di Jacopo Scafaro
Il nostro redattore Jacopo Scafaro ha assistito al musical “Balliamo sul Mondo”. Vi proponiamo la sua personalissima recensione.
Non è un musical di Ligabue, ma un musical su di lui, sulle sue canzoni, sulla sua vita artistica e quindi di conseguenza riguarda anche le persone che da anni lo seguono.
Poteva essere solo Balliamo sul Mondo il titolo di questo spettacolo teatrale prodotto e organizzato da Live On Stage che andrà in scena fino a domenica 27 ottobre al Teatro Nazionale CheBanca! di Milano, che mischia il testo originale e la regia di Chiara Noschese, le canzoni del Liga e gli arrangiamenti di Luciano Luisi.
Fine anni 90, un gruppo di amici, per l’esattezza tredici, si ritrovano nel luogo di sempre, il Bar Mario, per passare assieme il Capodanno nell’anno che li porterà alla maggiore età.
Ho messo via, Non è tempo per noi, Voglio Volere, Certe Notti ed altre hit del cantautore emiliano accompagnano il primo atto dello spettacolo che scorre via velocemente, merito anche della storia che intreccia amori, passioni, speranze, litigi vecchi e nuovi e incertezze sul futuro.
Con un patto, siglato allo scadere della mezzanotte, di ritrovarsi esattamente dieci anni dopo, in quella stessa notte, in quello stesso bar per vedere dove la vita li avrà portati, consapevoli che niente sarà più come prima, perché da adolescenti si sarà diventati adulti.
La seconda parte coinvolge il pubblico presente nel teatro ancora di più, i nostri protagonisti sono cresciuti, hanno fatto esperienze di vite differenti, ma si sono ritrovati – si cambiati – è vero, ma comunque presenti per quella promessa fatta dieci anni prima. Il Giorno di dolore che uno ha, Si viene e si va, Niente Paura, il Meglio deve ancora venire e le altre canzoni accompagnano l’atto conclusivo dello spettacolo, che riserverà allo spettatore un evento del tutto inaspettato capace di destabilizzare la storia dei nostri protagonisti.
Il finale è tutto da vivere, con tutto il cast che fa partire un lungo medley con le canzoni più famose di Luciano Ligabue coinvolgendo e interagendo con il pubblico – che a sua volta risponde, alzandosi dalle poltrone ballando, cantando e scatenandosi – facendo diventare per qualche minuto il Teatro Nazionale di Milano un tempio di musica rock.
Un plauso speciale va a questi fantastici attori che hanno interpretato in maniera perfetta e magistrale i loro alter ego sul palco, regalandoci performance sia canore che di recitazione davvero impeccabili.
In conclusione questo è sì un musical fatto per i fan di Ligabue, ma è anche un’occasione, un modo per far capire alle persone – al di fuori del mondo Liga – che si può e si deve davvero ballare sul mondo in questa vita, perché più che cercare di vivere il più possibile, bisogna essere bravi ed in grado di godersi di essa ogni attimo.