Santuario del Valinotto di Carignano: reportage per la serie “Restauri d’Arte”

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L’ultimo reportage sui “Restauri d’Arte” prima della pausa estiva è dedicato al Santuario del Valinotto di Carignano. I reportage sono voluti dalla Direzione comunicazione e rapporti con i cittadini e il territorio della Città Metropolitana di Torino.

La serie di reportage televisivi che la Direzione comunicazione e rapporti con i cittadini e il territorio della Città Metropolitana di Torino dedica ai “Restauri d’Arte” prosegue questa settimana con il filmato dedicato ad uno dei tesori architettonici della Città di Carignano, la cappella della Visitazione di Maria a Santa Elisabetta, comunemente conosciuta come  Santuario del Valinotto.
I filmati vengono messi in onda dall’emittente televisiva locale GRP sul canale 13 del digitale terrestre, ilvenerdì alle 19,45, il sabato alle 13,30 e la domenica alle 22,30.
Per visionare la playlist dei reportage video sinora pubblicati sul canale YouTube della Città Metropolitana di Torino e le fotogallery basta accedere al portale Internet della Città Metropolitana di Torino (cliccare qui).
Dopo 15 puntate realizzate a partire dal mese di marzo, la rubrica si concede ora una pausa estiva e ritornerà a documentare il bello del territorio e il grande lavoro per tutelarlo e farlo conoscere a partire da giovedì 2 settembre.

ALLA RISCOPERTA DI UN GIOIELLO DEL BAROCCO PIEMONTESE
A Carignano un gioiello dell’architettura sacra del barocco piemontese è tornato all’antico splendore, grazie ad un luminare dell’architettura, all’associazione Progetto Cultura e Turismo e al sostegno finanziario della Compagnia di San Paolo: si tratta della cappella della Visitazione di Maria a Santa Elisabetta, comunemente conosciuta come Santuario del Valinotto. Progettato da Bernardo Antonio Vittone ed edificato nel 1738 su di un terreno del banchiere carignanese Antonio Facio, il Valinotto è l’opera giovanile più significativa del Vittone, che nella fase di transizione tra l’età barocca e il neoclassico mostrava ancora un solido attaccamento agli insegnamenti dei maestri Guarini e Juvarra, ma anche del Bernini e del Borromini.
Quello che si ripercorre brevemente nell’ultima puntata dei Restauri d’Arte prima della pausa estiva è il recupero di uno di quegli edifici di culto tipici del XVII e del XVIII secolo annessi a grandi cascinali o posti al centro di borgate rurali: chiese o cappelle che offrivano alla comunità locale un luogo fisico e un simbolo di aggregazione e di identità, ancora sentiti nel XXI secolo. Il santuario del Valinotto spicca con il bianco del suo intonaco nel verde della campagna circostante.
Nelle giornate serene e limpide trova nel Monviso e nelle altre cime delle Alpi Cozie una  scenografia naturale impareggiabile, che ne valorizza le linee architettoniche. Il banchiere Facio fede edificare la cappella per i contadini dei suoi possedimenti, collocandola in un terreno appartenuto precedentemente ai padri Agostiniani di Carignano, i quali nel XVI secolo avevano costruito una chiesetta intitolata alla Madonna della Neve. Vittone volle inglobare nel nuovo santuario quella chiesetta, destinandola alla funzione di sacrestia.

Agostino Magnaghi

UN’ARCHITETTURA DI LUCE E DI PERFEZIONE GEOMETRICA
Come ha spiegato nell’intervista registrata per il reportage televisivo l’architetto e docente universitario Agostino Magnaghi, che ha curato la progettazione e la direzione del restauro, il santuario del Valinottoè collocato in una campagna che è un vuoto; un vuoto che però ha una storia molto antica ed è un museo di sé stesso. La corona delle Alpi Cozie e il Monviso sono fortemente interrelati con una chiesa che è un’opera magistrale. Il Valinotto è un esempio di un modo interessante di concepire struttura e decorazione. È un’architettura di luce, in cui l’illuminazione entra indirettamente, provenendo da camere di luce invisibili, che funzionano come lampade che rischiarano la parte interna dell’aula. In età giovanile Vittone studiò e osservò a Roma l’opera di Francesco Borromini, considerato l’ideatore delle camere di luce”.

Nelle contenute e austere dimensioni della costruzione, Vittone riuscì a racchiudere la perfezione geometrica, la luce evocativa, le intuizioni mariane e una serie di chiaroscuri strutturali e ascetici.
La pianta della chiesa è circolare e al suo interno è iscritto un esagono. La copertura è composta da tre volte sovrapposte, traforate e aperte, realizzate con un sapiente uso geometrico dei pennacchi. Sui sei piloni di base girano archi a pieno centro. Sul tamburo circolare sorge la cupola, sormontata da un cupolino detto lanterna. Dall’imposta della cupola partono sei archi a fasce che si intrecciano, formando un esagono, e un’altra cupola emisferica, che si apre su una cupola esterna e sulla lanterna. La copertura è quindi composta da tre strati sovrapposti e da una cupola sommitale. Dall’esterno sono chiaramente visibili i tre livelli, che conferiscono all’edificio una vaga somiglianza con le pagode orientali. La cappella-santuario del Valinotto è visitata ogni anno da migliaia di turisti e studiosi provenienti da tutto il mondo. È il bene-simbolo della comunità della grande pianura a sud di Torino: punto centrale degli itinerari del progetto Spazio di meraviglia: tra orgoglio civico e illusione barocca, sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo.

Tommaso Carena

UNA RETE CHE VALORIZZA I BENI CULTURALI DELLA PIANURA A SUD DI TORINO
Come ha spiegato l’ingegner Tommaso Carena dell’associazione Progetto Cultura e Turismo Carignano, “i restauri finanziati dalla Compagnia di San Paolo con un milione di euro hanno riguardato sia gli affreschi interni, fortemente deteriorati dall’umidità, sia le murature esterne”.
Visitando il sito Internet www.carignanoturismo.org è possibile reperire informazioni sulle possibilità di prenotare visite individuali al santuario. La cappella è sempre aperta la domenica pomeriggio su prenotazione.
Una visita a Carignano può iniziare dal gioiello barocco del Valinotto, che impreziosisce la fertile campagna carignanese, ma non può che proseguire con un centro storico che propone un repertorio artistico e architettonico che spazia dal Medioevo al tardo Novecento, con un integrarsi armonico di piccoli e grandi edifici, che sanno restituire intatta la dimensione dello scorrere della Storia con la S maiuscola. A Carignano sono transitati eserciti e ambasciatori, re, conti, duchi e principi, vescovi e abati; e tutti hanno lasciato una testimonianza di sé. Le maestose opere del periodo barocco fanno di Carignano una meta imprescindibile dei percorsi internazionali.

Dal 1998 l’organizzazione di volontariato Progetto Cultura e Turismo promuove un turismo lento, vissuto al ritmo della passeggiata, per andare alla scoperta dell’arte e dell’architettura. I volontari carignanesi sono disponibili ad accompagnare i turisti nelle visite alla loro città e in numerosi Comuni del circondario. La presenza di un colto clero e di una nobiltà di antica schiatta, ha fatto sì che tra Carignano e Moncalieri agissero i maggiori architetti e artisti attivi in quasi tutti i cantieri della corte sabauda. Gli itinerari proposti o che il visitatore può comporre a proprio piacimento sono numerosi. Basta navigare nel sito www.carignanoturismo.org per accogliere le proposte oppure per decidere autonomamente il proprio itinerario. Il Progetto Cultura e Turismo opera in numerosi  Comuni della pianura a sud di Torino, attraverso accordi o convenzioni con amministrazioni locali, enti pubblici o privati, tra i quali i Comuni di Carignano, Castagnole Piemonte, Lombriasco, Moncalieri, Osasio, Pancalieri, Piobesi Torinese, Villastellone, Vinovo e Virle Piemonte. L’associazione collabora inoltre con gli Amici della Abbazia di Casanova di Carmagnola, gli Amici del Castello di Vinovo, le Pro Loco di Virle Piemonte e Lombriasco, l’organizzazione di volontariato Basso Lemina di Virle Piemonte, l’Arciconfraternita di Santa Croce di Moncalieri e la Confraternita di San Giovanni Decollato di Carmagnola.

Carignano (To): Ciapinabò e il goloso Ciokfrit da gustare dall’11 al 13 ottobre

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Ciapinabò e il Ciokfrit protagonisti alla Sagra Regionale del Ciapinabò in programma dall’11 al 13 ottobre a Carignano (Al).

street_food_Sagra_Ciapinabò_Carignano_2017_1Cioccolato al Ciapinabò: è il Ciokfrit, un’inedita golosità che a Carignano sarà possibile gustare nel secondo fine settimana di ottobre, in occasione dell’edizione numero 28 della Sagra Regionale del Ciapinabò, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino. Quella carignanese è l’unica manifestazione italiana dedicata all’agreste tubero, che ormai ha un ruolo di rilievo in molte ricette, grazie alle sue notevoli proprietà nutritive, fra cui spiccano quelle dell’inulina, fondamentali per chi soffre di diabete.
I punti strategici della manifestazione sono le piazze centrali. In piazza Carlo Alberto a partire dalle 19,30 di venerdì 11, sabato 12 alle 12,30 e alle 19,30 e domenica 13 ottobre a partire dalle 12 il padiglione enogastronomico proporrà piatti a scelta a base di Ciapinabò, dal risotto al flan, dalla battuta al coltello agli agnolotti, dalla bagna caôda secondo l’antica ricetta dei canonici di Vezzolano alla vellutata con bisque di crostacei. Sagra_Ciapinabò_Carignano_2017_1L’Istituto alberghiero Norberto Bobbio, oltre a preparare il flan con bagna caôda sarà presente con docenti e allievi nella gestione dell’accoglienza ai visitatori.
Le Isole del Gusto in piazza Liberazione ospiteranno le degustazioni gratuite di bagna caôda con Ciapinabò. Nel DJ set di venerdì 11 in piazza Carlo Alberto a partire dalle 20 Sergio Flash di Radio Veronica One proporrà musica a 360°, mentre in piazza Liberazione ci sarà il DJ set con Paolo e Simone. L’inaugurazione ufficiale della manifestazione è in programma sabato 12 alle 10 in piazza Carlo Alberto. Gli stand commerciali e gastronomici saranno aperti a partire dalle 10 di sabato 12 e dalle 9 di domenica 13.
Ciokfrit_1Piazza Savoia ospiterà la mostra locale dei bovini di razza Frisona, con una prova di tosatura riservata ai giovani allevatori sabato 12 alle 16, la sfilata e la gara di conduzione dei capi nella mattinata della domenica, la sfilata dei bovini adulti alle 14, la transumanza per le vie cittadine alle 16, la dimostrazione di mungitura e la premiazione alle 17. Per i buongustai per l’intero fine settimana saranno molte le occasioni per gustare il Ciapinabò in tutte le declinazioni: dall’ormai classico Ciafrit al Ciokfrit con aggiunta di cioccolato.
Per saperne di più e consultare il programma della Sagra si può visitare il sito Internet del Comune www.comune.carignano.to.it e la pagina Facebook del Comitato Manifestazioni. Per informazioni e prenotazioni si può contattare chiamare il numero telefonico 3346885244 o scrivere a comitatomanifestazio@libero.it

Carignano (To): 11 e 12 maggio con Fiori & Vini. Prologo il 10 maggio con i Sapori in piazza

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Fiori & Vini_Carignano_14_05_2017_9Dopo aver festeggiato le nozze d’argento lo scorso anno, il matrimonio sempre più felice fra la manifestazione Fiori & Vini e la Città di Carignano porterà anche quest’anno una ventata di colori e sapori primaverili.
Il Comitato Manifestazioni, in collaborazione con l’amministrazione comunale, sta preparando diverse novità per la ventiseiesima edizione della mostra-mercato che si terrà come da tradizione nel parco comunale sabato 11 e domenica 12 maggio, con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino.
Fiori & Vini_Carignano_14_05_2017_16Protagonisti nel colorato parco saranno i vivaisti, con gli allestimenti floreali, le esposizioni di piante da interno e da giardino, le attrezzature per la manutenzione delle aree verdi.
Lungo le vie Frichieri e Monte di Pietà, espositori artigianali selezionati provenienti da tutto il Piemonte presenteranno al pubblico le proprie creazioni.
Il secondo fiore all’occhiello di Fiori & Vini sono le eccellenze vitivinicole del Piemonte, con degustazioni, aperitivi e cene presentati dai Sommelier dell’AIS a partire dalla serata di venerdì 10.
Fiori & Vini_Carignano_14_05_2017_4Tra le iniziative culturali che arricchiranno il secondo fine settimana di maggio a Carignano ci sono le mostre di pittura nelle sale del Municipio e di Villa Bona e una mostra di scultura nell’ex sala consiliare in piazza San Giovanni.
Il consueto prologo della manifestazione saranno i “Sapori in Piazza Liberazionevenerdì 10 maggio alle 19, mentre l’inaugurazione ufficiale si terrà nel parco comunale sabato 11 maggio alle 10,30.
Fiori & Vini_Carignano_14_05_2017_3Alle 11 è in programma la seconda edizione dell’evento “Cantine a Carignano” in piazza della Fontana nel parco di via Monte di Pietà.
Sabato sera spazio al divertimento al Teatro Cantoregi con lo spettacolo “Comedy Ring” alle 21, in compagnia dei comici e cabarettisti dei programmi televisivi Zelig e Colorado.
Fiori & Vini sarà visitabile nel parco comunale sabato 11 dalle 10 alle 19.30 e domenica 12 dalle 9 alle 19.
I “Sapori in piazza” si potranno gustare venerdì 10 dalle 19 alle 24, sabato 11 dalle 11 alle 24 e domenica 12 dalle 10 alle 21.

Torino: sabato 13 aprile a Palazzo Cisterna visita, Bibliotour e presentazione del Fondo Valdo Fusi

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Savoia_Carignano (1)Sarà il gruppo storico “Savoia Carignano” di Buttigliera Alta ad animare la visita di Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede aulica della Città metropolitana di Torino, prevista per sabato 13 aprile alle ore 10 in via Maria Vittoria 12 a Torino.
Il gruppo è stato costituito nel 2010, con l’intento di rievocare le fasi salienti della storia della casata, a partire dal fondatore, il principe Tommaso di Carignano, ricostruendo avvenimenti e personaggi fino all’Unità d’Italia. Particolare rilievo viene dato alla rievocazione di alcune figure femminili che ebbero un ruolo importante nel periodo del Risorgimento, ponendo a confronto nei loro salotti intellettuali, patrioti, artisti e militari, contribuendo così a formare la classe dirigente della nuova Italia.
Torino Palazzo CisternaL’ingresso è come sempre gratuito con prenotazione ai numeri 0118612644, 0118617100 o scrivendo a urp@cittametropolitana.torino.it.
Sempre alle ore 10 di sabato la Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte Giuseppe Grosso, che ha sede a Palazzo Cisterna, aderisce al Bibliotour Piemonte e organizza un tour guidato alla scoperta dell’immenso patrimonio culturale composto da incunaboli, cinquecentine, seicentine e Fondi di particolare importanza tra cui il fondo Carlo Ignazio Giulio, il fondo Giorgio Ermanno Anselmi e il fondo Marino Parenti.
Durante il Bibliotour sarà possibile visitare, per la prima volta, la sala che conserva il Fondo Valdo Fusi, recentemente inventariato dalla Città metropolitana, che, sabato alle 11, verrà presentato ufficialmente alla cittadinanza seguendo le ultime volontà testamentarie della vedova Fusi, Edoarda Biglio.
La visita del Bibliotour è gratuita con prenotazione al numero verde:800 329 329.

Archivio Valdo Fusi
Torino 01_valdo_fusi_gQuindici anni fa la Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte “Giuseppe Grosso” dell’allora Provincia di Torino – oggi Città metropolitana – riceveva in lascito dalla vedova, Edoarda Biglio, l’intero archivio personale di Valdo Fusi, donato insieme ai libri della biblioteca del grande organizzatore e narratore della Resistenza in Piemonte. La raccolta consta di circa 2000 volumi, di un insieme di incisioni e quadri a soggetto torinese e dell’importantissimo archivio che, in 54 faldoni, testimonia con documenti inediti l’attività di Fusi, dagli esordi nelle associazioni cattoliche degli anni ’30, alla lotta della Resistenza, alle vicende ossolane e svizzere, sino agli ultimi impegni letterari prima della morte, avvenuta nel 1975, e alla successiva opera di salvaguardia della memoria della vita di Valdo fatta dalla moglie. Nel 2016, la Città metropolitana di Torino, attraverso il lavoro degli appassionati dipendenti della Biblioteca che ha sede a palazzo Cisterna, ha provveduto a completare il riordino dell’archivio. La cerimonia di presentazione si terrà a Palazzo Cisterna (sala consiglieri) sabato 13 aprile alle 11. Dopo i saluti istituzionali della Città metropolitana di Torino, si susseguiranno alcuni interventi in tema coordinati da Carla Gatti, direttore della Comunicazione. Walter Canavesio, bibliotecario della “Giuseppe Grosso”, illustrerà l’attività di riordino del Fondo Fusi. Prenderanno poi la parola Pier Franco Quaglieni, direttore del Centro Pannunzio, Walter Crivellin, presidente del Centro studi Giorgio Catti, Luciano Boccalatte, direttore dell’Istituto della Resistenza di Torino, Sergio Soave, presidente dell’Istituto della Resistenza di Cuneo e del Poolo del ‘900, e Maria Teresa Dacquino, vicepresidente dell’Istituto per la storia della Resistenza di Alessandria. La presentazione dell’Archivio Fusi rientra nel programma di Archivissima, il Festival degli Archivi, che si terrà a Torino dal 12 al 15 aprile. Il programma è su www.archivissima.it. Nella stessa mattinata del 13 aprile, la sede aulica di Palazzo Cisterna ospiterà l’appuntamento mensile della visita guidata dell’antica residenza della famiglia dal Pozzo, a cui si affiancherà la tappa del “Bibliotour”, rivolto quel giorno in particolare ai giovani della fascia d’età 18-25, ai quali sarà illustrato anche l’archivio di Valdo Fusi.

Torino: dal 27 al 31 marzo “Visibile Invisibile”, sesta edizione della Biennale Democrazia

a cura della Redazione

Biennale Democrazia 2017 - Day1La Biennale Democrazia torna da mercoledì 27 a domenica 31 marzo 2019 a Torino.
VISIBILE INVISIBILE è il tema scelto per la VI edizione. Viviamo in un mondo ad altissima visibilità, ma in tutti i panorami costellati di luci si nascondono coni d’ombra: come mutano le relazioni umane e sociali – e con esse come cambia la politica – nell’epoca dell’esibizione, della celebrità, della fiction, della realtà che si è fatta reality? Come fronteggiare vecchi e nuovi poteri invisibili coperti dal velo della segretezza? Come uscire dalla posizione di semplici spettatori di fronte alla crisi della democrazia, ogni giorno più profonda?
Dal 27 al 31 marzo, Torino ospiterà 251 relatori da tutto il mondo e ognuno di loro contribuirà a una riflessione collettiva, declinata in 36 dialoghi, 22 discorsi, 17 dibattiti e tante altre forme; trattando temi che vanno dalla politica all’arte, dalla filosofia al diritto, dall’economia all’architettura, dalla scienza allo sport, per un totale di 133 appuntamenti. Sono numeri veramente importanti.
Per il programma completo cliccare qui
Conferenza_RelatoriIn questa edizione più che mai, Biennale Democrazia ha voluto coinvolgere il territorio – aprendosi a nuovi spazi e confermando le partnership di sempre – e costruendo, con l’aiuto di queste collaborazioni, un approccio transdisciplinare: per capire il mondo contemporaneo il dibattito deve necessariamente attraversare le discipline, scovarne le intersezioni, sfruttarne la complessità e valorizzarne le diversità.
Come sempre, Biennale ha mantenuto un dialogo fondamentale con le scuole. Nel quadro dei percorsi formativi “in presenza” sono state coinvolte 90 classi (oltre 2300 studenti), allargando il progetto anche alla provincia di Cuneo; mentre per quanto riguarda il coinvolgimento a distanza, nel Campus allestito durante i giorni del festival saranno ospitati 130 ragazzi da tutta Italia.
BregovicConfermate anche le call lanciate per promuovere un coinvolgimento attivo della cittadinanza, delle organizzazioni culturali e degli studenti universitari, con una particolare attenzione al quartiere Aurora, che quest’anno diventerà il secondo cuore pulsante della kermesse con il progetto speciale Welcome Aurora.
Il programma della VI edizione prevede 133 appuntamenti che affronteranno il tema VISIBILE INVISIBILE seguendo quattro differenti filoni: Luci e ombre; La società̀ della trasparenza; Legami invisibili; Dal tramonto all’alba.
LellaCostaTra gli ospiti internazionali: Wolfgang Streeck; Deniz Yücel; Branko Milanović; Jacques Rancière; Rupert Younger; Joan R. Rosés; Jean-Claude Guédon; Emilia Roig e Amal Yacef. Tra i numerosi appuntamenti: l’apertura con Fabrizio Gifuni che legge “I sommersi e i salvati” (mercoledì 27 marzo ore 21,30 Teatro Regio); lo spettacolo di chiusura di Lella Costa, ispirato a “Le città invisibili” (domenica 31 marzo ore 21 OGR Sala Fucine); il concerto di Goran Bregović (venerdì 29 marzo ore 21,30 OGR Sala Fucine); un light-show di Serena Dandini (sabato 30 marzo ore 21 Nuvola Lavazza La Centrale).
Biglietti: come nelle precedenti edizioni, l’ingresso è gratuito per tutti gli appuntamenti fino a esaurimento dei posti disponibili, fatta eccezione per gli spettacoli con biglietto d’ingresso (segue dettaglio). I biglietti potranno essere ritirati a partire da un’ora prima presso la sede in cui si svolge l’incontro. Per chi vuole evitare le file e avere la certezza di un posto riservato, sarà possibile effettuare una prenotazione anticipata al costo di 5 euro.
AngioliniBiennale Democrazia è un progetto della Città di Torino, realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, in collaborazione con il Polo del ‘900.
Main partner: Intesa Sanpaolo ed Eni, con il sostegno di Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT e con il contributo della Camera di commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino. Partner: Lavazza; Reale Mutua; Smat; Con il patrocinio dell’Università degli Studi di Torino e del Politecnico di Torino, con ilsupporto di OGR Officine Grandi Riparazioni, Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, Opera Torinese del Murialdo, Torino Social Impact e Fondazione Artea. Main media partner: Rai, Rai News 24, TGR, Rai Cultura, Rai Radio 3. Media partner: la Stampa; la Repubblica; Limes.