Lunedì Rai: Medioevo fantastico, Traiano e Federico II

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Il Medioevo fantastico a “Passato e Presente”. Per "Cronache dall'impero" Traiano: l'impero universale. Cronache dal Medioevo: Federico II e la Chiesa.

“Passato e Presente”: il Medioevo fantastico
Un’era di mezzo – lunga mille anni – tra l’antico e il moderno: il Medioevo, l’età senza nome. Per gli illuministi si tratta di “secoli bui”; per i romantici, invece, più che un periodo storico, è un luogo dell’anima. Delle diverse interpretazioni del Medioevo e del suo uso simbolico nelle epoche successive, Paolo Mieli parla con il professor Tommaso di Carpegna a “Passato e Presente”, in onda lunedì 5 luglio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Nei primi decenni dell’Ottocento il medievalismo si sovrappone infatti al movimento romantico stesso, mentre nell’Italia risorgimentale e post-unitaria il richiamo al medioevo è funzionale alla creazione di una cultura nazionale. L’uso strumentale di questo periodo storico continua anche durante il XX secolo: fascismo e nazismo se ne appropriano per sfruttarne simboli e suggestioni. Ma il fascino del medioevo resiste ancora oggi e diventa ambientazione privilegiata per film, libri e serie televisive di successo. 

“Cronache dall’impero”. Traiano: l’impero universale
Traiano
, primo imperatore nato fuori dall’Italia, in Spagna, porta a Roma l’energia delle province e, inseguendo la visione di un impero universale, porta i domini romani alla loro massima espansione. Il foro di Traiano, la colonna Traiana, i mercati traianei e il porto di Ostia Antica fanno da sfondo al racconto della vita dell’optimus princeps, il migliore dei principi, protagonista di “Cronache dall’Impero” il programma con Cristoforo Gorno in onda lunedì 5 luglio alle 21.10 su Rai Storia.  

Cronache dal Medioevo: Federico II e la Chiesa
Per chi lo ammirava, Federico II di Svevia, Re di Sicilia, Imperatore del Sacro Romano Impero, era lo “stupor mundi“, lo stupore del mondo, per i Papi che lo hanno combattuto era la bestia dell’Apocalisse, l’Anticristo da combattere con ogni mezzo. Il “duello” tra Federico II di Svevia e la Chiesa è al centro di “Cronache dal Medioevo”, realizzato con la consulenza storica di Tommaso di Carpegna Falconieri, in onda lunedì 5 luglio alle 21.40 su Rai Storia. Il racconto di questo scontro durato decenni, affidato alla narrazione di Cristoforo Gorno, si snoda tra i castelli di Federico, ossia Melfi, Barletta e Castel del Monte, tra crociate, scomuniche, battaglie, e una lotta diplomatica piena di colpi bassi.

Lunedì Rai: “Cronache dall’impero” e i Flavi. Pompei a “Cronache dall’antichità”

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"I Flavi: il nuovo volto del potere" a “Cronache dall’impero” e Pompei, cronaca di una catastrofe a "Cronache dall'antichità".

Cronache dall’impero: “I Flavi: il nuovo volto del potere”
La storia dei Flavi ricorda una saga borghese: Vespasiano raggiunge il successo, il primo figlio Tito muore giovane, il secondogenito Domiziano manda tutto in malora. Tra il Colosseo e i palazzi sul Palatino, Cristoforo Gorno racconta una dinastia che, nonostante l’aura di mediocrità quasi ricercata, ha lasciato a Roma alcuni dei suoi paesaggi urbani più importanti. Per scoprire il nuovo volto del potere dell’Impero, appuntamento con Cronache dall’Impero e Cristoforo Gorno lunedì 28 giugno alle 21.10 su Rai Storia.

“Cronache dall’antichità”: Pompei, cronaca di una catastrofe
Nel 79 d.C. l’eruzione del Vesuvio investe Pompei e Ercolano e il naturalista e ammiraglio Plinio il Vecchio si muove con la flotta da Capo Miseno mettendo in moto un’operazione di soccorso che è considerata il primo intervento di protezione civile della storia. E grazie alle lettere del nipote Plinio il Giovane è possibile ricostruire, ora dopo ora, il percorso di Plinio, dalla partenza con le navi fino alla morte sotto il vulcano. Una catastrofe raccontata da Cristoforo Gorno nell’appuntamento con “Cronache dall’antichità”, in onda lunedì 28 giugno alle 21.40 su Rai Storia

Lunedì Rai: l’imperatore Tiberio, Giulio Cesare e la falsificazione nei secoli

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“Cronache dall’impero” ci racconta di Tiberio mentre “Cronache dall’antichità” vede protagonista Giulio Cesare. “Italia. Viaggio nella bellezza”: la vera storia del falso.

Le “Cronache dall’impero”: Tiberio, la leggenda nera di un imperatore
Le accuse di misantropia, crudeltà e perversione sessuale mettono in secondo piano le capacità militari e amministrative di Tiberio, il successore di Augusto. Cristoforo Gorno, in “Cronache dall’Impero” in onda lunedì 14 giugno alle 21.10, su Rai Storia esplorando le rovine spettacolari delle ville di Tiberio a Capri, indaga la personalità complessa di Tiberio, incluso il suo sorprendente rapporto con la figura di Gesù. 

A “Cronache dall’antichità” Giulio Cesare: il dado è tratto
Mese di gennaio del 49 a.C.: il dado è tratto. Passando il Rubicone, Giulio Cesare assalta il mondo con una sola legione e mette in moto la catena di eventi che porterà alla fine della Repubblica di Roma e alla nascita dell’Impero. Cinque anni dopo, nel marzo del 44 a.C., quando la situazione sembra ormai pacificata, il “dittatore a vita” viene ucciso in senato da un gruppo di congiurati guidati da Bruto e Cassio. Sulle rive del Rubicone, nella casa di Giulio Cesare, nella Curia, nel Foro Romano e nel luogo del delitto, Cristoforo Gorno racconta il destino di un uomo il cui nome è diventato sinonimo di potere in “Cronache dall’antichità”, in onda lunedì 14 giugno alle 21.40 su Rai Storia

Italia. Viaggio nella bellezza: la vera storia del falso. La falsificazione nei secoli
Il falso nell’arte, attraverso i secoli: odioso reato contro il patrimonio artistico?  O talentuosa truffa che merita ammirazione? Quando Michelangelo, giovanissimo, scolpisce un bellissimo Cupido dormiente e lo sotterra per farlo sembrare antico e venderlo a un potente cardinale, produce un falso? “Italia viaggio nella bellezza” – il programma di Rai Cultura in collaborazione con il Ministero della Cultura in onda da lunedì 14 giugno alle 22.10 su Rai Storia – propone quattro puntate dedicate alla falsificazione attraverso i secoli, le opere e gli artisti. Il primo appuntamento ripercorre la storia dell’arte dall’antichità alle soglie del Novecento, cercando di capire quando è nata la nozione moderna di falso nell’arte. Nel Museo dell’Arte Classica de La Sapienza, il “Museo dei Gessi” di Roma, parlano storici dell’arte, archeologi, critici e filosofi e raccontano storie di falsi noti e meno noti. Frugando nei segreti delle botteghe dei falsari e dei mercanti si mettono a nudo le moderne ossessioni nei confronti dell’originalità e unicità dell’opera d’arte. Per scoprire alla fine del viaggio che, dopo tutto, comprendere i falsi è forse il modo migliore per conoscere meglio gli originali. Intervengono Massimo Ferretti, storico dell’arte, Ordinario di Storia dell’arte moderna alla Scuola Normale Superiore di Pisa; Marcello Barbanera, archeologo, Ordinario di Archeologia e Storia dell’Arte greca e romana alla Sapienza Università di Roma e Direttore del Museo dell’Arte Classica (il Museo dei Gessi) di Roma. 

Lunedì Rai: Elagabalo e Costantino… imperatori

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Domani, lunedì 14 dicembre, tra i programmi Rai: “Cronache dall’Impero” ci racconta dell’imperatore Elagabalo. Sempre un imperatore, questa volta Costantino, per “Cronache dall’antichità”.

“Cronache dall’Impero”. Elagabalo: l’impero delle donne
Un imperatore famoso per le stravaganze: Elagabalo. Si nutre di lingue di pavone, soffoca gli amanti sotto cascate di rose e vuole cambiare sesso. Ma ha solo 15 anni e l’impero è governato dalle donne di famiglia, che tentano di imporre a Roma un nuovo tipo di monarchia orientale. Indagando le fonti Cristoforo Gorno cerca di capire il significato degli eccessi dell’imperatore ragazzino in “Cronache dall’Impero”, in onda lunedì 14 dicembre alle 21.10 in prima visione su Rai Storia.

Cronache dall’antichità: la croce di Costantino
28 ottobre del 312 d.C.: Costantino vince la battaglia di Ponte Milvio contro Massenzio. Secondo la tradizione cristiana una visione avrebbe convinto Costantino a mettere la croce sulle insegne e sugli scudi dei suoi soldati, assicurandogli così la vittoria. Un episodio entrato nella storia, non solo di Roma, e protagonista di “Cronache dall’Antichità”, il programma di Rai Cultura in onda lunedì 14 dicembre alle 21.40 su Rai Storia. La cronaca di quei giorni è come un labirinto dove si intrecciano avvenimenti storici, fenomeni soprannaturali e sogni premonitori.

Lunedì Rai: Marco Aurelio l’imperatore filosofo; Platone e il mito di Atlantide

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Domani, lunedì 7 dicembre, tra i programmi Rai segnaliamo per la serie “Cronache dall’Impero” la puntata dedicata a Marco Aurelio mentre per “Cronache dall’antichità” si parlerà di Platone e del suo viaggio a Siracusa.

Le “Cronache dall’Impero”. Marco Aurelio: la filosofia al potere
Ama la pace, ma fa la guerra, insegue la serenità e deve affrontare la peste. Il ritratto di Marco Aurelio esprime equilibrio, ma la sua vita è un continuo, lacerante, compromesso tra “la matrigna”, così lui definiva il potere, e “la madre”, la filosofia. Seguendo il filo dei pensieri “A se stesso”, l’opera letteraria di Marco Aurelio, Cristoforo Gorno racconta l’imperatore filosofo a “Cronache dall’Impero”, in onda lunedì 7 dicembre alle 21.10 in prima visione su Rai Storia.

Cronache dall’antichità: la nascita di un’idea
Nel 366 a.C. il filosofo Platone viene invitato a Siracusa per partecipare alla costruzione di un governo ideale, e forse è proprio in Sicilia che, a contatto con i fenici, inventa il mito di Atlantide. Un’ipotesi affascinante sostenuta dai dialoghi platonici Timeo e Crizia, e dalla visita alla città fenicia di Mozia. Platone e la nascita dell’idea del mito di Atlantide saranno raccontati da Cristoforo Gorno in “Cronache dall’antichità” in onda lunedì 7 dicembre alle 21.40 su Rai Storia.

Lunedì Rai: Giuseppe Verdi, l’imperatore Adriano e Leonardo Da Vinci

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Domani, lunedì 30 novembre, tra i programmi dei palinsesti Rai vi segnaliamo: a “Passato e Presente” si parla di Giuseppe Verdi; “Cronache dall’impero” dedica la puntata all’imperatore Adriano; Leonardo Da Vinci a Milano è il protagonista di “Cronache dal Rinascimento”.

A “Passato e Presente” un uomo tra musica e politica: Giuseppe Verdi
Giuseppe Verdi
è il più grande musicista italiano dell’Ottocento, un artista prolifico che, con i suoi melodrammi, rivoluziona il mondo della lirica. Ma è anche un protagonista del Risorgimento. Di Giuseppe Verdi e degli ideali politici che hanno avvicinato le migliori menti del suo tempo, Paolo Mieli parla in studio con il professor Lucio Villari a “Passato e Presente”, in onda lunedì 30 novembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. La musica di Verdi diventa la colonna sonora di un’epoca e le arie delle sue opere vengono spesso cantate come inni dai popoli in rivolta. La politica entra nei suoi libretti e, nel 1861, anche nella sua vita. In quell’anno, infatti, Verdi accetta la proposta di Cavour e diventa deputato nel parlamento del nascente Regno d’Italia.

Le “Cronache dall’impero”. Adriano: i due volti dell’imperatore
L’imperatore saggio, amante dell’arte e dell’amore raccontato da Marguerite Yourcenar in “Memorie di Adriano” sovrasta e si sostituisce all’Adriano storico. Perché per gli antichi Adriano era una figura ambigua, capace di slanci generosi e allo stesso tempo di gesti crudeli. Da Villa Adriana Cristoforo Gorno racconta i due volti dell’imperatore nel nuovo appuntamento con “Cronache dall’Impero”, in onda lunedì 30 novembre alle 21.10 in prima visione su Rai Storia.

Cronache dal Rinascimento: Leonardo a Milano
È il 1482 quando Leonardo da Vinci arriva a Milano. Fino a quel momento ha lavorato nella bottega di Andrea del Verrocchio a Firenze entrando in contatto con la famiglia de’ Medici. Ed è proprio Lorenzo il Magnifico a inviarlo in missione alla corte degli Sforza, a Milano. Leonardo è in cerca di gloria e di fama, e trova il suo mecenate in Ludovico Sforza, detto “il Moro”. Lo racconta il viaggio nella storia di Cristoforo Gorno con “Cronache dal Rinascimento”, in onda lunedì 30 novembre alle 21.40 su Rai Storia. Ludovico il Moro ha assunto la guida del Ducato di Milano, che spettava di diritto a suo nipote Gian Galeazzo, e ha estromesso la cognata Bona di Savoia, nominata reggente al posto del marito, ucciso in una congiura. Prima di ricevere le prime committenze dal duca, Leonardo dipinge “La vergine delle rocce” per una Confraternita. In seguito, per Ludovico il Moro progetta macchine militari e dipinge quadri come il “Ritratto di Musico”, il “Ritratto di Dama” e “La dama con l’ermellino”. A Leonardo, il duca commissiona anche l’affresco del “Cenacolo” nel refettorio di Santa Maria delle Grazie e l’imponente monumento equestre dedicato a suo padre, Francesco Sforza, che non sarà portato a termine. Memorabile è la sfarzosa “Festa del Paradiso” che Leonardo è incaricato di organizzare al Castello Sforzesco per le nozze di due nipoti di Ludovico il Moro: Gian Galeazzo e Isabella d’Aragona, nipote anche del re di Napoli. Una festa con danze, musiche e con una rappresentazione teatrale il cui allestimento scenico è curato da Leonardo su versi di Bernardo Bellincioni, poeta di corte, tesi a esaltare le virtù della sposa. 

Lunedì Rai: Traiano e Federico II

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Domani, lunedì 23 novembre, tra i programmi Rai per la serie “Cronache dell’impero” puntata dedicata a Traiano mentre per “Cronache dal Medioevo” si parla di Federico II e la Chiesa.

Le “Cronache dall’impero”. Traiano: l’impero universale
Traiano
, primo imperatore nato fuori dall’Italia, in Spagna, porta l’energia delle province a Roma e, inseguendo la visione di un impero universale, conduce i domini romani alla loro massima espansione. Il foro di Traiano, la colonna Traiana, i mercati traianei e il porto di Ostia Antica fanno da sfondo al racconto della vita dell’optimus princeps, il migliore dei principi, in “Cronache dall’Impero”, con Cristoforo Gorno, in onda in prima visione lunedì 23 novembre alle 21.10 su Rai Storia.  

Federico II e la Chiesa a”Cronache dal Medioevo”: la storia di un duello
Per chi lo ammirava, Federico II di Svevia, Re di Sicilia, Imperatore del Sacro Romano Impero, era lo “stupor mundi“, lo stupore del mondo, per i Papi che lo hanno combattuto era la bestia dell’Apocalisse, l’Anticristo da combattere con ogni mezzo: il “duello” tra Federico II di Svevia e la Chiesa è al centro di “Cronache dal Medioevo”, realizzato con la consulenza storica di Tommaso di Carpegna Falconieri, in onda lunedì 23 novembre alle 21.40 su Rai Storia. Il racconto di questo scontro durato decenni, affidato alla narrazione di Cristoforo Gorno, si snoda tra i castelli di Federico, ossia Melfi, Barletta e Castel del Monte, e tra crociate, scomuniche, battaglie, e una lotta diplomatica piena di colpi bassi.

Lunedì Rai: la nascita del monachesimo e la dinastia dei Flavi

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Domani, lunedì 16 novembre, a “Passato e Presente” si viaggia nel tempo per la nascita del monachesimo. Per “Cronache dall’impero” puntata dedicata alla dinastia dei Flavi.

Con Paolo Mieli a “Passato e Presente”  un nuovo viaggio nel tempo
La nascita del monachesimo, dai primi asceti all’“ora et labora” della Regola di San Benedetto: riparte da questa pagina di storia il viaggio nel tempo di “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura condotto da Paolo Mieli che da lunedì 16 novembre – alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia – torna con la sua quarta edizione: 105 nuove puntate in cui Paolo Mieli, un autorevole accademico e tre giovani studenti di storia si confrontano sui temi del passato, dal mondo greco-romano alla contemporaneità, passando per l’epoca medioevale e moderna, per far emergere – sullo sfondo della grande storia collettiva – anche le storie personali e generazionali. Ad accompagnare lo spettatore lungo questo percorso di conoscenza ci saranno filmati, documenti d’archivio, interviste, accompagnati dal dibattito nel rinnovato studio virtuale in alta definizione, che accoglierà anche – in collegamento – i tre giovani storici. Nel primo appuntamento, lunedì 16 novembre, con Paolo Mieli c’è la professoressa Maria Chiara Giorda che torna al tempo dei primi cristiani: tra di loro c’è chi vive in maniera radicale i precetti evangelici di povertà e umiltà e dà vita a quelle forme di ascetismo che sono alla base delle future comunità monastiche. Tra questi asceti alcuni scelgono la solitudine estrema: sono gli eremiti, i padri del deserto, animati dalla “fuga mundi”, il rifiuto della società. Alcuni eremiti si uniscono poi negli stessi eremi per condividere la pratica della preghiera e altri aspetti della vita quotidiana: la cella, i pasti, il lavoro. Si formano così i primi monasteri e le prime comunità cenobìtiche, dal greco koinobìtes, colui che vive in comune. È questa la forma di monachesimo che si diffonde in occidente e che trova, nel VI secolo d.C., il suo pieno compimento nell’opera di San Benedetto e nella sua regola. 

Le “Cronache dall’impero”. I Flavi: il nuovo volto del potere
La storia dei Flavi
ricorda una saga borghese: Vespasiano raggiunge il successo, il primo figlio Tito muore giovane, il secondogenito Domiziano manda tutto in malora. Nell’appuntamento con la nuova serie “Cronache dall’Impero”, in onda in prima visione lunedì 16 novembre alle 21.10 su Rai Storia, Cristoforo Gorno, visitando il Colosseo e i palazzi sul Palatino, racconta una dinastia che, nonostante l’aura di mediocrità quasi ricercata, ha lasciato a Roma alcuni dei paesaggi urbani più importanti. 

Lunedì Rai: San Pietroburgo, Agrippina e Sant’Ambrogio

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Domani, lunedì 9 novembre, tra i programmi Rai consigliamo: San Pietroburgo per “Città segrete”, per  “Cronache dall’impero” si parla di Agrippina. Per la serie “La croce e la spada” protagonista Sant’Ambrogio.

Le “Città segrete”: San Pietroburgo
Un viaggio alla scoperta di San Pietroburgo attraverso la sua arte e la sua architettura abbagliante. Gli storici dell’arte Janina Ramirez e Alastair Sooke raccontano la città nel nuovo episodio della serie “Città segrete”, in onda lunedì 9 novembre alle 20.30 su Rai5. Nell’episodio spiegano come l’arte abbia saputo accrescere il prestigio e il potere di questa città, sin dalla sua fondazione con lo Zar Pietro il Grande. Circondati da vasti palazzi, cupole dorate e imponenti monumenti sovietici, Janina e Alastair visitano una selezione di monumenti imperiali, comunisti e moderni. Scoprono una città in cui l’arte è sempre stata al centro della scena: dalla bellezza inebriante delle sale di rappresentanza del Palazzo d’Inverno alle collezioni Fabergé, fino ai tunnel oscuri in cui si custodivano preziosi manufatti durante l’assedio della città durante la Seconda guerra mondiale.

Le “Cronache dall’impero”: Agrippina, una donna al comando
Sorella, nipote, moglie e madre di imperatori, Agrippina Minore non ha paura di assumere su di sé il peso del potere. Nel nuovo appuntamento con la nuova serie “Cronache dall’Impero”, in onda in prima visione lunedì 9 novembre alle 21.10 su Rai Storia, Cristoforo Gorno, esplorando gli splendori della villa imperiale di Oplontis e i paesaggi marini di Baia, racconta l’avventura tragica di Giulia Agrippina Augusta, una donna al comando. 

“La croce e la spada”: Sant’Ambrogio
La Milano tardo-antico, capitale dell’Impero Romano, svolse un importantissimo ruolo politico e culturale, essendo la principale città europea. Al centro delle iniziative dei più influenti imperatori (da Costantino a Teodosio), Milano fu anche baluardo contro le invasioni barbariche. In questo contesto s’inserì il giovane Ambrogio, che svolse con il mandato imperiale una determinante azione politica mirata a rafforzare le istituzioni. Un personaggio raccontato da “La croce e la spada” in onda lunedì 9 novembre alle 22.10 su Rai Storia. Ambrogio era nato a Treviri, in Germania, da una nobile famiglia romana della Gens Aurelia. Quando suo padre, governatore delle Gallie e funzionario imperiale, morì improvvisamente, Ambrogio si recò a Roma con la sorella Marcellina e la madre. Proseguì gli studi per la carriera legale ottenendo molti successi come avvocato, finché l’imperatore Valentiniano lo nominò governatore, con residenza a Milano. Rimase in carica per quattro anni, dimostrando di essere al di sopra delle parti e dei partiti, con l’occhio rivolto al bene di tutta la popolazione. Un atteggiamento che gli valse non solo la stima ma addirittura l’affetto sincero dei più poveri. Ambrogio assunse lo stesso atteggiamento quando fu nominato vescovo. Donò le sue ricchezze ai poveri e le sue terre alla Chiesa, tenendo per sé una piccola parte. Ogni giorno diceva la Messa per i suoi fedeli dedicandosi poi al loro servizio per ascoltarli, consigliarli e difenderli contro i soprusi dei ricchi. Tutti potevano parlargli, in qualsiasi momento. E proprio per i suoi fedeli Ambrogio lavorò, studiò, rischiò la vita, predicò, viaggiò e scrisse libri fino alla fine. Morì il 4 aprile, all’alba del Sabato Santo, quando correva l’anno 397. Le sue spoglie riposano nella basilica milanese che porta il suo nome, accolte nella cripta che lui stesso volle costruire per ospitare i corpi di San Gervaso e San Protaso.

Lunedì Rai: Caccia alle Streghe, l’imperatore Tiberio e Santa Rosalia a Palermo

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Domani, lunedì 2 novembre, tra i programmi Rai: a “Passato e Presente” si parla di Caccia alle Streghe, per “Cronache dall’impero” protagonista l’imperatore Tiberio e per la serie “La croce e la spada” si va a Palermo al Santuario di Santa Rosalia.

Passato e Presente: la caccia alle streghe 
Tra il 1400 e il 1600 l’Europa è teatro di un’accanita e sanguinaria caccia alle streghe, che coinvolge circa 50.000 persone, per la maggior parte donne. In Italia, Spagna e Portogallo opera la Santa Inquisizione, mentre nei paesi del nord Europa i processi sono affidati direttamente ai tribunali civili. A “Passato e Presente”, in onda lunedì 2 novembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con il professor Tommaso di Carpegna. La Germania è il paese nel quale si svolgono la maggior parte dei processi e dei roghi (circa la metà del totale), mentre in Italia il maggior numero di esecuzioni si registrano in Trentino e nella zona alpina. Perché, proprio mentre la modernità avanza – grazie alle nuove scoperte scientifiche e alle esplorazioni geografiche – in Europa si diffonde la psicosi delle donne possedute dal maligno? Chi sono i maggiori responsabili e le vittime di una delle pagine più buie della nostra storia? 

Le “Cronache dall’impero”: Tiberio, la leggenda nera di un imperatore 
Misantropia, crudeltà e perversione sessuale: accuse spesso rivolte a Tiberio, il successore di Augusto. Accuse che, però, mettono in secondo piano le capacità militari e amministrative dell’imperatore. Nel nuovo appuntamento con la nuova serie “Cronache dall’Impero”, in onda in prima visione lunedì 2 novembre alle 21.10 su Rai Storia, Cristoforo Gorno, esplorando le rovine spettacolari delle ville di Tiberio a Capri, indaga sulla complessa personalità del secondo imperatore romano, incluso il suo sorprendente rapporto con la figura di Gesù.

“La croce e la spada”: Palermo e Santa Rosalia 
Santa Rosalia, la santa protettrice di Palermo: a lei è dedicata la cappella meridionale della basilica palermitana dove il suo corpo è venerato in una ricca urna d’argento posta sull’altare, che sorge in fondo alla navata laterale destra. Il reliquiario custodisce anche un prezioso documento, la sua prima biografia. Lo racconta “La croce e la spada”, in onda lunedì 2 novembre alle 22.10 su Rai Storia. La tradizione narra che al conte Ruggero, mentre osservava il tramonto con sua moglie, apparve una figura celestiale, latrice di un messaggio: “Ruggero, io ti annuncio che nascerà nella casa di Sinibaldo, tuo congiunto, una rosa senza spine”. L’angelo della leggenda stava parlando di Rosalia, che nacque in provincia di Agrigento in anno incerto. Suo padre, il conte Sinibaldo, discendeva da Carlo Magno. Per questo motivo visse in ricchezza presso la corte di re Ruggero e quando il conte Baldovino lo salvò da un animale selvaggio il re volle ricambiarlo con un dono. Baldovino chiese in sposa Rosalia, ma la ragazza, all’indomani dell’offerta, si presentò alla corte con le trecce tagliate. Era il suo modo per dichiarare che preferiva abbracciare la fede. Nel luogo dove Rosalia fu trovata morta, il 4 settembre 1160, sorge oggi il Santuario di Santa Rosalia