"Art Rider" tra Gaeta e il suo mare. Una tragedia del mare: il motopeschereccio Rodi.
Art Night: “Art Rider” tra Gaeta e il suo mare Venezia, Genova, Pisa, Amalfi. Tra le famose repubbliche marinare spesso si dimenticano le altre. E, tra queste, Gaeta, che si sottrasse al dominio bizantino e divenne indipendente, iniziando a solcare con le sue navi tutto il Mediterraneo. Una città e il “suo” mare protagonisti di “Art Rider”, il programma condotto dal giovane archeologo Andrea Angelucci, in onda venerdì 2 luglio alle 21.15 su Rai5 per “Art Night”. La città nasconde tesori d’arte di inestimabile valore, e Angelucci viene attirato in questi luoghi anche dalla leggenda della Grotta del Turco. Seguendo la tradizione locale che vuole la montagna sopra Gaeta spaccata da un terremoto propagato nel momento esatto della morte di Cristo a Gerusalemme, l’archeologo visita il Santuario della montagna spaccata scoprendone i segreti e i panorami. Prima di arrivare a Gaeta, però, percorre tutta la costa sud del Lazio, incontrando storie che vedono come protagonisti pirati, saraceni, cavalieri templari e il mitico viaggiatore per eccellenza: Ulisse. La serata di Art Night prosegue con il documentario “Melotti”. Un poetico viaggio nello studio e tra le opere di Fausto Melotti, artista e intellettuale.
“Dirò del Rodi”: una tragedia del mare Il 23 dicembre 1970 il motopeschereccio Rodi naufraga a poche miglia di distanza dal porto di San Benedetto del Tronto (AP). Muoiono i 10 membri dell’equipaggio e i loro corpi restano imprigionati per giorni nel relitto perché le operazioni di recupero tardano. Ma una città intera insorge e fa sentire la propria voce, bloccando il Paese per giorni. Una protesta senza precedenti dai risvolti inaspettati – che culminò con la stipula del primo contratto di lavoro per i lavoratori del mare – ricostruita da Rovero Impiglia e Giacomo Cagnetti, con Sebastiano Somma, nel documentario “Dirò del Rodi”, in onda in prima visione venerdì 2 luglio alle 21.40 su Rai Storia.
In onda, in prima serata, la trasmissione condotta da Andrea Angelucci alla scoperta dei luoghi d'arte italiani meno conosciuti. Prima puntata “Da Ascoli Piceno ad Ancona”. Format originale di Gioia Avvantaggiato e Paolo Fazzini, prodotto da GA&A Productions, in collaborazione con RAI CULTURA.
Al via dal 18 giugno su Rai 5 ogni venerdì in prima serata, la seconda stagione di ‘Art Rider’, format alla ricerca dei luoghi d’arte meno conosciuti d’Italia condotta da Andrea Angelucci, giovane e dinamico archeologo, guida turistica e travel designer. Il format originale di Gioia Avvantaggiato e Paolo Fazzini, prodotto da GA&A Productions, in collaborazione con RAI CULTURA, a seguito del grande successo di pubblico, anche sui social, torna su Rai 5 anche grazie alle repliche della prima stagione, in onda ogni venerdì dal 7 maggio, occupando, quindi, un totale di 3 mesi le prime serate del canale, fino al 23 luglio.
Giunto alla seconda stagione, Art Rider, presentato nell’ambito della serata Art Night, si configura sempre più come un modello di viaggio e un incentivo per il turismo nazionale volto a valorizzare le bellezze nascoste del nostro Paese. Le mete delle nuove puntate toccheranno Marche, Toscana, Lazio, Trentino, Piemonte e Veneto. Sei puntate, da 52 minuti l’una, nelle quali Andrea intraprende un viaggio per scovare e raccontare l’arte nascosta che si cela dietro l’angolo, nel piccolo paese vicino casa o fuori dagli itinerari solitamente battuti dai turisti. E come un moderno rider, Andrea Angelucci porta nelle case degli italiani luoghi e capolavori simbolo della magnificenza del nostro Paese.
Le puntate, con la regia di Francesco Principini e i testi di Paolo Fazzini e Chiara Vannoni e dello stesso Andrea Angelucci, toccheranno varie location, dall’antica via del sale verso Ascoli alla Toscana, sulle tracce dell’antico Re Porsenna e del tesoro nascosto più antico d’Italia, passando per la (spesso dimenticata) Repubblica Marinara di Gaeta e la sua leggenda della Grotta del Turco. Dal Trentino, tra castelli e splendidi giardini, in un paesaggio dove uomo e natura si fondono al Piemonte prima dei Savoia, seguendo le ambientazioni che hanno ispirato il capolavoro di Umberto Eco “Il Nome della Rosa” fino all’entroterra Veneto, nobile e raffinato delle ville di nobili e ricchi proprietari veneziani, tra tombe di cavalieri templari e la figura di Federico II come poeta e dotto pensatore. Per individuare e raggiungere questi luoghi spesso avvolti da leggende non bastano zaino in spalla e buona volontà, ma conoscenza della storia e del territorio, spirito di avventura, adattamento e un pizzico di fortuna.
Avvicinarsi a questi tesori nascosti infatti spesso comporta affrontare scalate, tempeste di neve, percorrere sentieri sconosciuti e trascorrere più di qualche notte dentro una tenda. Inseparabile compagno di viaggio è il taccuino di Angelucci, un diario nel quale Andrea disegna e dipinge i monumenti e alcuni dettagli delle opere d’arte che scopre durante il suo itinerario. Nel primo appuntamento, “Da Ascoli Piceno ad Ancona”, in onda il 18 giugno alle 21.15 su Rai5, Andrea si metterà in viaggio per le Marche, seguendo l’antica via del sale e giungendo sulla costa opposta, fermandosi ad Ascoli e in ultimo ad Ancona. Sul taccuino di Andrea c’è un particolare della colonna Traiana di Roma dove si vedono l’arco e il porto che l’imperatore costruì ad Ancona. Colto dalla curiosità, il nostro esploratore vuole vedere come arte e paesaggio siano cambiati nel corso di duemila anni.
Si metterà così in viaggio per le Marche seguendo l’antica via del sale e giungendo sulla costa opposta fermandosi dapprima ad Ascoli, splendida cittadina ricca di meraviglie artistiche dove una più di tutte lo colpisce: un quadro di Crivelli, pittore incredibilmente capace ed innovativo che, secondo lui, non gode della fama che merita. Inizierà quindi un percorso alla riscoperta dell’artista e di altre meraviglie inaspettate, fino ad arrivare alla sua meta: la splendida città di Ancona. Inoltre, a ottobre 2021 uscirà, per Capponi Editore, nelle librerie e online la Guida di Art Rider, che ripercorre gli itinerari delle 12 puntate delle due stagioni del format. Ogni episodio di Art Rider vuole anche essere, infatti, una proposta di itinerario, percorribile interamente – oppure solo in parte – da appassionati di viaggi culturali e avventurosi.
IL CONDUTTORE
Andrea Angelucci è un giovane archeologo, guida turistica e travel designer con tanti interessi, dagli sport estremi nella natura incontaminata ai concerti con il gruppo rock di cui è frontman. Assieme all’archeologia, la sua più grande passione che lo accompagna sin dall'infanzia, il disegno. Andrea, infatti, non ama soltanto perdersi davanti le opere d'arte ma, come un novello Bruce Chatwin, immortala tutte le meraviglie che scopre durante i suoi viaggi. Il taccuino è il suo inseparabile compagno di viaggio, così ricco dei bellissimi disegni che ha realizzato nelle sue avventure per il mondo. Tra Martin Mystère e Indiana Jones, Andrea è sempre in cerca delle "chiavi" segrete che gli possano aprire tesori dimenticati. Tracce di civiltà millenarie che, ancora oggi, sono un oceano sterminato di storie ed enigmi da svelare.
Venerdì 4 giugno tra i programmi Rai i film "In nome di mia figlia" e "Traffik - In trappola". Puntata di Art Night dedicata all’Oriente in Italia.
“In nome di mia figlia” con Daniel Auteuil, Marie-Josée Croze, Lilas Rose Gilberti e Sebastian Koch Il caso Dieter Krombach, che ha riguardato la giustizia francese e tedesca, è alla base del film “In nome di mia figlia”, in onda venerdì 4 giugno alle 21.10 su Rai Movie (canale 24 del digitale terrestre). La storia inizia nel 1982 quando la giovanissima Kalinka muore in circostanze non chiare durante la vacanza in Germania con la madre e il patrigno, il dottor Krombach. Il padre della ragazzina 14enne André Bamberski si persuade che dietro quel decesso non ci sia un semplice incidente e sospetta che il patrigno come medico abbia delle precise responsabilità. Il padre quindi passa i successivi 30 anni della sua vita per cercare di far incriminare quello che ritiene l’assassino della figlia. Diretto da Vincent Garenq ha come protagonista Daniel Auteuil affiancato da Marie-Josée Croze, Lilas Rose Gilberti e Sebastian Koch.
Il thriller “Traffik – In trappola” con la regia di Deon Taylor Venerdì 4 giugno la programmazione di Rai4 (canale 21 del digitale terrestre) sarà caratterizzata dal thriller: alle 21.20 sarà trasmesso il film “Traffik – In trappola” diretto da Deon Taylor e interpretato da Paula Patton, Omar Epps, Luke Goss e William Fichtner. John e Brea decidono di passare un weekend in una lussuosa villa in montagna dove l’uomo ha intenzione di dichiarare il suo amore a Brea. La donna, però, finisce nelle mire di un gruppo di motociclisti invischiato in un traffico di donne da avviare alla prostituzione.
Art Night: l’Oriente in Italia Alla ricerca dell’Oriente per le strade d’Italia, tra tracce di influenze millenarie, icone greche e mosaici bizantini. È il nuovo viaggio del giovane archeologo Andrea Angelucci in “Art Rider”, in onda venerdì 4 giugno alle 21.15 su Rai5 per “Art Night”. Angelucci s’incammina sul tracciato dell’antica Via Appia, ripercorrendo i passi di crociati, pellegrini e santi, su un cammino che da Roma lo porta fino a Melfi, in Puglia, la porta verso Levante. Qui, potrà finalmente respirare i venti dell’Est, inchinandosi al cospetto di Federico II, l’uomo che ha cercato nel suo regno d’unire Oriente e Occidente. La serata di Art Night prosegue con “Mastroianni”, un documentario sulle note di Schoenberg, un viaggio tra le opere di Umberto Mastroianni, alla scoperta dell’artista che ha rinnovato la scultura del secondo 900.
Tra i programmi Rai di domani, venerdì 30 novembre: In prima visione “Ip Man 4”. Art Night dedica la puntata a Gianni Berengo Gardin ed Elliott Erwitt.
“Ip Man 4”: in prima visione l’ultimo capitolo della saga L’appuntamento con il ciclo Missione Oriente e con l’amatissima saga di “Ip Man” prosegue su Rai4 (canale 21) con il quarto spettacolare capitolo, in onda venerdì 30 aprile alle 21.20, in prima visione assoluta. Il film, come i tre precedenti, è diretto da Wilson Yip e ancora interpretato da Donnie Yen nel ruolo del celebre maestro di Wing Chun.“Ip Man 4” racconta del viaggio di Yip Man a San Francisco, invitato nel 1964 dal suo allievo Bruce Lee, che negli Stati Uniti si sta costruendo una carriera nel mondo delle arti marziali. L’anziano maestro si scontrerà tanto con un diffuso atteggiamento razzista, quanto con la stessa comunità cinese, che non vede di buon occhio il tentativo di Lee di far conoscere le discipline orientali agli occidentali.
Art Night: gli artisti del bianco e nero Gianni Berengo Gardin ed Elliott Erwitt, due artisti amici, accomunati dalla scelta artistica: quella del bianco e nero, del racconto della realtà fatto con uno sguardo immediato, una visione del mondo semplice, ma allo stesso tempo ricca di sfumature profonde. A loro “Art Night” dedica la serata di venerdì 30 aprile che si apre, alle 21.15 su Rai5, con il documentario in prima visione “Il ragazzo con la Leica” di Daniele Cini e Claudia Pampinella per la regia di DanieleCini, prodotto da Claudia Pampinella per Talpa Produzioni in collaborazione con Rai Cultura e con il sostegno del MiC Direzione Generale Cinema e Audiovisivo. Il filmato racconta 6 decenni di storia italiana attraverso le immagini di Gianni Berengo Gardin: una selezione di oltre 100 fotografie e di immagini tratte dai più prestigiosi archivi italiani e francesi è stata il fil rouge di un viaggio fisico e temporale attraverso l’Italia dagli anni ‘50 fino ad oggi. Il documentario segue il percorso della stesura dell’autobiografia del grande fotografo che la figlia Susanna Berengo Gardin ha scritto con lui durante il 2020, in occasione dei suoi 90 anni (“In Parole povere”,). Una rosa di amici e testimoni del suo tempo, dall’architetto Renzo Piano al fotografo Ferdinando Scianna, all’editore Roberto Koch, tracciano il ritratto del fotografo e dell’uomo, contribuendo ad arricchirne il profilo e la storia di vita. Il documentario, oltre ad essere il racconto di un viaggio in Italia (più volte interrotto dall’emergenza sanitaria), intrapreso da Gianni Berengo Gardin insieme alla figlia Susanna, custode del suo immenso archivio, ricostruisce la genesi dei suoi scatti migliori nei luoghi e nel punto esatto in cui sono stati catturati. Un racconto pieno di emozioni visive, rese ancor più vive attraverso il legame intimo e umano tra un padre e una figlia. I maggiori e più prestigiosi archivi italiani e francesi sono stati la fonte delle immagini che hanno disegnato l’affresco della storia italiana dagli anni ’50 fino ad oggi. Per L’Italia: Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, Archivio Cesare Colombo, Archivio Storico Istituto Luce, DocLab, Fondazione Cineteca di Bologna, Miro Film, Rai Teche. Fondazione CSC, Archivio Nazionale Cinema Impresa per gentile concessione di Archivio Storico Olivetti, Centro Storico Fiat ed Edison. Per la Francia: INA Institut National De L’Audiovisuel. Per gli scatti fotografici: Contrasto. Chiude la serata di Art Night un ritratto intimo e tranquillo di Elliott Erwitt, uno dei fotografi più amati e seguiti di sempre.
Domani, venerdì 23 aprile, tra i programmi Rai: per “Storie della TV” si ricorda Ave Ninchi. Contro lo natura con “Art Night”.
Storie della TV: Ave Ninchi, la signora del sorriso In un periodo in cui il “cooking show” è diventato un genere televisivo, si può viaggiare indietro nel tempo alla ricerca dei primi programmi di cucina in tv, in cui l’Italia veniva raccontata anche a tavola. Padrona di casa del primo “kitchen game” italiano, “A tavola per le 7” dal 1974 al ’76, un’attrice poliedrica come Ave Ninchi (1915-1997), che ha fatto la storia del cinema e della TV. Un personaggio raccontato da “Storie della TV” di Simona Fasulo, con la consulenza e la partecipazione di Aldo Grasso, in onda in prima visione venerdì 23 aprile alle 21.10 su Rai Storia.
“Art Night”. Contro la natura Quando la natura si scatena, nulla si salva. Vite umane, costruzioni, paesi e città sono le perdite più sofferte. E poi c’è l’arte. Neanche l’arte sopravvive alla forza della natura. Ma c’è anche quella che rinasce dopo la distruzione, come racconta Tiziana Maffei, direttrice della Reggia di Caserta, nell’introduzione della puntata di “Art Night”, in onda venerdì 23 aprile alle 21.15 su Rai5. La serata si apre con il documentario “Baia. La città sommersa”. Uno straordinario viaggio alla scoperta di Baia, centro della “dolce vita” del mondo antico – oggi sommerso nel golfo di Pozzuoli – attraverso un esclusivo accesso alla campagna di restauri subacquei. Il documentario, scritto e diretto da Marcello Adamo con la collaborazione ai testi di Andrea Branchi, prodotto da GA&A Productions e Filmare Entertainment in collaborazione con Rai Cultura, è realizzato grazie alla sinergia con l’Istituto Centrale per il Restauro, il Parco archeologico dei Campi Flegrei e il Cnr. Dalla cooperazione tra enti e istituti nasce l’ambizioso progetto della campagna di restauro permanente, della quale il documentario racconta alcune fasi. Le riprese subacquee documentano l’intervento del team multidisciplinare di tecnici, scienziati e ricercatori ai quali è affidato l’arduo compito di preservare, attraverso tecniche pionieristiche, i reperti custoditi in fondo al mare. Si tratta di un lavoro unico al mondo, al quale sono rivolte le attenzioni della comunità scientifica internazionale oltre a quelle di milioni di appassionati. La delicatissima campagna di restauro a Baia rappresenta il cuore del film, che mira a mostrare la complessità di un intervento di risanamento di un’area archeologica sommersa ma anche a ipotizzare, partendo da alcuni rilievi topografici subacquei, come doveva presentarsi Baia nel momento del suo massimo splendore. Attraverso l’uso della computer grafica, dopo un lungo lavoro di ricostruzione che si è avvalso della consulenza di Gennaro di Fraia, il documentario offre un’immagine viva e vitale di Baia. A seguire, “Art Night” propone “Salvare l’arte” di Linda Tugnoli che racconta come si opera nella protezione dell’arte nelle grandi catastrofi naturali che hanno colpito il nostro Paese a partire dall’Alluvione di Firenze, nel 1966, quando l’Arno in piena ruppe gli argini e sconvolse strade case e botteghe, mettendo in pericolo i cittadini e un inestimabile patrimonio artistico custodito in chiese, musei e palazzi.
Domani, venerdì 16 aprile, tra i programmi Rai vi segnaliamo una nuova puntata di “Art Night” con protagonisti Sandro Botticelli e il critico d’art Gillo Dorfles.
Art Night: il bello di Botticelli e Dorfles La ricerca della bellezza è ciò che ha affascinato per secoli artisti, spettatori e critici. Venerdì 16 aprile alle 21.15 su Rai5, “Art Night” la racconta attraverso Sandro Botticelli, le cui opere furono il risultato della progressiva ricerca di una forma il più possibile pura, resa con il ricorso al disegno e a una bellezza ideale, di stampo neoplatonico, e Gillo Dorfles (1910 – 2018), critico d’arte che nei suoi studi ha esaminato e perseguito l’estetica, prima di tutto. La serata di Art Night si apre con il documentario in prima visione “Botticelli, la bellezza eterna” di Grit Lederer, prodotto da Medea Film per RBB e Arte, dedicato alle influenze che Sandro Botticelli ha avuto su artisti di tutto il mondo, anche a distanza di secoli dalla sua vita. Dalle sue opere sulla figura femminile, la celebre Venere e la Primavera si è fatto strada nella memoria artistica e pittorica dell’umanità. Un racconto che si muove tra Firenze Parigi, New York e Berlino: a New York scavando negli archivi del Museum of Modern Art che contengono una varietà di documenti che spiegano perché molti dei capolavori di Botticelli viaggiarono negli Stati Uniti nel 1939, e a Berlino negli archivi del Kupferstichkabinnet (museo delle stampe e dei disegni) che conserva opere raramente mostrate al pubblico. E molti sono gli artisti che si sono ispirati a lui: a Parigi, dove l’artista francese Orlan ha costantemente messo in discussione gli ideali di bellezza. Un altro artista ispirato a Botticelli è il newyorkese Michael Joaquin Gray che ha realizzato un video incredibile in cui un bellissimo pezzo rinascimentale viene magicamente destrutturato. A seguire un documento dalle Teche Rai commentato dallo storico dell’arte Vincenzo Trione: “Gillo Dorfles, essere nel tempo”. Il pensiero, l’arte, l’opera totale di Gillo Dorfles. Un lungo racconto autobiografico in prima persona e attraverso le voci di amici e studiosi per conoscere da vicino questa figura chiave di critico e pensatore del XX secolo.
La serie “Museo Italia” ci porta a Firenze, capitale mondiale dell’arte. "Art Night" e l'arte dei fumetti ci porta a scoprire il mondo di Crepax e la sua creatura Valentina.
“Museo Italia”: Firenze, città dei musei Capitale mondiale dell’arte, Firenze ospita un elevato numero di musei e gallerie che testimoniano la straordinaria ricchezza artistica di questa città unica al mondo. Lo storico dell’arte Antonio Paolucci racconta questi musei e le principali opere che ospitano in due appuntamenti con la serie “Museo Italia“. Si comincia venerdì 29 gennaio alle 20.15 su Rai5 con una puntata dedicata al Museo del Bargello e alla Galleria dell’Accademia, e si prosegue lunedì 1 febbraio con una puntata interamente dedicata agli Uffizi. Il Museo del Bargello, scrigno di meraviglie della scultura rinascimentale, con opere di Donatello e Michelangelo, era sede del Podestà in epoca comunale finché sotto i Medici diventa Palazzo del Bargello, cioè il luogo dove si amministra la giustizia criminale. Per secoli resta sede del tribunale e anche luogo di pena, fino a quando la Toscana repubblicana nell’8oo lo trasforma in museo. Il palazzo viene quindi restaurato e destinato a ospitare i capolavori della scultura rinascimentale: dagli Uffizi vengono trasferite qui sia la grande scultura che le collezioni di arte applicata dei Medici. Il fascino del nuovo museo attira altre importanti donazioni, come la raccolta di arti minori del collezionista francese Louis Carrand (avori, maioliche, gioielli e tessuti). Tratto tipico di questo museo è dunque la convivenza di arti minori e scultura. Nella Sala detta di Donatello si può capire a colpo d’occhio cosa è stato il Rinascimento fiorentino. Accanto alle opere di Donatello si trovano, infatti, opere di Verrocchio, di Luca della Robbia, le formelle presentate da Ghiberti e Brunelleschi al Concorso per le porte del Battistero. Ma nel Bargello i capolavori sono disseminati ovunque: dalla Costanza Bonarelli di Bernini al busto di Battista Sforza, alla Dama col Mazzotino del Verrocchio. Al pianterreno, sul cortile, si apre la Sala di Michelangelo: una sorta di Pantheon dell’arte fiorentina del pieno ‘500, un’antologia della cultura e delle ideologie dell’epoca rinascimentale. Accanto al tondo Fitti, al Bacco, al Febo/David, al Bruto si possono ammirare i lavori di Cellini, di Giambologna, di Baccio Bandinelli. Museo antitesi del Bargello è la Galleria dell’Accademia, creato e imperniato intorno a una singola opera, il David di Michelangelo, attrazione fatale per migliaia di visitatori da tutto il mondo.
“Art Night” e l’arte dei fumetti. Cercando Valentina. Il mondo di Guido Crepax Un elegante e sofisticato sogno “proibito” per gli uomini e un simbolo di indipendenza, fascino e seduzione per le donne: tutto questo ancora oggi è Valentina, un caschetto nero inconfondibile, uscita dalla matita di Guido Crepax: un personaggio, più che un semplice fumetto, al quale “Art Night” dedica la puntata in onda venerdì 29 gennaio alle 21.15 su Rai5 con il documentario in prima assoluta “Cercando Valentina. Il mondo di Guido Crepax” di Giancarlo Soldi, vincitore del Nastro d’argento 2020 nella categoria Docufiction, prodotto da Stefania Casini per Bizef Produzione con Rai e in collaborazione con Rsi – Radiotelevisione svizzera. Fine anni sessanta: Parigi, Londra, Milano vivono un fermento creativo, pulsano allo stesso ritmo, stelle della stessa costellazione culturale, che si ribella, si rinnova. Guido Crepax intercetta tutte le novità di una Milano in fermento, della rivoluzione che è anche estetica e li traspone nel suo fumetto, dove arte, musica, design, cinema e moda si contaminano, rompendo e innovando gli schemi della narrazione. Valentina è il suo alter ego: la fotografa sognatrice diventa un’icona amata da più generazioni. “Cercando Valentina” è un viaggio alla ricerca di Valentina e del suo creatore, dove il passato si confonde col presente e la narrazione è sincopata e a volte rarefatta come nelle tavole di Crepax. Il mondo del fumetto prende vita e Philip Rembrandt, che nelle storie di Valentina è l’amante, esce dal disegno per diventare la presenza reale che ci conduce alla ricerca di tutti coloro che l’hanno amata, capita, collezionata. A seguire, un ritratto di Vittorio Giardino, uno dei maestri del fumetto d’autore contemporaneo, italiano ed europeo, con il documentario di Lorenzo Ciofi “Le circostanze. I romanzi disegnati di Vittorio Giardino”, una produzione Ladoc scritta da Lorenzo Cioffi e Vittorio Giardino. Grazie a un accesso esclusivo al lavoro di Giardino, il documentario porta per la prima volta sullo schermo le tavole originali dei suoi fumetti, i cui testi sono stati adattati dall’autore appositamente per il film. L’arte di Vittorio Giardino viene ripercorsa attraverso la sua trentennale produzione immersa nella storia del Novecento, a partire da un qui e ora: il lavoro dell’artista sulle tavole che comporranno la sua opera conclusiva. Art Night è un programma di Silvia De Felice e di Massimo Favia e Marta Santella. Regia di Andrea Montemaggiori.
Domani, venerdì 18 dicembre, tra i programmi dei palinsesti Rai suggeriamo: per la serie “Ghost Town” si va in Campania a Romagnano al Monte; per “Art Night” si parla di Tiepolo; “I grandi dimenticati” ci porta a Palermo alla scoperta della palazzina “I Quattro Pizzi”.
Una “Ghost Town” della Campania: Romagnano al Monte Danneggiato ripetutamente da eventi sismici fino al fatidico terremoto in Irpinia del 1980, l’antico borgo di Romagnano al Monte, in provincia di Salerno, è stato completamente abbandonato e ricostruito a due chilometri di distanza. L’attore e fotografo Sandro Giordano esplora questo piccolo comune al confine tra Campania e Basilicata in “Ghost Town”, in onda venerdì 18 dicembre alle 20.15 su Rai5. Prima tappa del viaggio, l’antico Monastero abbandonato nel Parco Nazionale del Cilento.
Ad “Art Night” gli abissi di Tiepolo Dietro il celebrato artista di signori ricchi e potenti, laici ed ecclesiastici, c’è un Tiepolo privato, la cui grandezza va cercata nell’intimità di un’arte che egli fa per se stesso, complessa e tormentata. Lo racconta Tomaso Montanari nell’ultima puntata della serie “Gli abissi di Tiepolo”, in onda venerdì 18 dicembre alle 21.15 su Rai5, per un omaggio all’ultimo grande pittore italiano dell’età moderna a 250 anni dalla morte. Mentre affresca la Gloria di Spagna per Carlo III di Borbone, nel soffitto di Palazzo Reale, a Madrid, sua ultima grande opera, Tiepolo realizza una serie di incisioni, i Capricci e gli Scherzi di fantasia, dove si confronta con un mondo da incubo, che sembra l’esatto contrario delle leggerezze ariose dei suoi affreschi. Un Tiepolo “nero” che è come un alter ego, un artista che si confronta con un mondo che sta per scomparire, travolto qualche anno dopo dalla Rivoluzione francese. Toccherà a suo figlio Giandomenico fare i conti con il futuro: nel grande affresco oggi conservato a Ca’ Rezzonico, il Mondo Nuovo, il giovane Tiepolo raccoglie l’eredità del padre per traghettarla nella modernità. “Gli abissi di Tiepolo” è un programma di Tomaso Montanari, regia Luca Criscenti, fotografia Francesco Lo Gullo, montaggio Emanuele Redondi, musiche Ginevra Nervi, sigla Massimiliano Cecchini. A seguire, “Art Night” propone il documentario “Degas, il corpo nudo”. Un’indagine intorno all’opera di Degas, che rivela tutto il suo modernismo ed evidenzia il rapporto dell’artista con i costumi della sua epoca e il suo profondo coinvolgimento con una cultura in transizione, concentrandosi sul modo in cui Degas trattava il nudo.
“I grandi dimenticati”: Arenella di Palermo, I Quattro Pizzi La palazzina de I Quattro Pizzi, affacciata sul golfo dell’Arenella di Palermo, custodisce la storia di una delle famiglie di industriali più importanti di Italia: i Florio. Ed è l’ultimo erede, attraverso i ricordi della sua famiglia, a ripercorrere la storia di questo luogo straordinario nell’appuntamento con la serie “I Grandi Dimenticati”, in onda venerdì 18 dicembre alle 22.40 su Rai Storia. Una dimora magica, impossibile da dimenticare, dove sono passati tutti: dal gotha della finanza ai più grandi regnanti d’Europa. Tra questi, lo zar di Russia che se ne innamorò al punto da farne costruire una replica esatta nei giardini della residenza imperiale a San Pietroburgo.
Domani, venerdì 11 dicembre, tra i programmi Rai per “Art Night” puntata dedicata a Tiepolo mentre per “I Grandi dimenticati” protagonista l’Albergo diurno Venezia.
Art Night. Gli abissi di Tiepolo: il dominio della luce Una luce chiarissima, fredda, diffusa, accompagnata da colori accesi, si impone in molte delle opere di Tiepolo. Lo racconta Tomaso Montanari in “Il dominio della luce” in onda venerdì 11 dicembre alle 21.15 su Rai5 per la serie di Art Night “Gli abissi di Tiepolo”. A Venezia, nella Chiesa dei Gesuati, c’è un Trionfo di San Domenico, prima grande committenza sacra per un artista che lavora soprattutto su temi mitologici. A Milano, in Palazzo Clerici, Tiepolo affresca un tema a lui sacro, La corsa del carro del Sole. E a Würzburg, in Franconia, Tiepolo affronta l’immensa volta dello Scalone monumentale, seicento metri quadrati di pittura. In queste opere le figure e gli oggetti vivono in una relazione strettissima il loro rapporto con la luce. La capacità di Tiepolo di celebrare la gloria effimera dei potenti del suo tempo gli guadagnò una grandissima popolarità. “Gli abissi di Tiepolo” è un programma di Tomaso Montanari, regia Luca Criscenti, fotografia Francesco Lo Gullo, montaggio Emanuele Redondi, musiche Ginevra Nervi, sigla Massimiliano Cecchini. A seguire, “Art Night” propone il documentario “Ettore Spalletti. Così com’è” dedicato a uno dei grandi nomi dell’arte contemporanea mondiale – che ha esposto a Venezia, Parigi, New York, Anversa -, scultore e pittore tra i più apprezzati del Novecento. Il filmato racconta l’artista attraverso le sue stesse parole, in una lunga intervista, intima e rispettosa, che ripercorre la sua biografia e le sue opere.
“I Grandi dimenticati”: l’Albergo diurno Venezia Crocevia di vite, storie, arrivi e partenze negli anni venti del Novecento, l’AlbergoDiurno Venezia era indispensabile per la miriade di viaggiatori che, dopo lunghi viaggi sui treni a vapore, arrivavano qui per togliersi la fuliggine di dosso. I “Grandi dimenticati”, in onda venerdì 11 dicembre alle 22.30 su Rai Storia, riporta alla luce questo luogo che rivive nel suo decadente e malinconico splendore. Un racconto che prende il via a Milano, dalla stazione della metropolitana di Porta Venezia, dove passavano anche gli abitanti delle case di ringhiera che non avevano acqua calda. Come Marco, che torna al Diurno dopo una vita e ricorda gli anni in cui veniva qui con suo padre.