È uscito il nuovo libro di Patrizia Parlanti, “Per Alisia”

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Può l’amore di una madre verso la figlia sublimarsi fino a diventare dedizione totale? Una mamma, Patrizia, e la figlia Alisia, unite indissolubilmente dal loro grande amore, faro e magia della loro esistenza. Fuori il "mondo". Una meravigliosa bambina con l'unico potere del suo sorriso e della grande voglia di vivere che decide a sua volta di fidarsi della sua mamma.

È uscito “Per Alisia” scritto da Patrizia Parlanti per Bertoni Editore.
Una mamma, Patrizia, e la figlia Alisia, unite indissolubilmente dal loro grande amore, faro e magia della loro esistenza. Fuori il “mondo”. Una meravigliosa bambina con l’unico potere del suo sorriso e della grande voglia di vivere che decide a sua volta di fidarsi della sua mamma. Unite da un grande sentimento e da un unico destino avaro e disumano. Due mondi opposti che devono imparare a conoscersi, a capirsi. Due anime che inaspettatamente si ritrovano a dover intessere e a cucirsi addosso l’inafferrabile trama di una nuova vita. La storia di due donne. Una mamma minuta, esile, fragile, tradita dalla vita che decide di non arrendersi. La vicenda si svolge in Umbria, in un paesino baciato dalla luce del sole e dal verde intenso di una natura incontaminata dove tutto lasciava presagire che nulla d’infausto sarebbe potuto accadere.
Può l’amore di una madre verso la figlia sublimarsi fino a diventare dedizione totale, scopo della vita? Un buco nero può trasformarsi in felicità? L’esperienza di Patrizia Parlanti con la sua Alisia ci dice che sì, è possibile. Certo, il percorso è irto di difficoltà, di ostacoli, di indifferenza soprattutto. La storia di Patrizia (che è quella di Alisia e viceversa) è una narrazione intrisa di speranza e di poesia, di condivisione e di solidarietà. Perchè se la notte è buia, l’alba è ancora più radiosa.
Il mondo di Patrizia (e di Alisia) è tutto qui, in queste poche (ma preziose) righe:

“Non lasciarti trascinare dalla frenesia di questa vita,
Dall’idea di perfetto che essa acclama.
Non dimenticare mai l’immenso valore delle piccole cose,
Dei piccoli gesti dettati dal cuore.
Un solo sorriso può asciugare mille lacrime,
Una mano tesa può regalare mille sorrisi,
Il più semplice gesto può affollare
Un cuore solitario e stanco,
L’unica magia che noi possiamo davvero fare
AMARE!”

Patrizia Parlanti è nata l’8 dicembre del 1964 a Gualdo Tadino in provincia di Perugia. Si è diplomata maestra d’asilo all’Istituto Magistrale “Bambin Gesù” della propria città. Ha lavorato come assistente in uno studio dentistico. Abita attualmente in una piccola località della sua città d’origine insieme all’amata figlia Alisia e al compagno di vita Mario.
Per Alisia è edito da Bertoni Editore.

È uscito il nuovo il libro di Pierluigi Larotonda: “Il solito vizio”

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Un thriller poliziesco ambientato nella Torino degli anni '70, fuori dal classico schema del commissario eroe.

Il solito vizio, il nuovo libro di Pierluigi Larotonda, è un noir ambientato in una piovosa e grigia Torino degli anni settanta (febbraio del ’75).
Un poliziesco, o meglio un thriller, in quanto in questo romanzo non c’è alcun commissario ligio al dovere bensì sbirri corrotti; in particolare l’agente della mobile G. Benevento che dal clan dei Catanesi ha sempre preso soldi ed ottenuto favori per chiudere gli occhi sulle bische clandestine.
Una descrizione minuziosa della città e del contesto storico, rende questo noir avvincente sin dalle prime pagine, con un fallito quanto rocambolesco sequestro di persona. Sotto la Mole Antonelliana i catanesi ed i calabresi si dividono droga, gioco d’azzardo e prostituzione e terroristi (rossi e neri) mettono paura con bombe ed attentati. A chi potrebbe interessare la morte di Monia Taranto, impiegata ventiquattrenne stroncata da una dose di eroina? La trovano cadavere con ancora la siringa nell’avambraccio sinistro, laccio emostatico e cucchiaino. Palese è la causa del decesso della ragazza: overdose. Il padre, però, è convinto che la figlia sia stata uccisa nonostante l’evidenza dei fatti. Non resta al commissario Canino (…uno che ha preso a cazzotti boss e killer…) di acciuffare il pusher che ha venduto l’eroina a Monia Taranto; tanto per far star zitto e tranquillizzare il genitore della tossicodipendente, sbattendogli in faccia la cruda realtà che ha causato il decesso della giovane.

Affida, così, questo “non caso” banale al peggior poliziotto di Torino; l’agente G. Benevento, appunto. Corrotto e nevrotico, Benevento del poliziotto eroico non ha nulla e se ne starebbe tranquillo al Comunale, la domenica delle partite, invece di inseguire delinquenti ed anarchici. Ma un aspetto lo assilla sin dai primi momenti: perché proprio lui? Man mano che procede nelle indagini, si accorge che la vittima più che con tossici era in relazione con estremisti di destra, cocainomani, borghesi benestanti, biscazzieri, criminali e soggetti borderline. Fino a dedurre che il commissario Canino non ha scelto lui in quanto poliziotto mediocre ma perché corrotto. Non ha facoltà di agire liberamente in questa storia perché è stato per anni pagato dalla mala. Scoprirà una realtà che non si aspettava della vita di Monia Taranto, fino a comprendere che la vicenda di questa semplice impiegata è da cercare in un fatto di cronaca e di storia italiana. In un vizio. Il solito vizio.
Il solito vizio di Pierluigi Larotonda è edito da Bertoni Editore.

“Io sono Paola” di Gianfranco Iovino disponibile anche in versione digitale

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Edito da Bertoni Editore e patrocinato da La Caramella Buona Onlus, dopo sei mesi dalla sua pubblicazione prosegue con il successo di vendite.

IO SONO PAOLA” è il romanzo a firma del giornalista e scrittore Gianfranco Iovino, che dopo sei mesi dalla sua uscita prosegue incessante nel successo di vendita e critica, e si appresta a raggiungere le vetrine degli Store Online con una nuova versione digitale ebook, per dare ancora più spinta e visibilità ad un testo di ottimo spessore narrativo, che affronta il delicato tema della depressione, causata dai ripetuti abusi subiti dalla protagonista, in età adolescente da parte del padre.
Presente su tutte le maggiori piattaforme di vendite online IO SONO PAOLA, a cura della Bertoni Editore di Perugia,  è disponibile sia nella versione MOBI che ePub, oltre che in quella cartacea, che si appresta a raggiungere la seconda edizione di stampa.
«Quando ho scoperto di quale malvagità perversa può macchiarsi un uomo avevo solo 7 anni. Ero una bambina allora, ingenua e bisognosa di affetto e braccia nelle quali proteggersi; quelle stesse che mi hanno tenuta stretta per abusare di me. Poi sono cresciuta e la perversione si è trasformata in amore malato: di chi mi accarezzava, mi baciava e mi voleva bene come fossi sua moglie… ma ero sua figlia! Sono scappata da quell’orrore, ma ancora mi insegue, e sono certa che saprò seminarlo soltanto quando sarò a due passi dal viso di un orco assassino, che mi ha rubato l’anima in gioventù e ancora non la smette di rovinarmi l’esistenza.

Io sono Paola, quella bella di Offida… che oggi soffre di un male invisibile che posso curare solo in un modo: ponendo fine alla mia scialba vita di donna ingannata e umiliata dagli uomini.La mia storia è come un’odissea, che assomiglia a quella di molte, tante… troppe altre donne, offese dall’amore falso, perverso e pederasta di certi uomini, ingannatori e maligni!»
Gianfranco Iovino nasce a Roma il 3 settembre del 1965. Dopo 30 anni vissuti a Torre del Greco, provincia di Napoli, dal 1995 risiede a Verona con la propria famiglia. Grande appassionato di arte teatrale e scrittura creativa, è un compositore di musica leggera italiana e giornalista pubblicista, iscritto dal 2010 all’Albo di categoria del Veneto. Ha all’attivo la pubblicazione di 5 romanzi di narrativa contemporanea, tutti caratterizzati dalla finalità benefica, in quanto i diritti sulle vendite spettanti all’autore sono completamente devoluti ad Associazioni Onlus ed Organizzazioni No Profit a scopo solidale e benefico. Vincitore di numerosi concorsi letterari e riconoscimenti dall’alto valore culturale, è molto attivo sui canali Social con un BLOG seguitissimo. Per altre info: http://www.gianfrancoiovino.it

Per altre info:
– https://www.amazon.it/Io-sono-Paola-Gianfranco-Iovino-ebook/dp/B08ZLHBQCH/ref=tmm_kin_swatch_0?_encoding=UTF8&qid=1617005283&sr=1-1
– https://www.ibs.it/io-sono-paola-ebook-gianfranco-iovino/e/9791220279543

Simone Delos presenta il romanzo introspettivo “L’anatomia della sirena”

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L’autore analizza e parla molto in questo romanzo dell’incompletezza dei corpi. In sottofondo c'è un ipotesto classicheggiante che racconta episodi mitologici come fossero metafora e guida dei personaggi. Elemento di assoluta originalità e che permea l'intero romanzo di atmosfere epiche.

L’anatomia della sirena” di Simone Delos (Bertoni Editore) è un romanzo del genere mainstream/ introspettivo/ sentimentale scritto senza filtri e con abilità poetica. La trama non è mai scontata e i personaggi sono ben caratterizzati oltre al fatto che l’autore ne fa di ognuno di loro un quadro introspettivo eccellente. “Le sirene esistono.”  Si chiude proprio così il romanzo di Simone Delos, dove l’inganno arriva proprio dal protagonista della storia il pittore maledetto Kostantinos.  È una creatura orribile, infatti raffigura il Crono della mitologia, ed è nato proprio da una leggenda che narra di una sirena che si nascondeva su un lontano scoglio nell’Isola greca di Praxos, Tutti i principali personaggi del romanzo sono raccontati e descritti per metà tra uomo e animale, come: Febo che rappresenta Apollo e Diana che raffigura Artemis, non sono altro che i figli di Kostantinos. I figli del pittore hanno avuto un destino crudele sin dai primi anni di vita, infatti per un subdolo gioco di potere, non hanno avuto un’infanzia felice e sono così diventati difettosi. Nonostante gemelli, si sono ritrovati divisi. Biancalana è troppo grande ed è anche un professore omossessuale e nonostante la sua brillante intelligenza non è considerato completamente un uomo. L’autore analizza e parla molto in questo romanzo dell’incompletezza dei corpi. In sottofondo c’è un ipotesto classicheggiante che racconta episodi mitologici come fossero metafora e guida dei personaggi. Elemento di assoluta originalità e che permea l’intero romanzo di atmosfere epiche.
Il vero motore che alimenta tutta la storia di questo romanzo è l’odio che i due gemelli hanno per il padre, quest’ultimo a sua volta odia i figli per via della morte della compagna. Nel libro metaforicamente i personaggi rappresentano tutti delle sirene e sono metà umani e metà animali, sono come il sole e la luna, sono esseri umani e mostri, pieni di luce e ombre. Kostantinos era emigrato in Italia per amore, ma la sua vita viene trasformata e contornata da odio, menzogne e tradimenti. L’orrore più grande arriva proprio da figli che gli presentano il conto più salato. Chissà se il protagonista riuscirà a redimersi e a trovare un briciolo di felicità, mentre oramai il ricordo della sua Grecia svanisce dalla sa mente e le immagini si fanno sempre più cupe ai suoi occhi.

SINOSSI DELL’OPERA
Kostantinos è un pittore. Una ricca famiglia di produttori di olio, una Grecia che nei primi anni Sessanta è ancora integra. Emigra in Italia per amore e lì trova la sua fortuna. Compromessi, menzogne, orrori. Rinnegherà la sua terra e venderà al demonio la vita dei suoi figli, che crescono separati e sempre a un passo dalla follia. Saranno proprio loro, i due gemelli, a presentargli il conto del destino. Mentre la Grecia si disintegra, scopriranno che un tentativo di felicità è possibile, e passa dal perdono alla presa di coscienza che insieme sono più forti anche delle ferite che non si rimarginano.
Simone Pera, in arte Simone Delos è nato a Roma il 26 Marzo 1979. Non è indulgente con se stesso. È una persona per la quale, la vita, spesso è succo di limone spremuto su una ferita aperta. Si perde, spesso, a osservare cose. Oggetti, strade, nuvole. Ha la netta sensazione di non stare al passo del tempo che scorre. Semplicemente non lo gestisce. Si entusiasma per cose futili, e resta a volte indifferente per quelle comunemente considerate importanti. È volubile, umorale e non sempre di buona compagnia. Ha compreso valori che non rispetta. Ascoltato insegnamenti che non mette in pratica. Gli piace il suono di certe parole, ama gli animali. Gli piace la sera quando arriva, il silenzio e l’odore della carta stampata. Troppe cose, ancora, lo destabilizzano. L’unica cosa che lo spinge all’apice lo spaventa. Scrive poco rispetto a quanto vorrebbe. Lo fa stare bene poggiare la testa accanto a quella del suo cane. Seguirne il respiro. Preferisce i finali agli inizi. Il resto sta tutto in quelle poche righe che strappa alle sue mani. È impiegato presso Tim.

Simone Delos - “L’anatomia della sirena”
Casa Editrice: Bertoni Editore (dicembre 2020)
Genere: Mainstream/ Introspettivo/ Sentimentale
Pagine: 190
Prezzo: 15,20 €

“Il mare d’inverno”, il nuovo libro dell’autore veronese Michele Antonelli

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Edito da Bertoni Editore, il romanzo dell’autore veronese Michele Antonelli narra di un lungo viaggio in macchina intrapreso da due ragazzi, che rappresenta il pretesto perfetto per approfondire la loro amicizia.

È uscito il nuovo lavoro dell’autore veronese Michele Antonelli: “Il mare d’inverno” (Bertoni Editore).
Tra una sosta e una disavventura, tra amori e disincanto, vivranno scontri, condivisione e momenti di autentico confronto fra due individui costretti a fare i conti con una giovinezza ormai prossima al tramonto e l’incalzare di improrogabili responsabilità adulte.

Ma un inaspettato e cruento cambio di prospettiva, a distanza di oltre dieci anni, consegna una realtà del tutto differente da quella sinora ritenuta valida.
Una verità che costringerà a riprendere in mano rapporti e situazioni che sembravano ormai aver ceduto il passo all’oblio.
Un storia condivisa dunque da due epoche lontane e ben distinte, a cui fa da comune sfondo il panorama di un ambivalente orizzonte Adriatico: placido e gravido di possibilità, ma anche crudele e spietato, nell’eterna rappresentazione del confronto tra l’uomo, le sue frustrazioni, e l’infinito.
E poi la musica.
Essa è come la colonna sonora che accompagna in un lungo viaggio che è sì fisico ma anche un moto interiore e, dunque, ancor più necessaria per dar voce alle emozioni dei protagonisti altrimenti alla disperata ricerca di un’impossibile espressione verbale.
Quando videro alla loro sinistra il mare fare per la prima volta capolino tra una collina e qualche sparuto ciuffo di vegetazione, si zittirono di colpo, non potendo fare a meno di essere rapiti dalla maestosità di quella infinita tavola blu, apparecchiata di onde, davanti ai loro sguardi.

“Giallo ocra”: un thriller a tinte forti il nuovo lavoro di Giusi De Luca

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È uscito il nuovo libro dell'autrice napoletana Giusi De Luca, “Giallo ocra”, edito da Bertoni Editore.

Giallo ocra” è il nuovo thriller della scrittrice napoletana Giusi De Luca edito da Bertoni Editore.
 “Federico Rivaldi, noto pittore napoletano, la notte del 15 luglio del 1977 viene ucciso con una coltellata dritta al cuore. Il caso è archiviato, rimasto irrisolto per trent’anni. Nell’estate del 2007, Laura e Marco, mentre lavorano alla realizzazione di un video documentario sull’artista per una tesi in Storia dell’Arte, iniziano a indagare sull’omicidio, seguendo le tracce dei protagonisti implicati nella vicenda. Dieci personaggi, tra passato e presente, tra l’Italia e la Francia, si incrociano lungo la strada che porterà Laura, giornalista, a una scoperta unica, a un segreto nascosto per trent’anni. Sullo sfondo, la storia di un quadro misteriosamente scomparso dall’appartamento della vittima, un quadro raffigurante una donna di nome Alma. ‘Giallo ocra’ è una particolare gradazione di giallo, un colore che si mescola al nero della morte, al rosa dei sentimenti, al rosso della passione, al blu del mare e al viola della lavanda. È un romanzo corale, che affronta il tema della vita e della morte con riguardo e delicatezza.
L’autrice Giusi De Luca è nata a Napoli nel 1973. Giornalista pubblicista, ha scritto per quotidiani e altri periodici. Ha avuto brevi esperienze in radio e in televisione e ha diretto una web tv. Ha sempre scritto racconti e poesie. Il suo racconto breve ‘Lo spiraglio‘ è apparso nella raccolta ‘Prima leggere, poi scrivere‘, edita da Rubbettino nel 2005. Quando non scrive, si dedica alla Fotografia. Laureata in Scienze della Comunicazione, lavora in questo settore da più di un decennio.

“Ofelia”, il secondo romanzo di Francesca Sartori

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Nuova uscita della giovanissima autrice Francesca Sartori. Classe 1998, “Ofelia” è il suo secondo romanzo.

È uscito “Ofelia” il secondo romanzo di Francesca Sartori edito da Bertoni Editore ambientato negli anni ’60.

La trama
È il 1967. Antonio Moro ha svolto per anni la professione di pittore, ma ora è ricoverato presso l’Ospedale psichiatrico di Venezia con la diagnosi di schizofrenia. La dottoressa Elisabetta Rossetti, attratta dalla sua storia, si siede ogni giorno accanto a lui e ascolta i suoi racconti. Per conoscere le ragioni che lo hanno condotto alla pazzia, è necessario tornare indietro di qualche anno.
Anni Sessanta. Antonio è soprannominato “il pittore pazzo di Venezia”. La gente lo teme, perché a causa del tragico annegamento di sua sorella, è costantemente ossessionato dall’immagine di una donna che affoga. È, quindi, alla disperata ricerca di una modella per realizzare il suo quadro: Ofelia.
È il 1964. La sua vita sembra irrimediabilmente giunta sull’orlo di un abisso, fino al giorno dell’incontro con una bella ragazza veneziana: Agnese Cozzi. La giovane non è spaventata dai suoi comportamenti e si avvicina a lui senza paura.
I due iniziano una relazione, ma presto la loro storia si trasforma in un amore malato, in cui non è più possibile distinguere il confine fra bene e male, arte e pazzia, amore e ossessione… vita e morte.
Ofelia smette di essere un personaggio teatrale e diventa un incubo reale, che sconvolge completamente la vita dei protagonisti e di chi li circonda.
“Ignari di tutto, avevamo cominciato ad amarci. Era un amore sbagliato, che non sarebbe mai potuto nascere se non a Venezia, negli anni Sessanta, in mezzo a tutto quel colore e a quella follia.”
Francesca Sartori è nata a Udine nel 1998. Si è diplomata al Liceo Scientifico Marinelli e studia Lettere all’Università degli studi di Udine. Nel 2017 ha pubblicato “Sotto la cenere”, il suo primo romanzo, che è stato presentato al festival Pordenonelegge e ha ottenuto il primo posto del Premio Internazionale di Poesia e Narrativa Europa In Versi 2019, nella sezione “Poesia e Narrativa Giovani”. “Ofelia” (Bertoni Editore) è il suo secondo romanzo.

“L’illusione che tu m’abbia amato – Un secolo di storie d’amore”

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Raffaele Sari Bozzolo racconta il ‘900 non attraverso la sequenza delle sue barbarie, si chiamino guerre o fanatismi, speculazioni o discriminazioni, ideologie perverse o regimi dittatoriali, ma parlando semplicemente di storie d’amore, iconiche al punto tale da riassumere in sé le storie di tutti coloro che quel secolo l’hanno vissuto.

II ’900 raccontato non attraverso la sequenza delle sue barbarie, si chiamino guerre o fanatismi, speculazioni o discriminazioni, ideologie perverse o regimi dittatoriali, ma parlando semplicemente di storie d’amore, iconiche al punto tale da riassumere in sé le storie di tutti coloro che quel secolo l’hanno vissuto.
Questo è il libro di Raffaele Sari Bozzolo dal titolo “L’illusione che tu m’abbia amato – Un secolo di storie d’amore” (Bertoni Editore).

Da Dino Campana e Sibilla Aleramo, da Joe Di Maggio e Marylin Monroe, fino a Francesca Morvillo e Giovanni Falcone o Giulietta Masina e Federico Fellini, 28 storie d’amore che ci portano dal primo all’ultimo anno del XX secolo, il più sanguinoso e irrazionalmente violento di tutta la storia umana, dove però non si è mai smesso di innamorarsi ed amare. Per questo e solo per questo l’umanità ha raggiunto il secolo successivo. L’amore, più d’ogni altra cosa, salva, conserva, vivifica.
Se dai libri di storia togliessimo la narrazione delle guerre, delle rivoluzioni, degli attentati e dei fatti di sangue, quante pagine resterebbero? Eppure noi oggi non siamo figli di quelle violenze, semmai siamo ed esistiamo nonostante quelle. Siamo ed esistiamo perché i nostri genitori si sono amati nel secolo scorso e prima di loro i nostri nonni; eppure raccontiamo ai nostri figli la storia come un susseguirsi, senza quasi soluzione di continuità, di disgraziatissimi eventi, dove l’oppressione ed i soprusi si ergono a metodo, a ineluttabile normalità, educandoli ad accettare che il loro tempo ed il loro futuro non debba essere diverso, non possa ambire ad altro.
Forse non solo raccontiamo la storia in modo sbagliato, ma raccontiamo le storie sbagliate.
Se raccontassimo l’amore potremmo far capire che da esso si generano il tempo e i destini di tutti e che solo conservando, difendendo, perseguendo questo possiamo conservare e difendere il nostro mondo e perseguirne un vero miglioramento futuro.
In questo libro dunque si sceglie di raccontare l’amore dunque e attraverso questo un secolo, per parlare dell’uno e dell’altro, attraverso una Storia fatta di storie o di storie che hanno fatto la Storia. Si racconta l’amore tutto, per assolverlo sempre e comunque, per celebrarlo in ogni sua espressione, vicissitudine, declinazione o presunta devianza.
Forza invincibile, destino ineluttabile, battaglia folle senza vinti o vincitori, dolcissima ebbrezza d’immortalità, irrinunciabile illusione, a volte fatale maledizione, ma sempre, dal primo all’ultimo, ogni amore, degno d’essere vissuto, diventa anche letteratura e dunque va raccontato.
Così, attraverso le storie di coppie che sono state loro stesse icone, alle cui vicende si sono appassionate intere generazioni, in cui molti si sono identificati o persino immedesimati, si può insegnare ciò che del passato può realmente servire a costruire il futuro.