“Scorie nucleari, mai nelle Città del Vino”

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Tre territori a marchio Docg nella lista dei 67 siti individuati per il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Sono Caluso (terra dell'Erbaluce), Acerenza (Aglianico del Vulture) e Campagnatico (Montecucco Sangiovese). Sono le aree di tre importanti Docg italiane - l’Erbaluce di Caluso, l’Aglianico del Vulture e il Montecucco Sangiovese - da lungo tempo vocate all’enoturismo e alla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Il presidente Floriano Zambon: “Una scelta incomprensibile e pericolosa”. L’Associazione Nazionale dei sindaci dei 460 Comuni italiani a vocazione enologica si schiera a difesa dei territori e dei paesaggi agrari di pregio.

Città del Vino contro l’ipotesi di ospitare nei territori enoturistici il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi.
La lista dei siti “papabili” resa nota nei giorni scorsi da Sogin, la società statale incaricata di smantellare le centrali dismesse e di mettere in sicurezza le scorie nucleari a bassa e media intensità, comprende anche diverse aree Unesco e Comuni a forte vocazione enologica, come Caluso (Torino) patria del bianco Erbaluce di Caluso Docg, o il paese di Acerenza (Potenza), simbolo dell’Aglianico del Vulture Docg, fino a Campagnatico (Grosseto), terra del Montecucco Sangiovese Docg.

Caluso vigneti verso Mazzè
(stradarealevinitorinesi.it)

Le tre Città del Vino, ma anche tanti altri Comuni italiani (come Segesta e Butera in Sicilia e Gravina in Puglia) o territori Unesco – la Val d’Orcia con Pienza e Trequanda in Toscana – sono da anni impegnati a sostenere un’economia sostenibile basata sull’eccellenza agroalimentare e lo sviluppo turistico e ambientale di pregio.
Una strada intrapresa da molto tempo e che entra adesso in evidente contrasto con l’ipotesi di diventare la “discarica” italiana di rifiuti altamente pericolosi e inquinanti.  

Aglianico del Volture

Lo afferma l’Associazione Nazionale Città del Vino che si schiera compatta accanto ai sindaci e ai produttori vitivinicoli che stanno protestando in tutta Italia dopo che è stata resa nota la carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) per la costruzione del deposito nazionale.
La carta individua 67 aree situate in 7 Regioni (Piemonte, Toscana, Lazio, Puglia, Basilicata, Sardegna e Sicilia), alcune delle quali toccano importanti aree vinicole, enoturistiche e siti Unesco.

Montecucco Sangiovese

Il problema non è legato soltanto alla tutela dell’ambiente e dei paesaggi agrari e culturali – afferma il presidente delle Città del Vino, Floriano Zambonpoiché una discarica di scorie realizzata in certi contesti territoriali, anche se con le più alte garanzie di sicurezza, provocherebbe un danno d’immagine incalcolabile e una perdita di attrattività e valore del territorio, con forti ripercussioni dal punto di vista turistico, economico e sociale. Chi programmerà un viaggio in un’area divenuta deposito di scorie nucleari? E che ripercussioni avrebbero sul territorio e sul paesaggio la nuova viabilità e le infrastrutture che dovranno essere realizzate?”. 

Depositi scorie nucleari. Sindaci e Città metropolitana Torino: “Scavalcati da un annuncio a sorpresa”

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Nel comunicato stampa pubblicato ieri relativo al Comitato alessandrino per il no al Deposito Nazionale rifiuti radioattivi si citava anche la provincia di Torino tra gli interessati da questa iniziativa calata dall’alto. I Sindaci dei Comuni interessati e la Città Metropolitana di Torino non hanno tardato nel farsi sentire e chiedono un incontro ai parlamentari piemontesi. Vi proponiamo anche il loro comunicato stampa.

Scavalcati da un annuncio a sorpresa, amareggiati per il rischio di cancellare in un colpo anni di promozione territoriale e di investimenti sui prodotti locali di qualità.
Questo in sintesi quanto è emerso dall’incontro convocato d’urgenza lo scorso 5 gennaio dalla Città metropolitana di Torino con i sindaci dei siti ricompresi nell’elenco  pubblicato da Sogin, società pubblica di gestione del nucleare, dopo il nullaosta del Governo sulle pagine del sito www.depositonazionale.it/
Tra le 67 le località selezionate in Italia nelle quali esistono le condizioni tecniche per realizzare gli impianti, 4 sono sul territorio metropolitano torinese: Rondissone, Mazzè, Caluso e Carmagnola.
Martedì pomeriggio 5 gennaio i primi cittadini Ivana Gaveglio (Carmagnola), Maria Rosa Cena (Caluso), Marco Formia (Mazzè) e Antonio Magnone (Rondissone) con Claudio Castello (Chivasso), Francesco Principi (Villastellone) e Angelita Mollo (Poirino) incontrando online il vicesindaco metropolitano Marco Marocco hanno ribadito la preoccupazione che queste scelte possano avere ricadute sulle popolazioni, già spaventate dalla pandemia da covid.

Marco Marocco

Si tratta di amministrazioni comunali che negli anni hanno investito molto sui rispettivi territori per dare valore alle produzioni locali: basti citare il peperone di Carmagnola con l’intero distretto del cibo, la tinca gobba di Poirino, l’Erbaluce di Caluso e la nocciola di Caluso che sta per ottenere il marchio IGP.
Accanto alla sorpresa e alla generale contrarietà dei Sindaci nell’apprendere dai giornali che il proprio territorio era stato individuato quale sede idonea ad un deposito nazionale nucleare, sono già forti i dubbi  sui criteri utilizzati per l’individuazione dei 67 siti.
I Comuni di Carmagnola e Chivasso si stanno già muovendo per organizzare sedute aperte dei rispettivi Consigli comunali e tutti i sindaci hanno sottolineato il loro impegno ad approfondimenti tecnici nei prossimi 60 giorni.
Intanto chiederemo un incontro ai parlamentari piemontesi – assicura il vicesindaco metropolitano Marco Maroccoe supporteremo i Comuni con gli approfondimenti tecnici necessari a comprendere la genesi delle scelte di Sogin. Resta grave il mancato coinvolgimento degli amministratori locali da parte del Governo centrale“. 

Incontro che è già stato fissato per lunedì 11 gennaio mentre sindaci chiedono una posizione forte anche a Regione Piemonte a tutela dei territori agricoli d’eccellenza.
Nel frattempo il vicesindaco di Città metropolitana Marco Marocco e la consigliera delegata all’ambiente Barbara Azzarà hanno confermato ai Comuni la disposibilità della struttura tecnica metropolitana a redigere le osservazioni tecniche per ottenere l’esclusione dei siti del nostro territorio dalla short list individuata, a partire dalle indicazioni sul grande patrimonio di terreni agricoli fertili che verrebbero intaccati e fortemente penalizzati, danneggiando anni di investimenti sui prodotti d’eccellenza.

Caluso (TO) Festa dell’Uva Erbaluce tra leggenda e realtà

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Dal 18 al 20 settembre a Caluso, in provincia di Torino, avrà luogo la Festa dell’Uva Erbaluce, la leggenda e la realtà della vitivinicoltura canavesana.

La Festa dell’Uva Erbaluce da 87  anni  richiama a Caluso migliaia di visitatori, in cerca di divertimento e di un vino  ritenuto dalla critica internazionale come uno dei più interessanti bianchi italiani. 
Da venerdì 18  a domenica  20 settembre nella cittadina canavesana si festeggia l’Erbaluce in tutte le sue declinazioni e insieme a un prodotto agricolo, l’uva Erbaluce, motivo di orgoglio per tutto il Canavese.
Il vino fu uno dei primi a ottenere la denominazione di origine controllata in Italia nel 1967 e la Docg nel 2011. Oltre all’Erbaluce, la Festa di Caluso celebra anche il Passito di Caluso e il Cuveè Erbaluce spumante. Il programma dell’ottantasettesima edizione della manifestazione, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, è forzatamente ridotto, per rispettare le disposizioni per la prevenzione del Covid-19, ma lo spirito dei calusiesi è indomito e la festa non può comunque mancare, perché l’evento non vuole essere solo una “sagra” ma un momento di celebrazione di un modo di vivere e di intendere la terra canavesana.

Venerdì 18 settembre alle 20,30 la cena dei rioni e delle frazioni apre il programma della manifestazione al ristorante “Mago’ di Caluso”. Sabato 19 alle 9 all’Enoteca regionale dei Vini della Provincia di Torino, a Palazzo Valperga di Masino, si insedia a porte chiuse la commissione tecnica di assaggio del 53° concorso enologico Grappolo d’Oro. In mattinata nel palazzo comunale si inaugura ufficialmente l’ambulanza dei Volontari Soccorso Sud Canavese. La serata è animata dalla cena sotto le stelle a cura dei bar e dei ristoranti del centro storico e dall’apertura straordinaria dei negozi, con la presentazione delle nuove collezioni di moda autunno-Inverno e le vetrine dedicate all’Erbaluce di Caluso. Domenica 20 è in programma l’evento “Divino Canavese” nel chiostro dei frati di piazza Mazzini 2, con la degustazione dei  vini del territorio. Nella sala intitolata al compianto sindaco di Caluso e pittore Elio Magaton si tiene un’asta benefica  di opere di Franco Pinna. 

La mostra mercato dei prodotti a Km 0 e l’apertura festiva dei negozi  animano il centro storico. In piazza Ubertini a partire dalle 10 le associazioni sportive locali presentano le loro attività. Il parco Spurgazzi ospita alle 10,30 la Messa, seguita dai saluti istituzionali, dalla cerimonia di consegna del Grappolo d’Oro, dalla conferma  della Ninfa  Albaluce 2019-2020, dalla presentazione dell’essenza “Albaluce” e dal brindisi per il decennale del riconoscimento della DOCG all’Erbaluce. Nel pomeriggio al parco Spurgazzi si esibiscono le scuole di danza locali.

Caluso (To): Erbaluce in festa tra leggenda e realtà

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La Festa dell’Uva Erbaluce richiama da oltre ottanta anni numerosissimi visitatori. Dall’11 al 16 settembre si celebra la vitivinicoltura canavesana tra leggenda e realtà.

uve_Erbaluce_repertorio_1La Festa dell’Uva Erbaluce da oltre ottant’anni richiama a Caluso migliaia di visitatori, in cerca di divertimento e di un vino ritenuto dalla critica internazionale come uno dei più interessanti bianchi italiani. Da mercoledì 11 a lunedì 16 settembre nella cittadina canavesana si festeggia l’Erbaluce in tutte le sue declinazioni e insieme a un prodotto agricolo, l’uva Erbaluce, motivo di orgoglio per tutto il Canavese.
Il vino fu uno dei primi a ottenere la Denominazione di origine controllata in Italia nel 1967 e la  Docg  nel 2011. Oltre all’Erbaluce, la Festa di Caluso celebra anche il Passito di Caluso e il  Cuveè Erbaluce spumante.
Il programma della manifestazione, patrocinata dalla Città  Metropolitana di Torino, prevede eventi artistici e musicali, una sfilata storica, il palio, l’incoronazione della Ninfa Albaluce e la premiazione delle varie gare e concorsi che occupano un’intera settimana.
proclamazione_Ninfa_Albaluce_repertorio2Il direttivo della Pro Loco di Caluso sceglie ogni anno un tema da assegnare alla manifestazione, per dar sfogo alla fantasia e alla sana competizione con cui i gruppi a piedi, rappresentanti di tutte le frazioni e rioni di Caluso, si sfideranno domenica 15 per le vie del paese e in piazza Ubertini per conquistare il palio. Il tema scelto per l’edizione 2019 è “Lo sport e l’uva”.
La Festa dell’uva Erbaluce non vuole essere solo una “sagra”, ma un momento di celebrazione di un modo di vivere e di intendere la terra canavesana.
I dettagli e il programma sono consultabili nel sito Internet  www.festadelluvacaluso.altervista.org

Caluso (To): dal 2 al 7 luglio il Campionato Italiano a squadre di Reining

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Caluso (To) ospita al centro ippico “La Peschiera Quarter Horses” di frazione Molliette, dal 2 al 7 luglio, il Campionato Italiano a squadre 2019 di Reining, una disciplina nata dal lavoro dei cowboy.

Reining_repertorio_5Dal 2 al 7 luglio il centro ippico “La Peschiera Quarter Horses” di frazione Molliette 16 a Caluso ospiterà il Campionato Italiano a squadre 2019 di Reining.
L’evento, patrocinato dalla Città Metropolitana di Torino, si svolgerà in Piemonte grazie alla vittoria della squadra piemontese dello scorso anno.
La formazione regionale scenderà in campo con il team capitanato dal coach Rodrigo Alberti che, con la sua grande esperienza, saprà dare la giusta motivazione ai reiners.
Reining_repertorio_2Sette i binomi scelti per cercare di mantenere il titolo in terra subalpina: Carolina VairoGiulia SerasioMatteo CapelloFederica BozzolaDaniele FrancescatoLorenzo De Simone e Claudio Risso.
Nella prima settimana di luglio a Caluso si disputeranno anche le finali del Campionato Italiano debuttanti, il Ladies Trophy in collaborazione con “Donne nel Reining” e il Maturity IRHA & NRHA APCR Ride July Ride, valido per le qualificazioni al Campionato Europeo e per la classifica Top 10 mondiale.
L’organizzazione degli eventi calusiesi è curata dall’APCR-Associazione Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta cavallo da Reining, in collaborazione con l’IRHA-Italian Reining Horses Association e con la FISE-Federazione Italiana Sport Equestri. Si stima che a Caluso arriveranno oltre 600 cavalieri, provenienti da tutta Italia.

Una disciplina nata dal lavoro dei cowboy
Reining_repertorio_3Il Reining è una disciplina dell’equitazione americana che trae le sue origini dal lavoro con il bestiame svolto dai cowboy, che utilizzavano i cavalli per radunare, muovere e contenere le mandrie di bovini nelle vaste praterie del West. I cavalli dovevano essere agili, atletici, docili e veloci e dovevano rispondere repentinamente ai comandi impartiti con le redini. La traduzione letterale del termine reining è infatti “lavorare di redini”. Con il passare degli anni i cowboy, orgogliosi dei loro cavalli ben addestrati e pronti al lavoro, iniziarono a cimentarsi in competizioni che consistevano in una serie di manovre, tra cui sliding stop e giravolte (spin). Queste esibizioni costituirono le fondamenta di una disciplina equestre che ha conquistato una posizione di rilievo a Reining_repertorio_1livello internazionale. Nelle arene di tutto il mondo si svolgono gare di Reining e centinaia di cavalli e cavalieri di ogni livello tecnico hanno modo di esibirsi e dare dimostrazione della propria abilità. Giudici qualificati sono chiamati a determinare del punteggio e ad emettere il loro verdetto, valutando l’esecuzione dei percorsi o pattern, che sono 13, di cui due dedicati alle classi Youth 10 e Short Stirrup. I pattern sono percorsi in cui vengono ripetute le medesime manovre in successioni diverse. Le manovre fondamentali sono: cerchi a diverse velocità e grandezze, spin (rotazione di 360° facendo perno sulle zampe posteriori del cavallo), cambi di galoppo, sliding stop (arresto), rollback (dietro front al galoppo), back (retromarce).

Al Gardenia di Caluso cena osservando le stelle e ferragosto con grigliata o picnic gourmet

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Il Ristorante Gardenia a Caluso (To), che nei suoi menù utilizza ben cinquanta erbe spontanee, propone per l’estate la cena nell’orto con il telescopio puntato verso il cielo (9 agosto) e la grigliata stellata o picnic gourmet per il giorno di ferragosto (15 agosto). Una chef donna, stella Michelin dal 2000, una vera passione per le erbe spontanee e una cucina che esprime felicità. Lei è Mariangela Susigan e Gardenia, dal 1977, è il suo ristorante.

Gardenia_Social Table (5)Una cena stellata… sotto le stelle, osservando la volta celeste con un telescopio; un cestino gourmet per un organizzare un pic nic speciale fuori porta senza rinunciare al gusto; una grigliata in un orto profumato. Sono le tre speciali proposte estive di Gardenia, ristorante 1 stella Michelin di Caluso (TO): la cucina autentica, verde, femminile e profumata di erbe della chef Mariangela Susigan reinterpreta in modo fresco e unconventional in occasione di due appuntamenti speciali: “San Lorenzo “ e “Ferragosto”.

9 agosto ore 20.30 – LA CENA DELLE STELLE
telescopioMenù stellato d’eccezione per aspettare San Lorenzo: una cena all’aperto, nel magnifico orto del ristorante, promette di esaudire tutti i più reconditi desideri culinari. Stelle nel piatto ma anche in cielo, grazie ad un telescopio messo a disposizione di tutti i partecipanti che, tra una portata e l’altra e sotto la guida di astronomi professionisti, potranno godere delle meraviglie della volta celeste e andare a caccia di stelle cadenti.

15 agosto a pranzo – GRIGLIATA STELLATA o PICNIC GOURMET?
Gardenia_picnic (1)A Ferragosto la proposta è doppia: si può optare per un picnic nelle incantevoli valli circostanti senza rinunciare al gusto di un pranzo prêt-à-porter preparato direttamente da chef Susigan oppure festeggiare nel giardino fiorito del ristorante. La grigliata è d’obbligo, purché stellata. Il cestino del picnic stellato è prenotabile telefonicamente fino al 12 agosto e ritirabile il giorno di Ferragosto presso il ristorante. Chi si ferma al ristorante a pranzo troverà invece tutto il gusto delle specialità alla griglia reinterpretate dall’estro creativo di Mariangela in uno show cooking a fiamma alta nella cucina all’aperto nell’orto del locale, allestito per l’occasione.

Per info e prenotazioni Tel. 011.9832249 – info@gardeniacaluso.it

Il Ristorante
GARDENIA_Mariangela SusiganUna bella casa ottocentesca nel cuore di Caluso, a mezz’ora di auto da Torino, è la location elegante, calda e famigliare di Gardenia. Qui la padrona di casa, Mariangela Susigan accoglie i suoi ospiti fin dal 1977 con l’autenticità, l’entusiasmo e il sorriso che sono da sempre parte della sua personalità e della sua cucina. Superato il cortile e si entra nell’elegante sala: tovaglie di lino, fiori freschi del giardino sui tavoli e un menù che racconta la profonda conoscenza e tutto l’amore di Mariangela per il territorio, per le erbe spontanee e per le tradizioni gastronomiche piemontesi.

La Chef e la cucina. Tra passato e futuro
GARDENIA_Gnocchi al nero di seppia, calamari e salicorniaAutodidatta, curiosa, umile e creativa, Mariangela Susigan preferisce raccontarsi attraverso i suoi piatti piuttosto che a parole. Perché, come lei stessa ama dire, “l’obiettivo di Gardenia è far felice il cliente a tavola”. Il suo estro e la sua personalità decisa sono la firma di una cucina “concreta e comprensibile” ma mai scontata. Poco spazio per sofisticati virtuosismi, la vera sorpresa è nei sapori, nell’uso creativo dei prodotti del territorio, nella rivisitazione contemporanea di materie prime eccellenti della tradizione piemontese, nell’utilizzo sapiente e inedito delle oltre 50 erbe spontanee che la chef stessa raccoglie nelle incontaminate valli GARDENIA_Erbe selvatiche, fiori, olio Evocircostanti. E sono proprio le erbe della Valchiusella le indiscusse protagoniste del menù, soprattutto quello primaverile ed estivo. Rumex acetosa, alchemilla ventaglina, silene bubbolina, bistorta, ajucca, erba Buon Enrico, aglio orsino, crescione di sorgente, acetosella… Erbe ricche di mineralità, di cui Mariangela è vera maestra ed esperta che, grazie a sperimentazioni sempre nuove e indovinati accostamenti di sapori, esprimono tutto il loro bouquet nelle ricette del ristorante. Accanto alle erbe spontanee i prodotti di un orto magnifico – curato con amore e sapienza dall’ortolano Vittorio – che affianca le erbe aromatiche, l’orto itinerante, il frutteto e i fiori. Tutti presenti in carta, all’interno di ricette verdissime, colorate, profumate, femminili, che mutano con il mutare delle stagioni. In carta trovano spazio la battuta di fassone La Granda, i plin, il GARDENIA_Battuta di fassone della Granda, polvere di acciughe e capperifritto misto alla Piemontese, le lumache in giardino ma anche le tenere erbe selvatiche, terra di mandorle, gelato all’olio e abete rosso e i ravioli di ortica, seirass fumè, malva e calendula… E poi ancora il pesce, rigorosamente pescato, dalla ricciola al branzino fino alla meno conosciuta mupa. Profonda conoscenza di ingredienti e tradizioni e tecniche di cucina all’avanguardia. Nel menù di Gardenia tradizione e innovazione si compenetrano in un originale percorso di gusto fatto di rimandi, suggestioni, rivisitazioni e gioiosa autenticità.

La Cantina e l’azienda Vitivinicola. Il profumo del vino
Mariangela Susigan (3)Oltre 700 etichette: grandi vini del territorio, produzioni d’eccellenza ma anche vitigni riscoperti da piccoli produttori, etichette di agricoltura biologica, produzioni locali inedite e una particolare attenzione ai vini francesi (Bourgogne, Bordeaux, Alsazia, Champagne). La suggestiva cantina di fine ‘800, con le sue ampie volte di mattoni e il pavimento poggiato sulla sabbia, custodisce un tesoro di vini selezionati con cura dai sommelier di Gardenia. La carta è anche ricca di cru del Canavese prodotti dall’azienda vitivinicola di famiglia. L’ecletticità del vitigno Cantine Crosio permette al ristorante di offrire ai suoi ospiti un ottimo Erbaluce, vino tipico della zona, bianchi fermi, metodi classici e passiti ai quali si affianca una produzione di Barbera e una di Nebbiolo. Cucina e vino si intersecano in un percorso di scelte e di abbinamenti che Mauro Crosio e Carmine Aquila saranno lieti di suggere agli ospiti.

In più…
Gardenia_Social Table (5)Il ristorante Gardenia è anche catering d’eccezione – perfetto per location eleganti ma anche eventi unconvetional – e streetfood verde e profumato, grazie all’ORTOFRITTO vegetariano, un cartoccio di fragranza e golosità unici che lo staff di Gardenia porta in assaggio a manifestazione e fiere in tutta Italia oppure, a richiesta e su prenotazione, ad eventi privati.

Ristorante Gardenia
Corso Torino, 9 – 10014 – Caluso (TO)
Tel. 011.9832249 – info@gardeniacaluso.itwww.gardeniacaluso.com

“La mia terra si trasforma nel piatto, il gusto delle erbe,
il colore dei fiori. 
Semplicità diventa eleganza nella mia cucina.”
Mariangela Susigan

Torino, “Provincia Incantata”: domenica 5 maggio a Barone Canavese. Il 12 maggio a San Giorgio Canavese e Cuceglio

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Barone_Canavese_1Il circuito di visite guidate teatrali “Provincia Incantata” prosegue domenica 5 maggio a Barone Canavese. Nel 2019 “Provincia Incantata” rivolge lo sguardo in particolare ai vigneti di montagna e alta collina, ai castelli, alle vigne che in quelle zone si coltivano e al vino che vi si produce. Sono gli Dei dell’Olimpo ad accompagnare il pubblico nei viaggi di scoperta e meraviglia. Divinità a volte crudeli, a volte rissose, ma allo stesso tempo travolgenti, passionali e divertenti, così come travolgenti sono le storie che si celano nei luoghi del territorio torinese. Ma perché gli dei scendono dall’Olimpo per approdare nella “Provincia Incantata”? Perché Zeus è adirato con i mortali e vuole distruggere questo angolo di mondo? E gli uomini riusciranno a contenere la sua sete di vendetta? La soluzione degli enigmi è possibile conoscerla soltanto partecipando agli eventi di “Provincia Incantata”.
Barone_Canavese_chiesa_1Nei siti e nelle dimore storiche coinvolti in Provincia Incantata, invece, protagonista delle visite guidate è una squadra investigativa tutta particolare: i “Sì che Sai” di Torino, grandi esperti in segreti e misteri insoluti.
Domenica 5 maggio a Barone Canavese il ritrovo dei partecipanti alla visita guidata teatrale sarà alle 15 in piazza Monsignor Ossola. La visita durerà un paio di ore e consentirà di scoprire la chiesa parrocchiale e il castello, realizzati dall’architetto Costanzo Michela di Agliè, celebre maestro dell’arte barocca piemontese, che lavorò come assistente di Filippo Juvarra nel cantiere della reggia di Stupinigi. Il castello è di proprietà privata e sarà aperto al pubblico eccezionalmente per l’occasione. La passeggiata toccherà poi i suggestivi sentieri dei vigneti dell’Erbaluce.

Il calendario completo delle visite guidate di “Provincia Incantata” è consultabile nel portale Internet della Città Metropolitana di Torino alla pagina
www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2018/provincia_incantata/

IL CALENDARIO DELLE PROSSIME ESCURSIONI
domenica 5 maggio: Nel Regno dell’Erbaluce (Agliè, Caluso, Barone), con partenza alle 8,30 da Torino Porta Susa, visita alla residenza reale del Castello di Agliè e all’appartamento dei Chierici. Alle 11,15 è previsto il trasferimento a Caluso con il bus, per la visita all’Enoteca Regionale dei vini della provincia di Torino a Palazzo Valperga, con degustazione dell’Erbaluce DOCG e di altri vini del Canavese. Il pranzo è previsto al ristorante Erbaluce di Caluso. Nel pomeriggio i partecipanti all’escursione prenderanno parte alla visita guidata teatrale a Barone. Il rientro a Torino avverrà alle 17,30. In caso di maltempo la visita guidata avrà comunque luogo, senza però la passeggiata nei vigneti. La quota di partecipazione è di 44 Euro a persona e comprende i trasferimenti in bus, la presenza di un accompagnatore, le visite guidate, l’ingresso al castello di Agliè, la visita e la degustazione all’Enoteca Regionale di Caluso e il pranzo. Non è compresa la degustazione finale a base di prodotti tipici, al costo di 5 Euro. La tariffa scontata a 38 Euro è riservata ai possessori dell’abbonamento Torino Musei.
domenica 12 maggioSan Giorgio Canavese e Cuceglio: biodiversità, vigne e tradizioni, con partenza alle 9 da Torino Porta Susa, visita al 5° Mercato della Terra e della Biodiversità e del centro storico di San Giorgio Canavese , visita e pranzo all’azienda vinicola Tenuta Roletto Cuceglio (www.tenutaroletto.it). Alle 14,45 trasferimento in bus all’azienda agricola Cieckdi San Giorgio Canavese e partecipazione alla visita guidata teatrale di “Provincia Incantata”. Il percorso partirà dall’azienda Cieck e si snoderà tra i sentieri dei vigneti dell’Erbaluce di San Giorgio, toccando il santuario di Misobolo ove si trova una sezione del museo “Nòssi Ràis” dedicata interamente al vino, con strumenti di lavoro che descrivono la coltivazione della vite, la raccolta e la lavorazione delle uve e l’imbottigliamento. Al termine della passeggiata sarà possibile visitare la cantina dell’azienda Cieck e degustare i vini del territorio. Il rientro a Torino è previsto per le 17,30-18, con arrivo a Porta Susa tra le 18,30 e le 19,30. La quota di partecipazione è di 37 Euro a persona, comprendenti i trasferimenti in bus, la presenza dell’accompagnatore, l’ingresso e la visita guidata al museo Nossi Ràis, la visita guidata alla Tenuta Roletto e il pranzo. Non  è  compresa la degustazione finale a base di prodotti tipiciall’azienda Cieck, che costa 5 Euro.

LA “PROVINCIA INCANTATA” IN BUS DA PORTA SUSA
Da quest’anno coloro che non hanno la possibilità di spostarsi con mezzi propri possono partecipare alle visite guidate e animate di “Provincia Incantata” raggiungendo numerose località con gli autobus in partenza dalla stazione di Torino Porta Susa. È obbligatoria la prenotazione entro il giovedì precedente all’ufficio di Ivrea dell’ATL “Turismo Torino e Provincia”, telefono 0125618131, e-mail info.ivrea@turismotorino.org. Il pagamento della quota di partecipazione avviene sull’autobus. Si raccomandano scarpe comode.

Torino, “Provincia Incantata” tra storia e vini: il 28 aprile Susa e Almese, il 5 maggio Barone Canavese, Aglie e Caluso

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vigneto_Baratuciat_Almese_08_05_2018_2Archiviata con successo la tappa di domenica 14 aprile a Carema, il circuito di visite guidate teatrali “Provincia Incantata” proseguirà domenica 28 aprile al Castello di Susa e al Ricetto di San Mauro ad Almese e domenica 5 maggio a Barone.
Nel 2019 “Provincia Incantata” rivolge lo sguardo in particolare ai vigneti di montagna e alta collina, ai castelli, alle vigne che in quelle zone si coltivano e al vino che vi si produce. Sono gli Dei dell’Olimpo ad accompagnare il pubblico nei viaggi di scoperta e meraviglia. Divinità a volte crudeli, a volte rissose, ma allo stesso tempo travolgenti, passionali e divertenti, così come travolgenti sono le storie che si celano nei luoghi del territorio torinese. Ma perché gli dei scendono dall’Olimpo per approdare nella “Provincia Incantata”? Perché Zeus è adirato con i mortali e vuole distruggere questo angolo di mondo? E gli uomini riusciranno a contenere la sua sete di vendetta? La soluzione degli enigmi è possibile conoscerla soltanto partecipando agli eventi di “Provincia Incantata”.
Nei siti e nelle dimore storiche coinvolti in Provincia Incantata, invece, protagonista delle visite guidate è una squadra investigativa tutta particolare: i “Sì che Sai” di Torino, grandi esperti in segreti e misteri insoluti, come quelli che riguardano la Torre e il Ricetto di San Mauro ad Almese e il loro tesoro nascosto. Nel 1889 il “picapietre” Battista Truccato rinvenne una pergamena che faceva cenno ad un tesoro nascosto in qualche galleria sotterranea. Chi l’ha lasciato? Chi ha scritto la pergamena? Un mistero che solo la squadra di indagine più famosa di Torino potrà risolvere, domenica 28 aprile al Castello di Susa in mattinata e nel pomeriggio ad Almese.
castello_Susa_1Il Castello della Contessa Adelaide, che spicca dall’alto della rocca di Susa, è stato testimone di un millennio di storia. Nel 1046 la contessa Adelaide vi accolse lo sposo Oddone, conte di Savoia, portandogli in dote il marchesato di Susa e la contea di Torino. Il castello ospita oggi un museo civico, con un innovativo allestimento che narra il ruolo cruciale che i valichi alpini e il territorio valsusino hanno avuto nel millenario percorso storico dei Savoia. Nel castello si intrecciano due percorsi, quello archeologico e quello museale; quest’ultimo ospiterà la visita teatrale, permettendo alla squadra speciale dei “Sì che Sai” e al pubblico di ripercorrere le vicende della Valle di Susa dall’epoca medievale alla modernità. Il tutto senza scordare gli ottimi prodotti enogastronomici del territorio.
Il ritrovo dei partecipanti alla visita guidata teatrale è fissato alle 11 di domenica 28 aprile in via al Castello 14 a Susa. La visita teatrale è gratuita. È previsto il costo del biglietto per l’ingresso al museo. La prenotazione è obbligatoria.
La Torre, che un tempo era il campanile della chiesa del borgo San Mauro di Rivera (Comune autonomo che venne accorpato ad Almese nel 1928), fu donata intorno all’anno 1000 all’Abbazia di San Giusto in Susa dal marchese torinese Olderico Manfredi. Il legame con il tema del vino è strettissimo, perché ad Almese si coltiva un vitigno autoctono recentemente riscoperto e rilanciato, il Baratuciat, che produce uva a bacca bianca da cui si ottiene un vino di struttura importante e molto equilibrato, ottimo per accompagnare antipasti, pesci di lago o di mare, carni bianche e insalate estive. Il ritrovo dei partecipanti alla visita guidata è fissato alle 15 all’ingresso della borgata San Mauro.

Barone_Canavese_chiesa_1Domenica 5 maggio a Barone Canavese il ritrovo dei partecipanti alla visita guidata teatrale sarà alle 15 in piazza Monsignor Ossola. La visita durerà un paio di ore e consentirà di scoprire la chiesa parrocchiale e il castello, realizzati dall’architetto Costanzo Michela di Agliè, celebre maestro dell’arte barocca piemontese, che lavorò come assistente di Filippo Juvarra nel cantiere della reggia di Stupinigi. Il castello è di proprietà privata e sarà aperto al pubblico eccezionalmente per l’occasione. La passeggiata toccherà poi i suggestivi sentieri dei vigneti dell’Erbaluce.

Il calendario completo delle visite guidate di “Provincia Incantata” è consultabile nel portale Internet della Città Metropolitana di Torino alla pagina www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2018/provincia_incantata/

LA “PROVINCIA INCANTATA” IN BUS DA PORTA SUSA
Da quest’anno coloro che non hanno la possibilità di spostarsi con mezzi propri possono partecipare alle visite guidate e animate di “Provincia Incantata” raggiungendo numerose località con gli autobus in partenza dalla stazione di Torino Porta Susa. È obbligatoria la prenotazione entro il giovedì precedente all’ufficio di Ivrea dell’ATL “Turismo Torino e Provincia”, telefono 0125618131, e-mail info.ivrea@turismotorino.org. Il pagamento della quota di partecipazione avviene sull’autobus. Si raccomandano scarpe comode.

PROGRAMMA
– domenica 28 aprile: Castello di Susa e Ricetto di San Mauro ad Almese, con partenza alle 9,30 da Torino Porta Susa di fronte alla vecchia stazione e alle 11 partecipazione alla visita teatrale al castello della Contessa Adelaide di Susa. Seguiranno una passeggiata nel centro storico e il pranzo libero. Alle 14,15 è prevista la partenza in bus alla volta di Almese, per partecipare all’altra visita guidata teatrale della giornata. Il rientro a Torino sarà alle 17,30-18, con arrivo previsto alle 18,30-19. La quota di partecipazione è di 20 Euro a persona, comprensivi di trasferimento in bus, accompagnamento, ingresso al ricetto di Almese.
centro_storico_Susa_9Non sono compresi l’ingresso al castello di Susa, il pranzo e le degustazioni facoltative al prezzo di 5 euro a Susa e al Ricetto di Almese

– domenica 5 maggio: Nel Regno dell’Erbaluce (Agliè, Caluso, Barone), con partenza alle 8,30 da Torino Porta Susa, visita alla residenza reale del Castello di Agliè e all’appartamento dei Chierici. Alle 11,15 è previsto il trasferimento a Caluso con il bus, per la visita all’Enoteca Regionale dei vini della provincia di Torino a Palazzo Valperga, con degustazione dell’Erbaluce DOCG e di altri vini del Canavese. Il pranzo è previsto al ristorante Erbaluce di Caluso. Nel pomeriggio i partecipanti all’escursione prenderanno parte alla visita guidata teatrale a Barone. Il rientro a Torino avverrà alle 17,30. In caso di maltempo la visita guidata avrà comunque luogo, senza però la passeggiata nei vigneti. La quota di partecipazione è di 44 Euro a persona e comprende i trasferimenti in bus, la presenza di un accompagnatore, le visite guidate, l’ingresso al castello di Agliè, la visita e la degustazione all’Enoteca Regionale di Caluso e il pranzo. Non è compresa la degustazione finale a base di prodotti tipici, al costo di 5 Euro. La tariffa scontata a 38 Euro è riservata ai possessori dell’abbonamento Torino Musei.

Caluso (To): “Passito Reis”, domenica 14 aprile caccia al tesoro automobilistica alla scoperta del Canavese

Riceviamo e pubblichiamo

Passito_Reis_2019_1La Pro loco di Caluso e quelle di nove centri vicini ripropongono per domenica 14 aprile la caccia al tesoro automobilistica “Passito Reis”, alla scoperta dei luoghi del Canavese, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino.
Sarà una giornata dedicata al divertimento, alla risoluzione di indizie alla conquista del tesoro, che vivrà un’anteprima sabato 13, con la serata enogastronomica organizzata dalle Pro Loco del territorio nell’area mercatale di Caluso.
Durante la giornata di domenica 14 è in programma la manifestazione “L’oro è in Campagna”, che proporrà una fiera agricola, un raduno di trattori d’epoca, esibizioni di abilità nel manovrare i trattori, un torneo di braccio di ferro, il pranzo del contadino, giochi, balli e animazioni musicali country a cura delle associazioni SDDS e Country Street. Dalle 10 alle 18 le aziende agricole del territorio proporrannolaboratori didattici.
Passito_Reis_l'Oro in campagna_2019_1 L’associazione Intaglio e Scultura Tradizione di Rivoli terrà dimostrazioni di intaglio del legno e scultura su pietra e creta. Le dimostrazioni degli antichi mestieri saranno curate dall’associazione “La Cà Granda”, mentre l’associazione Arte Canavesana CAN ART proporrà dimostrazioni di intaglio del legno e lavorazione della ceramica. Completano il programma della giornata i “Giochi del tempo che fu” costruiti artigianalmente con il legno, i giochi da cortile organizzati dal gruppo storico Allodieri di Cuorgnè, il battesimo del cavaliere e uno spettacolo equestre dell’Erbaluce Riding Club, esibizioni equestri del gruppo “Fascino Nero” ed esibizioni della scuola di danza NTSD.
La caccia al tesoro vedrà occupati i soci e i volontari delle Pro Loco di Caluso, Barone, Candia, Cuceglio, Foglizzo, Mazzè, Montalenghe, Orio Canavese, San Giorgio Canavese e Strambino. I vari equipaggi, composti da un massimo di cinque persone dovranno affrontare varie prove e scoprire vari indizi per arrivare al tesoro.
Passito_Reis_2019_2Alle 17,30 di domenica 14, in chiusura della manifestazione “L’Oro è in campagna”, si terrà la premiazione. Saranno assegnati un premio di consolazione ad ogni equipaggio non vincitore, 100 euro al terzo equipaggio in classifica, 200 al secondo e 300 Euro all’equipaggio vincitore. I premi saranno buoni acquisto da spendere nei negozi calusiesi. L’iscrizione costa 40 Euro per ogni equipaggio.
Per saperne di più si può telefonare al numero 346-3027783, visitare la pagina Facebook della Pro Loco Caluso o il sito Internet http://passitoreis.altervista.org/

 

Collisioni presenta Gastronomix: dal 18 al 23 febbraio nel Monferrato e nel Canavese

Riceviamo e pubblichiamo

gastronimix bicchiereIl Festival Collisioni porta da anni in Piemonte rockstar da tutto il mondo, ma dal 18 al 23 febbraio le stelle attese nel Monferrato e nel Canavese sono i grandi cuochi europei che arriveranno per Gastronomix, iniziativa del Consorzio Vini DOCG Caluso, Carema e Canavese in collaborazione con il Consorzio Barbera D’Asti e Vini del Monferrato e con il Consorzio Riso di Baraggia, ideata dal Progetto Wine &Food di Collisioni.
Come suggerisce il titolo, Gastronomix non interesserà soltanto il vino: durante l’evento si parlerà anche di food e cucina piemontese e europea, con l’idea di creare vere e proprie “collisioni” culinarie tra chef piemontesi e chef provenienti da tutta Europa. Numerosi saranno gli chef esponenti della cucina nord europea, che pochi giorni fa ha monopolizzato il podio dell’ultima edizione del Bocuse d’Or.
Alla guida della manifestazione Ian D’Agata, direttore creativo del Progetto Wine &Food di Collisioni, che coordinerà la presenza di alcuni dei più quotati Chef europei, affiancati da alcune stelle del nostro territorio, ma anche grandi sommelier, giornalisti e influencer da tutta Europa.

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Bob Staal

Protagonisti dell’evento nomi importanti come Christopher Haatuft, Chef norvegese fondatore della cucina neo-fiordica dell’esclusivo ristorante LYSVERKET di Bergen, circondato dai fiordi patrimonio UNESCO; Marianne Lumb, pluripremiata chef inglese reduce da Master Chef Uk, che nel suo ristorante di Notting Hill a Londra ha ospitato star quali Sophie Ellis Bextor, Pink Floyd, Jude Law e ha prestato servizio come chef privato per personaggi famosi come sir Elton John; la superstar della cucina danese Jeppe Foldager, medaglia d’argento al Bocuse d’Or; Maximilian Kindel, già vincitore del premio San Pellegrino come miglior emergente nel 2018, ora Chef presso il Ristorante due Stelle Michelin FACIL nel cuore del Mitte, storico quartiere di Berlino. Dalla Svezia Gunnar Forssell, decano della cucina svedese, medaglia d’oro presso l’Accademia di Gastronomia di Stoccolma conquistata per lo straordinario contributo alla diffusione della cucina made in Sweden in tutto il mondo, e Karl Ljung, vincitore del premio Chef Of The Year, acclamato da pubblico e critica con il suo nuovo ristorante

Charlie Tayler

Charlie Tayler

L’AVVENTURA. Saranno presenti inoltre l’ungherese Adám Pohner, del prestigioso ristorante KISTUCSOK, che si è distinto in patria guadagnandosi il diritto di rappresentare l’Ungheria alle finali europee del Bocuse d’Or; Kristofer Josefsson, Chef acclamato dalla critica nordica, di casa presso il prestigioso WIHELM in Danimarca; lo Chef Joe Barza, presentatore del programma televisivo Top Chef in Medio Oriente.
Parteciperanno anche promettenti sommeiler quali Priscilla Van der Voort, già Head sommelier del ristorante Wanterproef, presso il “Bund” di The Hague (Paesi Bassi); giornalisti internazionali del settore come Karsten Thurfjell, Penna D’Oro della Accademia Nazionale di Gastronomia in Svezia; Lars Bjerregaard firma di punta della rinomata rivista danese Gastromand, la francese Anne Reverdy redattrice di Panier de Saison; Bartek Kiezun food editor di Kukbuke docente di cultura gastronomica italiana in Polonia; Eric Riewer, giornalista con collaborazioni, tra gli altri, con Le Monde, La Revuedu Vin de France e la rivista di enogastronomia Gault & Millau e ancora tanti altri chef, giornalisti e sommelier dalla Spagna al Regno Unito, sino alla Lettonia.
gastronomixAll’appuntamento non mancheranno le stelle piemontesi ed italiane, come il Due Stelle Michelin Gian Piero Vivalda, gli stellati Walter Ferretto de Il Cascinale nuovo, che da anni porta avanti una tradizione gastronomica che sa coniugare la grande cucina piemontese, una grande carta di Barbera D’Asti e l’innovazione; Davide Palluda, Chef del ristorante All’Enoteca e fondatore del Laboratorio DP. E ancora Andrea Ribaldone, dell’Osteria L’Arborina definito dalla Guida de l’Espresso, “miglior performance dell’anno”; Gabriele Boffa, chef del Relais Sant’Uffizio a Penango, reduce da esperienze in Messico, Francia e Spagna; Arcangelo Dandini, leader riconosciuto della grande Nuova Cucina Romana che rivede i classici della tradizione del Lazio in chiave moderna.
Il programma si svilupperà tra degustazioni dei vini e dei prodotti del territorio, abbinati all’Erbaluce di Caluso e ai grandi vini del Monferrato, dalla Barbera d’Asti, al Ruché, al Grignolino. Verrà proposto il Riso di Baraggia, unica DOP italiana del riso e le tante altre eccellenze della Regione. E ancora tavole rotonde di confronto e dialogo tra protagonisti dell’enogastronomia internazionale, presentazioni multimediali e laboratori su alcune delle preparazioni più tipiche del territorio piemontese: dagli gnocchi al Castelmagno, al risotto, alla Bagna Cauda.

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Andrea Ribaldone

Infine, nelle serate di venerdì 22 e sabato 23 febbraio, sono previste due cene tematiche aperte al pubblico su prenotazione. Venerdì 22 febbraio presso il ristorante L’Angolo del Beato nel centro della città di Asti, Gunnar Forssell, il decano della cucina nordica e già Chef of the Year nel 2014, presenterà una cena tradizionale svedese in abbinamento ai grandi vini del Monferrato (la cena avrà un costo di 60€). Sabato 23 febbraio sarà di scena al ristorante stellato Ca’ Vittoria di Tigliole d’Asti lo Chef inglese Charlie Tayler, di cui ha avuto modo di occuparsi recentemente anche il Financial Times, ora all’esclusivo Ristorante Alyn Williams nel cuore del ricco quartiere di Mayfair a Londra (la cena avrà un costo di 65€).I prezzi delle cene saranno comprensivi dei vini grazie alla collaborazione con il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato e il Consorzio Vini DOCG Caluso, Carema e Canavese.
Per info e prenotazioni scrivere a: gastronomix@outlook.it