInoltre nel rifugio gestito dalla Lega Italiana per la Difesa del Gatto (un’area recintata in zona cimitero Nord di Torino), oltre al sostentamento degli oltre cinquanta ospiti, ci sono diversi lavori da fare: per la sicurezza dei gatti le reti vanno continuamente riparate perché le intemperie dell’inverno rendono necessari interventi sempre più frequenti.
Infine tra segnalazioni di abbandono (spesso li accogliamo al rifugio o da qualche volontaria in attesa di adozione), gatti vecchietti e gatti malati, le spese per le cure veterinarie sono una voce importante dei costi sostenuti dall’associazione che si basa, praticamente, soltanto su donazioni volontarie.
I responsabili della Lega Italiana per la Difesa del Gatto di Torino sottolineano, quindi, l’importanza di farsi conoscere il più possibile e chiedere anche un piccolo aiuto per i piccoli amici pelosetti.

Intimo, trasparenze e…: una scelta consapevole

di Fabrizio Capra – direttore artistico RP Event

prima parte

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model: Cristina – foto: Luca Schillaci – art director: Fabrizio Capra

Tema delicato quello che iniziamo ad affrontare oggi: come avvicinarsi ai generi “intimo”, “trasparenze” e “nudo” tenendo presente che questi generi non li dobbiamo pensare limitati a una riserva frequentata solo da fotografi ma interessano sia il campo delle sfilate sia quello della pubblicità, quindi aree di interesse professionale per le modelle.
Si assiste sempre più a sfilate dove la nudità è componente dell’abito che si porta in passerella o pubblicità dove il corpo della modella si interseca con l’oggetto pubblicizzato.
Iniziamo però con l’identificare questi generi.
Intimo: lo dice la parola stessa, dobbiamo però intenderlo in tutte le sue variabili: il livello  di trasparenza del capo indossato e al tipo di “mutandina” utilizzata: slip, culotte, brasiliana, tanga, perizoma, ecc., al contesto in cui viene indossato.
Trasparenze: anche in questo caso il significato è lampante, poi si possono fare indossando sotto l’intimo o parte di esso o nulla.
Nudo: mentre se per le prime due tipologie tutto sembra molto ben delineato, per il genere nudo troviamo varie interpretazioni del genere.

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model: Elisa – foto: Massimo Stramesi – con la collaborazione di Fabrizio Capra

Una delle interpretazioni, molto semplicistica, e in parte condivisibile, suddivide il nudo in cinque generi: beauty, nudo d’arte, glamour, erotismo e pornografia.
Personalmente preferisco riunire il genere nudo in due grandi gruppi: nudo soft e nudo hard.
Nel “nudo soft” andiamo a ricomprendere tutto ciò che è riconducibile al nudo artistico,  dove non deve esserci esplicito, sicuramente genere molto più apprezzabile.
Nel “nudo hard” si parla di nudo esplicito in tutti i suoi stili e che sovente cade nel cattivo gusto.
Vi sono poi due ulteriori modi di interpretare tutte e tre questi generi: fashion e glamour.
Nel genere fashion lo stile è legato maggiormente alla foto di moda (più per intimo e trasparenze) mentre con il glamour si tenderebbe maggiormente a evidenziare il fascino e il lato sensuale della modella.
Introdotto, anche se rapidamente, l’argomento veniamo all’aspirante modella che intende, soprattutto posare (ma anche sfilare) per questi generi ponendoci un primo quesito e provando a dare una risposta.
Quando iniziare a posare o sfilare per questi generi?
La risposta è semplice.
Innanzitutto posare in intimo o con trasparenze o nuda non è una “moda” o un “gioco”.
Si può iniziare a valutare questa scelta quando, sicuramente, si è convinte di quello che realmente si va a fare.

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model: Erika – foto: Stefano Pollastro – art director: Fabrizio Capra

Il dire “proviamo” è la parola e il pensiero più errato che ci possa essere.
Bisogna avere la consapevolezza non solo di mettere in mostra il proprio corpo ma essere a conoscenza di tutto quello che gira intorno a questi generi.
L’avvento di internet ha permesso che le foto pubblicate possano girare sul web in modo  indiscriminato e restare visibili per molto tempo.
Analogo discorso vale per il fatto che se si sottoscrive una liberatoria per l’utilizzo delle  immagini poi non se ne può più chiedere la rimozione, al massimo di non pubblicarne più revocandola.
Pertanto quando si decide di posare in uno o più di questi generi bisogna farlo veramente quando si è consapevoli di tutto quello che è collegato.

La prossima settimana andremo ad analizzare meglio l’argomento fornendo alcuni consigli e altre riflessioni.